E' comunque innegabile come la criminalità si sia innalzata a livelli allarmanti da quando l'immigrazione è fuori controllo. Io non mi reputo assolutamente un razzista, e sono sempre stato molto tollerante, essendo pure persona meridionale trapiantata al nord. Ma è incredibile come una bellissima città come Milano, tanto per nominare l'oggetto della discussione, ma se ne potrebbero citare altre mille, stia diventando "pericolosa" a causa degli stranieri. E non venitemi a dire che non è così. Negli anni cinquanta/sessanta quando dal sud Italia affamato e industrialmente arretrato iniziarono ad emigrare intere famiglie in cerca di una vita migliore, moltissimi finirono ad abitare in quartieri poveri, che oggi chiameremmo malfamati, ma non si era mai sentito che uno dovesse aver paura ad attraversarli, oppure che una ragazza milanese venisse molestata da bande di siciliani/calabresi/napoletani e neppure penso si vedessero emigranti meridionali buttati per terra ubriachi. Ecco la differenza. Quelle persone erano partite per lavorare. E grazie al lavoro cercavano una vita migliore per i propri figli. Avevano la Dignità. Questi nuovi emigranti già partono sapendo che non troveranno facilmente nè un lavoro nè condizioni di vita migliori. Ma partono lo stesso, tanto mal che vada troveranno sicuramente una gang che li assolderà, oppure manderanno i propri figli a chiedere l'elemosina davanti alla Lidl. IL discorso è forse troppo ampio per racchiuderlo in poche semplici parole, ma la colpa è innegabilmente dei nostri governi, che hanno acconsentito a questi massicci sbarchi, facendo il comodo dei grandi Paesi che hanno interesse a svuotare nazioni come l'Africa, per impadronirsi di immense ricchezze (vedi miniere di diamanti). Quasi nessuna grande città è più sicura, sicuramente si sta' più tranquilli in zone centrali, ma solo perchè più controllate dalle forze dell'ordine. Vi riporto una mia piccola esperienza: anni fa siamo andati io e mia moglie a fare un week end proprio a Milano, e girando per negozi pian piano mia moglie ha riempito un paio di grosse borse. Era una domenica pomeriggio di novembre e sul Corso Buenos Aires vagavamo noi e altre poche persone, essendo ancora tanti negozi chiusi, e ad un certo punto davanti alla fermata della metro, su degli scalini, bivaccavano i soliti stranieri, credo africani perchè di colore. Non appena li ho visti, essendo pure la via mezza deserta, ho preso mia moglie col braccio e accelerato il passo, se non ché due di quelli hanno iniziato a seguirci. Io sempre camminando a passo svelto mi giravo e questi erano sempre più vicini, ho pensato che volessero scipparci per poi correre via, e con questo pensiero ci siamo infilati nel primo negozio aperto che abbiamo trovato. I due "amici" hanno temporeggiato un pochino davanti alla porta e poi sono scomparsi. Magari la mia è stata solo suggestione, però non fa affatto piacere imbattersi in certi personaggi e magari venire pure importunati, e se fosse stato di notte, magari in periferia?