Fatture inesistenti ed evasione fiscale: Galliani tra gli indagati.

Jino

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Sportmediaset riporta il meccanismo truffaldino in atto tra dirigenti e procuratori.
Ecco la ricostruzione della Procura: i procuratori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le loro prestazioni, simulando così che l'opera di intermediazione fosse resa nell'esclusivo interesse dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi.
Quindi, sempre secondo la Procura, le società approfittavano dell'indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando anche della detrazione dell'imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva. In questo modo veniva permesso ai calciatori di non dichiarare quello che, in sostanza, era un fringe benefit riconosciuto agli stessi dalla societa' calcistica che quindi si accollava, a vantaggio dell'atleta, anche la spesa per l'intermediazione.
In altre parole, l'importo pagato dai club costituiva un reddito da imputare effettivamente al calciatore e, di conseguenza, la società ometteva il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali sul maggior reddito loro ascrivibile all'atleta.
Peraltro alcuni agenti stranieri, di nazionalità argentina, mediante l'utilizzo di documentazione fiscale e commerciale fittizia e attraverso l'interposizione di società 'schermo' con sede in 'paradisi fiscali', distraendo i compensi ricevuti dalle legittime pretese erariali dello Stato di produzione del reddito (Italia) e di quello di residenza fiscale (Argentina), delocalizzavano i proventi delle attivita' professionali. A fronte degli importi rilevanti fraudolentemente evasi (oltre 12M), la misura patrimoniale del sequestro ha lo scopo di tutelare in maniera cautelativa le casse dello Stato, facendovi quindi rientrare le somme che illecitamente erano state sottratte al Fisco dagli indagati.

In parole semplici?
 

Toby rosso nero

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C'è c'è Preziosi. Nelle pagine indietro c'è la lista completa

Nono,Preziosi c'è pure tra gli indagati :asd:.Comunque ben venga la Serie B se questo è il prezzo da pagare per ritornare ad essere una società di calcio.

Ah ecco, era surreale non ci fosse :asd: . Ora leggo tutte le news con calma.

Comunicato ufficiale: La Procura della Repubblica di Napoli ha ritenuto quest'oggi di notificare ad Adriano Galliani avviso di chiusura delle indagini per una vicenda assolutamente marginale e non fondata, che troverà la sua risoluzione sia sotto il profilo tributario, sia sotto il profilo penale, in una doverosa archiviazione.

Avv. Niccolò Ghedini
Avv. Leandro Cantamessa

Significa che è già tutto archiviato o è solo la difesa di Cantamessa che auspica ciò?
 

admin

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Ah ecco, era surreale non ci fosse :asd: . Ora leggo tutte le news con calma.



Significa che è già tutto archiviato o è solo la difesa di Cantamessa che auspica ciò?

Siamo in Italia. Quindi è tutto già archiviato, morto e sepolto.

In questa nazione va in galera solo chi ruba per fame.
 
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Sono allusioni fuori luogo che:
a) non c'entrano con la falsa fatturazione, che non è semplicemente un 2621 "qualsiasi"
b) riguardano norme che non sono fatte "ad hoc" per il Milan, ma rispecchiano la tutela di centinaia di migliaia di imprenditori.

a) parlavo in generale

b) ci mancherebbe che la depenalizzazione del falso in bilancio fosse stata fatta ad hoc per il Milan......
 
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Sotiris

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avviso di chiusura delle indagini preliminari non è archiviazione.
credo i legali si riferiscano all'avviso ex art. 415-bis cpp.
ora hanno 20 giorni per fare copia delle indagini svolte, presentare memorie, chiedere l'interrogatorio e indicare ultieriori elementi d'indagine.
 

addox

Zio bello
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Inchiesta che finirà in un nulla di fatto, vista l'estensione che sta avendo.
 
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kolao95

Guest
C'è in ballo mezzo calcio italiano tra gli indigati, figurati se puniranno seriamente qualcuno..
 

smallball

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Aggiornamento:

Ecco il comunicato ufficiale del Milan sulla questione:

Comunicato ufficiale: La Procura della Repubblica di Napoli ha ritenuto quest'oggi di notificare ad Adriano Galliani avviso di chiusura delle indagini per una vicenda assolutamente marginale e non fondata, che troverà la sua risoluzione sia sotto il profilo tributario, sia sotto il profilo penale, in una doverosa archiviazione.

Avv. Niccolò Ghedini
Avv. Leandro Cantamessa




Come riporta la Repubblica, sembra che stia per scoppiare un altro scandalo nel mondo del calcio. In queste ore sono in corso per ordine della Procura di Napoli delle perquisizioni e dei sequestri per i reati di evasione fiscale e false fatturazioni.
Gli indagati sono 64, tra cui tra cui l'ex presidente della Juventus Jean Claude Blanc, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, Adriano Galliani, Alessandro Moggi e alcuni calciatori.

Attualmente le fiamme gialle stanno perquisendo gli uffici di Casa Milan.

L'indagine della Guardia di Finanza è condotta dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai pm Stefano Capuano, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone.

Secondo quanto riporta C&F, per le fiamme gialle esisterebbe un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da ben 35 società di serie A e B, nonché da oltre un centinaio di persone fisiche, tra calciatori e loro procuratori. L'indagine è stata chiamata operazione ‘Fuorigioco’.
In particolare, sembrerebbe che il meccanismo fraudolento che è stato architettato per sottrarre l'imponibile alle casse dello Stato è stato adottato nel contesto delle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori.

Le ipotesi di reato sono diverse: dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Ecco tutti i nomi degli indagati:

Dirigenti/procuratori: Alessandro Moggi, Marco Sommella, Vincenzo Leonardi, Riccardo Calleri, Umberto Calaiò, Leonardo Rodriguez, Fernando Hidalgo, Aleandro Mazzoni, Edoardo Rossetto, Antonio Percassi, Luca Percassi, Claudio Garzelli, Giorgio Perinetti, Luigi Corioni, Gianluca Nani, Sergio Gasparin, Pietro Lo Monaco, Igor Campedelli, Maurizio Zamparini, Rino Foschi, Daniele Sebastiani, Andrea Della Valle, Oronzo Corvino, Alessandro Zarbano, Enrico Preziosi, Luciano Cafaro, Jean Claude Blanc, Alessio Secco, Claudio Lotito, Marco Moschini, Renato Cipollini, Aldo Spinelli, Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Pietro Leonardi, Pasquale Foti, Eduardo Garrone, Marino Umberto, Massimo Mezzaroma, Roberto Zanzi, Giovanni Lombardi Stronati, Francesco Zadotti, Sergio Cassingena, Massimo Masolo, Dario Cassingena.

Calciatori: Gustavo German Denis, Quintero, Adrian Mutu, Ciro Immobile, Matteo Paro, Hernan Crespo, Pasquale Foggia, Antonio Nocerino, Marek Jankulovski, Cristian Chavez, Inacio David Fideleff, Ivan Ezequiel Lavezzi, Gabriel Paletta, Emanuele Calaiò, Cristian Molinaro, Rios Pavon, Diego Alberto Milito.

Sportmediaset riporta il meccanismo truffaldino in atto tra dirigenti e procuratori.
Ecco la ricostruzione della Procura: i procuratori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le loro prestazioni, simulando così che l'opera di intermediazione fosse resa nell'esclusivo interesse dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi.
Quindi, sempre secondo la Procura, le società approfittavano dell'indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando anche della detrazione dell'imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva. In questo modo veniva permesso ai calciatori di non dichiarare quello che, in sostanza, era un fringe benefit riconosciuto agli stessi dalla societa' calcistica che quindi si accollava, a vantaggio dell'atleta, anche la spesa per l'intermediazione.
In altre parole, l'importo pagato dai club costituiva un reddito da imputare effettivamente al calciatore e, di conseguenza, la società ometteva il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali sul maggior reddito loro ascrivibile all'atleta.
Peraltro alcuni agenti stranieri, di nazionalità argentina, mediante l'utilizzo di documentazione fiscale e commerciale fittizia e attraverso l'interposizione di società 'schermo' con sede in 'paradisi fiscali', distraendo i compensi ricevuti dalle legittime pretese erariali dello Stato di produzione del reddito (Italia) e di quello di residenza fiscale (Argentina), delocalizzavano i proventi delle attivita' professionali. A fronte degli importi rilevanti fraudolentemente evasi (oltre 12M), la misura patrimoniale del sequestro ha lo scopo di tutelare in maniera cautelativa le casse dello Stato, facendovi quindi rientrare le somme che illecitamente erano state sottratte al Fisco dagli indagati.

si spera che venga fatta una bella pulizia,ma ne dubito veramente tanto
 
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