Djerry
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Ma l'elasticità del nostro fatturato in aumento non riuscirà per i prossimi 12 mesi a supportare l'aumento comunque smisurato dei costi a bilancio.
Perché il bilancio che eredita il Milan cinese è comunque in perdita drammatica e viene clamorosamente appesantito dai costi del mercato.
Per quanto si possa essere geni della finanza le entrate sempre quelle stringi stringi sono nel breve periodo (botteghino, sponsor, diritti tv, plusvalenze giocatori una tantum), quindi noi possiamo solo contare sugli spiccioli che derivano dall'Europa League e sull'entusiasmo iniziale di abbonamenti e partecipazione, che comunque rappresentano troppo poco in termini assoluti.
E quindi è inevitabile presentarsi alla UEFA non solo con conti in condizioni critiche, ma direttamente concordando insieme le sanzioni, su questo temo bisogna rassegnarsi a meno di cose che non si sanno e che sarebbero un'assoluta novità politico-sportiva.
L'assist da parte della UEFA ci è già arrivato permettendoci di rinviare l'accordo volontario e quindi spendere tutto lo spendibile come stiamo facendo in questa sessione, sarà poi il triennio 2018-2021 quello che ci vedrà rendere conto ai vincoli di bilancio in relazione al fatturato. E lì ci giochiamo tutto: riusciranno i nuovi ricavi a farci rientrare e compensare i nuovi costi?
Fassone assicura che il piano finanziario è addirittura stilato al ribasso, cioè considerando lo scenario meno ottimistico, addirittura l'esistenza di margine qualora non venisse centrata subito la Champions. Si assume le responsabilità di queste rassicurazioni.
Perché il bilancio che eredita il Milan cinese è comunque in perdita drammatica e viene clamorosamente appesantito dai costi del mercato.
Per quanto si possa essere geni della finanza le entrate sempre quelle stringi stringi sono nel breve periodo (botteghino, sponsor, diritti tv, plusvalenze giocatori una tantum), quindi noi possiamo solo contare sugli spiccioli che derivano dall'Europa League e sull'entusiasmo iniziale di abbonamenti e partecipazione, che comunque rappresentano troppo poco in termini assoluti.
E quindi è inevitabile presentarsi alla UEFA non solo con conti in condizioni critiche, ma direttamente concordando insieme le sanzioni, su questo temo bisogna rassegnarsi a meno di cose che non si sanno e che sarebbero un'assoluta novità politico-sportiva.
L'assist da parte della UEFA ci è già arrivato permettendoci di rinviare l'accordo volontario e quindi spendere tutto lo spendibile come stiamo facendo in questa sessione, sarà poi il triennio 2018-2021 quello che ci vedrà rendere conto ai vincoli di bilancio in relazione al fatturato. E lì ci giochiamo tutto: riusciranno i nuovi ricavi a farci rientrare e compensare i nuovi costi?
Fassone assicura che il piano finanziario è addirittura stilato al ribasso, cioè considerando lo scenario meno ottimistico, addirittura l'esistenza di margine qualora non venisse centrata subito la Champions. Si assume le responsabilità di queste rassicurazioni.