Gandini alla CNN su Balotelli, la Champion's Berlusconi.

Il Re dell'Est

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Umberto Gandini ha da poco rilasciato delle interessanti dichiarazioni ai microfoni inglesi della CNN. Ecco le sue parole:

"Probabilmente Mario ancora non ha compiuto il passaggio da grande atleta a grande giocatore. Le aspettative su di lui erano troppo alte, e probabilmente pure le sue, e non ha ancora raggiunto un livello tale da poter aiutare concretamente il club. Fino a quando sarà questo, non sarà capace di mantenere le aspettative. Lui è molto, molto meglio di come viene ritratto e il suo stile di vita era molto migliore di quello descritto in Inghilterra. E' un ragazzo fantastico, umile e riconosce benissimo i valori che il calcio, e la vita in generale, gli hanno dato. Io credo che gli piaccia combattere. Lui ama combattere contro qualcosa o qualcuno, sia in campo che nella vita. Cerca sempre di prendere posizione. Noi pensavamo sinceramente che il meglio per lui fosse venire al Milan e lavorare in un ambiente dove fosse supportato da tutti. Gli piace il Milan, ama la squadra, ma poi siamo arrivati a un punto in cui stavamo cercando un differente tipo di giocatore e lui cercava una nuova sfida. Il Liverpool era lì per lui. Credo che a Mario piacciano tutti i top team della Premier. Ha avuto una prima esperienza al City, ora è più maturo ed ha questa opportunutà in un club storico come il Liverpool. Questo è l'ambiente in cui dovrebbe avere successo. Spero che riesca ad esprimere tutto il suo potenziale, per sè stesso, per il Liverpool e per la nazionale italiana.
Il costo di non andare in Champion's è molto alto. Per un club italiano la CL garantisce 35-40M e se hai un fatturato di 278M, beh parliamo di una bella fetta. Per fortuna nei contratti dei giocatori ci sono le parti variabili legate a ciò, e possiamo ammortizzare parte della perdita in questo modo. Tuttavia per noi è fondamentale tornare in CL già da questa stagione. Non possiamo negare il fatto che non essere andati in CL ha causato un punto di svolta, in un certo senso. Ci siamo dovuti riorganizzare per cercare di migliorare ugualmente la squadra, e provare a tornare tra i top team europei. E' importantissimo e non sarà facile.
Su Berlusconi: "penso che non veniva a visitare il club per sei settimane di fila da quando era sceso in politica nel 1994. Non ha mai avuto molte occasioni di venire settimanalmente a vedere la squadra allenarsi, parlare con i giocatori, vedere come si sviluppa il lavoro. E questo è molto importante. Da un punto di vista personale, credo che il tempo che lui stia dedicando alla squadra e ai giocatori, non è mai stato così intenso negli ultimi 20 anni. E' molto importante perché porta un sacco di entusiasmo. Ovviamente lui ha le sue idee, essendo uno dei più importanti imprenditori di successo che abbiamo in Italia, ed è anche un grande presidente di calcio. Lui dice sempre che compete con Santiago Bernabeu come presidente più vincente della storia del calcio. Il Milan sotto la proprietà Berlusconi è stato davvero eccezionale. E' fondamentale che Inzaghi abbia l'appoggio della squadra, di Berlusconi, e fino ad ora i risultati sono dalla sua parte. Abbiamo commesso degli errori nel passato, incappando in decisioni che non siamo abituati a prendere. Ma credo che abbiamo imparato dagli errori commessi".
 

Jino

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Umberto Gandini ha da poco rilasciato delle interessanti dichiarazioni ai microfoni inglesi della CNN. Ecco le sue parole:

"Probabilmente Mario ancora non ha compiuto il passaggio da grande atleta a grande giocatore. Le aspettative su di lui erano troppo alte, e probabilmente pure le sue, e non ha ancora raggiunto un livello tale da poter aiutare concretamente il club. Fino a quando sarà questo, non sarà capace di mantenere le aspettative. Lui è molto, molto meglio di come viene ritratto e il suo stile di vita era molto migliore di quello descritto in Inghilterra. E' un ragazzo fantastico, umile e riconosce benissimo i valori che il calcio, e la vita in generale, gli hanno dato. Io credo che gli piaccia combattere. Lui ama combattere contro qualcosa o qualcuno, sia in campo che nella vita. Cerca sempre di prendere posizione. Noi pensavamo sinceramente che il meglio per lui fosse venire al Milan e lavorare in un ambiente dove fosse supportato da tutti. Gli piace il Milan, ama la squadra, ma poi siamo arrivati a un punto in cui stavamo cercando un differente tipo di giocatore e lui cercava una nuova sfida. Il Liverpool era lì per lui. Credo che a Mario piacciano tutti i top team della Premier. Ha avuto una prima esperienza al City, ora è più maturo ed ha questa opportunutà in un club storico come il Liverpool. Questo è l'ambiente in cui dovrebbe avere successo. Spero che riesca ad esprimere tutto il suo potenziale, per sè stesso, per il Liverpool e per la nazionale italiana.
Il costo di non andare in Champion's è molto alto. Per un club italiano la CL garantisce 35-40M e se hai un fatturato di 278M, beh parliamo di una bella fetta. Per fortuna nei contratti dei giocatori ci sono le parti variabili legate a ciò, e possiamo ammortizzare parte della perdita in questo modo. Tuttavia per noi è fondamentale tornare in CL già da questa stagione. Non possiamo negare il fatto che non essere andati in CL ha causato un punto di svolta, in un certo senso. Ci siamo dovuti riorganizzare per cercare di migliorare ugualmente la squadra, e provare a tornare tra i top team europei. E' importantissimo e non sarà facile.
Su Berlusconi: "penso che non veniva a visitare il club per sei settimane di fila da quando era sceso in politica nel 1994. Non ha mai avuto molte occasioni di venire settimanalmente a vedere la squadra allenarsi, parlare con i giocatori, vedere come si sviluppa il lavoro. E questo è molto importante. Da un punto di vista personale, credo che il tempo che lui stia dedicando alla squadra e ai giocatori, non è mai stato così intenso negli ultimi 20 anni. E' molto importante perché porta un sacco di entusiasmo. Ovviamente lui ha le sue idee, essendo uno dei più importanti imprenditori di successo che abbiamo in Italia, ed è anche un grande presidente di calcio. Lui dice sempre che compete con Santiago Bernabeu come presidente più vincente della storia del calcio. Il Milan sotto la proprietà Berlusconi è stato davvero eccezionale. E' fondamentale che Inzaghi abbia l'appoggio della squadra, di Berlusconi, e fino ad ora i risultati sono dalla sua parte. Abbiamo commesso degli errori nel passato, incappando in decisioni che non siamo abituati a prendere. Ma credo che abbiamo imparato dagli errori commessi".

L'intervista mi è piaciuta, ha detto le cose come stanno
 
R

Renegade

Guest
Sono un po' di settimane che da un lato massacrano Balotelli e dall'altro ammorbidiscono per non far risultare accanimento. Ma a mio parere si parla così tanto di Balotelli anche se è il passato solo per oscurare la situazione di Fernando Torres, al momento un flop come in molti si aspettavano.

Per il resto è la solita monotonia. Entusiasmo, Pippo, Berlusconi è vicino alla squadra eccetera eccetera. Cambia solamente l'intervistato ma non i contenuti.
 
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