Louis Gara
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Festa (Sole 24 Ore): i primi 100 milioni versati dai cinesi a Fininvest sono su un conto all'Unicredit. Gli altro 400 milioni sono attesi entro Novembre, assiema alla lista completa degli investitori, lista ignota anche a Fininvest. Questi 100 milioni sono ormai vincolati a Fininvest, anche in caso di fallimento della trattativa.
Per quanto riguarda il closing, secondo Bloomberg ci sono difficoltà a trovare gli investitori necessari per raccogliere i fondi rimanenti, tanto che si sta cercando di invogliare tali investitori con una valutazione futura pirotecnica del Milan in borsa di 2,9 miliardi, e di un fatturato che dovrebbe raddoppiare fino a 500 milioni.
In realtà, la lista degli investitori sarebbe già stata individuata, così come c'è anche l'impegno finanziario. In totale gli investitori sarebbero 9 (compresi Haixia e Li). L'operazione dovrebbe quindi concludersi entro la scadenza autunnale.
Il problema più che altro è dimostrare il coinvolgimento del governo di Pechino, in quanto Haixia, pur essendo una società semistatale, dovrebbe partecipare mediante un veicolo sottoscritto da privati. L'unico soggetto davvero in campo quindi è Yonghong Li, attivo con operazioni speculative sulle borse asiatiche, che è abbastanza ricco ma non tanto da potersi permettere il Milan.
Dunque i soldi dovrebbero arrivare da una lista di investitori semi-sconosciuti, senza nomi altisonanti. Questi investitori dovrebbero poi puntare a quotare il Milan in borsa per poterci guadagnare. Quindi stiamo parlando in concreto di un'operazione finanziaria che, per carità, può portare benefici anche al Milan. Il nodo, dunque, resta quello della provenienza dei capitali.
Per quanto riguarda il closing, secondo Bloomberg ci sono difficoltà a trovare gli investitori necessari per raccogliere i fondi rimanenti, tanto che si sta cercando di invogliare tali investitori con una valutazione futura pirotecnica del Milan in borsa di 2,9 miliardi, e di un fatturato che dovrebbe raddoppiare fino a 500 milioni.
In realtà, la lista degli investitori sarebbe già stata individuata, così come c'è anche l'impegno finanziario. In totale gli investitori sarebbero 9 (compresi Haixia e Li). L'operazione dovrebbe quindi concludersi entro la scadenza autunnale.
Il problema più che altro è dimostrare il coinvolgimento del governo di Pechino, in quanto Haixia, pur essendo una società semistatale, dovrebbe partecipare mediante un veicolo sottoscritto da privati. L'unico soggetto davvero in campo quindi è Yonghong Li, attivo con operazioni speculative sulle borse asiatiche, che è abbastanza ricco ma non tanto da potersi permettere il Milan.
Dunque i soldi dovrebbero arrivare da una lista di investitori semi-sconosciuti, senza nomi altisonanti. Questi investitori dovrebbero poi puntare a quotare il Milan in borsa per poterci guadagnare. Quindi stiamo parlando in concreto di un'operazione finanziaria che, per carità, può portare benefici anche al Milan. Il nodo, dunque, resta quello della provenienza dei capitali.