F.Galli: ''Difficile formare talenti, ora giovani hanno i Tablet.''

666psycho

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si si come no.. il fatto che siano allenati da incapaci questo non conta??? se adesso ci sono le tablet prima c'era la nintendo..poi la play.. dai solo scuse!
 

runner

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Ecco alcune parole di Fillippo Galli a Milan Channel. L'ex-Difensore rossonero ha parlato della difficoltà di creare nuovi talenti da prima squadra: ''Oggi è molto difficile formare talenti decenti. Ai nostri tempi avevamo il parco e la strada con cui ci allenavamo giocando con la palla. Oggi i giovani pensano solo ai Tablet, ai Telefonini, ai PC e quindi le abilità motorie vengono meno, così come i talenti da prima squadra degni di San Siro.''

ha detto una gran verità....bisogna migliorarsi anche da soli quando ancora non hai una Maglia o un numero dietro le spalle, bisogna sentirselo dentro lo sport e deve essere un costante richiamo al tuo istinto....

detto questo il loro compito è quello di fare una cosa semplicissima, ovvero puntare maggiormente su di loro a livello statistico, i vari Signori, Baggio e Casiraghi non vengono fuori da si e no da 20 giovani in cui si punta in tutta la serie A, ma almeno da 200!!
 

tifoso evorutto

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Galli afferma una verità, la generazione attuale proprio non la comprendo, hanno la vivacità di un pensionato.

Però il problema è che con l'attuale impostazione dei settori giovanili è impensabile che nascano dei giocatori fantasiosi o tecnici.
La fantasia è assolutamente vietata già dai 13/14 anni, in favore della disciplina tattica,
Per quello che riguarda la tecnica non è richiesta nelle selezioni giovanili, conta solo il fisico, la parola d'ordine è
"tu corri e fatti i muscoli, la tecnica poi te la insegniamo noi"
 

wfiesso

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Sarà, ma ho parlato con molti allenatori/preparatori di una certa età che ormai hanno visto passare diverse generazioni di calciatori sotto le loro mani, affermano tranquillamente che con il passare degli anni i ragazzi arrivano atleticamente molto meno sciolti, non si tratta di un luogo comune, che il passato sia sempre migliore o di un discorso superficiale, si tratta di realtà.

Una volta i ragazzi si divertivano per prati, boschi, strade....ora la maggior parte del tempo la passano su videogiochi etc etc... sono dati di fatto.

effettivamente non è totalmente sbagliato come discorso, una volta (e parlo di non molti anni fa) i vari campi di calcio erano sempre pieni di ragazzini che giocavano fino allo sfinimento, la partita non durava mai un tempo preciso, ma durava fin quando tutti non erano a pezzi, ora invece ( e ne ho la prova con il mio fratellino) hanno in mente solo fifa, l'iphone e spesso saltano gli allenamenti per giocare alla playstation... le famiglie non aiutano proprio per nulla, perchè l'allenatore non può lasciar fuori un ragazzino che non si impegna, sennò i genitori scatenano un putiferio... quando giocavo io l'allenatore era un uomo da seguire e rispettare, e non esisteva proprio che si potesse rispondere male, finivi fuori squadra tempo zero, e i genitori punivano questi comportamenti... ora invece ogni figlio è il nuovo cr7 e deve per forza giocare, perchè loro pagano.... sta diventando tutto uno schifo, e stiamo "solo" parlando di sport, figuriamoci in tutto il resto
 

wfiesso

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è vero però che un dirigente di un settore giovanile di livello mondiale non può giustificare il fallimento continuo dei nostri ragazzini con questo luogo comune, in gran parte è colpa dei ragazzi e delle loro famiglie, ma nessuno è esente da colpe, in primis chi questi ragazzi dovrebbe farli crescere... aggiungiamo poi un'altro fattore, un ragazzo non può giocare una buona partita senza ritrovarsi un'etichetta improbabile addosso, se domani giocasse Di Molfetta (uno a caso) e facesse una buona partita, i giornali e i nostri dirigenti lo chiamerebbero "il nuovo Messi", e su un ragazzino certe responsabilità e certi appellativi pesano come macigni
 

wfiesso

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alla fine è un po' tutto il sistema calcio ad essere marcio e inadeguato, ora io provo ribrezzo a pensare chi potranno essere i calciatori del futuro, certo, qualcuno di buono e con la testa sulle spalle c'è, ma in tutta italia si possono contare in una mano, non so se in inghilterra francia spagna o germania sia la stessa cosa, ma a me sembra non sia così marcata come in italia... non a caso quando uno dei nostri va all'estero puntualmente fallisce.... solo Verratti negli ultimi anni ha fatto cose davvero buone
 

Frikez

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Sarà, ma ho parlato con molti allenatori/preparatori di una certa età che ormai hanno visto passare diverse generazioni di calciatori sotto le loro mani, affermano tranquillamente che con il passare degli anni i ragazzi arrivano atleticamente molto meno sciolti, non si tratta di un luogo comune, che il passato sia sempre migliore o di un discorso superficiale, si tratta di realtà.

Una volta i ragazzi si divertivano per prati, boschi, strade....ora la maggior parte del tempo la passano su videogiochi etc etc... sono dati di fatto.

Tutto vero quello che dici ma in Italia ormai siamo indietro di un decennio nelle tecniche di allenamento, strutture ecc.. il calcio si è evoluto e noi continuiamo ad usare metodi che andavano bene negli anni 90 con allenatori che non sono stati in grado di aggiornarsi e capire che certe cose ora non funzionano più, è un discorso più ampio..non solo nel calcio ma anche in altri sport come tennis, basket e nuoto per esempio si stanno avendo gli stessi problemi.

Siamo bravi da sempre nella tattica ma ad insegnare calcio ai ragazzini ormai c'hanno superato in diversi, basta vedere quanti talenti stanno uscendo da campionati che fino a poco tempo fa venivano poco considerati dagli scout internazionali come Belgio, Olanda, la stessa Croazia che dopo il mondiale in Francia nel 98 è completamente sparita per mancanza di ricambi generazionali e ora è tornata prepotentemente nel calcio che conta.

E' un fatto anche di cicli che vanno e vengono ma resto dell'idea che giovani interessanti ci siano in giro per l'Italia ma non vengono gestiti in modo opportuno o il più delle volte neanche considerati, ci sono pochissime realtà che li fanno crescere con calma, mi viene in mente l'Empoli o il Sassuolo, oppure l'Atalanta che da anni ormai porta avanti un settore giovanile di livello.
 

Splendidi Incisivi

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La mia non era chiaramente una considerazione italiana, era generale. Poi si sa, lo sfornare o meno talenti è una cosa ciclica.
Ok, fin quando il discorso è rivolto al movimento calcistico mondiale ci può stare, perché è vero che gli adolescenti di oggi giocano meno di prima per le strade, però appunto, dev'essere un discorso rivolto al movimento calcistico tutto. Per il movimento italiano non può essere una scusante quella addotta da Galli, perché negli altri paesi giovani di qualità si trovano, allora perché si utilizzano scuse da bar anziché dire che in Italia siamo carenti nelle infrastrutture e in tutto il sistema giovanile, quindi per questo non abbiamo più calciatori degni di nota? Per me Galli l'ha fatto abbondantemente fuori dal vaso.
 

Jino

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Tutto vero quello che dici ma in Italia ormai siamo indietro di un decennio nelle tecniche di allenamento, strutture ecc.. il calcio si è evoluto e noi continuiamo ad usare metodi che andavano bene negli anni 90 con allenatori che non sono stati in grado di aggiornarsi e capire che certe cose ora non funzionano più, è un discorso più ampio..non solo nel calcio ma anche in altri sport come tennis, basket e nuoto per esempio si stanno avendo gli stessi problemi.

Siamo bravi da sempre nella tattica ma ad insegnare calcio ai ragazzini ormai c'hanno superato in diversi, basta vedere quanti talenti stanno uscendo da campionati che fino a poco tempo fa venivano poco considerati dagli scout internazionali come Belgio, Olanda, la stessa Croazia che dopo il mondiale in Francia nel 98 è completamente sparita per mancanza di ricambi generazionali e ora è tornata prepotentemente nel calcio che conta.

E' un fatto anche di cicli che vanno e vengono ma resto dell'idea che giovani interessanti ci siano in giro per l'Italia ma non vengono gestiti in modo opportuno o il più delle volte neanche considerati, ci sono pochissime realtà che li fanno crescere con calma, mi viene in mente l'Empoli o il Sassuolo, oppure l'Atalanta che da anni ormai porta avanti un settore giovanile di livello.

Per me è solo un discorso di cicli, ci sono alti e bassi. Quelli che hanno da poco chiuso o stanno chiudendo con il calcio sono stati una generazione fantastica per noi, ora siamo in una fase di palese riposo, ma torneremo è questione di tempo.
 
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