Lo so che adesso dirò qualcosa di scomodo ma secondo me bisognerebbe cominciare a farsi furbi con gli oriundi. Provo a spiegarmi, perchè non convocarli tutti a prescindere almeno una volta sola per renderli indisponibili per le altre nazionali? Guardate proprio l'argentina, appena appena si era parlato di una possibile convocazione di icardi per l'italia l'hanno convocato nella selecion per una partita e poi mai più richiamato. Intanto hanno reso indisponibile un giocatore che nell'italia ad oggi avrebbe fatto tranquillamente il titolare.
Infatti siamo stati stupidissimi, se avessimo fatto come dici bene tu avremmo questa rosa qui:
Donnarumma
Zappacosta Bonucci Barzagli/Romagnoli Barreca
Verratti Diawara Marchisio
Bernardeschi Belotti/Icardi Dybala
Panca: Berardi, Balotelli, Gagliardini e company.
L'attacco te lo saresti sistemato per 15 anni, a centrocampo hai Verratti e la difesa è piuttosto solida.
Comunque di Dybala si era già parlato nel 2012 di una convocazione in U21, poi non ricordo come andò ma probabilmente per problemi fisici saltò, allora non era ancora nessuno.
Per Icardi se ne parlava nel 2013 con Prandelli, era ancora un talento e giocava alla Samp, ma già lì disse di no, andò peggio a lui direi.
Dybala tornò di moda nel periodo di Conte, credo fine 2014 ma anche lì rifiutò, siamo stati sfigatissimi perché ora come ora avremmo un dream team potenzialmente.. e non avremmo fregato proprio nulla visto che entrambi hanno origini italiane e sono nati calcisticamente qui.
La federazione avrebbe dovuto farsi furba prima e bloccare i giocatori potenzialmente migliori (oriundi o con doppia cittadinanza) già agli inizi, ma lì bisogna mettersi d'accordo con la nazionale maggiore e chiamare i giovani migliori "a rischio" per una chiamata, a una certa età è difficile dire di no se ti chiama l'Italia, appena uno comincia a farsi un nome ambisce a qualcosa di più e allo stato attuale l'Argentina non ha nulla ma nulla di più dell'Italia, lo dimostra lo scorso europeo giocato con una rosa senza i migliori giocatori.
