Galeone su Allegri: "Non riconosco Max"

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Il maestro Galeone
«Max, non ti riconosco
Lancia Bojan e cambia»

Il decano scuote il pupillo Allegri: «Mi aspetto una magia
Questo Milan brutto e prevedibile non è una squadra sua»


Galeone, ha sentito Allegri dopo
Milan-Anderlecht?

«No. Non lo sento da qualche
giorno. Non capita spesso... Ma
preferisco lasciarlo tranquillo.
E lui evidentemente vorrà restare
tranquillo. Normale».

Le sembra tranquillo?
«Lo stanno massacrando. Dimenticano
un paio di cose: chi è
partito e chi è fuori. Pato e Robinho
hanno la qualità tecnica
per dare la svolta. Qualche senatore
che ha lasciato il Milan ha
chiacchierato un po’ troppo.
Max è sotto tiro. Ci sto male.
Martedì ho spento la televisione
dieci minuti prima. Temevo
il gol dell’Anderlecht».

E prima di spegnere?
«Ho visto un Milan brutto, senza
fantasia, senza coraggio,
prevedibile. Prevedibile, sopratutto,
come le squadre di
Allegri non sono mai. Quella
non era una squadra di Max.
Avrebbe anche potuto vincere
per un episodio, così come
avrebbe potuto pareggiare
con Samp e Atalanta. Non
avrebbe rubato nulla e con 5
punti oggi l’aria sarebbe diversa.
Ma non sarebbe cambiata
la sostanza. Questa non è una
squadra di Allegri e questo
non è il vero Max».

Boateng?
«Si metta il cuore in pace: è un
buon mediano, non sarà mai
un 10. Un 10 vero quando riceve
palla spalle alla porta si gira.
Lui la passa indietro a De Jong
e poi fischiano De Jong. Con
Ibra era più facile per tutti. Pazzini
è bravo, ma è un’altra cosa
e senza terzini che arrivano in
fondo è dura per lui. C’è stata
un’azione emblematica martedì.
Un milanista ha tagliato il
campo in orizzontale ed è passato
davanti a Nocerino. Un anno
fa Nocerino gli avrebbe sradicato
la palla dai piedi, fosse stato
anche Ibra, e sarebbe andato in
porta. Martedì è rimasto a guardare
il compagno che si è allargato
in zona inutile. E’ cambiato
tutto, anche lo spirito».

Ecco il punto: è cambiato tutto
e Allegri non cambia nulla.

«Sono rimasto sorpreso anch’io
perché Max ha idee e coraggio.
Vedi che il primo tempo è un disastro?
Fai tre cambi in un colpo
solo! E se qualcuno s’infortuna?
Chi se ne frega! Invece Max cambia
un terzino con un terzino,
un mediano con un mediano...
Così sono bravi tutti. Io da Max
mi aspetto una magia. Lo voglio
spavaldo com’è sempre stato. Il
vero Max cambia le partite».

Per esempio?
«Bojan. Se sta bene è uno che fa
le cose che ha fatto Tello a Barcellona:
salta l’uomo e decide.
Può dare la svolta. Lui ed El
Shaarawy che sta facendo bene,
anche se è stato tonto martedì
a schiacciare quella palla. Se
la incorna dritta è gol. Questa
mania di schiacciare di testa...
Anche Muntari con Buffon.
Avesse incornato dritto, il Milan
avrebbe vinto il campionato
e non saremmo qui a discutere
Max».

Allegri si sarebbe buttato nel
fuoco per lei. Vede milanisti disposti
a scottarsi per Allegri?

«Io credo che la maggioranza
sia con lui. Ambrosini è attaccato
al Milan, ha senso di responsabilità
istituzionale, sa cosa
insegna Galliani: prima viene
l’allenatore, poi i giocatori. Da
anni Max mi parla bene di Pazzini.
Stanno con lui anche Emanuelson,
Antonini e qualche ragazzotto,
ma chi conta è Ambrosini
che tiene insieme lo
spogliatoio. E Galliani. Max mi
assicura che Berlusconi lo incoraggia
sempre».

Come la vede a Udine?
«L’Udinese ha venduto tanto
come al solito,ma fa più fatica
del solito.Ha un giorno di riposo
in meno dalla coppa (in realtà due
giorni in meno
). Anche
in crisi, il Milan è più forte».

Sarà allo stadio come un anno
fa, quando ad Allegri riuscì la
vittoria della svolta?

«Ci sarò. Anche a costo di soffrire
tanto».

Ricorda quando Max era il suo
secondo in Friuli nel 2006?

«La qualifica esatta era ’ottimizzatore
del lavoro’. Non poteva
essere ufficialmente il mio secondo,
perché era stato appena
licenziato come primo del Grosseto.
Mentre Mancini, secondo
della Lazio, poteva diventare
primo della Fiorentina: leggi
strane. Avevo già visto giocare
le squadre di Max: Spal, Grosseto...
Ma solo quando l’ho osservato
in campo a Udine, ho capito
che sarebbe diventato un
grande allenatore. In allenamento
io lascio molto spazio ai
miei collaboratori. Max aveva
la mano e i tempi, s’incazzava il
giusto. Vorrei rivederlo così: sicuro,
positivo, spavaldo».

E se Max la chiamasse a fare
l’ottimizzatore al Milan?

«Io? Sono un vecchio bacucco.
Meglio andare in barca. Le sto
parlando dal mare di Grado».

Quindi esclude un prossimo
Pescara-Milan, con Galeone
contro Allegri?

«Non esiste più il mio Pescara.
E’ rimasta solo la gente. Qualche
anno fa mi chiesero del Pescara.
Risposi: Verratti e altri
10. Aveva 16 anni. Fino a sei
mesi fa costava 2 milioni. Se il
calcio italiano non si accorge
di uno così, cosa sperare?»

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

La Gazzetta dello Sport


Galeone :ave: :ave:
 

Jino

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Parole sante, da quando è arrivato al Milan Allegri non ha più coraggio di osare nulla.
 

runner

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quando Galoene dice che è in barca.......quella si che è vita!!

altro che rodersi il fegato.....hahahahaaaaa!!
 

tequilad

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Su Verratti ha ragione..sono anni che si sa che è un fenomeno.
 

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