Filippo Galli:"Addio Milan. No a ruoli di facciata".

The Ripper

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D'accordissimo sulla seconda parte del tuo intervento.
Sulla prima parte permettimi di dirti come la penso:Noi siamo una squadra da quinto o sesto posto.Se tu paragoni il nostro vivaio a quello dei Top club sbagli.
Poi il calcio italiano non produce talenti Top da dece nni.

soliti luoghi comuni
a parte il Barcellona che ha tirato fuori Icardi e Keita, dopo Messi uscito ormai dalla cantera 12 anni fa, il Bayern e lo United, quali top club avrebbero sti grandi vivai?
I migliori vivai sono in SUdamerica, olanda, francia, portogallo...
top club europei con grande vivaio io ne conto meno delle dita di una mano.
 

Marcex7

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soliti luoghi comuni
a parte il Barcellona che ha tirato fuori Icardi e Keita, dopo Messi uscito ormai dalla cantera 12 anni fa, il Bayern e lo United, quali top club avrebbero sti grandi vivai?
I migliori vivai sono in SUdamerica, olanda, francia, portogallo...
top club europei con grande vivaio io ne conto meno delle dita di una mano.
L'Olanda e il Brasile sfornano talenti dalla mattina alla sera da decenni.Noi come calcio italiano siamo in caduta libera e piu' di un Cristante non possiamo fare.
Ma io sono d'accordo con te in linea di massima eh..quello che voglio dire é che dobbiamo guardare il Milan con occhi diversi e non valutarlo come se fossimo negli anni duemila.
 

Goro

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Mi sembra una persona competente, e naturalmente viene relegata in secondo piano o cacciata. Malafede.
 
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Cristante nel vecchio Milan, avrebbe fatto come aubame... Se ne sarebbe andato. Occhio a non sopravvalutare solo perché si è pieni di mediocri. Il Milan in teoria sarebbe un top team, e giovani top dal vivaio ne son sempre usciti pochi. Cutrone non avrebbe mai preso il posto a sheva così come adesso lui ha fatto con kalinic , Calabria non c'entra nulla con Cafu, Locatelli non ha tolto il posto neanche a quel cessò di montolivo.

Non era questo il mio discorso. Al di là di essere da Milan, da vero Milan, qui si etichettano come cessi giocatori di Seria A. Ma il solo far uscire dal vivaio giocatori da Serie A non è mica poco, né semplice.
 
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Cristante non è male come prodotto del vivaio, preso singolarmente. Ma se osserviamo che lui è uno dei nostri migliori prodotti, dopo tutti questi anni... non è buono sicuramente. Perché il confronto va fatto con i vivai delle altre squadre di prima divisione, con più o meno le nostre stesse risorse economiche, e non con vivai qualsiasi per cui anche solo un Cristante sarebbe oro colato. Inutile dire che, questo confronto ci vede in netta perdita, considerando gli ultimi anni.

Aggiungo che, secondo me, il problema è comune a più o meno tutte le squadre italiane, e non sono al Milan. Siamo fissati con la tattica più di quanto dovremmo esserlo. È un aspetto senza alcun dubbio importante, e che porta i suoi vantaggi, ma che andrebbe insegnato più tardi, anche per motivi motivazionali: il ragazzo che gioca a calcio è generalmente attratto dalla vena tecnica di questo sport: dribbling, tiri, cross... e non di certo dalla tattica. E sono convinto che un insegnamento prematuro di quest’ultima spesso riduca l’entusiasmo del potenziale calciatore verso questo sport.

Siamo in Italia e dobbiamo confrontarci con l'Italia, inutile farlo ocn l'Europa per fondi e mentalità.
In Italia quali squadre di livello sfornano tutti questi talenti? L'Atalanta. E poi? Juve? No. Inter? No. Napoli? No. Qualcosa la Roma, lo zero assoluto la Lazio.

Il problema in Italia, come dicevo, è soprattutto la mentalità. La ricerca del risultato anche quando non conta nulla.
Ho visto genitori di bimbi di 8/10 anni litigare con allenatori per il risultato di una singola partita, per la coppetta di plastica di un torneo giovanile, quando a quell'età i ragazzi dovrebbero IMPARARE A GIOCARE A CALCIO ma, soprattutto, DIVERTIRSI!
 

sballotello

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Non era questo il mio discorso. Al di là di essere da Milan, da vero Milan, qui si etichettano come cessi giocatori di Seria A. Ma il solo far uscire dal vivaio giocatori da Serie A non è mica poco, né semplice.

il mio discorso partiva dal presupposto che una società abbia un vivaio che generi giocatori del suo livello o quasi del suo livello, altrimenti..non ha senso.
 

PoloNegativo

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soliti luoghi comuni
a parte il Barcellona che ha tirato fuori Icardi e Keita, dopo Messi uscito ormai dalla cantera 12 anni fa, il Bayern e lo United, quali top club avrebbero sti grandi vivai?
I migliori vivai sono in SUdamerica, olanda, francia, portogallo...
top club europei con grande vivaio io ne conto meno delle dita di una mano.
Fare una lista è difficile, perché bisognerebbe andare a valutare, per ogni singolo giocatore, se può essere considerato un vero e porprio prodotto del vivaio, oppure una buona scoperta stile Donnarumma. E sinceramemte non ne ho voglia.
Possiamo però già solo osservare che tu stesso hai fatto riferimento a club e vivai che, guarda caso, ricoprono geograficamente quasi tutto il calcio europeo, con l’eccezione fatta proprio per l’Italia (Barcellona —>Spagna, United—>Inghilterra, Bayern Monaco—>Germania, vivaio olandese —>Olanda, vivaio francese —>Francia, vivaio portoghese—>Portogallo).
 

Milanforever26

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Il Corriere della Sera in edicola oggi, lunedì 18 giugno 2018, pubblica un'intervista a Filippo Galli, ex responsabile del settore giovanile rossonero, che annuncia ufficialmente l'addio al Milan. Ecco le dichiarazioni:"È una scelta che ho maturato mio malgrado, la società mi ha anche offerto di restare ma avrei dovuto rinunciare ai miei collaboratori, Edgardo Zanoli per l’area tecnica e Domenico Gualtieri per quella atletica, e accettare un nuovo responsabile (sarà MarioBeretta) scelto senza alcuna condivisione. Quella della società è stata una decisione legittima, ci mancherebbe, nessuna lesa maestà, però io per rispetto al nostro lavoro, non potevo accettare. E' stata una decisione indotta, quindi più sofferta rispetto a quando ho smesso di giocare. Il mio metodo? È il metodo integrato. Noi pensiamo che il talento parta sì dal patrimonio genetico, ma debba crescere in un contesto. Non si possono separare le aree: tecnica, tattica, atletica, mentale, emotiva. Vanno sviluppate assieme. Si parte dal gioco: tutti i professionisti guardavano assieme le partite e commentavano. Anche il preparatore atletico e lo psicologo. Il Milan giovanile penserà più al risultato e meno al possesso palla ed alla tecnica? Non so, io posso parlare del mio lavoro. Per noi vale il metodo della bicicletta: non è che si impara prima a stare sui pedali, poi a frenare, poi a tenere il manubrio. Si sale e, piano piano, s’impara tutto assieme. Per noi si lavora sempre con la palla. E' stato Allegri a dare la spinta per allenare di più la tecnica nel settore giovanile. Il calcio formativo deve basarsi su occupazione dello spazio, lettura dei tempi di gioco, riconoscimento della situazione numerica. Certe giocate da sole non servono a niente, il calcio è situazionale. Devo saper prendere la decisione giusta con la palla tra i piedi, questo è formativo. Il risultato? È importante, certo, ma come strumento metodologico perché con la vittoria il giocatore si convince dell’efficacia di quello che fa. L'Inter? Il loro metodo è diverso. l’Inter ha investito tanto e poi realizzato anche buone plusvalenze. Noi abbiamo portati molti in prima squadra. Soprattutto siamo convinti di aver fornito la conoscenza dei principi di gioco che possono servire in ogni contesto. Il rimpianto più grande? Ho allenato Aubameyang, ma era un contesto diverso, in cui i campioni te li andavi a comprare, non li crescevi. Cristante? Si poteva aspettare di più, ma si è pensato di raccogliere il massimo vendendolo a sei milioni al Benfica... Il giocatore più impressionante? Donnarumma? Donnarumma non andava scoperto, era lì da vedere, bisognava solo fare l’offerta. Già nel 2012 chi si occupava delle scuole calcio diceva di prenderlo. Via le bandiere del Milan dalla parte tecnica, siamo troppo ingombranti? Non lo so. Io, lo dico senza alcuna polemica, non potevo accettare un ruolo di facciata. Cosa farò ora? Mi piacerebbe continuare nei settori giovanili. Amo anche andare nelle aziende e parlare di quello che ho imparato: ho gestito il settore giovanile come un ramo d’azienda".

Non mi piace mai molto quando la gente se ne va rinfacciando quanto di buono fatto...in ogni caso Galli è un signore e mi spiace vada via..speriamo Berettà (che è un top in questo ruolo, poche balle) non lo faccia rimpiangere, anzi..
 

Gunnar67

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Il Milan in questi anni ha formato gente come Darmian, Cristante, Verdi, Petagna, De Sciglio, Antonelli, Locatelli, Donnarumma, Calabria, Crociata. Poco più' indietro nel tempo Astori (RIP), Matri, Aubameyang. Mica male per un settore giovanile. Vedremo quanto sara' bravo Beretta, che comunque e' in gamba.
 

The Ripper

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Il Milan in questi anni ha formato gente come Darmian, Cristante, Verdi, Petagna, De Sciglio, Antonelli, Locatelli, Donnarumma, Calabria, Crociata. Poco più' indietro nel tempo Astori (RIP), Matri, Aubameyang. Mica male per un settore giovanile. Vedremo quanto sara' bravo Beretta, che comunque e' in gamba.

Dimentichi Cutrone.
Non vedo difensori centrali purtroppo, se non Astori (RIP)

Donnarumma
Calabria Astori X Darmian
Cristante-Locatelli-X
Verdi
Cutrone-Aubameyang
non sarebbe una squadra tanto brutta...anzi...
 
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