Esclusiva MW: Il riepilogo sulla cessione del Milan.

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24 settembre 2016 - Milan: c'è da capire se i cinesi hanno davvero i soldi.

Come riportato da Peppe Di Stefano, su Sky, il closing arriverà, in particolar modo perchè i cinesi hanno già messo i 100 milioni di euro. Quello che lasci dubbi, e che resta da capire, è la reale disponibilità economica della cordata. Quanto saranno disposti ad investire per rilanciare il Milan? Rispetteranno i patti e le promesse riguardanti investimenti per 350 milioni per le prossime tre stagioni?

24 settembre 2016 - Milan: il documento falso contestato ai cinesi è... fantasma.

La Repubblica riporta aggiornamenti riguardanti la vicenda del presunto documento falso presentato dai cinesi a Fininvest per l'acquisto del Milan. Secondo il quotidiano, si tratta di un documento fantasma in quanto nemmeno Fininvest sa a quale preciso documento fanno riferimento le accuse di Caixin. Si è provato a cercare il medesimo documento, ma non è stato trovato. Da lì, il comunicato ufficiale emesso nella giornata di ieri. Quello di Bloomberg, invece, è stato trovato ma si tratta di un documento sulla disponibilità finanziaria senza la confermata dell'istituto di credito. Uno dei tanti, insomma.

25 settembre 2016 - Fassone in Cina per scoprire i nomi della cordata.

Secondo quanto riportato da Sky, a metà ottobre il futuro AD del Milan, Fassone, partirà per la Cina per provare a scoprire chi sono gli investitori della cordata che sta rilevando il Milan e per capire quanto è consistente la medesima cordata.

26 settembre 2016 - Milan: il closing può arrivare il 18 novembre 2016.

Tuttosport in edicola oggi rilancia quanto riportato ieri da Sky: Fassone presto andrà in Cina per scoprire e conoscere i componenti della cordata ( Fassone in Cina per scoprire i nomi della cordata. ). Il closing, intanto, è sempre fissato per metà novembre. La nuova data è il 18 dello stesso mese.

27 settembre 2016 - I cinesi sono stati a Milano il 15 settembre. Si accelera.

Secondo quanto riportato da Peppe Di Stefano, i cinesi che stanno acquistando il Milan sono stati in Italia, a Milano, lo scorso 15,16 e 17 settembre. Ci sono stati incontri con le banche e con gli advisor, per fare il punto sull'invio dei soldi dalla Cina all'Italia. Agli incontri era presente anche Fassone. Un'accelerata in vista del closing previsto tra novembre e dicembre. Ma gli stessi cinesi contano di chiudere per il 20 novembre.

28 settembre 2016 - Cessione Milan: ecco il progetto maestoso dei cinesi.

Enrico Currò e Luca Pagni, firme di Repubblica, rivelano in anteprima assoluta quello che sarà il progetto di rilancio del Milan da parte della cordata cinese. Le informazioni sono state rivelate in Cina da fonti dirette.
Il closing è fissato per metà novembre, ma per metà ottobre una delegazione cinese è attesa a Milano per presentarsi a Berlusconi che ancora non conosce tutti i soci e per esporre il maestoso progetto di rilancio che riporterà il Milan nell'empireo del calcio europeo. Il ramo sportivo di Sino-Europe che si occuperà della gestione della società rossonera, con sede in Lussemburgo, ha già individuato in Cina gli sponsor, i negozi e le reti di vendita. Oggi il Milan guadagna circa 70M dalle attività commerciali ma i cinesi sono convinti di poter facilmente raddoppiare la cifra in poco tempo.
E sul tema l'AD Fassone è stato invitato proprio in Cina, dove a breve si recherà per conoscere questi dettagli.
Per i futuri padroni del Milan sarà fondamentale fin dal primo bilancio il pareggio operativo. Il Milan, infatti, è abituato a sostanziosi aumenti di capitale per ripianare le perdite. Ma grazie all'aumento dei ricavi commerciali si aggirerà l'ostacolo: grande distribuzione e auto i settori più monitorati. Il marchio rossonero e le collaborazioni tecniche saranno a disposizione delle aziende locali. Si farà leva sull'appeal clamoroso del Milan in Cina, dov'è tra i 5 club più conosciuti al mondo insieme a Real, Barca, United e Bayern. Gli sponsor cinesi possono contare su una rete capillare di centri commerciali e su un potenziale di 100M di tifosi: basterebbe che il 5% di loro acquistasse una maglietta originale per ricavarne 250M.

In soli 3 anni Sino-Europe conta di raddoppiare il fatturato e portarlo a quota 500M, alla pari di quello del M.United e poco sotto quello di Real e Barca. Lo stadio sarà al centro del progetto: scartata l'ipotesi coabitazione con l'Inter, i cinesi rossoneri decideranno tra due soluzioni: tenersi San Siro tutto per sè, o costruire un impianto da 60.000 posti.

Il piano è chiaro: raddoppiare i ricavi, acquistare campioni e presenza stabile nelle prime 8 in CL senza violare il FPF.
Il prossimo mercato sarà sostanzioso, anche se non tutti i 100M che verranno versati all'atto del closing potranno essere usati per rinforzare la squadra. Ma gli investitori vogliono subito un nome di grido, un fuoriclasse per promuovere il marchio e presentarsi bene in Cina. Fabregas non attira e nemmeno Isco, e comunque sarà complicato convincere top player a non fare manco l'EL. Tuttavia i vertici di Sino-Europe apprezzano molto Montella. Salvo sfracelli, partirà con lui l'assalto alla prossima CL.

Questione dirigenti: Mirabelli DS, come bandiera rimane caldo il nome di Maldini... i tifosi vorrebbero lui o Albertini.
E malgrado le parole di Confalonieri, dovrebbe sciogliersi il rapporto con Galliani.


29 settembre 2016 - Cessione Milan: ora si accelera. I cinesi svelano i loro nomi.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 29 settembre 2016, si accelera per la cessione del Milan. I cinesi sembrano intenzionato a svelare i loro nomi, l'identità degli investitori che fino ad oggi si sono nascosti dietro la cordata. Ciò significherebbe che sono arrivati soldi ed autorizzazioni e che l'acquisizione è conclusa.

29 settembre 2016 - Yonghong Li raddoppia la sua quota: con 200M è il maggior azionista.

Come riporta Carlo Festa del Sole24Ore, il capocordata Yonghong Li sarebbe pronto a raddoppiare il suo investimento nella cordata che rileverebbe il Milan, portandolo a quota 200M, quindi aggiungendo altri 100M a quelli già versati per la caparra che sarebbero sempre riconducibili a lui. Così facendo, dunque, Yonghong Li (personaggio ancora sconosciuto e di cui si sa pochissimo) diventerebbe il maggior azionista del consorzio cinese.
Il secondo azionista dovrebbe essere Haixia, tramite un fondo alimentato da privati, e infine altre piccole quote facenti capo a società nelle quali lo stesso Yonghong Li ha mantenuto o mantiene una partecipazione azionaria.

Resta ancora il mistero sulla presenza o meno del governo di Pechino tramite società statali.


30 settembre 2016 - Sino-Europe Sports (SES) si registra su Weibo, Twitter cinese.

Il fondo che si occuperà di gestire e veicolare l'acquisto del Milan, Sino-Europe Sports (SES) nella giornata di ieri ha registrato il proprio account ufficiale sul Twitter cinese, ossia Weibo, social diffusissimo in Cina.
L'account è stato verificato (spunta blu), ed il primo post sono gli auguri a Silvio Berlusconi. La foto profilo, ovviamente, è il logo del Milan.

Dunque un altro indizio che ormai ci proietta sempre più verso il closing di novembre.


30 settembre 2016 - Cessione Milan: ecco cosa si diceva nel 1986. Molte similitudini...

La cessione del Milan ormai ha manipolato l'attenzione dei tifosi rossoneri e anche la stampa italiana, gran parte della quale rimane molto diffidente nei confronti dei nuovi proprietari che ancora non si rivelano. Ma cosa successe 30 anni fa, quando il Milan passò nelle mani di Silvio Berlusconi? Ebbene... le similitudini sono incredibili. E rileggendo alcune frasi, vengono decisamente i brividi.

Prendendo un estratto di un articolo del quotidiano Repubblica del 29.01.1986, quindi poche settimane prima che si ufficializzasse l'acquisto da parte di Berlusconi, ecco cosa si diceva:

Titolo di Repubblica: "Il pasticcio Milan: l'accordo è fatto ma i misteri restano".

Sunto dell'articolo: "Si invoca l'aiuto dell'ispettore Derrick. Forse l'unico in grado di rivelarci i nuovi padroni del Milan. L'avvocato Ledda sostiene di aver venduto legittimamente il Milan, ma la domanda è 'a chi?'. Il diretto interessato afferma che non sta a lui dirlo e di aver trattato con Luigi Ceserani. Un noto commercialista che afferma di aver trattato per conto di un gruppo di seri imprenditori lombardi. Si ma quanti? E chi sono? Forse sarebbe meglio chiedere a Craxi di De Mita... Ceserani afferma che il segreto durerà poco, il tempo di perfezionare alcuni meccanismi relativi al contratto di vendita. Tutto, inoltre, sarebbe avvenuto in tempi brevi. Strano però, visto che se c'era qualcuno realmente interessato avrebbe dovuto pensarci da tempo. Possibile che stiano facendo uno sgambetto a Berlusconi? Almeno i nomi si dovrebbero sapere... e invece no. Il CDA del Milan ha accolto freddamente la notizia che lui e altri imprenditori lombardi avrebbe acquistato la società... per forza, era il vice di Farina! Intanto i tifosi sono in trepida attesa... specie perché alcuni dubitano che la cessione riguardi il pacchetto di maggioranza. E anche i piccoli azionisti esprimo perplessità. E perfino il Comune vuole vederci chiaro: si chiede infatti che una delegazione di Palazzo Marino incontri i rappresentanti della cordata che vuole rilevare il Milan. Si pensa di mettere a disposizione dei tifosi pacchi di azioni popolari, ma i liberali, democristiani e repubblicani non sono d'accordo.
Intanto il tempo passa e la segretaria di Cesarani afferma che si sta preparando il comunicato stampa. Ovviamente top secret. Ma cos'è il Milan, la fabbrica Selenia che produce missili antiradar?!? Eppure ancora niente, Cesarani afferma che per rispetto del CDA e per evitare che la notizia si venga a sapere tramite i giornali, si dirà tutto nel prossimo consiglio di amministrazione. Per cui tanti saluti e arrivederci.
Beh, cosa pensare a questo punto? Probabilmente che dietro Nardi non c'è nessuno... il vicepresidente è alla ricerca di quattrini ma non li ha trovati. Oppure che gli imprenditori di chiara fama e solidità, non si sono trovati. O che gli imprenditori della cordata non sono affatto contenti della piega che sta prendendo questa storia.
Forse non si vogliono inimicare Berlusconi, forse dietro le quinte si lavora ad un mega accordo perché nessuno vuole tirare fuori 60 miliardi per salvare il Milan. Che secondo Fininvest potrebbero arrivare anche ad 82 tra costi di gestione e altri oneri. Insomma un bel pasticcio, che non giova all'immagine della società."


30 settembre 2016 - Milan: la cessione del club è caotica ma ci sono aziende statali.

Il settimanale L'Espresso riporta che il passaggio di proprietà del Milan da Fininvest alla cordata cinese procede in modo abbastanza caotico. Gli assetti variano di continuo, ci sono imprenditori che entrano ed altri che escono. Sembra certo, però, che nella cordata siano precedenti delle società statali che fanno capo al governo di Pechino. Il closing arriverà entro dicembre.

2 ottobre 2016 - Milan: il closing il 18 novembre. Fassone in Cina l'8 ottobre.

Ultime news sulla cessione del Milan da Peppe di Stefano, su Sky: Fassone partirà l'8 ottobre per la Cina dove parteciperà ad una serie di riunioni. In particolare, con vari sponsor che vorrebbero lavorare col Milan.

I cinesi arriveranno a Milano entro la metà di ottobre ed andranno ad Arcore per presentarsi a Berlusconi.

Il closing dovrebbe arrivare il 18 novembre novembre, due giorni prima del derby contro l'Inter.
 
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4 ottobre -Intrigo Cina - Milan: reportage esclusivo della Gazzetta.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 4 ottobre 2016, riporta un reportage esclusivo sulla cessione del Milan alla cordata cinesi. Ecco quanto raccolto dall'inviato della rosea (Marco Iaria) in Cina:

Nessuno sembra conoscere Yonghong Li, il regista dell'operazione Milan insieme al braccio destro Han Li. Si diceva che fosse billionaire e che possedesse due società quotate in Borsa ma non ci sono riscontri in Cina sulla sua consistenza patrimoniale, anche perché i suoi affari si perdono in un reticolo di società e prestanome. Non abbiamo intervistato un miliardo e quattrocento milioni di abitanti della seconda economia del mondo ma una pluralità di interlocutori, nel campo del calcio e della finanza, e la risposta è stata sempre la stessa:"Non sappiamo chi sia Li Yonghong". Ce l’hanno detto imprenditori del calibro di Feng Yin, titolare di Boafeng, società leader nei new media che, in joint- venture con Everbright, ha recentemente acquisito l’agenzia di diritti sportivi MP&Silva. «Mai visto prima», riferisce dopo aver osservato la foto che ritrae Li assieme a Berlusconi a Villa Certosa. «Ho sentito che chi vuole comprare il Milan sta cercando fondi a Shanghai», la mezza frase pronunciata con un occhio rivolto a quegli invitanti chicchi di melograno, serviti sul tavolino di un’esclusiva casa da tè del distretto di Dongcheng. Come se la partita del finanziamento dell’operazione, dopo i 100 milioni versati a titolo di acconto, non fosse ancora conclusa: in ballo ci sono 420 milioni, che Fininvest dovrà incassare al
closing in cambio del 99,93% delle azioni rossonere. Secondo Sino-Europe Sports gli investitori sono stati definiti, i soldi sono in arrivo e il closing, previsto entro fine anno, dovrebbe essere anticipatoa novembre. Secondo James Tian, che coordina le acquisizioni di società estere per la banca CICC, l’operazione Milan è strana: «Gli investitori non sono noti, non sono player di primo livello della finanza e non lavorano nell’industria sportiva. Per i cinesi è più coerente che i club di calcio vengano acquistati da società o imprenditori già avviati». Al di là delle scarne informazioni sul capofila Li Yonghong, in Cina stupisce la struttura stessa del gruppo che sta per acquistare il Milan. Ecco perché molti, di fronte all’interlocutore italiano, fanno il paragone con Suning, realtà nota e preesistente, che ha acquistato l’Inter. «I cinesi che acquistano club esteri di calcio – spiega ancora Tian – lo fanno in due modi: una singola azienda o un singolo imprendi- tore decidono di compiere da soli l’investimento, oppure si riuniscono in un consorzio formato da due, tre, massimo quattro grossi investitori. L’azionariato diffuso non è una strada battuta da queste parti». Quindi, appare scontato che l’operazione Milan sia un uni- cum per la stessa Cina. La pensa allo stesso modo He Wenyi, direttore del centro di ricerca di sport cinese alla Peking University: «La struttura del gruppo che vuole comprare il Milan non è tipica in Cina. Suning la conoscono tutti, possiede già una squadra e ha rilevato l’Inter per fare sinergie e creare valore in Cina. Quello del Milan è un caso completamente diverso: sembra un’operazione finanzia- ria con l’obiettivo di trarre pro- fitto in futuro, puntando sul brand value del Milan che in Cina è molto alto e sull’enorme potenziale dei giovani consumatori cinesi». Ma lo Stato cinesi c'è nell'operazione? il Milan non sembra proprio un affare di Stato. Intanto perché, come precisa il professor He Wenyi, «il governo non finanzia le acquisizioni dei club europei ma dà solo un indirizzo a investire nell’industria sportiva». C’è stato, a dire il vero, il caso del City Football Group, il cui 13% è stato comprato da un consorzio formato anche da Citic Capital, banca che fa parte del colosso statale Citic Group. Tuttavia, non si hanno riscontri sulla partecipazione del governo nell’affare rossonero. Tra gli investitori noti, Haixia Capital non è un fondo di Stato bensì è controllato al 40% dalla provincia di Fujian: la differenza è sostanziale, soprattutto per i budget.Haixia Capital è basata a Fuzhou, nella capitale ha un ufficio in cui lavorano sei persone.Il mistero resta: di chi sarà il Milan? L’attesa per un socio forte rimarrà delusa, proprio per la natura dell’operazione. Li Yonghong, uomo della finanza che pochissimi conoscono ma che, secondo alcuni, vanta relazioni strette con apparati e imprenditori di una o più generazioni fa, sta lavorando in gran segreto all’architettura finanziaria. Nessun singolo azionista dovrebbe avere quote rilevanti: pare che il tetto sia attorno al 15%. Jilin Yongda Group, società quotata a Shenzhen e indicata ufficiosamente come investitore, aveva impegnato sul Milan 300 milioni di renminbi, ossia 40 milioni di euro, corrispondente a meno del 10% delle quote. In totale i soci dovrebbero essere 7-8: convinti a investire nel Milan con la promessa di elevati rendimenti, magari attraverso la quotazione in Borsa. Il piano prevede l’utile nel 2017-18 (negli ultimi due anni persi 181 milioni) grazie a un’impennata del fatturato. I 350 milioni di investimenti futuri pretesi e ottenuti da Silvio Berlusconi deriveranno, in realtà, non da apporti di capitale da parte dei soci ma dalle entrate commerciali che il gruppo conta di incamerare nell’arco di un triennio attingendo al mercato cinese. Sarà possibile? Il Milan in Cina è popolare. L’ultima ricerca di Nielsen Sport gli accredita addirittura 106 milioni di fan, come l’Inter: solo il Real farebbe meglio, a quota 127 milioni. Lo stesso studio, tuttavia, spiega che i tifosi in Cina «si comportano in modo molto di- verso rispetto ad altri mercati internazionali e vi è un notevole grado di sovrapposizione»: ad esempio tra i fan cinesi del Manchester City, il 95% sostengono anche lo United, il 71% il Liverpool, il 68% il Chelsea e il 64% l’Arsenal. Tutto questo deve tradursi in moneta sonante. Il Barcellona, che dal marketing genera quasi il quadruplo del Milan, incassa in tutta l’Asia 15 milioni circa di ricavi commerciali annui più qualche milione di royalty dalle vendite dei prodotti.Nike. All’aeroporto di Pechino campeggiano i faccioni di Messi, Neymar, Suarez, Iniesta e Piqué che pubblicizzano i telefonini Oppo, unico sponsor cinese degli spagnoli. Il responsabile dell’ufficio blaugrana a Hong Kong, che impiega dodici persone, ammette: «Tutti conoscono il Barcellona ma questa notorietà è difficile da monetizzare commercialmente, per noi co- me per gli altri club europei, perché in Cina si tende a spendere a favore di aziende cinesi». Sino-Europe Sports promette di far soldi con un modello differente da quello usato dalle squadre europee, proprio perché il Milan sarà percepito non come un’entità “colonizzatrice” ma come un’azienda cinese, appoggiandosi alla rete di relazioni con numerose società-partner. Gli investitori rossoneri sono convinti che questa sia la strada migliore per poter utilizzare tutte le entrate rispettando il fair play Uefa, a differenza delle iniezioni di capitale stile Suning. Di certo si tratta di una grande scommessa: è il primo caso di una grande squadra di calcio che verrà comprata da un fondo d’investimento con una pluralità di soci. È vero che l’esigenza di ottenere alti rendimenti indurrà i soci e il management guidato da Marco Fassone a rendere il Milan una macchina da soldi, ma è altrettanto vero che il futuro dei rossoneri è proprio per questo un rebus. In Cina nessuno si sente di mettere in dubbio la chiusura della trattativa per novembre, sebbene la ricerca dei finanziamenti sia segnalata tuttora in perfezionamento. Anche una fonte finanziaria vicina al dossier assicura che il closing si farà e che si aspettano solo le autorizzazioni politiche per lo spostamento di capitali in una valuta estera. Ma il punto è un altro: cosa ne sarà del Milan? Di certo, per ora, ci sono i 100 milioni versati a titolo di caparra a Fininvest, con una voce secondo cui a determinate condizioni i cinesi potrebbero uscire rimettendoci solo 15 milioni. Ma è un rumor per cui non abbiamo trovato riscontri e che anzi viene seccamente smentito dalle parti. Resta negli occhi la visita a Changxing, cittadina a due ore d’auto dalla Nanchino nerazzurra, dove è registrata la Sino- Europe Sports. La sede si trova in un palazzo moderno, il Tai Hu Capital Plaza. Non ci si aspetta che una società-veicolo, costituita quattro mesi fa, abbia uffici rumorosi e spaziosi. Ep- pure, lassù al quindicesimo piano, in fondo al corridoio, davanti all’ufficio numero 1502 con targa in cinese, si prova un senso straniante: la porta è chiusa e al citofono non risponde nessuno.

4 ottobre 2016 -Han Li:"Riporteremo il Milan al top. Investitori confermati".

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 4 ottobre 2016, riporta in esclusiva la prima intervista ad Han Li, manager del gruppo cinese. Ecco quanto dichiarato:"Perchè abbiamo deciso di comprare il Milan? Il Milan è una delle più grandi squadre al mondo, con una stria piena di glorie e successi. I milanisti si trovano in ogni angolo del pianeta, soprattutto in Cina. Le prime partite di calcio trasmesse in Cina, alla fine degli Anni 80, erano quelle della Serie A, ed era soprattutto il Milan che entusiasmava gli spettatori. Abbiamo diverse generazioni che sono cresciute col Milan, e io sono uno di loro. Il club ha tutto il mio rispetto. Sono grato al signor Berlusconi per averci affidato questo compito leggendario di riportare il Milan al top. Il piano per rilanciare il club? Inizieremo a formare un management solido, poi faremo il nostro meglio nelle sessioni di quest’inverno e della prossima estate per creare una squadra più forte. Nel frattempo, ci concentreremo sullo sviluppo del business in tutto il mondo, soprattutto in Cina. Cercheremmo di espandere la nostra influenza internazionale in vari campi, attraverso i nostri contatti e i partner strategici. Al contempo, costruiremmo un ponte tra il club e il mercato cinese, integrando risorse strategiche globali. Se abbiamo raccolto tutti i soldi necessari? Gli investitori sono stati confermati. Tutto è perfettamente sulla buona strada. I fondi stanno arrivando come previsto. I nomi degli investitori saranno resi noti ufficialmente al closing, secondo gli accordi presi. Yonghong poco conosciuto? La Cina è troppo grande e la popolazione troppo numerosa per conoscere tutti gli investitori nei diversi campi. E il signor Li ha sempre mantenuto un basso profilo. Su cosa è basato l'acquisto del Milan? La trattativa è basata sulla passione e sull’amore che abbiamo per il club, per questo abbiamo chiamato la società-veicolo “Rossoneri”. Vogliamo che il club appartenga a tutti i tifosi, e questo è un aspetto centrale della transazione. Dopo il closing faremo di tutto per migliorare il club. È ancora presto per prendere in considerazione una quotazione in Borsa. Il nostro scopo primario è di rimettere la squadra sulla strada giusta. Tra gli investitori ci sono Haixia Capital, Sino-Europe Sports e alcuni grandi gruppi e istituzioni cinesi. Il nostro compito è esclusivamente da azionisti, non riguardo al management. Abbiamo nominato Marco Fassone come amministratore delegato e direttore generale del Milan dopo il closing: lui ha lavorato per quattro grandi squadre in Italia, è un ottimo professionista, esperto e affidabile. Penso che porterà al successo il Milan. In più, miriamo a portare nel club le migliori e più qualificate persone; stiamo lavorando strettamente con lui per assicurare il più forte team di manager possibile. Non ho mai lavorato per Wanda, e il mio background è stato soprattutto nel campo del- le attività finanziarie e del settore M&A (fusioni e acquisizioni, ndr). Quanto è importante mantenere la tradizione italiana nel club? Questo è molto importante, abbiamo molto rispetto per la storia e la cultura del Milan e dell’Italia. Crediamo che non si possa avere successo se si ignorano la cultura e le tradizioni locali. Il Milan ha una forte tradizione alle spalle, e questo non si può rimpiazzare. La squadra è stata simbolo di passione, gloria e successi. Crediamo che Fassone sia la scelta giusta, e che lui riuscirà ad accrescere la gloria del Milan. La leggenda in società? Sono un tifoso del Milan da quando ero piccolo. Conosco anche molte canzoni da stadio. Come milanista amo profondamente questo club e la squadra. Naturalmente, le porte del club sono aperte per tutte le leggende e per le persone che condividono questa passione e che intendono cooperare con noi e con i manager, per riportare la squadra ai vertici. Il mercato? Inseriremo giocatori forti nelle posizioni in cui servono, ma la decisione finale spetterà ai manager che hanno tutta la nostra fiducia. Supporteremo le loro decisioni. Speriamo di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile nel match-day. Ascolteremo con attenzione i tifosi e parleremo con i manager per decidere se rinnovare San Siro oppure costruire un nuovo stadio. Come top club, continueremo a fare ogni sforzo possibile per dare sia ai giocatori sia ai tifosi la miglior esperienza possibile allo stadio. I documenti bancari falsi? Non è vero, come abbiamo già chiarito in un comunicato stampa".

4 ottobre 2016 -Milan, ecco uno dei colossi: TCL Corporation è nella lista.

Come riporta in esclusiva il Corriere dello Sport, facendo seguito alle anticipazioni di ieri sera di Pasquale Campopiano, tra gli investitori pronti a rilevare il Milan c'è anche TCL Corporation.
Ma di chi si tratta?
E' un'azienda del Guangdong conosciutissima in Cina, leader nella produzione di televisori, elettrodomestici e cellulari. In Europa lavora con i marchi Thomson e Alcatel. Società statale, ma partecipata da investitori di Honk Kong, questo è il suo quadro finanziario:

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TCL, multinazionale dell'elettronica, vanta 71.000 impiegati suddivisi in 78 paesi, 20 siti produttivi e 40 uffici commerciali in tutto il mondo. E' la terza azienda cinese per quantità di brevetti depositati, ed è suddivisa in tre branche: TLC Corporation, quotata a Shenzen (interessata a partecipare all'acquisto del Milan), TCL Multimedia Technology Holdings e TCL Communication, quotate entrambe ad Honk Kong. Il boss della società è Li Dongsheng, 59 anni, vero e proprio guru dell'elettronica (nel 2014 è stato nominato da China Business la figura economica più importante della Repubblica Popolare).

La lista degli investitori, comunque, è ancora fluida quindi qualcuno fino alla fine potrebbe uscire, ma la partecipazione di TCL sembra sicura. E questo farà senz'altro piacere ai tifosi, visto che sarebbe solo una delle altre aziende che faranno parte della cordata.


5 ottobre 2016 - Fassone in partenza per la Cina. Tornerà con gli investitori.

Il Corriere della Sera in edicola oggi, 5 ottobre 2016, riporta che alla fine della prossima settimana l'AD Fassone partirà per la Cina per una serie di incontri con degli sponsor. Tornerà a Milano insieme ai 7-8 investitori che presenterà personalmente a Silvio Berlusconi. Ed i nomi potrebbero essere svelati anche al pubblico.

5 ottobre 2016 - I cinesi hanno già raccolto i 420 mln per acquistare il Milan

Secondo il Giornale i cinesi avrebbero già raccolto i 420 mln necessari ad acquisire il 99.93% del Milan, dopo i 100 mln di caparra già pattuiti nei mesi scorsi. Ora si attendono le autorizzazione del Governo di Pechino per il trasferimento all'estero del denaro e il cambio di valuta. Quindi oramai si procede spediti verso il Closing e a fine mese dovrebbe esserci un incontro tra gli investitori pronti ad acquisire il Milan e Silvio Berlusconi.

5 ottobre 2016 - Mirabelli nuovo DS del Milan. È ufficiale.

La Sino Sport atteaverso un comunicato diramato poco fatto ha ufficializzato che Massimiliano Mirabelli sarà il nuovo direttore sportivo del Milan subito dopo il closing con Fininvest.

"SES ha il piacere di informare che, a far data dal closing, Massimiliano Mirabelli entrerà a far parte del management team di AC Milan, collaborando direttamente con l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Marco Fassone nella gestione dell’area sportiva. SES dà il suo più caldo benvenuto a Massimiliano e gli formula i migliori auguri di buon lavoro"
 
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9 ottobre 2016 - Milan: i cinesi cercano partner commerciali per arrivare...

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, la cordata cinese che sta acquistando il Milan è alla ricerca di partner commerciali, di sponsor, per aumentare le entrate del club, oltre all'azionariato diffuso. L'obiettivo sarà quello di quotare il club in borsa. Fassone, nei proprio giorni, partirà per la Cina proprio per incontrare degli sponsor. I settori che verranno monitorati con maggiore attenzione sono quelli relativi alla grande distribuzione ed alle automobili. La Sino, inoltre, per quanto riguarda la gestione del Milan aprirà una sede in Europa, in Lussemburgo. Si deciderà, poi, per lo stadio, se continuare a San Siro oppure se costruire un impianto nuovo.


9 ottobre 2016 - Milan, non ci sono tutti i 420M. Yonhong Li chiede aiuto a CITIC

Carlo Festa, giornalista del sole 24 ore, autentica voce fuori dal coro, riporta degli aggiornamenti inquietanti riguardanti la cessione del Milan.
Lo sconosciuto Yonghong Li, infatti, sarebbe ancora alla ricerca di soldi. Ad oggi non si sarebbero raccolti tutti i 420M necessari per il closing, e quindi, visto che l'equity non copre la totalità dell'importo, Li ha chiesto aiuto ad una vecchia conoscenza dei tifosi rossoneri: CITIC. Ossia la banca cinese che era implicata anche lo scorso anno con Bee. Tuttavia oggi la valutazione sarebbe molto più credibile rispetto ad allora.
L'impalcatura dell'operazione sarebbe puramente finanziaria, con la quotazione in borsa che fungerebbe da leva per permettere agli investitori privati di guadagnare una cifra ben più alta.

L'operazione dunque procede a tappe forzate, con la scadenza del 20 ottobre, data dopo la quale dovrebbe cadere il velo di mistero sugli investitori. A partire da quel momento, poi, Li dovrebbe finalizzare con ciascuno di essi in vista del closing.


9 ottobre 2016 - Milan: TCL è tra gli investitori del fondo. Confermato.

Importanti news sulla cessione del Milan da Luca Pagni de La Repubblica. Il colosso TCL, terzo produttore al mondo di televisioni con un fatturato da 16 miliardi di euro è il primo nome, confermato, delle aziende che compogono la cordata che sta rilevando il club. Il prossimo 20 ottobre Silvio Berusconi riceverà la lista completa all'interno della quale ci saranno i nomi di tutti gli investitori.

10 ottobre 2016 - Milan: ecco gli investitori del fondo cinese. I primi nomi.

Tuttosport in edicola oggi, 10 ottobre 2016, riporta che all'interno del fondo che sta acquistando il Milan sono presenti l'azienda di televisioni TCL (se ne parla qui Milan: TCL è tra gli investitori del fondo. Confermato. ) ed altre tre aziende delle quali si è parlato: Zhuhai Zhongfu (che produce bottiglie e lattine per bevande), Jilin Yongda (magneti) e, appunto, TCL. Tra gli investitori, inoltre, dovrebbero essere presenti anche due istituti bancari. I nomi però non sono stati confermati.

11 ottobre 2016 - Sino-Europe: "Dispiaciuti per Maldini, ora testa al closing"

Comunicato ufficiale Sino-Europe che replichiamo in forma integrale:

"Per quanto concerne le voci relative al futuro Consiglio di Amministrazione di AC Milan, SES intende chiarire che la questione non è al momento all'ordine del giorno. La priorità per SES è ora il closing dell'acquisizione di AC Milan.
Siamo dispiaciuti della decisione di Paolo Maldini in merito alla nostra proposta, poiché crediamo fermamente che presto si renderà conto di quanto il nostro progetto per AC Milan sia vincente."


11 ottobre 2016 - La Sino Europe a Milano per Milan - Juve con la lista dei soci.

Ultime news sulla cessione del Milan da Luca Pagni de La Repubblica. Secondo quanto riportato dal giornalista, la Sino Europe arriverà a Milano in occasione di Milan - Juventus, partita in programma a San Siro il prossimo 22 ottobre, con la lista dei soci che compongono la cordata.

Sempre secondo lo stesso Pagni, Galliani NON sarà nel CDA ed il closing dovrebbe arrivare entro il derby in programma a metà novembre. Questo è l'obiettivo.


12 ottobre 2016 - Milan: China Huarong Asset è nella cordata.

CorSport: finalmente è arrivato. Il nome che tutti i tifosi aspettavano. Il colosso che da sicurezza e tranquillità. Dopo TCL, eccone un altro, ancora più grande.
Le fonti che hanno rivelato questo coinvolgimento, molto vicine all'affare, hanno chiesto di restare segrete, ma hanno confermato: China Huarong Asset Management attualmente è nella lista della Sino-Europe che rileverà il Milan. E molto probabilmente (così come TCL) farà parte della lista finale che verrà presentata tra pochi giorni. Ma di chi si tratta?
China Huarong Asset Management è la più grande impresa finanziaria pubblica in termini di asset. Infatti nel 2016 conta assets per ben 118 miliardi di dollari, con un fatturato annuo di 11,3 miliardi e profitti per 2,3 miliardi. Per comprendere la portata di questo colosso, in classifica Forbes si piazza perfino davanti a Baidu (di una posizione) ed Evergrande (lo precede di 7 posizioni, piazzandosi al 348° posto tra le 2000 aziende più potenti del mondo). Il motivo? Evergrande, pur contando su un fatturato più alto, ha meno assets e un profitto inferiore. China Huarong Asset Management è un'impresa pubblica, non bancaria, approvata dal Consiglio di Stato e co-fondato dal Ministero delle Finanze della Repubblica Popolare della Cina, che attualmente è l'attuale "proprietario" di questa immensa società. China Huarong fa parte insieme a China Great Wall Asset Management, China Orient Asset Management e China Cinda Asset Management, delle 4 asset companies interamente detenute dallo Stato cinese per il tramite del Ministero delle Finanze. Furono create nel 1998 con l'intento di fronteggiare la grande crisi finanziaria ed i loro obiettivi vengono prefissati dal Governo centrale, da perseguire utilizzando risorse statali.
Tra gli investitori di questo colosso figura anche la China Life Group e nel 2014 la società ha aperto le porte a 7 società: Warburg Pincus, CSI, Khazanah Nasional, China International Capital Corp, COFCO Group, Fosun and Goldman Sachs. La società ha sviluppato un network che copre 30 province, regioni autonome e diverse municipalità della Cina (inclusa Honk Kong), e presenta anche 31 filiali e altre ramificazioni sparse per la nazione.
Il coinvolgimento dello Stato è totale, tant'è che il suo chairman, Mr. Lai Xiaomin, è anche segretario del CPC China Huarong Committee. Mr. Lai, oltre ad avere varie posizioni sociali e accademiche, ricopre la carica di vice chairman della China Enterprise Confederation (organizzazione che funge da ponte tra lo Stato e le imprese cinesi, similmente alla nostra Confindustria) ed è il vice presidente della China Chamber of International Commerce (Camerca di commercio internazionale cinese), conosciuta anche come China Council for the Promotion of International Trade. Si tratta di un ente commerciale del governo cinese nato nel '52 con lo scopo di sviluppare la cooperazione commerciale e gli scambi con l'estero


12 ottobre 2016 - Milan: i cinesi a Milano entro il 20 ottobre. Closing anticipato?

Ancora Repubblica sull'arrivo dei cinesi a Milano (La Sino Europe a Milano per Milan - Juve con la lista dei soci. ) i rappresentanti della cordata saranno a Milano entro il 20 ottobre per presentare al mondo la lista dei soci. Vogliono chiudere con Fininvest il prima possibile. Si sta pensando di anticipare il closing rispetto ai tempi prestabiliti.

Il Corriere della Sera in edicola oggi, 12 ottobre, conferma: alla fine della prossima settimana dovrebbero uscire i nomi degli investitori.


14 ottobre 2016 - Sky: i cinesi del Milan non sono un colosso come Suning.

Sky (come al solito, NDR) molto pessimista riguardo la cordata cinese che sta rilevando il Milan. Secondo quanto riportato dall'emittente satellitare, non bisogna aspettarsi che i cinesi che stanno acquistando i rossoneri, si rivelino un colosso come Suning (Inter) che entra e fa subito mercato. Le aziende che entreranno nella cordata "parteciperanno" al massimo al 20%. Gli investitori che stanno acquistando il Milan vogliono fare business. I nomi delle aziende che sono usciti in questi giorni, probabilmente, saranno solo dei garanti e forse non saranno confermati al closing.

14 ottobre 2016 - Milan: il closing tra il 16 e il 18 novembre 2016.

Secondo quanto riportato da Sky, da Marco Nosotti, c'è una nuova data (precisa) per il closing tra i cinesi e Fininvest: è il 16 novembre. In ogni caso, anche se ci fossero ritardi, il closing dovrebbe arrivare al massimo entro il 18 dello stesso mese.

15 ottobre 2016 - Milan: la lista degli investitori è in evoluzione. E per i debiti...

Ultime news da Il Sole 24 Ore sulla cessione del Milan. Tra il 20 ed il 21 ottobre Fininvest riceverà la lista completa degli investitori, che è in evoluzione rispetto a quella presentata al closing. Quelli sicuri sono Yonghong Li, Haixia e Yongda. Potrebbe esserci anche TCL.

Sempre secondo Il Sole 24 Ore, nell'operazione interverrà anche un altro importante soggetto: la banca Goldman Sachs che prenderà in carico il debito del Milan (220 milioni) e lo rifinanzierà.


15 ottobre 2016 - Galliani non molla, non vuole dimettersi e lavora per il futuro.

Secondo quanto riportato dal sito Eurosport, che a sua volta riporta un'indiscrezione del sito "Agenti Anonimi", Adriano Galliani (che ha ancora un contratto con il Milan fino al 2019) non ha alcuna intenzione di dimettersi dalla carica di Amministratore Delegato. Fassone si augura che Galliani si faccia da parte, ma l'attuale AD continua a tessere la propria tela ed addirittura a lavorare per il futuro. E Galliani, si sa, non si accontenterebbe di fare il comprimario. Solo una buonuscita da una cinquantina di milioni di euro potrebbe farlo riflettere. Come detto, Galliani non molla e rilancia. L'AD, qualche sera fa, è stato a cena con il solito agente "amico" che cura gli interessi di Goldaniga, il quale è diventato un serio candidato per "rafforzare" il nuovo Milan. Galliani, dunque, incurante del passaggio di proprietà (e forte del suo contratto) continua col suo lavoro in barba a Fassone e Mirabelli. Se la situazione non si risolverà, il nuovo Milan ripartirà con un'ombra pesantissima che di certo non si accontenterà di prendere ordini.

17 ottobre 2017 - Milan: slitta la presentazione della lista degli investitori.

Secondo quanto riportato da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore, è slittata di una settimana la presentazione della lista contenente i nomi degli investitori cinesi che fanno parte del fondo che sta acquistando il Milan. Quindi, non più il 20-21 ottobre ma la settimana successiva. I nomi diffusi in questi giorni devono ancora essere confermati. Il closing non ha subito slittamenti: si farà entro il 20 novembre.

18 ottobre 2016 - Milan: la lista degli investitori arriverà il 24-25 ottobre 2016.

Aggiornamenti dal Corriere della Sera in edicola oggi, 18 ottobre, sulla cessione del Milan ai cinesi. Secondo quanto riportato dal quotidiano (che conferma lo slittamento) la lista degli investitori cinesi verrà resa nota il 24 o il 25 ottobre 2016. Per quella data, dunque, conosceremo i nomi delle aziende che fanno parte del fondo.

18 ottobre 2016 - Cessione Milan, closing, investitori: ultime news da Pagni.

Ultime news da Luca Pagni de La Repubblica in merito alla cessione del Milan, agli investitori ed al closing. Tra 7-10 giorni verrà emesso un comunicato attraverso il quale verranno rivelati i soci che fanno parte della cordata cinese che sta acquistando il club. Successivamente, ci sarà la convocazione dell'assemblea dei soci, poi partiranno i soldi da Hong Kong per la finalizzazione dell'affare con closing che arriverà tra il 20 ed il 25 novembre 2016.

21 ottobre 2016 - Milan, la prossima settimana (24-30 ottobre) la lista dei soci.

Luca Pagni de La Repubblica conferma quanto riportato nei giorni scorsi da più fonti. La prossima settimana (quella che va dal 24 al 30 ottobre) dovrebbe essere presentata ufficialmente la lista degli investitori cinesi che fanno parte della cordata che sta rilevando il Milan da Fininvest.


21 ottobre 2016 - Conference Call Fassone Han Li. Ottimismo per closing al 20 novembre

Secondo quanto riportato da Sky, c'è stata una conference call tra l'AD Fassone ed Han Li. C'è grande ottimismo riguardo la chiusura della trattativa, il closing, entro il 20 novembre 2016 ovvero il giorno in cui si disputerà il derby tra il Milan e l'inter. Al momento, l'unico problema, che comunque si può risolvere, è rappresentato dal transito del denaro dalla Cina verso l'Italia.

26 ottobre 2016 - Ravezzani: Milan, il closing slitta a dicembre

Secondo quanto riportato da Fabio Ravezzani, sono arrivate conferme sullo slittamento del closing per la cessione del Milan ai primi di dicembre. Ci sono soci per concludere l'operazione ma mancano ancora quelli che possano permettere il rilancio del club.

27 ottobre 2016 - Milan: i nomi degli investitori 10 giorni prima del closing.


Secondo quanto riportato da Carlo Pellegatti, su Premium i nomi degli investitori che fanno parte della cordata cinese verranno comunicati a Fininvest 10 giorni prima del closing. Quindi, intorno al 10 di novembre. Il closing dovrebbe arrivare intorno al 20 dello stesso mese di novembre. Verrà organizzata una conferenza stampa in Italia.

Fassone partirà presto per la Cina anche per conoscere il budget da investire in vista del prossimo mercato di gennaio, che verrà programmato insieme a Montella


27 ottobre 2017 - Milan: la prox settimana i nomi degli investitori. E il closing...

Ultime news da Luca Pagni de La Repubblica sulla cessione del Milan: la prossima settimana verrà presentata la lista con i nomi degli investitori che fanno parte della cordata cinese. Entro 15 giorni, arriveranno i 420 milioni l'ultima parte di denaro. In seguito, Fininvest convocherà l'assemblea e poi, a fine novembre, arriverà il closing.

28 ottobre 2016 - Fassone in Cina domenica o lunedì.

In mattinata era stato diffuse voci che parlavano di una partenza imminente di Fassone per la Cina. Ma il futuro AD del Milan si trova in Italia. Secondo quanto riportato da Sky, partirà domenica o lunedì.

28 ottobre 2016 - Milan: il closing probabilmente a fine novembre

Secondo quanto riportato da La Repubblica, è difficile che Sino e Fininvest firmeranno il closing entro il 20 novembre o comunque prima del derby. Più probabile che la firma arrivi alla fine del mese di novembre.

29 ottobre 2016 - Repubblica:pazza idea di Berlusconi. Buttare 300M e tenersi il Milan

Ultim'ora di Luca Pagni, che riporta un'eventualità ormai data per impossibile ma che a quanto pare, fino all'ultimo respiro, sembra viva: visto l'andamento della squadra, Berlusconi vorrebbe mandare all'aria la cessione e buttare, quindi, 200M (la penale versata da entrambe le parti) che in realtà sarebbero 300 considerati anche i debiti da ripianare nel bilancio 2016.

Seguiranno aggiornamenti.

Festa: SES fornirà la lista degli investitori finali verso il 10 novembre, quindi dopo aver ottenuto le ultime autorizzazioni dal governo cinese.
Silvio Berlusconi, intanto, avrebbe confidato, scherzando con alcuni amici sul buon andamento del diavolo in campionato, che se la cessione non dovesse concludersi in tempi rapidi potrebbe anche decidere di tenersi il Milan.


30 ottobre 2016 - Milan: il closing coi cinesi può arrivare il 23 novembre 2016.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, c'è una nuova data forte per il closing tra Fininvest e i cinesi. L'atto finale della trattativa può arrivare il prossimo 23 novembre 2016, tre giorni dopo il derby con l'Inter.

1 novembre 2016 - Fassone in Cina per il nuovo stadio?
Fassone è in Cina, ora è ufficiale!


I media Cinesi hanno reso pubblica una foto che ritrae il futuro AD rossonero nella sede della CSCEC, China construction engineering design group corporation limited, azienda leader nello sviluppo e nelle costruzioni edilizie.

Nella foto pubblicata si vede Fassone difronte ad un plastico di un nuovo impianto sportivo compreso di stadio.
Che sia il nuovo stadio il motivo del viaggio di Fassone?
 
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2 novembre 2016 - Milan: gli investitori cinesi sono solo quattro.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 2 novembre 2016, gli investitori cinesi che fanno parte della cordata che sta comprando il Milan, sono rimasti in quattro (al massimo, cinque). Dunque, meno soggetti coinvolti ma con più quote. I nomi verranno svelati a Fininvest poco prima del closing. Gli stessi investitori, però, non hanno particolare interesse a svelarsi in pubblico, è la stessa Fininvest che vuole conoscerli: il loro obiettivo è quello di dare il via ad affari redditizi e commerciali. Pensano ad investimenti importanti ed alla quotazione in borsa.

2 novembre 2016 - In Cina "Great Group Adidas" da il benvenuto a Fassone e Han Li

Mentre in Italia si contano i giorni che ci separano al closing, in Cina sono già molto più avanti. Da quelle parti, infatti, la chiusura è data per scontata tant'è che il gruppo "Grande Cina Adidas" da il benvenuto ai nuovi dirigenti rossoneri: Fassone, CEO ACMilan e Han Li, Executive Director Sino-Sports Europe.


2 novembre 2016 - Fassone in Cina: nei prossimi giorni riunione con Sino.

Secondo quanto riportato da Tuttosport, in edicola oggi, 2 novembre 2016, Il clou dell'agenda di Fassone si avrà nei prossimi giorni ovvero quando avrà la riunione con i manager di SES per conoscere la composizione della lista degli investitori che verrà comunicata a Fininvest oltre ad avere un primo check sul budget che il Milan avrà a disposizione, dopo il closing, per il mercato di gennaio, una cifra che potrebbe essere rimpolpata anche da nuovi sponsor cinesi, con i quali Fassone parlerà per capire la loro disponibilità ad abbinare il loro marchio a quello rossonero, con la possibilità che il budget per il mercato aumenti in caso di felice esito delle contrattazioni. Tra questi ci potrebbero essere anche aziende che, originariamente, si erano dette disponibili ad entrare nell'affare Milan con Sino-Europe, la quale però ha deciso di snellire la lista degli investitori, racchiudendo quelli più forti economicamente. La volontà di Fassone è di tornare dal viaggio cinese con un quadro definito sotto ogni punto di vista, per poi affrontare con serenità i giorni che porteranno al closing.

3 novembre 2016 - Milan, ecco i fantastici 5 che faranno parte della cordata.

Luca Pagni, giornalista di Repubblica, nell'edizione odierna del quotidiano afferma che i nuovi padroni del Milan (quindi i componenti del fondo Sino-Europe) saranno i seguenti: il fondo semistatale Haixia, Ping An Insurance, China Construction Bank, TCL e un quinto la cui identità è ancora ignota.

4 novembre 2016 - Milan: ecco le due aziende certe che fanno parte della cordata.

Secondo quanto riportato da Carlo Pellegatti, su Premium, sembra ormai certo che le prime due aziende (sicure) che fanno parte della cordata cinese che sta acquistando il Milano sono Haixia Capital e Ping An Insurance (azienda di assicurazioni con un fatturato da 60 miliardi di dollari).

L'elenco ufficiale, che comprenderà tutte le aziende, verrà ufficializzato verso il 15 novembre 2016.


4 novembre 2016 - MF: Milan, il closing ci sarà il 27 novembre. Tutte le news.

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il closing con i cinesi ci sarà il prossimo 27 novembre 2016 (domenica). Per quel giorno è previsto l'arrivo della delegazione orientale a Milano.

Nel frattempo, il modello scelto dai cinesi rossoneri è simile quello di Suning/Inter: Yonghong e co chiederanno a Goldman Sachs un finanziamento oneroso di almeno 100 milioni di euro che non sarà infruttifero. Confermati, inoltre, gli investimenti da 350/400 milioni di euro per i prossimi 3-4 anni per rafforzare la squadra. I cinesi spenderanno complessivamente 1 miliardo di euro.

Chi sono i membri della cordata? Sempre secondo Milano Finanza, sono dentro l'affare, oltre a Li, anche Ping An e probabilmente TCL e CCB. Resta da conoscere solamente l'ultimo membro.

Importantissima agenzia Reuters sul closing rossonero: "l'intenzione era di chiudere prima del derby, ma poi si è capito che non era fattibile e ora si parla del 23 novembre. Comunque il termine ultimo è il 3 dicembre. Una seconda fonte, invece, non si sbilancia su date ma conferma che la chiusura è probabile che arrivi a fine mese o al massimo a primi di dicembre. Ufficialmente il termine fissato per la chiusura dell'operazione è la fine dell'anno.
Sempre una delle fonti spiega che è in atto una scrematura degli investitori, per evitare una cordata troppo frastagliata. Oltre ai già citati Yonghong Li e Haixia, saranno presenti altri 2-3 soggetti. I nomi verranno rivelati solo a ridosso del closing, non prima come invece si era ipotizzato nei giorni scorsi. Le tempistiche dell'operazione dipendono anche dalle autorizzazioni per l'espatrio del capitale dalla Cina: per il via libera occorrono dai 7 ai 14 giorni, e i soldi arriveranno in Lussemburgo, per poi arrivare a Fininvest.
Alla chiusura dell'operazione, secondo una delle fonti, ci sarà una immediata cooptazione di Fassone, che quindi prenderà il comando ancor prima dell'assemblea che sancirà il nuovo CDA. Dovrebbero dimettersi da 1 a 3 consiglieri e tra questi dovrebbe esserci Galliani che verrà sostituto da Fassone. La composizione finale del CDA verrà definita da un'assemblea, ma secondo la fonte ci sarà un vice presidente esecutivo cinese, affiancato da 3 consiglieri cinesi e 3 italiani, probabilmente grandi manager di fede milanista."


7 novembre 2016 - Milan, ecco la strada verso il closing: tutto procede per il meglio.

Ultimissime riguardanti la cessione del Milan. In due distinti articoli, Pasquale Campopiano e Luca Pagni ci riportano degli importanti aggiornamenti. Eccoli nel dettaglio: il marchio Milan tira e va fortissimo, in Cina c'è tantissima richiesta anche tra sponsor (che verranno utilizzati per far lievitare il fatturato) e l'operazione strutturata è per certi versi assolutamente inedita per il calcio italiano.
Il Milan è un investimento in cui le autorità locali credono fortemente ed è bene accetto dal governo centrale. Nella lista, stando alle ultime, faranno certamente parte Haixia e Ping An Insurance, ai quali dovrebbero affiancarsi TCL e China Construction Bank. A questi, infine, si aggiungerebbe un quinto colosso a composizione mista, nel quale rientrerebbero tutti i piccoli investitori.

I prossimi step che condurranno il Diavolo nelle mani del Dragone sono questi:

- tra il 14 e il 21 novembre arriveranno le ultime autorizzazioni governative;
- tra il 21 e il 28 arriveranno i soldi da Pechino;
- a fine mese dunque arriverà il closing;
- nomina del nuovo CDA con l'assemblea dei soci;

A tal proposito, Pagni afferma che non appena ci sarà la certezza che saranno arrivati i soldi sui conti Fininvest, 3 consiglieri dovranno dimettersi (verosimilmente Galliani e Barbara saranno tra di loro, ndr) e al loro posto entreranno 3 uomini Sino, tra i quali Fassone che prenderà subito in mano le redini della situazione per agire subito visto che le scadenze e i programmi (tra i quali il mercato) incombono. Successivamente, quando verrà convocato il CDA, verrà sostituito la restante parte del consiglio di amministrazione, dove siederanno anche 3 manager italiani dalla dichiarata fede milanista.


8 novembre 2016 - Milan: TCL e CCB non saranno nella cordata cinese.

Importanti news dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 8 novembre 2016, sulla cessione del Milan. Secondo la rosea, la cordata iniziale è cambiata. Il colosso delle televisioni TCL e China Construction Bank non fanno parte della nuova cordata che sta acquistando il club. Quasi certamente i due colossi non hanno trovato l'accordo con Sino Europe. Resta da capire se ci sarà Huarong, che comunque potrebbe aver lasciato il gruppo. Gli investitori, in totale, non saranno più di 4-5. Haixia è la figura di riferimento.

8 novembre 2016 - Fassone sta rientrando in Italia, dalla Cina.

Secondo quanto riportato da Sky, Marco Fassone, in queste ore, sta tornando in Italia dalla Cina. Il prossimo AD rossonero ha avuto contatti ed incontri con sponsor e con i rappresentati della nuova proprietà che sta rilevando il Milan. Il closing si farà quando arriverà l'ok del governo di Pechino all'esportazione di capitali dalla Cina all'Italia.

8 novembre 2016 - Milan: nella cordata cinese ci saranno nomi nuovi. No TCL e CCB.

Carlo Festa de Il Sole 24 Ore conferma le anticipazioni delle Gazzetta dello Sport (riportate qui Milan: TCL e CCB non saranno nella cordata cinese. ). All'interno della cordata cinese che sta acquistando il Milan ci saranno nomi nuovi. Quindi, non ci saranno TCL nè CCB. E ci sono anche dei dubbi riguardo la presenza del colosso delle assicurazioni Ping An. I nomi sicuri sono quelli di Yonghong Li e di Haixia i quali verranno affiancati da altri 2-3 investitori, comunque grandi aziende.

Sempre secondo Festa, le aziende che costituiranno il fondo potrebbero cambiare col tempo anche in base a quelle che saranno le necessità del club. L'obiettivo, in ogni caso, sarà quello di realizzare un rendimento economico attraverso la quotazione del Milan.


10 novembre 2016 - Milan: il closing con i cinesi arriverà ufficialmente 2 dicembre.

Ultime news da Luca Pagni sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal giornalista de La Repubblica, è stata stabilita ufficialmente la data del closing con i cinesi: arriverà il 2 dicembre. In quel giorno si terrà anche l'assemblea dei soci.

Si attende l'arrivo dei soldi, previsto per il 21 novembre. La seconda convocazione dell'assemblea, nel caso in cui l'arrivo dei soldi dovesse ritardare, è previsto per il 12 dicembre.

Per quanto riguarda i nomi degli investitori, i cinesi continuano a fare catenaccio con vincoli di riservatezza. Yonghong Li dovrebbe prendere una quota pari al 25% (con soldi suoi ed altri raccolti da investitori minori). Dovrebbero essere presenti anche Haixia e Ping An. (TCL è ormai fuori, NDR)


11 novembre 2016 - Milan: il closing arriverà probabilmente il 12 dicembre.

Secondo quanto riportato da Premium, la data al momento più probabile per il closing tra Fininvest ed i cinesi per la cessione del Milan, non è più il 2 dicembre, ma il 12 dello stesso mese.

12 novembre 2016 - Milan: il rinvio del closing rischia di provocare dei ritardi.

Il Corriere dello Sport in edicola oggi, riporta che il rinvio del closing al 12-13 dicembre (qui i dettagli Milan: il closing arriverà probabilmente il 12 dicembre. ) rischia di causare altri rinvii a catena riguardo i passaggi successivi. In particolar modo, potrebbe rallentare anche le operazioni di mercato per gennaio, sulle quali Montella confida molto.

13 novembre 2016 - Milan: il closing il 13 dicembre. E Galliani vigila.

Come riportato dal Corriere dello Sport (che conferma le news delle altre testate ed emittenti) sembra che per il closing tra Fininvest ed i cinesi si sia arrivati ad una data ormai ufficiale e definitiva: il prossimo 13 dicembre 2016. Nel frattempo, Berlusconi e Galliani seguono da vicino le evoluzioni della vicenda. In particolare, Galliani sta vigilando e garantendo la transizione del passaggio di proprietà da Berlusconi ai cinesi.

14 novembre 2016 - Milan, convocata l'assemblea dei soci per il closing. Ufficiale.

Comunicato ufficiale AC Milan:

"Il Consiglio di Amministrazione di AC Milan, riunitosi in data odierna, ha deliberato su richiesta dell’azionista Fininvest S.p.A. di convocare l’Assemblea dei soci per il giorno 2 dicembre 2016, in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 13 dicembre 2016, in seconda convocazione. L’Assemblea sarà chiamata a deliberare, fra l’altro, in ordine alla composizione degli organi sociali, al fine di consentire alla stessa Fininvest S.p.A. di adempiere agli impegni presi con la stipula del contratto preliminare avente ad oggetto la cessione dell’intera partecipazione detenuta in AC Milan.

Milano, 14 novembre 2016"


15 novembre 2016 - Closing Milan: ipotesi più probabile il 13 dicembre, ma...

Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, al momento è probabile che il closing tra Fininvest ed i cinesi per la cessione del Milan si terrà il 13 dicembre ma si sta lavorando affinchè tutto sia pronto anche per la prima convocazione dell'assemblea dei soci, ovvero il 2 dicembre, nel caso in cui il governo cinese sbloccherà i soldi. E c'è chi si augura che l'incontro tra Renzi ed il presidente della Cina, in programma domani, aiuti a sbloccare la situazione.

15 novembre 2016 - Milan: Yonghong Li prenderà il 25% delle quote del Milan.

Il Corriere della Sera in edicola oggi, 15 novembre, conferma una notizia già riportata nei giorni scorsi. Sembra che Yonghong Li, acquisterà personalmente il 25% delle quote del Milan. La sua presenza, dunque, non sarà solo simbolica e di facciata ma prenderà una buona fetta (un quarto) delle quote del club rossonero.

16 novembre 2016 - Milan: i nomi degli investitori al closing. E' ufficiale.

Comunicato ufficiale di Community Group:"Oggi Ac Milan è di proprietà di Fininvest. Al momento del closing Sino Europe comunicherà i nomi degli azionisti come da direttive italiane".

17 novembre 2017 - Galliani convoca l'assemblea per cambio amministratori. Ufficiale.

Rispettando il proprio statuto, il Milan pubblica su un quotidiano sportivo a diffusione nazionale (Gazzetta dello Sport) la convocazione dell'assemblea dei soci per il 2 dicembre e, ove occorra, per il 13 dicembre. In giornata arriverà anche la pubblicazione sulla GU.

La firma, ovviamente, è di Adriano Galliani.

Ecco i punti all'ordine del giorno:

1) Art. 2364 c.c. punti 2-3 (nomina e revoca degli amministratori, determina del loro compenso)
2) Art. 2393, 2392 bis e 2407 c.c. (azione sociale di responsabilità, azione sociale di responsabilità esercitata dai soci, responsabilità)

Quindi non solo il cambio degli amministratori, ma anche una deliberazione riguardante la loro responsabilità sociale.


17 novembe 2016 - Milan: il closing il 13 dicembre. E' ufficiale.

Sino Europe, attraverso un comunicato emesso poco fa, ha ufficializzato che il closing per la cessione del Milan arriverà il prossimo 13 dicembre, insieme all'assemblea degli azionisti.

19 novembre 2016 - Milan: il closing può slittare ancora. Oltre il 13 dicembre.

Incredibile ma vero. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il closing per la cessione del Milan, in programma il 13 dicembre, può slittare ancora. Per esportare i soldi dalla Cina all'Italia servono tre autorizzazioni da parte di tre enti specifici che burocraticamente impiegano, complessivamente, oltre 40 giorni di tempo per fornirle. E siamo ancora al primo step.

20 novembre 2016 - Berlusconi:Closing il 13 resterò presidente onorario e Galliani..."

"Closing il 13 dicembre, ma resterò presidente onorario. Queste le mie condizioni: voglio intervenire su mercato e schema di gioco. Galliani deve restare. Se non fossi riuscito o se non riuscirò a completare la vendita, come detto, avevo in mente di creare una squadra composta da tutti talenti italiani. Montella? Gli faccio i complimenti per il secondo posto ma abbiamo idee diverse. Io vorrei sempre il 4-3-1-2, lo schema che ha portato tanti successi a questo Milan. Donnarumma? E' il frutto del nostro vivaio, sta crescendo bene. Ma dietro di lui c'è un altro portiere molto promettente (Plizzari)."

21 novembre 2016 - Fininvest organizza l'assemblea e la cerimonia per il 13 dicembre.

Malgrado diversi media continuino a cavalcare le notizie riguardanti presunti ritardi nelle autorizzazioni governative, necessarie per lo sblocco dei 420M rimanenti e il loro trasferimento in Europa, come riporta la GdS Fininvest si sta preparando al grande evento. In mattinata, infatti, diversi uomini Fininvest sono giunti a Casa Milan, sede del Diavolo, per effettuare un sopralluogo logistico-operativo in vista dell'appuntamento già fissato del 13 dicembre, giorno in cui stando agli annunci ufficiali avverrà il closing e l'assemblea dei soci che eleggerà il nuovo CDA.

L'occasione è stata utile anche per studiare quali ambienti riservare alla conferenza stampa nella quale verranno svelati tutti i dettagli relativi alla cessione alla cordata Sino- Europe.
 
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22 novembre 2016 - Milan: quanti dubbi sui cinesi. Ecco le cose che non quadrano.

La Gazzetta dello Sport in edicola riporta, in quattro punti, tutti i dubbi sui cinesi che starebbero acquistando il club.

Punto 1) Riuscirà Yonghong Li ad avere tutti i soldi entro il 13 dicembre? Sino mostra grande tranquillità. I soldi non dovrebbero essere, dunque, un problema. Il problema più grande è dato dalle autorizzazioni che tardano ad arrivare. E quali sono le aziende presenti dentro la cordata? Al momento, solo Yonghong Li ed Haixia e non è chiaro se ci siano altri 2-3 soci. CCB, TCL dovrebbero essere fuori dalla cordata mentre Huarong e Ping An quasi fuori, ormai.

2) Il piano B, nel caso in cui non arrivassero le autorizzazioni, Sino chiederebbe finanziamenti a banche europee

3) Un possibile ulteriore slittamento del closing dopo il 13 dicembre. Fininvest potrebbe concedere un rinvio solo per completare le procedure tecniche. Ma con le autorizzazioni in mano.

4) La trattativa inizia ad avere analogie con quella con Mr Bee: la cifra (alta) d'acquisto, il mistero sui compratori, l'ingresso di nuovi soci ed i numerosi rinvii. Ma una grande differenza c'è: i 100 milioni già versati. L'unica certezza, in ogni caso, è che non vi sono certezze. Ed anche le persone coinvolte non sono sicure di come finirà la storia. Galliani, ad esempio, ha già prenotato il volo per Doha e poi le vacanze natalizie in Brasile.


22 novembre 2016 - Milan: cinesi venerdì ad Arcore. Le novità.

Repubblica in edicola oggi riporta importanti novità sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal quotidiano, domenica sera, Berlusconi, quando ha parlato della cessione, ha usato un termine "soci" (riferito ai cinesi) che è sembrato abbastanza strano? Ciò significa che qualcosa sta cambiando? Forse. Venerdì c'è stato un incontro ad Arcore tra Berlusconi e gli stessi cinesi. Questi ultimi sembra che non abbiano ancora raccolto i 420 milioni necessari al closing. Ed hanno chiesto a Berlusconi di venirgli incontro, dandogli maggior tempo. Berlusconi ha risposto avanzando le richieste esternate poi domenica sera (Presidente esecutivo e Galliani in società). I cinesi, al momento, sembrano disposti solamente a garantirgli la prima richiesta: ovvero, quella di restare presidente esecutivo con peso sulle scelte tecniche e societarie.

22 novembre 2016 - Milan: l'ultima finta di Berlusconi prima del closing.

La Stampa in edicola oggi, 22 novembre 2016, riporta che le dichiarazioni rilasciate domenica sera post derby, sono state nient'altro che l'ultima finta di Berlusconi prima del closing. Berlusconi ha parlato di cinesi che insistono affinchè accetti la carica di presidente onorario. In realtà, però, è lui a volerlo. Poi ha posto le sue condizioni per restare, ma lo scenario è assolutamente impraticabile: con la cessione del Milan Berlusconi perderà tutti i diritti. Berlusconi non dovrebbe essere presente al closing, ed alla conferenza in programma il 13 dicembre. Come finirà il tutto, dunque? I cinesi lo lasceranno presidente onorario, e non nomineranno un presidente esecutivo. E' anche possibile (ma molto difficile) che Berlusconi lasci definitivamente il Milan e non resti nemmeno presidente onorario. Galliani, invece, lascerà il Milan. La sua possibile permanenza non viene presa in considerazione. Al suo posto, è già stato nominato Fassone.

22 novembre 2016 - Milan, tutto pronto per il closing: assemblea, notaio e conferenza.

Come riporta La Repubblica, è tutto pronto per il 13 dicembre 2016, data da cerchiare in rosso...nero sui calendari dei tifosi milanisti. La giornata è stata pianificata e gli interpreti ingaggiati: ore 10:30 assemblea dei soci così come da convocazione, poi ad ora di pranzo ci sarà il closing col notaio ad Arcore. Nel pomeriggio, invece, alle ore 16:00 è prevista la conferenza stampa dei nuovi proprietari.

22 novembre 2016 - Cessione Milan, autorizzazioni sbloccate: soldi in arrivo dalla Cina

Ultim'ora Pellegatti: indiscrezioni provenienti sia da Fininvest che dalla Cina
affermano che presto arriverà lo sblocco per il movimento del capitale necessario ad acquistare il Milan. Dunque le tanto agognate e chiacchierate autorizzazioni sono in arrivo. In tal caso certamente al closing (ma non è da escludere qualche giorno prima) verranno svelati i nomi di tutti gli investitori. In caso contrario, quindi qualora si vada al closing col Piano B (prestito banche europee in attesa dello sblocco, NDR) al closing verrebbe fuori solo Yonghong Li.
Ma questa ormai sembra essere una ipotesi decisamente remota.


23 novembre 2016 - Berlusconi : "Closing previsto il 13. Ma se salta..."


Ospite alla trasmissione televisiva Matrix (in onda registrata), il presidente rossonero ha parlato anche della cessione : "Sì, il closing è fissato il 13 Dicembre. Ma se dovesse saltare, mi riprendo il Milan, e con piacere. E lo farò diventare ancora più italiano e giovane. Però, non sono pentito della cessione. Ormai il calcio è cambiato e non io da solo non bastavo più. Il calcio con gli arabi è diventato come il monopoli. Ho provato a cercare investitori italiani ma non li ho trovati. E non sono riuscito a mettere insieme una cordata. Volevo fare una cosa siml Barcellona e Real Madrid, con azionariato popolare, ma niente. Alla fine ho accettato l'unica offerta arrivata: quella dei cinesi".

23 novembre 2016 - Berlusconi pensa al colpo di scena: "riprendersi" il Milan.

Ultime news da Luca Pagni de La Repubblica sulla cessione del Milan, in particolar modo dopo le parole di Berlusconi a Matrix (le trovate qui Berlusconi : "Closing previsto il 13. Ma se salta..." ). Secondo il giornalista, dopo l'operazione Berlusconi è tornato attivissimo sia in politica che nel Milan. E, dietro le quinte, starebbero pensando al solito colpo di teatro. Ovvero, riprendersi il Milan, magari insieme ad imprenditori italiani, come Renzo Rosso.

Ma quanto è fattibile questa ipotesi? Tutto dipende dai cinesi. Se per il 13 dicembre non avranno a disposizione tutti i soldi allora sì, ci potrebbe essere il clamoroso colpo di scena. Berlusconi è molto, molto tentato, dalla possibilità di "riprendersi" la propria creatura, ma il passaggio del Milan ai cinesi sembra essere solamente una questione di tempo. Al 13 dicembre ormai manca poco. E scopriremo tutto.

Carlo Festa de Il Sole 24 Ore conferma, più o meno, quanto scritto da Pagni. Anche allo stesso Festa risulta che Berlusconi, ma non da oggi, stia pensando di tenersi il Milan. C'è un altro dettagli: Fininvest non sa ancora chi siano gli investitori e chi verserà (o dovrebbe versare) i restanti 420 milioni di euro. E sembra che Berlusconi stia rilasciando le dichiarazioni ascoltate proprio per questo motivo. Ma non finisce qui: anche nel caso in cui arrivasse il closing, gli investitori potrebbero continuare a nascondersi dietro il fondo d'investimento.


24 novembre 2016 - Cessione Milan: l'altalena di Silvio. Ma i cinesi non si preoccupano

La Gazzetta dello Sport dello Sport in edicola oggi, dedica un articolo alle dichiarazioni di Berlusconi ieri a Matrix e riporta aggiornamenti sulla cessione del Milan.

Il presidente rossonero ha fatto capire che il closing si farà il 13 dicembre. In caso contrario, è pronto a rilanciare il Milan con un progetto giovane ed italiano. Fininvest potrebbe concedere ai cinesi una proroga (eccezionale) solo se gli stessi garantissero di aver bisogno solo di pochissimi giorni in più per completare tutto l'iter burocratico.

Ma l'ultima frase di Berlusconi, sempre secondo La Gazzetta, non desta grandi preoccupazioni in Cina. Sia i cinesi che Fininvest sono molti fiduciosi in merito alla chiusura positiva dell'affare. Restano ancora da scoprire i 2-3 soci di Yonghong Li e della Sino.


25 novembre 2016 - Ecco il piano di Berlusconi per tenersi il Milan. Proroga e 100M.

Come riportano Pagni e Currò nell'edizione odierna di Repubblica, non è certo che il 13 dicembre arrivi il tanto agognato closing. Motivo? Cinque giorni prima, quindi l'8 dicembre, Fininvest deve avere la garanzia che i 420M sono sui conti correnti in Lussemburgo e quindi pronti per essere trasferiti in Italia. Condizione, questa, legata alle autorizzazioni che ancora tardano ad arrivare. Per questo motivo si sta lavorando ad una soluzione ponte con un prestito garantito da banche europee, costoso in interessi, ma che salverebbe la fatidica data di Santa Lucia.
Ma cosa succederebbe nel caso in cui non venissero rispettati i tempi? Berlusconi lo ha fatto intendere nelle ultime uscite pubbliche, ma Repubblica ne svela i retroscena: Silvio accetterebbe un rinvio di altri sei mesi, dovuto quindi alla mancata raccolta dei fondi (prima si parlava soltanto di autorizzazioni, NDR), ma alle sue condizioni. Quindi rinegoziazione degli accordi con altri 100M da versare per questa ulteriore proroga e pieni poteri a Silvio su mercato e schemi (non si comprende se solo sul mercato di gennaio o anche dopo il closing, NDR).
In questo modo ne uscirebbe un Milan simile a quello attuale, con un mercato invernale italian style (si punterebbe Pavoletti al posto di Bacca).

Da parte sua, Sino Europe ha un solo modo per mettere a tacere queste voci: effettuare il closing entro il 13 o comunque svelare la composizione della cordata, soprattutto se ne fanno parte società statali.


26 novembre 2016 - Milan: quanti dubbi sul closing. E Galliani fa battute.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi 26 novembre, così come Repubblica ( si continua da qui Ecco il piano di Berlusconi per tenersi il Milan. Proroga e 100M. ) e da quasi tutti gli altri quotidiani e tv, riporta notizie non proprio positive in merito alla buona riuscita del closing con i cinesi. La rosea riferisci che più ci avvicina al 13 dicembre, e più le nubi si addensano. Le autorizzazioni non sono ancora arrivate da Pechino, ed i dubbi aumentano. Ma è la natura stessa dell'operazione a sollevare molti dubbi, a partire dal capofila: Yonghong Li che in patria è praticamente sconosciuto. Inoltre, i nomi degli investitori non sono ancora stati resi noti a Fininvest ed i colossi di cui si parlava sembrano solamente un lontano ricordo. In tutto ciò, Sino e Fininvest continuano ad essere serene e ad affermare che tutto si concluderà per il verso giusto. Fininvest, al limite, potrebbe concedere una proroga di un mese, ma solo se Sino presentasse le dovute garanzie. La prossima settimana sarà cruciale. I cinesi dovranno dare qualche certezza: con i nomi e con i soldi. Se tutto restasse così com'è, sarebbe davvero difficile pensare di arrivare al closing per il 13 dicembre. Chi è vicino a Berlusconi, in questi giorni, parla di un presidente molto contrariato all'idea di poter abbandonare definitivamente il Milan. E ieri Galliani, in Lega, è apparso molto ringalluzzito. E lo stesso Galliani ha fatto diverse battute riguardo il closing che non è poi così scontato come si dice. In linea con quelle che sono le sensazioni di Berlusconi.

La Stampa in edicola oggi: da ambienti politici raccontano che Berlusconi sarebbe tentato di tenersi il Milan ma si tratta di una prospettiva molto "dolorosa". La situazione, ad oggi, è questa:

1) Non sono arrivate le autorizzazioni dalla Cina

2) Non è stato attivato nessun piano b (fideiussione dall'Europa)

3) Si lavora a passo spedito per il closing in programma il 13 dicembre

4) Fininvest non conosce i nomi degli investitori

Se il closing non dovesse arrivare il 13 dicembre, i cinesi potrebbero chiedere una proroga di un mese, ma senza ridiscutere le condizioni economiche.


26 novembre 2016 - Milan: Sino potrebbe svelare gli investitori la prossima settimana.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, il futuro del Milan è ancora incerto ma, comunque, nelle mani dei cinesi. Per il momento. Il club rossonero sarà loro se al 13 dicembre verseranno i 420 milioni necessari per il closing. Per spazzare via tutte le ombre, i dubbi ed i ritorni di Bee, però, non è escluso che Sino la prossima settimana sveli a Fininvest la lista degli investitori che fanno parte della cordata.

26 novembre 2016 - CorSport: Berlusconi ha detto ai giocatori che terrà il Milan.

Il Corriere dello Sport in edicola oggi, 26 novembre 2016, riporta una confessione fatta da Berlusconi ai giocatori negli spogliatoio dopo il derby. Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano, Berlusconi ha garantito ai presenti che il Milan resterà nelle sue mani e che non verrà ceduto ai cinesi.

26 novembre 2016 - Berlusconi:"Cessione inevitabile. Potrei concedere rinvio di 1 mese"

Ultim'ora Silvio Berlusconi a Sky: "La cessione è stata dolorosa ma inevitabile, una sola famiglia non può reggere certi investimenti. Abbiamo provato con Bee ma non è andata bene. Il gruppo cinese è molto serio. Se non dovessero arrivare le autorizzazioni per il 13 dicembre, potremmo concedere un rinvio di un mese o al massimo un mese e mezzo. Ma non di più. In caso contrario mi terrei un Milan molto giovane e italiano, e finiremmo di cercare investitori cercando un patto con i tifosi e con la splendida Curva Sud che mi ha dedicato quel bellissimo striscione."

26 novembre 2016 - Comunicato ufficiale SES: "Closing nel più breve tempo possibile"

Comunicato ufficiale SES: "SES ringrazia il presidente Berlusconi per le parole. Il closing arriverà nel più breve tempo possibile."

27 novembre 2016 - Cessione Milan: le ultime news dopo le parole di Berlusconi.

Ecco le ultime news da Sky, Peppe Di Stefano, sulla cessione del Milan

Si continua da qui, dalle dichiarazioni di Berlusconi -) Berlusconi:"Cessione inevitabile. Potrei concedere rinvio di 1 mese"

Di Stefano:"c'è pessimismo e negatività sull'autorizzazione che deve arrivare dalla Cina (entro il 6 dicembre, una settimana prima del closing). Le soluzioni sono due: o Berlusconi si tiene il Milan o concede altri 30/40 giorni per chiudere l'affare ma i cinese dovranno versare una nuova caparra da 100 milioni di euro".

Ancora Di Stefano:"Se il closing slittasse dopo il 13 dicembre, la posizione di Berlusconi sarebbe più forte. Prima della partita contro il Genoa, Berlusconi sarebbe stato disposto a pagare una penale per tenersi il Milan. Ogni vittoria del Milan, riavvicina Berlusconi al club. Berlusconi sta vivendo il Milan come non lo viveva da tempo. I più maliziosi, domenica sera, hanno notato che Berlusconi parlava non di compratori ma di soci, magari che comprassero il 30-40% del club. Quindi attenzione a quello che può accadere dopo il 14 dicembre. Potrebbe iniziare un'altra storia. Il mercato di gennaio? Questo Milan, anche in chiave cinese, aveva identificato tre ruoli: un esterno di difesa, un'alternativa a Locatelli (Fabregas) ed un esterno d'attacco come, ad esempio, Papu Gomez. E per fare un mercato del genere non servirebbero tanti milioni ma programmazione. E con una proroga del closing, Berlusconi avrebbe ancora più forza per decidere gli acquisti sul mercato".

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 27 novembre 2016, conferma: lo slittamento, se ci sarà, potrebbe essere di un mese o addirittura di tre mesi. E la proroga potrebbe portare sia il pagamento di una nuova somma da parte dei cinesi (100 milioni) sia il rafforzamento della posizione di Berlusconi: presidenza onoraria di Berlusconi con ampi poteri e Galliani di nuovo in sella. E le frasi di Berlusconi di ieri hanno fatto tornare in mente le battute di Galliani in Lega:"Il closing non è poi così scontato". Ed a oggi il closing è solamente un'ipotesi. Non una certezza.

Se Berlusconi restasse presidente, Finivest incasserebbe comunque i 100 milioni già versati dai cinesi ma la situazione del club (con forti debiti) resterebbe comunque precaria. E la cessione di Donnarumma, per far cassa, verrebbe valutata.

Il Corriere della Sera: al momento lo slittamento del closing sarebbe preferito all'ipotesi fideiussione da una banca europea. Se ci sarà lo slittamento, i cinesi potrebbero arrivare in Italia per negoziare le condizioni con Fininvest.


27 novembre 2016 - Rinvio closing Milan: le due condizioni di Berlusconi

La Repubblica in edicola oggi riporta le due condizioni pretese da Berlusconi nel caso in cui lo stesso presidente decidesse di fare una programma (di massimo 45 giorni) alla cordata cinese:

1) Deposito di soldi, entro e non oltre la prossima settimana, su conti vincolati ad Kong Kong

2) Che i cinesi svelino, una volta per tutte, la lista dei soci che fanno parte della corda
ta.
 
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27 novembre 2016 - Berlusconi a Premium sulla cessione del Milan. 27 novembre.

Dopo Domenica Live, ecco le parole di Silvio Berlusconi a Premium:"I tempi per il closing? So che in Cina ci vogliono tempi lunghi per ottenere le autorizzazioni. E se per il 13 dicembre non fossero ancora arrivate, ma ci fosse la dimostazione da parte delle banche che i soldi ci sono, potremmo concedere ancora un mese o un mese e mezzo per il closing. Chi sono i cinesi? Ho incontrato il soggetto principale e mi ha dato l'impressione di essere una persona seria, intelligente e da sempre tifoso del Milan. E ci ha fatto i nomi degli altri soggetti che saranno con lui nella cordata. E sembra, dalle informazioni che abbiamo raccolto, che siano persone sulle quali poter contare. Io ancora presidente? Questi soci mi hanno chiesto di continuare ad essere presidente a tutti gli effetti ma non conoscendo bene questi nuovi soggetti è un rischio che non si può correre. Quindi ho risposto che magari potrei fare il presidente onorario. Quindi se mi vogliono, devono permettermi di fare il mercato e di discutere con gli allenatori sul modulo".

27 novembre 2016 - Berlusconi a Premium sulla cessione del Milan. 27 novembre.

Dopo Domenica Live (Berlusconi a Domenica Live sulla cessione del Milan. ) , ecco le parole di Silvio Berlusconi a Premium:"I tempi per il closing? So che in Cina ci vogliono tempi lunghi per ottenere le autorizzazioni. E se per il 13 dicembre non fossero ancora arrivate, ma ci fosse la dimostazione da parte delle banche che i soldi ci sono, potremmo concedere ancora un mese o un mese e mezzo per il closing. Chi sono i cinesi? Ho incontrato il soggetto principale e mi ha dato l'impressione di essere una persona seria, intelligente e da sempre tifoso del Milan. E ci ha fatto i nomi degli altri soggetti che saranno con lui nella cordata. E sembra, dalle informazioni che abbiamo raccolto, che siano persone sulle quali poter contare. Io ancora presidente? Questi soci mi hanno chiesto di continuare ad essere presidente a tutti gli effetti ma non conoscendo bene questi nuovi soggetti è un rischio che non si può correre. Quindi ho risposto che magari potrei fare il presidente onorario. Quindi se mi vogliono, devono permettermi di fare il mercato e di discutere con gli allenatori sul modulo. Abbiamo ricevuto offerte per Donnarumma, Romagnoli e De Sciglio, ma abbiamo detto di no. Il Milan vuole costruire le vittorie con questi giovani".

28 novembre 2016 - Cessione Milan: 2 dicembre data importante. Le ultime news.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 28 novembre 2016, la data importante per capirne di più riguardo il closing, sarà il 2 dicembre, ovvero il giorno in cui verrà convocata la prima assembla dei soci. Per quella data, se i cinesi non avranno in mano le autorizzazioni dal Governo, chiederanno il rinvio del closing (oltre il 13 dicembre). Detto ciò, Berlusconi non terrà il club. Il Milan costa troppo, circa 9 milioni di euro al mese. Cifre che non gli permetteranno di mantenere le promesse "Non vendiamo nessuno". I cinesi, per ottenere il rinvio, dovranno mostrare delle garanzie. Ovvero, che i soldi ci sono. Ed al momento, i soldi ci sono anche se su conti correnti diversi. Ed il 2 dicembre, tutti i soldi (anche quelli per la futura gestione del club) potrebbero essere trasferiti su un unico conto. Per la proroga, Sino verserà a Fininvest un'altra tranche di denaro (50-100 milioni) a fondo perduto. Nel caso in cui il closing, per un motivo o per un altro non dovesse arrivare, Fininvest terrebbe i soldi.

Capitolo investitori: i nomi saranno svelati lo stesso 2 dicembre. Fino ad ora sono rimasti segreti perchè c'era la paura che, rendendoli noti, qualche cordata alternativa potesse contattarli.


28 novembre 2016 - Cessione Milan: nel week end la disclosure sui soci. I soldi ci sono

Ultime news sulla cessione del Milan. Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore, sempre grazie ai suoi informatori è riuscito a scoprire che dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi la linea Pechino-Milano è diventata bollente.
Le novità sono che i cinesi, su indicazione dei propri consulenti, avrebbero deciso di rivelare tra venerdì e domenica tutti i nomi dei reali investitori. Non solo, mostrerebbe a Fininvest di aver raccolto tutti i soldi necessari.
I cinesi, infatti, avrebbero rassicurato a Fininvest che il capitale è stato raccolto e che manca soltanto l'autorizzazione governativa ad esportare capitale. Se tutto va bene quindi si chiuderà il 13, altrimenti Fininvest pare intenzionata a concedere una proroga.


29 novembre 2016 - Cessione Milan. Le ultime news di giornata. 29 novembre 2016.


Il quotidiano Libero (Biasin) in edicola oggi, 29 novembre 2016, riporta novità di giornata sulla cessione del Milan. Ecco i punti, con le novità, elencati dal quotidiano:

1) La cordata ha raccolto tutti i soldi necessari per il closing

2) Il ritardo è legato solamente a problemi burocratici Cina - Italia (trasferimento fondi)

3) Fassone nel fine settimana capirà se si potrà rispettare la data del 13 dicembre. In caso contrario. In caso contrario, chiederà a Sino di svelare i nomi di coloro che fanno parte della cordata

4) La proroga, se ci sarà, permetterà a Fininvest di incassare ulteriori 80 milioni

5) Gli investitori saranno, in totale, non più di 5. Due investitori ancora sconosciuti sono stati incontrati da Fassone in Cina. Entrambi avrebbero offerto, a testa, cifre tra i 100 ed i 200 milioni di euro

6) Se arriverà il closing, a gennaio verranno investiti molti soldi. Ed a Montella verranno sottoposte quattro ipotesi. Uno dei grandi obiettivi è Fabregas.

7) Non è ipotizzabile una gestione in comune del club, di conseguenza il closing segnerà il passaggio di consegne da Galliani a Fassone.

29 novembre 2016 - Il governo cinese impone restrizioni su investimenti all'estero.

Importante notizia dal Financial Times sulla Cina che potrebbe riguardare da vicino anche il Milan. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico, il governo cinese sta per imporre delle restrizioni sugli investimenti delle aziende private all'estero. Il tutto, ovviamente, per evitare la fuga di capitali cinesi all'estero.

29 novembre 2016 - Milan: si va verso il rinvio del closing con i cinesi.

Seconod quanto riportato dal quotidiano La Stampa in edicola oggi, 29 novembre 2016, si va verso il rinvio del closing tra i Fininvest ed i cinesi per la cessione del Milan. L'ufficialità dovrebbe arrivare nel fine settimana.

29 novembre 2016 - Milan: oggi 29 novembre incontro Fassone Fininvest.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 29 novembre 2016, i cinesi non hanno ancora chiesto il rinvio del closing. Lo chiederanno se le autorizzazioni governative non arrivassero in settimana. Se la questione invece delle autorizzazioni riguardasse i soldi (non ancora trovati, del tutto) allora potrebbero aprirsi scenari anche clamorosi.

Detto ciò, le parti sono tranquille e confidano che il closing arrivi a breve. Oggi si terrà un incontro tra Fassone e Fininvest.


29 novembre 2016 - Milan: Y. Li e Han Li potrebbero venire in Italia per rinvio closing

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 29 novembre 2016, Yonghong Li ed Han Li (i due capi di Sino Europe) potrebbero arrivare in Italia per trattare il rinvio del closing con Fininvest e con Berlusconi e per mostrare all'attuale presidente rossonero di aver raccolto tutti i soldi necessari alla chiusura della trattativa.

29 novembre 2016 - Milan: assemblea dei soci convocata per il 13 dicembre. Ufficiale.

Il Milan, attraverso un comunicato ufficiale, ha reso noto che la seconda convocazione dell'assemblea dei soci si terrà il 13 dicembre 2016 alle ore 10:30 presso Casa Milan.

Vedremo se, per quella data, arriverà il closing con i cinesi o se verrà confermato il rinvio.


29 novembre 2016 - Fassone ha incontrato Fininvest. Closing il 13 dicembre.

Ultime news da Sportitalia sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dall'emittente, questa mattina si è tenuto un incontro tra Marco Fassone e Fininvest. Si va verso il closing nella data stabilita. Ovvero, il 13 dicembre. Non dovrebbero esserci, dunque, rinvii ed intoppi. Lo stesso giorno, verranno resi noti i nomi dei componenti della cordata.

Mariangela Pira di Milano Finanza:"Fonti che ho interpellato mi dicono 'Stiamo lavorando molto al fine di rispettare i tempi previsti per il closing'. Non ci sono notizie di stop all'operazione".

Campopiano: l'incontro tra Fassone e Fininvest c'è stato ma non mi risulta il closing confermato per il 13 dicembre.


29 novembre 2016 - Cessione Milan: cinesi vorebbero proroga fino al 15 gennaio.

Agenzia AGI: nel pomeriggio i cinesi e Fininvest avrebbero iniziato a ragionare sull'ipotesi di posticipare il closing. L'esclusiva scadrebbe il 13 dicembre, data per la quale è stata già fissata la convocazione dell'assemblea, e Fininvest per la proroga vuole il raddoppio della caparra (circa 200M, NDR).
I cinesi invece sono disposti a versare una cifra tra i 50 e i 100M. Si sta trattando, anche se non è ancora del tutto tramontata l'ipotesi di avere le ultime autorizzazioni entro il 13 dicembre.
Al momento le parti sono intenzionate a trovare un accordo, anche perché non ci sono altre trattative in ballo per via dell'esclusiva.


30 novembre 2016 - Milan: il closing può ancor arrivare per il 13 dicembre. E i cinesi.

Importanti aggiornamenti sulla cessione del Milan dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 30 novembre 2016. Secondo quanto riportato dalla rosea, per i cinesi l'affare procede spedito e non è da escludere l'ipotesi che il closing possa arrivare il 13 dicembre, giorno in cui era stato programmato. Ma non finisce qui, per dimostrare la loro forza, i cinesi sono pronti a versare a Fininvest un altro assegno. Una caparra bis. E la somma dovrebbe essere molto importante (50-100 milioni), in modo da convincere la stessa Fininvest ad arrivare al closing il prima possibile. Inoltre, versando questi soldi i cinesi darebbero ulteriori garanzie a Fininvest anche se si arrivasse ad uno slittamento e, in più, si garantirebbero libertà d'azione sul mercato visto che non la pensano come Berlusconi e non vogliono un Milan giovane e italiano. I cinesi stanno lavorando alle autorizzazioni, ma non escludono affatto che le stesse possano arrivare in tempo per il 13 dicembre. Per chiudere, nella riunione tra Fassone e Fininvest, il futuro AD ha annunciato che i cinesi, da qui ad una settimana, sono pronti ad annunciare i nomi di coloro che fanno parte della cordata.

30 novembre 2016 - Milan: closing il 13 o rinvio? Si decide venerdì? Le news.

Closing o rinvio? Continua la telenovela anche suo quotidiani in edicola oggi, 30 novembre 2016. Apriamo questo topic per fare un riepilogo e per riportare tutte le notizie, dai quotidiani in edicola. Ognuno dice la sua.

La Gazzetta dello Sport dice che il closing può arrivare comunque il 13. E che i cinesi, per mostrare la loro forza, sono pronti a mettere una nuova caparra (qui i dettagli Milan: il closing può ancor arrivare per il 13 dicembre. E i cinesi. )

Secondo Il Giornale, la data decisiva sarà venerdì. Per quel giorno, si capirà se il closing si farà il 13 o verrà posticipato.

Per Tuttosport, è molto complicato che il closing arrivi il 13. Molto probabile una proroga a gennaio o, addirittura, a febbraio nel caso in cui la caparra sia alta: 100 milioni

Anche secondo Repubblica il closing potrebbe slittare tra gennaio ed il 15 febbraio. Inoltre, riporta il quotidiano, Fassone ha garantito ai cinesi che i soldi ci sono e che presto verrà svelata la lista degli investitori.


30 novembre 2016 - Milan: i cinesi comprano il Milan "a rate". Caparra dopo caparra.

La Repubblica in edicola oggi riporta che, per la cessione del Milan, si prospetta una sorta di pagamento a rate da parte della cordata cinesi. Gli stessi orientali metteranno soldi, caparre, un pò per volta, fino a che non raggiungeranno tutti i 420 milioni di euro pattutiti per il closing. Dopo la prima caparra ad agosto, i cinesi sono pronti a pagarne un'altra (da 80-100 milioni) per il rinvio del closing tra gennaio ed il 15 febbraio.

1 dicembe 2016 - Cessione Milan: venerdì o lunedì lista soci e soldi.

Ultime news sulla cessione del Milan da Luca Pagni de La Repubblica sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal giornalista, nella giornata di domani (venerdì) o in quella di lunedì comunicherà a Fininvest la lista dei soci che compongono la cordata ed il deposito dei soldi necessari a finalizzare l'acquisto del club.

1 dicembre 2016 - Berlusconi annuncia:"Il closing si farà. I soldi ci sono".

Silvio Berlusconi, a Premium, annuncia:"Il closing coi cinesi si farà. I soldi ci sono. Aspettiamo i tempi della burocrazia cinese. Stiamo aspettando i visti del governo ma siamo sicuri che la cosa andrà avanti. Arriveranno capitali importanti per riportare il Milan al top. I tifosi se lo meritano. Se resterò presidente? Ci sto pensando, ma per accettare dovrei avere controllo sul mercato e suo moduli. Del closing si sta parlando troppo. La supercoppa? In bacheca c'è posto. Ma i successi che abbiamo ottenuto sono irripetibili. Mi piacerebbe fare un salto a Doha. Questo Milan giovane mi emoziona".

2 dicembre 2016 - Cina-Milan, parla l'ambasciatore: 'Gruppo cinese motivato'

La vicenda riguardante la cessione del Milan si arricchisce di un'altra importante dichiarazione, quella dell'ambasciatore italiano in Cina. Ecco le parole di Ettore Sequi: 'Ho incontrato i rappresentanti del gruppo cinese e sono molto motivati a chiudere l'operazione. Sarebbe molto importante per Milano avere due club cinesi perché aumenterebbe l'attenzione della Cina per il calcio italiano.
Il processo autorizzativo in questo caso porta via del tempo e serve pazienza. Ma vediamo cosa diranno i prossimi giorni...'


2 dicembre 2016 - Milan: il closing si farà ma nel 2017.Ci sarà la proroga con caparra

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 2 dicembre 2016, riporta che, come confermato da Berlusconi, il closing si farà. Ma probabilmente non a dicembre. Slitterà al 2017. I cinesi sveleranno solo a Fininvest e non pubblicamente i nomi di coloro che fanno parte della cordatas. Inoltre mostreranno, sempre a Fininvest, di avere a disposizione la liquidità necessaria. Fassone SES, per la verità, lavorano in modo spedito e non escludono che il closing possa arrivare il 13 dicembre ma le certezze non sono concrete. Le autorizzazioni dipendono dal governo cinese e le tempistiche sono abbastanza lunghe. Probabile, dunque, che il closing slitti di 30-45 giorni con altri 100 milioni di caparra già versati in una banca europea.

Anche secondo quanto riportato da Sky non c'è molto ottimismo riguardo la chiusura dell'affare il 13 dicembre. Si va verso la prooroga. Fininvest verificherà ancora la solidità del gruppo cinese e poi le parti tratteranno le condizioni per la medesima proroga con Berlusconi che vuole intervenire sul mercato, mantenere Galliani in società, consigli all'allenatore sul sistema di gioco più un'ulteriore caparra.

Tuttosport in edicola ci va pesante: Milan, due giorni per scoprire se è tutto un bluff.


2 dicembre 2016 - Cessione Milan: summit oggi 2 dicembre. Sarà proroga.

Ultime news da Carlo Festa sulla cessione del Milan. Nella giornata di oggi si terrà un summit tra Fininvest ed i cinesi (con gli advisor) i quali chiederanno il rinvio del closing al 2017. Fininvest, invece, chiederà una nuova caparra da 100 milioni di euro. Sempre secondo Festa, i cinesi avrebbero comunque risolto il problema riguardante la raccolta (che non era ancora completa) dei fondi necessari al closing. Con l'ulteriore caparra da 100 milioni, appare davvero molto difficile che il closing (ora programmato nel 2017) possa saltare.

Riguardo il investitori, si sa poco o nulla. I nomi fatti fino a poco tempo fa, dovrebbero essere solamente sponsor e non investitori.

Sky conferma: si va verso la proroga. Non ci sono ancora le autorizzazioni dalla Cina.


2 dicembre 2016 - Cina-Milan: scende in campo la municipalità di Guangzhou con 200M

Ultimissima Milano Finanza: la città di Canton, nota come Guangzhou, vuole investire nel Milan immettendo ben 200M.
Stasera emissari Sino-Europe lo faranno presente a Fininvest e chiederà contestualmente una proroga per completare il complicato processo autorizzativo che quindi coinvolgerebbe anche un'intera città cinese da 14M di abitanti, culla d'oro del Guangdong, zona iper produttiva della Cina.
 
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2 dicembre 2016 - Berlusconi:"Tutto andrà come previsto. Cinesi veri tifosi del Milan"

Ultim'ora Berlusconi al CorSera: "Credo proprio che tutto andrà come previsto e si concluderà con questo importante gruppo di imprenditori cinesi, che ci tengono moltissimo e sono veri tifosi del Milan. Credo che loro siano in grado di fare quegli investimenti necessari per riportare il Milan nell'Olimpo del calcio mondiale, cosa che purtroppo io non riuscirei a fare".


2 dicembre 2016 - Comunicato congiunto Fininvest-SES: 'Tutto procede bene'

Ultim'ora: comunicato congiunto Fininvest Ses che riportiamo in forma integrale:

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2 dicembre 2016 - Closing Milan: lunedì giornata decisiva. Rinvio al 28 febbraio?

Ultime news sulla cessione del Milan dopo il comunicato congiunto SES - Fininvest che riportiamo, di nuovo, in fondo alla pagina. Secondo quanto riportato dalla stessa Repubblica, sarà decisiva la giornata di lunedì. Se non arriveranno le autorizzazioni dal governo cinese, il closing verrà posticipato. I cinesi chiederanno una proroga. Si arrivererà al 28 febbraio 2017 con nuova caparra da 100 milioni. I cinesi hanno completato la raccolta dei fondi necessari al closing.

Capitolo investitori: Haixia si sta comportando come un fondo. Ha raccolto quindi quote di singoli imprenditori cinesi. Ping An e TLC non faranno parte della cordata ma, probabilmente, saranno sponsor.

Anche La Gazzetta dello Sport parla di rinvio del closing al 28 febbraio.

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News precedenti da Sky e comunicato:

Di Stefano: oggi si è parlato di aspetti finanziari, societari e di tempistica. Oggi Fassone ha mostrato la forza economica della cordata. E sono stati svelati i nomi. Prende sempre più corpo l'ipotesi proroga. La settimana prossima sarà decisiva. Ma sarà dura arrivare alle autorizzazioni. Se sarà proroga sarà di 30 o 45 giorni con caparra da 100 milioni. Fininvest vuole tempi breve mentre Sino una proroga più lunga perchè per le autorizzazioni serve tempo. La prossima settimana ci sarà un nuovo appuntamento per decidere la proroga e trattare le condizioni imposte da Silvio Berlusconi. Si rema tutti dalla stessa parte. Comunque vada, sarà closing.


3 dicembre 2016 - Milan: il closing si farà entro fine febbraio 2017.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi conferma le news riportate da tutti gli altri media: il closing coi cinesi, se tutto andrà bene, si farà entro fine febbraio 2017. Le parti, che si sono incontrate ieri, hanno concordato lo slittamento del medesimo closing. E' impossibile che Sino riesca a presentare i 420 milioni entro i prossimi 10 giorni.

Da chi sarà composta la cordata? E' un mistero. Ieri Sino ha comunicato a Fininvest i nomi. Non ci saranno TLC, Huarong, CCB e le altre aziende delle quali si era parlato. Al massimo saranno sponsor. Dovrebbero esserci altri finanziatori all'interno della stessa cordata. Ed è difficile dire se Sino, ad oggi, abbia trovato tutti i 420 milioni di euro.

Se Sino chiuderà tutto nel prossimo mese, quindi slittamento breve, allora sarà una buona notizia. Ma se si andrà oltre, a fine febbraio, salirà la preoccupazione.

Questa situazione bloccherà anche il mercato di gennaio. Non ci sono le condizioni per pensare ad una collaborazione. Ci si dedicherà solamente alle operazioni minori.

Il 13 dicembre, comunque, si terrà l'assemblea dei soci. Due le opzioni: la nomina del nuovo CDA non operativo (fino al closing) oppure limitarsi a discussioni minori.

Il Corriere della Sera, a sua volta, conferma: proroga di tre mesi. Il closing sarà fissato a fine febbraio in cambio di una nuova caparra da 100 milioni di euro. Gli advisor dei cinesi, nella riunione di ieri, hanno fornito tutte le garanzie in merito agli investitori (che saranno 4-5) ed alla solidità patrimoniale del gruppo. Il termine per presentarle scadeva oggi, quindi non potevano fare diversamente. Adesso ci sarà da discutere il mercato di gennaio. Se Fininvest lo finanzierà, arriveranno rinforzi. Altrimenti sarà ancora transizione. Nel frattempo sarà gestito da Galliani. Vedremo se la nuova società chiederà di avere voce in capitolo.


5 dicembre 2016 - Cessione Milan: oggi la verità su closing o rinvio.

Come riportato da varie fonti, quasi tutte, quella di oggi è la giornata decisiva per capire se il closing si farà il 13 dicembre o, come sembra più probabile, verrà rinviato a febbraio. Se entro la notte di oggi arriveranno le autorizzazioni dal governo cinese (difficile) il closing si farà nei tempi prestabiliti. Altrimenti, verrà rinviato.

Corriere dello Sport: oggi o domani si saprà se ci sarà l slittamento. Fininvest ed in cinesi dovranno rivedersi per regolamentare lo slittamento. Ed è possibile che nel corso dell'incontro, finalmente, vengano svelati i nomi di coloro che compongono la cordata. Secondo molte fonti, la stessa Fininvest non avrebbe ancora nessuna certezza in tal senso.


7 dicembre 2016 - Milan: il 7 dicembre comunicato Fininvest SES. Non cambierà nulla.

Come riportato da Premium, che conferma tutte le notizie già precedentemente riportato, nella giornata di domani 7 dicembre Fininvest e Sino dirameranno un comunicato ufficiale che ufficializzerà lo slittamento del closing al 28 febbraio. Il 13 dicembre arriveranno nuova caparra da 100 milioni ed è stata confermata l'assemblea dei soci. Non ci saranno cambiamenti. Barbara e Galliani resteranno al loro posto fino al closing.

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News precedenti:

News sulla proroga (ormai certa) del closing per la cessione del Milan ai cinesi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 6 dicembre, Sino a breve farà un comunicato ufficiale con la richiesta di proroga. Proroga che comunque è stata già accettata da Fininvest in cambio di una caparra da 100 milioni. Intanto, nei prossimi giorni si terrà un incontro tra Galliani e Fassone per iniziare a fare il punto sul mercato, della gestione dei giocatori e dei contratti da rinnovare.

Sky: il closing per la cessione del Milan è slittato nuovamente. Non si farà il 13 dicembre. Il termine ultimo è stato prorogato al 28 febbraio 2017. Entro il 13 dicembre i cinesi verseranno un'ulteriore caparra da 100 milioni di euro. Le parti stanno lavorando alla stesura del nuovo contratto con proroga. L'ufficialità a breve, con le firme sul contratto.

Nel CDA fissato per il 13 dicembre non ci saranno nè cambiamenti nè nuove nomine. Tutto resterà così com'è.

Repubblica conferma tutto: niente soldi dalla Cina. Il closing verrà rinviato al 28 febbraio. Imminente il comunicato di Fininvest. Per la proroga i cinesi verseranno altri 100 milioni alla stessa Fininvest. Il mercato di gennaio sarà condiviso ma, soprattutto, povero
.

7 dicembre 2016 - Milan: closing il 3 marzo 2017. Ufficiale. Il comunicato.


E' terminato il CDA Fininvest all'interno del quale è stato deciso che il closing con i cinesi è stato rinviato al 3 marzo 2017.

Ecco il comunicato ufficiale

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Di Marzio: per arrivare al closing del 3 marzo, tutte le autorizzazioni (dalla Cina) dovranno arrivare necessariamente entro il 28 febbraio. La nuova assemblea degli azionisti, invece, verrà convocata verso il 20 febbraio in modo che tutto sia pronto per il 3 marzo.

7 dicembre 2016 - Le autorità cinesi vogliono ridurre gli investimenti all'estero.

Agenzia di stampa dalla Cina: le autorità cinesi sono molto preoccupate dalla grande fuoriuscita di denaro dai confini nazionali e vogliono ridurre gli investimenti all'estero. Il governo sta monitorando con estrema attenzione alcuni investimenti che vengono considerati addirittura insensati. In particolare nel settore degli intrattenimenti, nelle strutture alberghiere, nel cinema e nelle società sportive.

8 dicembre 2016 - Cessione Milan: mistero investitori. Lista variabile.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore in edicola, la lista degli investitori della Sino continua ad essere un mistero. Tale lista sarebbe già stata presentata a Fininvest, ma non è definitiva. Fino alle autorizzazioni potrebbe variare con l'uscita (il governo potrebbe non dare l'autorizzazioni ad alcuni) e l'ingresso di nuovi soci.


9 dicembre 2016 - Cessione Milan: le news dopo il rinvio del closing a marzo.

News dalla Gazzetta dello Sport oggi in edicola dopo il comunicato Fininvest Sino ( Milan: closing il 3 marzo 2017. Ufficiale. Il comunicato. ). Punto fondamentale: i cinesi dovranno versare la caparra da 100 milioni di euro entro il 12 dicembre. Se ciò non avvenisse, salterebbe tutta la trattativa. Se li verseranno, il closing resterà fissato a 3 marzo 2017. Sempre il 3 marzo ci sarà la nuova assemblea dei soci, che verrà convocata 15 giorni prima.

Fininvest non ha ancora ricevuto rassicurazioni certe che i 420 milioni di euro necessari per il closing siano stati effettivamente raccolti. Ma 200 milioni complessivi di caparra dovrebbero fornire una buona garanzia. Inoltre, riguardo la lista dei soci presenti nella cordata, ci sono stati degli aggiornamenti ma l'elenco non è ancora completo. E ciò solleva delle perplessità.

In attesa del closing di marzo, il mercato di gennaio verrà condotto da Galliani e Maiorino che dovranno confrontarsi con i cinesi.

Il Corriere della Sera in edicola oggi, 8 dicembre, sulla cessione del Milan: per arrivare al closing il 3 marzo, le autorizzazioni dalla Cina dovranno arrivare necessariamente il 28 febbraio. In ogni caso, prima di andare troppo avanti, bisogna aspettare che arrivino, entro il 12 dicembre, i 100 milioni della seconda caparra. Soldi che ora dovrebbero essere ad Hong Kong. Il mercato sarà condiviso ed a budget zero. Il Milan dovrà autofinanziarsi, nonostante (a differenza di Berlusconi che vorrebbe un Milan italiano) i cinesi preferiscano elementi esperti ed internazionali.


10 dicembre 2016 - Cessione Milan: i cinesi studiano piano B.Gli investitori sono più 4

News dal Corriere della Sera in edicola oggi, 10 dicembre 2016, sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal quotidiano, i 100 milioni della seconda caparra dovrebbero essere depositati prima di lunedì, giorno in cui il Mila giocherà contro la Roma. Per quanto riguarda i restanti 320 milioni, invece, i cinesi hanno un piano B per evitare tutta la trafila delle autorizzazioni dalla Cina che potrebbe rischiare di far saltare l'affare: una sorta di "prestito" dall'Europa. Il primo tentativo (sempre di "prestito) era stato scartato in quanto troppo caro. Capitolo investitori: ora sono i più quattro. I nomi sono stati comunicati a Fininvest ma potrebbe variare se qualcuno non ottenesse le autorizzazioni da Pechino.

11 dicembre 2016 - Milan: lunedì 100 milioni dai cinesi o salta tutto.

Quella di domani, lunedì 12 dicembre 2106, sarà una giornata importantissima per il futuro del Milan. Da dentro o fuori. Come riportato da Tuttosport, entro domani i cinesi dovranno necessariamente versare la nuova caparra da 100 milioni di euro. In caso contrario, salterà tutto.

12 dicembre 2016 - Milan: oggi, entro le 17, attesi i 100 milioni dai cinesi.

Siamo arrivati al giorno decisivo. Al dentro o fuori. Come riportato dal Corriere della Sera in edicola lunedì 12 dicembre, nella giornata di oggi, entro le 17, sono attesi i 100 milioni della seconda caparra. Se ciò non accadesse, la partita in programma in serata, contro la Roma, diventerebbe solamente un evento di contorno all'interno di un disastro. Se i cinesi verseranno i 100 milioni, invece, si attenderà il 3 marzo 2017, giorno fissato per il closing. Una cosa sembra certa, con l'arrivo della seconda caparra, non dovrebbero esserci più sorprese. Anche perchè, se poi non si arrivasse al closing, i cinesi perderebbero tutti i 200 milioni. Al limite, in mancanza di certezze, avrebbero potuto rinegoziare l'accordo chiedendo una quota di minoranza.

La Gazzetta dello Sport in edicola: oggi è il giorno decisivo. Sono attesi i 100 milioni della seconda caparra. I cinesi hanno grande fiducia ed è probabile che i capitali si trovino già all'estero. Ma non dovessero arrivare, tutto l'affare potrebbe clamorosamente saltare. L'assemblea dei soci in programma domani 13 dicembre si terrà comunque, ma si svolgerà in tono minore rispetto alle attese. I vertici societari resteranno gli stessi e fino al closing non cambierà nulla. Fininvest non ha ancora certezze sul fatto che i cinesi abbiano disponibili i 420 milioni necessari per il closing. Proprio per questo motivo, l'appuntamenti di oggi è fondamentale.


12 dicembre 2016 - Gli avvocati d'affari sicuri: Il Milan resterà a Berlusconi.

Secondo quanto riportato dalla giornalista del Corriere della Sera, Raffaella Polato, nella sua rubrica di economia, la telenovela tra "la strana cordata cinese" e Fininvest sembra andare ancora avanti. In attesa dei soldi per la proroga. Ma gli avvocati d'affari che si occupano di questioni cinesi (e non solo tra di loro) c'è una convinzione: il Milan è stato, è, e resterà di Silvio Berlusconi.

12 dicembre 2016 - Milan: nella cordata cinese potrebbe esserci Shu Yuhui.

Secondo quanto riportato da La Repubblica in edicola oggi, 12 dicembre 2016, nella cordata cinese Sino potrebbe esserci anche Shu Yuhui, imprenditore farmaceutico e proprietario di un club calcistico cinese: il Tianjin.

12 dicembre 2016 - Milan: in attesa dei 100 milioni. Ma in Cina è già notte.

Apriamo un topic per fare un pò di ordine e per fare un riepilogo della questione. Entro la fine della giornata di oggi (c'è chi parla delle ore 17, chi delle 24) sono attesi i 100 milioni di euro della seconda caparra dai cinesi. Nel caso non arrivassero, come riportato da tutti i quotidiani, la trattativa salterebbe.

Nel momento in cui scriviamo, sono le le 14:30 italiane. Ma in Cina sono già le 21:25. E si presume che, a quell'ora, le banche siano chiuse. Di conseguenza, o i soldi si trovano in Europa oppure è davvero impossibile che arrivino entro oggi.


12 dicembre 2016 - Milan, i 100M arrivano domani mattina. Ecco chi sono gli investitori

Ultimissima bollente da Carlo Festa: il bonifico di SES partirà domani mattina in Asia, quando sarà notte fonde in Italia, da uno dei principali gruppi bancari di Hong Kong. I soldi saranno accreditati sul conto Unicredit di Fininvest, quello dove sono stati accreditati anche i primi 100M. A far partire il bonifico sarà SES, fondo nato su spinta dell'uomo di affari Yonghong Li.

Ma la vera novità, a dir poco clamorosa, riguarda i soggetti che fanno parte dell'affare. Secondo quanto riporta Carlo Festa, la cordata sarebbe composta esclusivamente da colossi finanziari e stiamo parlando delle principali istituzioni cinesi: Huarong International, Industrial Bank, Bank of Guanghzou e China Zheshang Bank. Queste ultime due, in particolare, sono banche controllate da una municipalità e una provincia.
Quindi, stando così le cose, appare chiaro che le autorizzazioni possano tardare ad arrivare. In queste istituzioni, infatti, è coinvolto indirettamente lo Stato Cinese e non solo, parliamo infatti anche di grosse città cinesi.

Peppe Di Stefano: i soldi non sono arrivati. E non è una buona notizia. SES ha chiesto ulteriori 24 ore per problemi tecnici legati al transito di denaro dalla Cina. Nella giornata di domani dovrà arrivare il bonifico. C'è dunque la proroga della proroga. Qualche dubbio c'è sempre con questi continui rinvii.
 
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13 dicembre 2016 - Milan: oggi 13 dicembre i 100 milioni della caparra. Le news.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola, che conferma quanto diffuso da altre fonti (QUI -) Milan, i 100M arrivano domani mattina. Ecco chi sono gli investitori ) nella giornata di oggi dovrebbe arrivare, dai cinesi, i 100 milioni della seconda caparra. Nulla può essere dato per scontato, ma c'è cauto ottimismo. I soldi dovrebbero arrivare da Hong Kong. Ieri i vertici di Fininvest hanno fatto pressione sui cinesi per avere i nomi di coloro che fanno parte della cordata. Sono usciti i nomi di banche (li potete leggere nel link riportato in alto, NDR) ma già oggi se ne potrebbe sapere di più visto che gli stessi membri di Sino stanno capendo che all'ambiente rossonero serve entusiasmo. Da Fininvest non si sono scomposti quando hanno saputo del ritardo della caparra anche perchè lo slittamento dovrebbe essere di pochissime ore.

Il Corriere della Sera in edicola: rinvio dovuto a problemi tecnico bancari. I soldi dovrebbero arrivare prima dell'assemblea dei soci, in programma per le ore 10:30. Questi 100 milioni, così come i precedenti, sono tutti soldi di Yonghong Li. Il capocordata. Oltre alle banche già menzionate, ci sarebbe anche un nuovo soggetto del quale non si conosce ancora l'identità. Tra questi istituti, alcuni saranno finanziatori, altri investitori. Potrebbero non ottenere, dunque, il via libera da Pechino. E di conseguenza potrebbero essere fatti fuori. Berlusconi sta facendo pressioni per sapere i nomi, i cinesi gradirebbero rivelarli solo dopo aver ottenuto le autorizzazioni. Ma oggi potrebbero arrivare novità. Se i soldi arriveranno, per il closing ci sarà tempo fino al 3 marzo. E per evitare nuovamente il pericolo autorizzazioni, Sino potrebbe decidere di passare attraverso prestiti da banche europee.

E se i soldi non dovessero arrivare entro le 10:30? Fininvest incasserebbe i primi 100 milioni della prima caparra e poi si metterebbe alla ricerca di un nuovo acquirente.

La Stampa in edicola: nella cordata cinese farebbero parte sette soggetti: Haixia Capital e a Yonghong Li più Huarong International,la Industrial Bank, la Bank of Guangzhou, la China Zheshang Bank ed un altro soggetto ancora sconosciuto.


13 dicembre 2016 - Milan: niente da fare. I soldi non sono ancora arrivati.

Ultimissime news da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore. Nulla da fare, i soldi dei cinesi (100 milioni di euro) attesi per le primissime ore della mattinata (comunque entro le 10:30) non sono ancora arrivati a Fininvest. SE arriveranno, durante la giornata di oggi, il bonifico verrà fatto dalla Rossoneri Champion, si tratta di una scatola (di Hong Kong) della stessa Sino.

13 dicembre 2016 - Milan: arrivati i 100 milioni dai cinesi. C'è la seconda caparra.


Ultim'ora Carlo Laudisa della Gazzetta dello Sport: finalmente sono arrivati i soldi della seconda caparra. I cinesi hanno accreditato ulteriori 100 milioni a Fiinvest. E' una svolta e il closing si materializza.

Community ha confermato su Twitter.


13 dicembre 2016 - MF: i cinesi pronti a comprare il Milan a rate.

Andrea Montanari, direttore di Milano Finanza, rilancia e conferma un'ipotesi riportata nei giorni scorsi da Repubblica. Nelle ultime ore sta circolando la notizia che i cinesi potrebbe NON versare tutti insieme i 320 milioni necessari per il closing a Fininvest ma a rate. Ovvero, un per volta. Come già avvenuto con le due caparre. Questa situazione di precarietà finanziaria è stata causata dalla rottura tra Li e GSR (Galatioto). Le parti si erano accordate per il versamento di 200 milioni pro capite con la ricerca di altri soci che mettessero gli altri 120 milioni.

14 dicembre 2016 - Cessione Milan: ecco cosa accadrà ora, dopo la caparra.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 14 dicembre 2016, Fininvest ieri ha incassato la nuova caparra da 100 milioni di euro. La holding è rimasta soddisfatta ma non ha rilasciato comunicati ufficiali. L'unica conferma ufficiale è arrivata da Sino, su Twitter. Nella cordata, come già riportato, ci sono Yonghong Li (il soggetto che ha messo più soldi, fino ad ora), Haixia e diverse banche. Ma la lista non è definitiva e potrebbe cambiare.

Ora, dunque, si attenderà il 3 marzo 2017. Data nella quale arriverà, dovrebbe arrivare, il closing. Quindici giorni prima ci sarà una nuova convocazione dell'assemblea dei soci. A gennaio, il mercato sarà a costo zero. Non ci saranno fondi a disposizione. E la cosa è stata messa per iscritto, specificando che il denaro della cessione delle club non servirà per finanziare operazioni di mercato.

Il Corriere della Sera in edicola: depositata la caparra, torna già l'incubo autorizzazioni in vista del closing del 3 marzo. Il governo cinese sembra intenzionato a bloccare gli investimenti all'estero. Se per fine gennaio non saranno arrivate le medesime autorizzazioni, Sino chiederà un prestito da 320 milioni di euro ad una banca europea.

Per quanto riguarda la disclosure dei nomi dei soci, non ci sarà nulla da fare. I cinesi non sono intenzionati a rivelarli (nemmeno a Berlusconi ed a Fininvest) fino al closing, per non irritare il governo cinese.


14 dicembre 2016 - MIlan: quanti dubbi ancora sulla cessione, nonostante la caparra.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 14 dicembre 2016, riporta che, nonostante l'arrivo della seconda caparra, i dubbi in merito alla cessione del Milan sono ancora tanti. Innanzitutto, sembra che i cinesi vogliano acquistare il club a rate (sensazione riportata anche da altri organi di stampa, NDR). Inoltre, la segretezza sui nomi, non fa che alimentare tutte le perplessità sulla trattativa. Negli ultimi giorni sono usciti i nomi di banche che, come si sa, non comprano squadre ma prestano soldi. Insomma, chi è che vuole acquistare il Milan? I soldi arrivati fino ad ora sembrano arrivare tutti da Yonghong Li, personaggio sconosciuto in Cina. Ed è un mistero capire come abbia fatto, da solo, a raccogliere i 200 milioni delle due caparre. E quale folle investitore potrebbe decidere di buttare 200 milioni senza avere la certezza assoluta che alla fine il closing si farà? Altro punto: considerato che si tratta di un fondo, potremmo non scoprire mai i nomi di coloro che lo compongono. E ci sarebbero problemi, giganteschi, di governance e di trasparenza. Inoltre, tale struttura potrebbe tirare dentro soggetti attratti dalla promessa di alti guadagni. E gli stessi soggetti, dei quali si sa poco o nulla, possono esercitare fin da subito il diritto di veto su un mercato di gennaio che sarà a budget zero.

14 dicembre 2016 - Milan: la cessione rischia di slittare alla prossima stagione.

Ulteriori aggiornamenti da Repubblica sulla cessione del Milan (qui le precedenti news Sino: Milan a rate. Il closing oltre marzo? ). Secondo quanto riportato dal quotidiano, il closing rischi di slittare ben oltre il 3 marzo. Già si inizia a parlare, addirittura, dello slittamento alla prossima stagione. L'idea dei cinesi, infatti, sarebbe quella di acquistare il Milan a tappe. A rate. Caparra dopo caparra. E la cessione diventa, sempre più, un giallo. C'è il sospetto che i Li non abbiamo ancora trovato tutti i soci in grado di coprire l'intera cifra necessaria all'acquisto del club. Il portavoce di Sino, invece, continua a parlare solamente di problemi riguardanti le autorizzazioni. Ma se i soldi non arriveranno entro il 3 marzo, l'idea è quella di acquisto a rate con l'inserimento, a tappe, dei cinesi all'interno del CDA.

Pellegatti: per l'arrivo della autorizzazioni dalla Cina può servire fino ad un anno. Proprio per questo motivo, i cinesi hanno chiesto una proroga di quasi tre mesi durante i quali studieranno anche soluzioni alternative (si parla di prestiti bancari dall'Europa, NDR).


14 dicembre 2016 - Milan: senza autorizzazioni, Fininvest restituirà i soldi a Sino.

Nuova, ennesima, puntata della telenovela legata alla cessione del Milan. Secondo quanto riportato da quotidiano.net, i soldi delle caparre sono stati depositati su un conto di Finvest ad hoc presso la Unicredit. Ma quei soldi non potranno essere nè toccati nè utilizzati per altri scopi. Dalle ultime notizie che trapelano sembra che Fininvest, nel caso in cui non arrivassero le autorizzazioni da parte del governo cinese, dovrà restituire i 200 milioni di caparra a SES. Si tratterebbe di divieto da parte di terzi e non di inadempienza contrattuale. Per il momento, si resta al closing fissato al 3 marzo (i soldi, se ci saranno le autorizzazioni, potrebbero arrivare a rate, un tot al mese, da qui a marzo).

15 dicembre 2016 - Milan: mancano le autorizzazioni di Huarong

Pasquale Campopiano, a Sport italia e Calciomercato.it, da gli ultimi aggiornamenti sulla cessione del Milan:

- Il problema principale sono le mancate autorizzazioni di Huarong. Questa società vuole investire nel Milan, ma al momento non ha le carte per farlo. Ecco il motivo per cui si è deciso di far uscire i soldi della caparra da Hong Kong, perché non soggetti alla supervisione dello Stato cinese.

- Il closing dovrà avvenire entro il 3 marzo, ma le autorizzazioni potrebbero arrivare anche molto prima. Tuttavia, qualora così fosse, si aspetterà comunque la fine del mercato per ufficializzare il tutto. Nè i cinesi, e nè l'attuale proprietà, vogliono un cambio dei dirigenti a mercato in corso.

- Se le autorizzazioni non dovessero arrivare, non ci sarà nessun pagamento a rate. I restanti 320 milioni verranno versati da istituti europei.


16 dicembre 1016 - Sino-Europe fa gli auguri al Milan:"Con te insieme verso il futuro!"

Sino-Europe non fa mancare la sua vicinanza ai colori rossoneri e tramite il proprio account ufficiale su Weibo (il social cinese), account verificato con la spunta V, fa gli auguri di buon compleanno alla società rossonera: "Oggi 117 anni! A Milano, in Cina o in qualunque parte del mondo... Con te verso il futuro"

16 dicembre 2016 - Milan: Sino ora dovrà convincere anche il governo cinese.

Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, che rilancia (notizia che noi abbiamo già riportato diversi giorni fa NDR) un dispaccio di un'agenzia cinese, la quale racconta l'iniziativa del governo cinese intenzionato a limitare gli investimenti all'estero anche nello sport, Sino Europe, in questi due mesi e mezzo che mancano al closing, oltre ad ottenere le autorizzazioni dovrà cercare di convincere anche lo stesso governo cinese del fatto che l'investimento sul Milan può portare più vantaggi che svantaggi e rischi.

16 dicembre 2016 - Sino-Europe: nella lista investitori top per oltre mille miliardi.

Ultim'ora Ansa: fonti molto vicine alla trattativa che hanno accesso ai documenti del dossier relativo alla cessione del Milan, riportano che nella lista sarebbero presenti realtà finanziarie e imprenditoriali che garantiscono asset per oltre 1000 miliardi di euro. Tra i soggetti confermati ci sarebbe la China Industrial Bank Asset Management, banca che capitalizza oltre 40 miliardi di euro con asset totali per circa 780 miliardi.
La novità, inoltre, è la presenza di una importante realtà industriale specializzata nell'edilizia sportiva (si occuperà del futuro stadio?, NDR): la Huangshi Zhongbang Sports Development.


17 dicembre 2016 - Milan: ecco i 9 investitori della Sino Europe.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 17 dicembre 2016, riporta quelle che sono le 9 società, i 9 investitori dal oltre 1000 miliardi complessivi, che fanno parte della Sino Europe. Cordata che sta acquistando il Milan da Fininvest.

Ecco, di seguito, tutti i nomi:

1) Haixia Capital (7 miliardi di euro di investimenti complessivi)

2) Huangshi Zhongbang Sports Developement (società specializzata nella costruzione di stadi)

3) China Huarong (capitale da 14 miliardi di euro)

4) China Industrial Bank Asset Management (ricavi per 42 miliardi di euro nel 2015)

5) Jilin Yongda (Elettronica industriale per l’energia, la chimica, la metallurgia e i trasporti)

6) Guangzhou Bank (ricavi per 800 milioni di euro)

7) China Zheshang Bank (capitale di 8,4 miliardi di euro)

8) Jinge Investment Changxing Partnership Enterprise

9) Rental Investment Changxing Partnership Enterprise

Queste ultime due, entrambe della contea di Changxing, la stessa della Sino.

Il Corriere della Sera in edicola conferma: gli investitori sono 9, in tutto. Ma alla fine non dovrebbero restare più di 7. In attesa delle autorizzazioni da Pechino, non tutti i soggetti dovrebbero restare.


17 dicembre 2016 - SES annuncia: ''Lista investitori verrà comunicata entro il 3 marzo'

Mentre impazzano i nomi di quelli che potrebbero essere gli investitori del fondo, ecco l'annuncio di SES sul suo profilo ufficiale weibo: 'La lista degli investitori verrà comunicata con un annuncio ufficiale entro il 3 marzo, una volta stabilite le loro quote di partecipazione'

Questo invece il comunicato stampa Community: "Recentemente SES e Fininvest hanno emesso un comunicato stampa sulla proroga del closing di AC Milan entro il 3 marzo 2017. La lista degli investitori sarà annunciata al pubblico in occasione del closing; fino ad allora, è necessario far riferimento alla lista ufficialmente confermata da SES"

18 dicembre 2016 - Milan: lista Sino provvisoria. Per ora solo 2 investitori.

La Gazzetta dello Sport riporta e conferma quanto riferito ieri: da quello che filtra da ambienti vicini agli advisor che stanno curando la cessione del club, la lista di Sino è composta da 9 investitori (qui i nomi Milan: ecco i 9 investitori della Sino Europe. ). Attenzione, però, Tali investitori, sono ancora provvisori e non definitivi. Alcuni hanno già ottenuto le autorizzazioni mentre altri devono ancora ottenerle. Proprio per questo motivo, ieri Sino ha rilasciato un comunicato (lo potete leggere qui SES annuncia: ''Lista investitori verrà comunicata entro il 3 marzo' ) per confermare che la lista di tutti gli investitori verrà pubblicamente solamente a marzo, con il closing. Per il momento, dunque, ci sono solamente due nomi certi: Yonghong Li ed Haixia.

La Repubblica: c'è ancora tanta nebbia riguardo la cessione del Milan. Sino ha comunicato che i nomi degli investitori verranno svelati il 3 marzo. Sempre se arriverà il closing e se arriveranno anche i famosi 320 milioni di euro. Per i prossimi due mesi, l'unica certezza sarà rappresentata dai 200 milioni di euro arrivati a Fininvest da Hong Kong e da Macao.


21 dicembre 2016 - Scontri dirigenza attuale - cinesi. Sulla pelle del Milan.

Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 21 dicembre 2016, articolo di Arianna Ravelli, il Milan, in attesa del closing in programma il prossimo 3 marzo, sta vivendo sulla propria pelle gli interesse contrapposti, le strategie diversi, gli scontri di personalità e le necessità personali diverse tra la dirigenza attuale ed i cinesi. Tra Galliani e Fassone non ci sono stati contatti per cercare di trovare una linea comune sul mercato, che resta a zero. L'incontro era in programma, ora è uscito dalle rispettive agende. I cinesi, come riportato, erano disposti a versare 50 milioni per il mercato, ma l'attuale dirigenza non ha alcuna intenzione di mollare anzitempo le deleghe. In questa situazione, diventa difficile anche fare nomi (ne esce uno al giorno) per il mercato il gennaio.

21 dicembre 2016 - Salvini sul closing e su Milan - Juve di supercoppa.

Ecco le parole di Matteo Salvini, leader della Lega e tifoso rossonero, sulla finale di supercoppa e sul closing:"Sapete che il Milan rappresenta una fede, per me. Ma contro la Juve perdiamo di santa ragione. Il closing? Berlusconi mi ha detto che i cinesi sono veri e che ci sono quasi per il closing".
 
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21 dicembre 2016 - Milan, il primo investitore conferma: "Si, facciamo parte di Sino"

Iniziano ad arrivare le prime conferme riguardanti la cordata pubblicata qualche giorno fa da tutti i media sportivi italiani.

Uno degli investitori, infatti, ha vuotato il sacco. Si tratta dell'azienda specializzata nelle costruzioni di impianti sportivi, la Huangshi Zhongbang Sports Development. Ecco le parole di un dirigente della società, che preferisce rimanere nell'anonimato, ai media cinesi: "Si, è vero, facciamo parte della cordata formata da Sino-Europe Sports. Ero presente all'incontro con Fassone qualche mese fa, non a Pechino bensì a Huangshi. Chi non ci conosce ci definisce una piccola azienda ma in realtà siamo sotto il controllo della SASAC, quindi siamo un'azienda statale che lavora peraltro a stretto contatto con la China State Construction Engineering, che ci potrebbe aiutare nella costruzione del nuovo stadio per il Milan. Chi oltre a noi nella cordata? So che ne fa parte una banca ma non posso rivelarne il nome"

Qui la conferma fotografica di quell'incontro:

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22 dicembre 2016 - Incontro Fassone - Franzosi: rapporti più distesi, ora.

Come riportato dalla Gazzetta in edicola oggi, martedì c'è stato un incontro tra Fassone e l'AD di Fininvest, Franzosi, che ha riportato la situazione ad un clima più disteso tra le parti. Si è parlato, come già riportato, dei rinnovi di Bonaventura e di Paletta e del premio per la vittoria della supercoppa. Non ci sono stati, invece, contatti tra Fassone e Galliani visto che l'attuale AD è a Doha e poi partirà per le vacanze, come al solito in Brasile. Ma non è un mistero che la società attuale voglia un Milan giovane e italiano mentre i cinesi preferiscano giocatori più affermati. Sino non metterà soldi per il mercato di gennaio, anche perchè sarebbe difficile gestire 3 amministratori delegati, tutti insieme nella stessa sessione di mercato.

22 dicembre 2016 - Yonghong Li: 'Raccolti più soldi del previsto. Ritardi? Ecco perché'

Esclusiva Ansa: Yonghong Li, autentico deus ex machina dell'operazione che sta conducendo il Milan verso la Cina, parla dei retroscena dell'operazione:

“Mi dispiace per i tifosi che giustamente hanno fretta che la cessione si concluda, ma in fondo è giusto che questa finale che è stata conquistata dall’attuale gestione, sia giocata da loro e speriamo che la vincano. Da parte nostra abbiamo deciso di dare il nostro contributo accettando la proposta del Milan di elargire un premio in caso di vittoria, dato che sarebbe un ulteriore stimolo per SES per tenere alta l’asticella. La nostra ambizione, infatti, è quella di continuare la storia di successi del Milan. E ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da Presidente Onorario, possa in futuro alzare altri trofei”.

D: A che punto siamo? Perché il closing non è ancora stato firmato? Quali sono le autorizzazioni mancanti e quando verranno concesse?
R: In Cina ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all’approvazione dell’autorità cinese. Di recente l’autorità ha annunciato nuove misure di controllo riguardanti investimenti verso l'estero, e questo purtroppo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale novità fosse resa pubblica, come nel caso dell’acquisizione del Milan da parte di SES. Pertanto il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove normative, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione attualmente pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure.

D: Perché – in attesa delle autorizzazioni – non è stata acquistata una partecipazione del Milan equivalente ai 200 milioni di Euro anticipati?
R: Perché non sarebbe stata autorizzata. La nuova regolamentazione limita l’acquisizione delle partecipazioni cinesi all’estero indipendentemente dalla loro grandezza. Ergo in questa fase a SES non è concesso detenere alcuna partecipazione nel Milan.

D: Come mai molti altri gruppi cinesi hanno realizzato investimenti nell’industria calcistica, in Italia oltre che in Gran Bretagna, senza incontrare le stesse difficoltà?
R: Sta parlando di operazioni che sono state chiuse prima dell’annuncio delle nuove misure di controllo.

D: Confermate che tutti i capitali per l’acquisizione della società sono già stati raccolti e sono nella disponibilità della cordata?
R:A dir la verità SES ha raccolto una quantità di capitali ben superiore rispetto all’importo da investire; tuttavia la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dalle norme locali. SES, inoltre, è impegnata anche nella continua rivalutazione e ottimizzazione della propria base di investitori, anche rispetto alle nuove normative previste dalle autorità cinesi.

D: Cosa succederebbe se le autorizzazioni venissero negate?
R: SES ha già individuato una struttura di investimento alternativa che risolverebbe il nodo rappresentato dalle nuove misure recentemente introdotte.

D: È vero, quindi, che si sta lavorando a un “piano B” con capitali/investitori europei? In questo caso come funzionerebbe? Sarebbero azionisti ponte che lascerebbero il posto a quelli cinesi dopo le autorizzazioni? Le tempistiche (3 marzo) cambierebbero?
R: In questa fase siamo fiduciosi che le autorizzazioni arriveranno in tempo per consentire il closing entro la data concordata con Fininvest, quindi preferiremmo non entrare in dettagli circa il Piano B, che, in ogni caso, è pienamente rispettoso del quadro normativo attualmente in vigore.

D: in questo caso, lei rimarrebbe azionista?
R: Personalmente sono totalmente impegnato nel costruire il futuro del Milan, e ciò è stato confermato di recente con il versamento della seconda caparra a Fininvest.

D: Da chi sono stati versati i 100mln dati in caparra? I capitali sono detenuti dai futuri azionisti di AC Milan?
R:Si, la seconda caparra è stata versata direttamente da una società interamente controllata da SES.

D: E’ vero che SES coprirà le perdite registrate dal Milan a partire da luglio?
R: Sì, gli accordi stipulati con Fininvest prevedono che le perdite registrate dal Milan a partire dal mese di luglio siano a carico di SES; questo, infatti, è uno dei principali motivi che giustificano gli obblighi di condivisione delle scelte che implicano delle spese da parte del Milan.

D: È plausibile che i restanti 320mln possano essere dilazionati in varie rate? Magari attraverso versamenti periodici da 100mln?
R: Questa possibilità non solo non è contemplata nell’accordo con Fininvest, ma non è neppure attualmente prevista dalle parti.

D: Qual è il motivo per cui la lista degli investitori non è ancora nota? Confermate i nomi degli investitori diffusi dagli organi di stampa nei giorni scorsi?
R: Purtroppo non possiamo dare ulteriori informazioni su questo tema fino al closing e ciò anche in considerazione del fatto che una disclosure anticipata potrebbe complicare il già delicato processo per l’ottenimento delle autorizzazioni che sono necessarie al completamento dell’operazione stessa. Inoltre, la stessa SES ha assunto obblighi di riservatezza nei confronti di molti degli investitori e l’impegno di alcuni di essi è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni governative. Quindi per tutti questi motivi siamo tenuti a comunicare la compagine definitiva non prima del closing. Ad ogni buon conto, nel rispetto degli accordi, abbiamo fornito alla Fininvest in via riservata l’elenco degli investitori e la controparte viene aggiornata costantemente sull’evoluzione della procedura di approvazione.

D: La cordata sembra essere costituita da istituti finanziari che di solito non acquistano società di calcio. Chi sono i veri acquirenti di AC Milan?
R: Non commentiamo le indiscrezioni riguardanti i nomi degli investitori. Comunque in generale, le istituzioni finanziarie cinesi sostengono attivamente gli investimenti locali all’estero e vale la pena di ricordare che SES è un fondo di investimento. Pertanto tutti gli investitori che partecipano al fondo hanno ben presente i fondamentali economici e quindi valutano la bontà dell’investimento sotto tutti i profili rilevanti.

D: SES è una holding detenuta da più soggetti. Come sarà distribuito il capitale tra gli azionisti? Quale sarà l’equilibrio di governance che potrà consentire una gestione efficace della squadra?
R: Come ho già detto, SES è un fondo e quindi come tale è gestito professionalmente dalla società di gestione. Il CDA del Milan, quindi, sarà composto da rappresentanti degli investitori e da membri indipendenti con l’unico scopo di garantire una gestione ottimale del Milan, al fine di ottenere i risultati migliori sia per gli investitori che per la squadra.

D: Qual è il suo track record professionale? Ha avuto interessi nella gestione di società nell’industria dello sport? Quali sono le sue competenze in merito?
R:Le mie competenze nel settore sportivo non sono così rilevanti. Ma ribadisco che la gestione della società sarà affidata al CDA e al management del Milan che è stato e continuerà ad essere composto dai migliori professionisti sul mercato.

D: Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che i capitali di SES appartengano in realtà a Silvio Berlusconi.
R: E' una notizia completamente infondata. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. L’operazione riguardante il Milan è effettuata con capitali di investitori cinesi (se così non fosse, peraltro, non avremmo tutti i problemi di autorizzazioni che ci stanno rallentando) ed è totalmente conforme alle leggi locali e internazionali. SES rispetta pienamente Silvio Berlusconi nel ruolo di controparte di questa transazione.

D: Parliamo di mercato. Come si svolgerà la futura gestione del mercato dal punto di vista finanziario?
R: Il mercato invernale dovrà essere effettuato a saldo zero. Questa è stata la volontà congiunta sia di Fininvest che di SES.

D: Come si svolgerà la futura gestione del mercato dal punto di vista della governance? Chi deciderà?
R: Adriano Galliani gestirà il calciomercato invernale rispettando i parametri dell’accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES.

D: Perché il mercato non viene interamente gestito da Fininvest?
R: Come Le accenavo, gli oneri della gestione societaria resteranno a carico di SES dopo il closing, e quindi non possiamo non avere voce in capitolo su tutti i capitoli di spesa. D’altra parte, anche a prescindere da questo aspetto non irrilevante, ogni operazione eseguita durante il periodo intercorrente tra il preliminare e il closing condizionerà a tutti gli effetti i futuri proprietari del Milan: questo sia in termini di costi futuri, sia in termini di strategia. E' prassi comune, infatti, che in ogni M&A gli accordi contrattuali garantiscano al compratore un controllo su tutte le operazioni effettuate dal venditore tra la firma del preliminare e il closing


23 dicembre 2016 - Cessione Milan: le autorizzazioni cinesi non prima di fine gennaio.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 23 dicembre 2016, Yonghong Li, nella sua intervista all'Ansa ( Yonghong Li: 'Raccolti più soldi del previsto. Ritardi? Ecco perché' ) ha specificato che il problema maggiore riguarda le autorizzazioni del governo cinese all'esportazione di capitali. La rosea riferisce che il tempo che servirà per ottenerle non è quantificabile. In ogni caso, difficilmente arriveranno prima della fine di gennaio.

24 dicembre 2016 - Sino Europe celebra la vittoria della Supercoppa Italiana.

Anche Sino Europe ha celebrato la vittoria della Supercoppa Italiana. Ecco quanto scritto, sugli account social della stessa SES:

Grazie per la stupenda vittoria! La supercoppa ha unito i tifosi del Milan di tutto il mondo!


28 dicembre 2016 - SES: "Riporteremo il Milan in cima al mondo"

Dichiarazioni della Sino Europe al portale cinese TBL:

- "Ufficializzeremo l'acquisto del Milan il prossimo anno, con una conferenza stampa"

- "Durante la conferenza, sveleremo le strategie future. Riporteremo il Milan in cima al mondo. Daremo molta attenzione al settore giovanile"

- "Siamo contenti di aver pagato il premio per la Super Coppa"

- "Il prossimo anno, investiremo 300 milioni (!!!) nel settore giovanile. Creeremo una Youth Accademy Milan anche in Cina dove allenare i giovani calciatori cinesi"

Il piano prevede 50 calciatori cinesi che ogni anno verranno allenati in Italia, con il Milan che avrà rapporti commerciali e sportivi anche con la nazionale cinese (questi non sono virgolettati di SES, ma indiscrezioni raccolte dal giornalista che ha scritto l'articolo)


30 dicembre 2016 - Milan: il governo cinese può rallentare il closing con Sino.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, la cessione del Milan può essere rallentata dal governo cinese che sta mettendo delle restrizioni sugli investimenti dei cinesi all'estero. SES è un fondo, quindi il governo di Pechino vuole verificare che i capitali raccolti non diventino fuori controllo. All'interno dello stesso fondo ci sono più imprenditori, e non è detto che a tutti vengano concesse le autorizzazioni per far uscire i soldi dalla Cina.

1 gennaio 2017 - Berlusconi:"La cessione del Milan è cosa fatta. I cinesi...".

Intervista esclusiva del quotidiano Libero in edicola oggi, 31 dicembre 2016, a Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia, tra le altre, ha parlato anche della cessione del Milan. Ecco quanto dichiarato:"La trattativa con i cinesi è già andata a buon esito. Ci hanno solo chiesto più tempo per ragioni tecniche e burocratiche, per questo abbiamo concesso una proroga nei pagamenti. Nel frattempo il Milan ha portato a casa un altro trofeo, la super-coppa italiana, e con questo mi sono affiancato a Santiago Bernabeu, il mitico presidente del Real Madrid. Siamo i due presidenti di club che hanno vinto di più nella storia del calcio mondiale. Non mi sembra di potermi lamentare".
 
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Il Re dell'Est

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4 gennaio 2017 - Milan: i soldi di SES arrivano dalle Isole Vergini

Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, attraverso un documento avuto in esclusiva, i soldi che SES ha utilizzato per pagare la caparra arrivano dalle Isole Vergini, ovvero da uno dei più grandi paradisi fiscali del mondo. A questo punto è lecito chiedersi: di chi sono veramente questi soldi? La domanda che si fa Calcio e Finanza.

La società Willy Shine, con base nelle stesse Isole Vergini, ha versato, come prestito, 102 milioni a Rossoneri Champion ottenendo come garanzia il pegno su tutto il capitale della stessa Rossoneri Champion, società di Sino. Sempre secondo cef i soldi utilizzati per la caparra dovrebbero essere di Sino.


5 gennaio 2017 - Milan: i soldi della caparra sono di SES. Non Yonghong Li.

Secondo quanto riportato da La Stampa in edicola oggi, 5 gennaio, nelle scorse settimana più di qualche fonte diceva che i soldi della seconda caparra fossero di Yonghong Li. Ma non è così. Un portavoce di SES ha confidato al quotidiano che i soldi sono della stessa Sino e non quelli personali di Yonghong Li.

5 gennaio 2017 - Milan: Sino vuole anticipare il closing a febbraio.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 5 gennaio 2017, riporta che Sino Europe sta lavorando per anticipare il closing per l'acquisto del Milan dal 3 marzo a febbraio.

A proposito dei soldi di Sino che arrivano dalle Isole Vergini ( Milan: i soldi di SES arrivano dalle Isole Vergini ) la stessa Gazzetta (confermando le sensazioni riportate ieri dagli utenti del forum, NDR) riporta che, molto probabilmente, in mancanza della autorizzazioni dalla Cina, si è rivolto a Huarong (i soldi prestati dalla società Willy Shine sono quelli di Huarong. La storia che i soldi arrivino dalle Isole Vergini non deve impressionare in quanto se ne parlò anche nel corso della trattativa tra Moratti e Thohir per la cessione dell'Inter. Le Isole Vergini sono scelte molto spesso da uomini di business per la tassazione bassa e la segretezza molto alta.


5 gennaio 2016 - Festa: mistero Isole Vergini. E Fassone è confuso.

Carlo Festa de Il Sole 24 Ore sulla cessione del Milan e sul mistero dei soldi che arrivano dalle Isole Vergini. Secondo quanto riportato dal giornalista, La domiciliazione alle Isole Vergini ha un solo scopo: nascondere i soldi che si hanno all'estero. Ed allora, di chi sono questi soldi attraverso i quali è stata saldata la seconda caparra? Di Berlusconi? Probabilmente no. Se avesse voluto far rientrare i propri capitali, probabilmente Berlusconi avrebbe scelto altri metodi. Anche se c'è da dire che la coincidenza relativa al versamento della caparra ed all'attacco di Vivendi a Mediaset, fa un pò pensare. Per il giornalista, il closing non è in discussione. C'è mistero, invece, sull'origine dei capitali che stanno entrando nel Milan. Inoltre, Fassone ha confidato a qualcuno degli addetti ai lavori di essere confuso da tutta questa situazione e dal suo ruolo. Gli è stato presentato, dai cinesi, un progetto importante ma al momento si tratta soltanto di parole.

6 gennaio 2017 - Milan: il tetto alle spese del governo un problema per il closing?

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 6 gennaio 2017, riporta che il tetto alle spese che il governo cinese vuole mettere sul calcio (qui i dettagli Il governo cinese, infuriato per le cifre, prende provvedimenti. ) potrebbe rappresentare un nuovo, ennesimo, problema in vista del closing. Sempre secondo La Gazzetta, la perplessità sulle ultime notizie uscite ieri riguarda il prestito da un istituto di credito come Huarong, pratica non non comune nelle trattative tra Cina e Italia. Non è sorprendente, invece, che il prestito sia arrivato dalle Isole Vergini, tra i paesi in cui la Cina fa più investimenti.

6 gennaio 2017 - Nasce Rossoneri Sport Investment Luxembourg.

Come riportato da Calcio e Finanza, è "nata" Rossoneri Sport Investment Luxembourg, la società veicolo che servirà alla Sino per rilevare il Milan, direttamente dall'Europa. Il capitale sociale della nuova società veicolo è di 12.000 euro.

La società veicolo ha solo socio, la Orangefield che si occupa si creare holding per conto di terzi.


8 gennaio 2017 - Milan a Sino in stile Thohir Inter?

La Repubblica in edicola oggi, 8 gennaio 2017, lancia un'ipotesi abbastanza preoccupante riguardo il futuro del Milan. Secondo il quotidiano, la cessione del Milan a Sino potrebbe essere simile a quella dell'Inter a Thohir. Ovvero, una cessione momentanea con l'obiettivo di rimettere i conti a posto. Il club, dopo la ristrutturazione, verrebbe messo nuovamente in vendita.

8 gennaio 2017 - Milan: per il closing pronti un piano B ed un piano C.

Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 8 gennaio 2017, in vista del closing in programma il 3 marzo (ma potrebbe anche essere anticipato), nel caso in cui non arrivassero le autorizzazioni dal governo cinese (ad oggi le probabilità sono del 50%), Sino Europe ha pronti un piano B ed un piano C. Il piano B riguarda un prestito da banche europee mentre il piano C nasconde un'operazione complessa ancora da svelare. I cinesi hanno fretta in quanto devono risolvere diverse situazioni che vanno dai rinnovi di contratto agli sponsor.

La Stampa: Sino attenderà le autorizzazioni fino al 15 febbraio. Se non arriveranno, si opterà per il piano alternativo.


9 gennaio 2017 - Milan: nessuna certezza riguardo le autorizzazioni per il closing.

Ultime news da Repubblica sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dall'edizione online del quotidiano, non ci sono certezze in merito all'arrivo delle autorizzazioni necessarie all'espatrio dei soldi per completare l'acquisto del Milan, entro il 3 marzo. Di conseguenza, se non arrivassero, sarebbe necessario ricorrere a soluzioni alternative: Un prestito da banche europee o da banche cinesi all'estero. Anche in queste caso c'è poca chiarezza e nei prossimi giorni, le parti in gioco, cercheranno di analizzare meglio questi problemi.

11 gennaio 2017 - Rossoneri Luxembourg controllata da Rossoneri HK: ecco la catena.

Il portale economico Calcio&Finanza, ha scoperto che il 21 dicembre, data in cui è sorta la Rossoneri Luxembourg, le quote societarie appartenenti alla Orangefield (unico socio della società lussemburghese) sono passate nelle mani della Rossoneri Hong Kong.
In questo modo, quindi, si è completata la catena di controllo: 1) SES (fondo chiuso) ---> 2) Rossoneri Hong Kong ---> 3) Rossoneri Luxembourg ---> 4) AC Milan S.p.a.


12 gennaio 2017 - Cessione Milan: si lavora per anticipare il closing a metà febbraio.

Come riporta La Stampa, a firma Bandinelli, crescono sempre più le possibilità che il closing possa essere anticipato a metà febbraio. I cinesi, infatti, stanno lavorando alacremente per non farsi trovare impreparati nel caso (probabile) in cui le autorizzazioni non dovessero arrivare in tempo.
Entro fine gennaio verranno compiuti quei passaggi tecnici significativi per permettere a Fininvest di incassare i 320M necessari alla chiusura che dovrebbe quindi avvenire in una data diversa dal 3 marzo.


12 gennaio 2017 - I 12 punti oscuri della vendita del Milan ai cinesi.

Business Insider, versione italiana, riporta quelli che, ad oggi, sono i 12 punti oscuri della vendita del Milan ai cinesi di Sino Europe. Si passa dalle modalità di pagamento dell'operazione, all'identità di Yonghong Li fino ai soldi delle caparre (di chi sono?) ed alle triangolazioni nei paradisi fiscali.

Trovate tutti i punti nell'articolo completo, QUI -) it.businessinsider.com/milan-i-12-punti-oscuri-della-vendita-ai-cinesi/?ref=fbpr (copiare ed incollare il link nella barra degli indirizzi del browser).


12 gennaio 2017 - Cessione Milan: ecco il piano B. Huarong e capitali off shore.

Carlo Festa, tramite il suo blog, riporta degli aggiornamenti riguardanti la cessione del Milan. Dei 320M che mancano per completare l'operazione, una parte importante potrebbe arrivare da capitali off shore e schermati tramite società di comodo. Festa ha contattato ambienti vicini a Huarong che ha confermato di aver concesso un prestito a Rossoneri Champion (come indicato anche da Calcio&Finanza) tramite la Willy Shine con sede alle BVI.
Si sarebbe deciso così in quanto la capogruppo cinese al momento sarebbe in attesa di ricevere le autorizzazioni necessarie dal governo cinese. Quindi si sarebbe scelta la soluzione del prestito off shore, in attesa che i soldi dalla Cina possano rimborsare il prestito.
E se le autorizzazioni non dovessero mai arrivare? I soldi verrebbero pagati sempre da realtà cinesi con capitali già presenti in zone off shore e quindi immediatamente utilizzabili.

L'obiettivo finale è quello di piazzare il Milan su una borsa asiatica, in tempi nemmeno troppo lontani.


16 febbraio 2017 - Ravezzani: closing Milan il 20 febbraio, non con Sino.

Secondo quanto riportato da Fabio Ravezzani, il closing per la cessione del Milan potrebbe arrivare il giorno 20 febbraio. Con una novità. Il closing non verrebbe fatto da Sino ma da una nuova società che farebbe sempre capo a Yonghong Li.

19 febbraio 2017 - Closing Milan: si cerca di anticipare. Soldi offshore.

Aggiornamenti sulla cessione del Milan dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 19 gennaio. Secondo quanto riportato dal quotidiano, difficilmente le autorizzazioni del governo cinese arriveranno in tempo per il closing. Si sta lavorando, allora, alla pista alternativa: i capitali arriverebbero non dalla Cina ma da paesi offshore. In tutto ciò, i cinesi stanno provando ad accelerare i tempi per anticipare il closing. L'obiettivo è quello di presentare tutte le garanzie una ventina di giorni prima dell'ultimo giorno utile per il closing fissato il 3 marzo.

19 febbraio 2017 - Cina: interdette le operazioni oltre il miliardo. Ufficiale.

Ultim'ora dell'agenzia Radiocor, che indirettamente conferma le difficoltà degli investitori cinesi intenzionati a rilevare il Milan, orientati ormai ad utilizzare capitali off shore.
Il Governo cinese ha ufficialmente annunciato di voler ridurre l'irrazionale fuoriuscita di capitale relativamente a quelle aziende che decidono di investire in settori lontani dal loro core business. Nessun settore è escluso.
A breve la SASAC stilerà un elenco dei settori in cui gli investimenti saranno drasticamente ridotti, supervisionati o addirittura vietati. Secondo indiscrezioni si tratterebbe dell'industria pesante, miniere, energia, immobiliare e petrolio.
Le aziende pubbliche saranno incoraggiate a focalizzare le acquisizioni in settori ritenuti strategici come treni ad alta velocita', tlc, nucleare.

In ogni caso sarà dato un taglio agli investimenti che esulano dal core business: nessun settore è escluso, dal calcio, al cinema, passando per hitech e cinema. Le autorità cinesi ritengono che molte di queste operazioni siano fatte a credito, dal momento che il debito cinese è salito al 250% del PIL, e l'eccessiva uscita di capitali comporterebbe un deprezzamento dello yen.

Le indiscrezioni confermano la volontà del Governo di bloccare gran parte degli investimenti di 10 miliardi già programmati, nonché la decisione di interdire gli investimenti che superano il miliardo che esulano dal core business dell'azienda (Milan?).


20 febbraio 2017 - Festa: i soldi per l'acquisto del Milan "parcheggiati" dai cinesi?

Carlo Festa de Il Sole 24 Ore spiega cosa si nasconderebbe dietro il "piano B" (soldi presi da paradisi fiscali per aggirare il mancato arrivo delle autorizzazioni dal governo cinese) di Sino per l'acquisto del Milan. Secondo il giornalista, la situazione, in Cina, è diventata molto particolare: il debito pubblico e privato è molto alto. Proprio per questo motivo, il governo ha deciso di dire basta alle numerose (ed ingenti) esportazioni di capitali all'estero. L'acquisto del Milan, dunque, potrebbe servire per parcheggiare all'estero i soldi di coloro che fanno parte della cordata. Anche se c'è da dire che in un investimento simile, i capitali bruciati sarebbero molti di più di quelli guadagnati.

26 febbraio 2017 - BII: Closing Milan, la Cina resta a guardare. Soldi offshore.

Nuovo articolo di Business Insider, versione italiana, sulla cessione del Milan ai cinese. E lo stesso B.I. si dimostra sempre più scettico riguardo questa vicenda. Ecco, di seguito, i punti più importanti, riportati:

Quasi sicuramente le autorizzazioni dal governo cinese non arriveranno, di conseguenza l'operazione si farà con i soldi offshore provenienti dai paradisi fiscali. Gli esperti contattati si sono dimostrati abbastanza sorpresi da questa situazione. Generalmente, i tempi per ricevere le autorizzazioni si aggirano intorno ai 50, massimo 90, giorni. E l'ICE assicura che l'interscambio tra l'Italia e la Cina resta molto costante. Ma c'è di più. Tra il 2006 ed il 2015, lo stock di denaro cinese investito all'estero è stato di 1097 miliardi di dollari. Il governo cinese ha vuole aumentare la quota ad altri 1000 miliardi per il prossimi cinque anni: 200 miliardi all'anno. E allora perchè tutti questi problemi per autorizzare cifre "misere" pari a 520 milioni di euro? Una cosa abbastanza inspiegabile.

Inoltre, per quale motivo i cinesi del Milan e Yonghong Li non hanno parcheggiato i loro soldi ad Hong Kong (in cui non ci sono grandi controlli riguardo i capitali, a differenza della Cina vera e propria) ma nelle Isole Vergini. E' solo un caso, per carità, ma anche Silvio Berlusconi ha utilizzato le stesse Isole Vergini come paradiso fiscale.

Ci sarebbe voluto poco per parcheggiare i soldi ad Hong Kong senza l'ausilio di laboriose triangolazioni con i paradisi fiscali.

Una cosa è certa. La cessione del Milan, più passa il tempo, più assomiglia sempre più ad una soap opera. E c'è da fare un'altra domanda, logica: per quale motivo, se i cinesi dispongono di tutta questa liquidità, perchè non hanno chiesto di essere finanziati da una banca (ci sarebbe stata la fila, dopo i 200 milioni delle caparre ed i tassi a zero) e chiudere l'operazione in anticipo, gestire da subito il Milan (senza soldi da rimborsare a Berlusconi, per la gestione del club), fare mercato, tentare l'assalto alla Champions, ottenere grandi ritorni economici sia dal punto vista sportivo che d'immagine che avrebbero permesso di pagare senza problemi gli interessi sul debito con le banche.


27 gennaio 2017 - Cessione Milan: tutto bloccato riguardo le autorizzazioni.

Secondo quanto riportato da Tuttosport in edicola oggi, sul fronte autorizzazioni (dal governo cinese) è tutto bloccato. Non è arrivata ancora nessuna risposta. Anzi, di queste autorizzazioni non si sa proprio più nulla e fonti vicine alla trattativa ammettono che non esiste nemmeno una data specifica per una risposta. Quindi è possibile che la risposta, che sia positiva o negativa, non arrivi mai. Di conseguenza, se Sino vorrà chiudere il closing per marzo, dovrà necessariamente passare per il piano B e per i capitali offshore. Inoltre, la data del closing coinciderà con le elezioni in Lega ed in Serie A. Quindi, i neo presidenti eletti dovranno subito vigilare e fare chiarezza sulla questione.

28 gennaio 2017 - Cina: problemi solo per il Milan. Guoan e Souhamtpon...

Come riportato da La Repubblica, da una parte in Cina si continua a parlare di restrizioni da parte del governo mentre dall'altra si continua a spendere e spandere per i club di calcio. Altre due operazioni, infatti, sono state chiuse a poche ore di distanza: in patria, il gruppo Sinobo Land Company ha acquistato il Gouan per la bellezza di 750 milioni di euro (più del Milan!) mentre l'altro gruppo Lander Sport Development è entrato nel Southampton, in Inghilterra. Allora perchè i problemi riguardano solo ed esclusivamente il Milan? Sempre secondo Repubblica, il governo in realtà è favorevole a questi investimenti, ma è molto selettivo. Ovvero, Sino è un fondo, composto da investitori, quindi non controllabile. I gruppi che hanno acquistato Guoan, Southampton (ma anche Suning con l'Inter e tanti altri esempi) sono società e realtà conosciuti, quindi più controllabili.

29 gennaio 2017 - Milan: le azioni di rossoneri Lux cedute ad Hong Kong.

Carlo Festa de il Sole 24 Ore riporta, attraverso delle immagine pubblicate sul proprio sito, che le 12.000 azioni di Rossoneri Luxembourg sono passate dalla Orangefield a Rossoneri Sport Hong Kong. Inoltre, il prestanome Chen Huashan è diventato amministratore della stessa Rossoneri Luxembourg. Ancora nessuna novità riguardo le autorizzazioni da Pechino. Secondo alcuni potrebbero non arrivare mai. Di conseguenza, i soldi per il closing dovrebbero giungere da paradisi fiscali come le Isole Vergini.

31 gennaio 2017 - Closing: tra 10 giorni Fininvest riceverà i soldi. Poi assemblea.

Fabrizio Biasin, nel consueto editoriale su TMW, riporta degli aggiornamenti ricevuti dal lato cinese riguardanti il closing del Milan. Eccoli elencati:

1) Si lavora senza problemi in vista del closing che arriverà entro il 3 marzo. Tutto fila liscio e nella settimana dal 6 al 10 febbraio Fininvest potrà constatare l'arrivo dei soldi per poi convocare l'assemblea e ratificare il closing.

2) I soldi a meno di miracoli arriveranno via Honk Kong per il solito problema delle autorizzazioni. Quindi transiteranno in Lussemurgo e poi finiranno nelle casse di Fininvest.

3) Il cambio Cina-Honk Kong ha modificato un 20% del fondo che non aveva capitali fuori dalla Cina. L'80% invece è rimasto invariato.

4) Fininvest conosce tutti gli investitori, così come li conoscono Fassone e Mirabelli e al closing verranno svelati, anche per mere questioni legate alle normative FIGC.

5) Le cifre sono quelle note: 200M già versati + altri 320M + altri 220M per i debiti e altri 80M per il ripiano della gestione 2016/2017.

6) Nel corso del mercato Fassone non è stato mai d'intralcio tranne che per Orsolini. I nuovi manager, infatti, stanno organizzando il nuovo Milan sulla base di profili molto diversi da quelli attuali ed appartengono ad una fascia decisamente più alta.

7) A gennaio sarebbero potuti arrivare due giocatori "importanti" ma Fininvest ha detto legittimamente: "E se poi dovesse saltare tutto chi se li accolla?". Operazioni quindi rimandate.

8) A giugno Fassone e Mirabelli disporranno di più di 100M netti per rinforzare la squadra. Questa somma è comprensiva anche di quella che si sarebbe dovuta spendere a gennaio.


1 febbraio 2017 - Closing: saldo finale in 2 rate. Piano finanziario, non industriale.

Ultimi aggiornamenti sul closing da parte di Carlo Festa: si procede spediti verso il piano B visto che le.autorizzazioni non arriveranno entro il 3 marzo. Ormai per il governo cinese il calcio non è più un settore strategico per il paese e SES viene vista come una holding neonata con finalità finanziarie, non industriali. A riferirlo fonti vicine al governo cinese.
Il closing comunque è previsto per i primi di marzo ma secondo rumors da Pechino, i cinesi verseranno subito solo 250M più altri 70/80 per il bilancio 2016.
Altri 70-80 verrebbero iniettati nel momento in cui verrà rifinanziato il debito con Goldman Sachs. Non è detto che i soldi provengano ancora dalle BVI.
Della cordata farebbero parte Huarong, Yonghong Li, Haixia, Industrial Bank, Bank of Guangzhou e Zheshang Bank.
Tutti dovrebbero investire tramite partecipate, ma è da verificare.


1 febbraio 2017 - Ombre cinesi sul Milan. Sino sfida il governo o rinuncia?

Dopo Festa, Repubblica e Pira ( Closing Milan: news da Festa, da La Repubblica e da Pira. ) anche Business Insider Italia (anche ha intervistato anche Alberto Forchielli) rincara la dose sulla cessione del Milan. Le autorizzazioni non arrivano e Sino deve decidere cosa fare: sfidare il governo prendendo capitali off shore e rinunciare ad una futura quotazione in borsa (la base del progetto) oppure rinunciare a tutto perdendo la caparra.

Articolo completo QUI -) it.businessinsider.com/milan-nuovi-dubbi-cinesi-con-i-soldi-offshore-addio-alla-quotazione-miliardaria/

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News precedenti:

La Repubblica sempre molto scettica riguardo la cessione del Milan. Le autorizzazioni non sono ancora arrivate. E non si ancora se e quando arriveranno. E' una situazione strana e singolare in quanto, chi conosce la burocrazia cinese, sa che l'iter per ottenere le autorizzazioni non è mai così lungo. Anzi, spesso arrivano in tempi piuttosto rapidi come accaduto per il Southampton. In ogni caso, ormai è praticamente certo che, se il closing ci sarà veramente, i soldi arriveranno da paradisi fiscali. Il famoso piano B. Ma c'è da chiedersi se, in realtà, il piano B non sia stato, da sempre, il piano A. L'unico.

Mariangela Pira (giornalista di CNBC e Milano Finanza, esperta del mondo cinese) su Twitter: " Ho chiesto se ci sono novità sulla vicenda Milan, la risposta è stata: Mamma piccola, figlio troppo grande".


2 febbraio 2017 - Milan: la prossima settimana Sino dovrebbe depositare i soldi.


News sul closing per la cessione del Milan dal Corriere della Sera in edicola oggi, 2 febbraio 2017: la prossima settimana Sino dovrebbe depositare i soldi, i 320 milioni di euro mancanti, ad Hong Kong mentre Fininvest dovrebbe convocare l'assemblea che avrà il compito di ratificare il passaggio di proprietà del club rossonero.

2 febbraio 2017 - Closing Milan: i 320 milioni ad Hong Kong entro il 10 febbraio 2017

Ultime news sulla cessione del Milan da Sky, che conferma quanto riportato dall'Ansa ( che riportiamo di seguito). Sino Europe sta completando la raccolta di tutti i 320 milioni di euro che finiranno ad Hong Kong, entro il prossimo 10 febbraio 2017, sul conto di Rossoneri Sport (società veicolo di Sino).

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Ansa: la cordata cinese sta completando le procedure per la raccolta dei 320M necessari ad acquistare il Milan. Viene fatto filtrare che entro il 10 febbraio questi soldi saranno disponibili ad HK sul conto della Rossoneri Sport Investment, la società veicolo creata per questa operazione.


3 febbraio 2017 - Milan: un mese al closing. Sede ad Hong Kong. No al presidente.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 3 febbraio 2017, manca esattamente un mese (3 marzo 2017) al closing per la cessione del Milan a Sino. Ora è tutto fermo perchè in Cina si sta festeggiando il capodanno ma da lunedì arriverà l'accelerata decisiva. Entro il prossimo venerdì, Sino vuole fornire tutte le garanzie riguardanti il il versamento dei 420 milioni di euro. 320 per il closing, 100 per la gestione (in corso) del club. Se tutto sarà ok, Fininvest convocherà l'assemblea. Gli advisor fanno trapelare che dopo il pagamento conosceremo i nomi degli azionisti che hanno acquistato quote superiori al 10%. La base, con Rossoneri Hong Kong, sarà proprio ad Hong Kong. La società sarà il salvadanaio del club. A livello tecnico, il fondo farà sponda in Lussemburgo con Rossoneri Lussemburgo. L'asse principale, ad Hong Kong, sarà tra Yonghong Li, Huarong ed altri alleati. Ed il Milan sarà quotato proprio nella borsa di Hong Kong. La nuova governance rossonera sarà composta, a maggioranza, da italiani. Berlusconi resterà presidente onorario (novità: non ha preteso alcuna responsabilità). Non verrà nominato un vero presidente. Yonghong Li sarà il vice presidente esecutivo.

Il Corriere dello Sport in edicola, in prima pagina, azzarda addirittura:"Milan, il closing entro il 10 febbraio".


4 febbraio 2017 - Closing Milan: confermata la lista degli investitori. Si accelera.

Ultime news dal Corriere della Sera in edicola oggi, 4 febbraio 2017, sulla cessione del Milan e sul closing. Dopo il capodanno cinese, quindi da lunedì, Sino è pronta a dare l'accelerata decisiva alla trattativa. Importante novità: l'ultima lista presentata, all'interno della quale sono presenti big della finanza e dell'economia (Huarong ed altri istituti di credito, NDR) risulta confermata in larga parte. Solo uno o due soggetti non sono riusciti (o non hanno voluto) a reperire i fondi fuori dalla Cina. Sono stati sostituti con altri soggetti. I gruppi principali all'interno della cordata (con quote superiori al 10%) dovrebbero essere 4-5. I cinesi vogliono depositare il prima possibile i soldi ad Hong Kong, in modo da rassicurare FIninvest. I cinesi si accolleranno anche i debiti del club che ammontano a 220 milioni. In più, ne metteranno altri 100 per coprire i costi di gestione. L'anno prossimo i cinesi hanno in mente di rinforzare il parco sponsor con 4-5 nuove partnership.

5 febbraio 2017 - Closing Milan: si entra nella settimana decisiva. Le news.

Ultimi aggiornamenti da Peppe Di Stefano sul closing per la cessione del Milan. Da domani 6 febbraio, fine del capodanno cinese, riprenderanno i contatti da Sino e Fininvest. I cinesi mostreranno i contratti con gli investitori e dimostreranno di avere i soldi.

A metà della prossima settimana, Fininvest convocherà il CDA. Il 26-27 febbraio, ed i cinesi sperano di chiudere per quella data, o al limite il 3 marzo. Se tutto andrà bene, dal 4 marzo al massimo il Milan sarà di proprietà cinese.


7 febbraio 2017 - Closing Milan: l'8 febbraio Sino fornirà tutte le informazioni

Ultime news dal Corriere della Sera in edicola oggi, 7 febbraio 2017, sulla cessione del Milan. Nella giornata di oggi è previsto un punto tra gli advisor mentre domani, 8 febbraio, Sino fornirà a Fininvest tutte le informazioni: dalla struttura finanziaria, al percorso dei soldi (i 320 milioni per completare l'operazione), passando per la lista degli investitori. Entro la prossima settimana Fininvest dovrebbe convocare l'assemblea dei soci nella quale verrà ufficializzata la cessione del Milan.

7 febbraio 2017 - Scaroni, che intreccio. Advisor SES ed azionista Milan.

Tuttosport in edicola oggi, 7 febbraio 2017, riporta un'altra vicenda poco chiara e curiosa all'interno della trattativa per la cessione del Milan. La figura di Paolo Scaroni, vice presidente di Rothschild e molto legato a Silvio Berlusconi che nella trattativa per la cessione ricopre due cariche: quella di advisor dei cinesi di Sino e di piccolo azionista del Milan. E' legato, quindi, sia a chi compra che a chi vende. In ogni caso, non si può parlare di conflitto di interessi in quanto i cinesi compreranno le quote da Fininvest e non dai piccoli azionisti.

7 febbraio 2017 - Milan, il 9 febbraio CDA per la convocazione dell'assemblea.

Ultim'ora Campopiano: giovedì 9 febbraio l'AC Milan ha deciso di riunire il CDA in cui fisserà le date dell'assemblea che ratificheranno la cessione e il cambio degli amministratori.
In quel giorno quindi sapremo le date della prima e della seconda convocazione della storica assemblea che sancirà la fine della gestione Berlusconi.
In data odierna si è tenuto un incontro tra gli advisor che quindi avrà dato i frutti sperati, da qui la decisione di cui sopra.

Ricordiamo che a novembre il Milan riunì il CDA il 14 per poi procedere alla pubblicazione in GU il 17, quindi 3 giorni dopo. Probabile quindi che questa volta la pubblicazione in G.U. avvenga in una data vicina al 9 febbraio (probabilmente già l'11), comunque rispettando le tempistiche che prevede la convocazione ufficiale almeno 15 giorni prima dell'assemblea.


8 febbraio 2017 - Closing Milan: c'è fiducia per il 3 marzo. Date CDA e assemblea.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 8 febbraio, nella giornata di ieri gli advisor di Fininvest e Sino hanno avuto una conference call. Sono ripresi i contatti post Capodanno cinese. Il summit è stato positivo e le parti sono fiduciose riguardo le tempistiche e la data closing fissata al 3 marzo. Fininvest dovrebbe ricevere a breve anche la lista con tutti i nomi degli investitori.

Ora dovrà essere convocato il CDA (qui le news, si parla del 9 febbraio Milan, il 9 febbraio CDA per la convocazione dell'assemblea. ) al fine di convocare l'assemblea dei soci che secondo Il Corriere della Sera in edicola, potrebbe essere fissata in prima convocazione per il 27-28 febbraio ed in seconda per il fatidico 3 marzo. La data in cui Sino, sempre secondo Il Corriere, si augura di chiudere.


8 febbraio 2017 - Cessione Milan: l'assemblea sarà convocata per il 1 e il 3 marzo.

Ultim'ora Laudisa che conferma Campopiano: domani (e non venerdì come affermavano Corriere della Sera e Repubblica), il CDA del Milan convocherà l'assemblea che ratificherà la cessione del Milan ai cinesi.

Le date scelte sarebbero queste: 1 marzo in prima convocazione e 3 marzo in seconda convocazione.

Dunque il closing, ossia il pagamento del dovuto da pare dei cinesi, dovrà avvenire entro la prima o la seconda convocazione.


9 febbraio 2017 - Closing Milan. CDA 9 febbraio. 120 milioni per il mercato.

News da Sky, da Peppe Di Stefano, sulla cessione del Milan. Secondo il giornalista, la vendita del club non è mai stata così vicina. Domani 9 febbraio alle 13:30 si terrà il CDA nel corso del quale verranno convocato due assemblee (per il closing) il 1 ed il 3 marzo. Entro il 3, dunque, si chiuderà. Il Milan per l'estate avrà un budget di 120 milioni di euro. Fassone e Mirabelli prenderanno giocatori forti, non medi. Gente che possa fare la differenza e tornare ad esaltare il pubblico di San Siro. Fassone e Mirabelli hanno già contattato gli obiettivi di mercato.

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News precedenti

Campopiano: SES vuole chiudere il 1 marzo perché ormai è tutto pronto.
Attualmente si lavora su tre tavoli: quello finanziario con Lazard e Rothschild incaricate di spostare il danaro da HK in Europa, quello legale per la modifica del contratto dato che non sarà SES ma un fondo di HK (controllato da SES) a dare i soldi alla Rossoneri HK verso il 20 febbraio, che poi li verserà alla Rossoneri Luxemburg verso il 27-28 e infine a Fininvest per il closing il 1 o il 3 marzo.
Poi terzo tavolo logistico per la preparazione della conferenza stampa con Currò per Fininvest e Auro Palomba per i cinesi. Tutto sarà curato nei minimi dettagli.

Per quanto riguarda la cordata, i nomi usciranno sicuramente al closing, quindi l'annuncio al pubblico avverrà in grande stile nel corso della conferenza stampa.
Il fondo è composto da nomi di aziende con grandissime liquidità, quindi i tifosi possono stare tranquilli. Qualcuna è uscita (quelle che non avevano capitali fuori dalla Cina), inoltre ci sono due novità e si sta ragionando in particolare se inserire una di queste due. Quindi il fondo sarà definitivamente chiuso in questi giorni. La certezza, in ogni caso, è che il closing ci sarà al 100%, anche qualora per assurdo dovesse accadere un colpo di Stato ad Hong Kong. Infatti il grande regista dell'operazione, Yonghong Li, ha ugualmente pronti 420M (320+100) di tasca sua da investire per la chiusura.
Insomma ormai niente può ostacolare l'approdo del Milan nelle mani dei suoi nuovi facoltosi proprietari cinesi.


10 febbraio 2017 - Milan: il closing si terrà ad Arcore o a Villa Gernetto.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 10 febbraio, il closing per la cessione del Milan non si terrà a Casa Milan. La location verrà scelta personalmente da Sivlio Berlusconi. Sarà, dunque, Arcore o Villa Gernetto. I cinesi, inoltre, vorrebbero chiudere la questione direttamente il 1 marzo, senza aspettare l'ultima data utile, ovvero il 3 marzo. Le parti sono al lavoro.

Come riportato da Tuttosport, durante l'evento (del closing) verranno svelati anche i nomi degli investitori che fanno parte della cordata. Per il mercato di giugno, i milioni a disposizione per rafforzare la rosa saranno 120-150.


11 febbraio 2017 - Closing Milan: assemblea 1 marzo ancora non convocata

Confermato: nella GU odierna non è presente alcuna convocazione dell'assemblea dei soci (per il closing con i cinesi di Sino) ACMilan. Quindi si va ufficialmente a martedì 14 febbraio, ultimo giorno possibile per la pubblicazione entro il 1 marzo (anche a novembre avvenne esattamente 15 giorni prima).

13 febbraio 2017 - Closing: SES ha estinto il prestito relativo alla seconda caparra

Come documentato da Calcio e Finanza, Sino Europe Sports, in data 23 gennaio 2017, ha rimborsato a Willy Shine International Holdings Limited il prestito da circa 102 Milioni di euro ottenuto al fine di corrispondere a Fininvest la seconda caparra prodromica al closing fissato per il 3 Marzo 2017.
Sul documento ufficiale attestante l'avvenuto rimborso è visibile la firma di uno dei più stretti collaboratori di Yonghong Li: Chen Huashan


14 febbraio 2017 - Milan: convocata assemblea dei soci 1-3 marzo. Ufficiale.

Nell'ultimo giorno utile, 14 febbraio 2017, è arrivata la tanta attesa ufficialità della convocazione dell'assemblea dei soci del Milan in doppia data (come previsto) 1 e 3 marzo. Via libera verso il closing, dunque!

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14 febbraio 2017 - Bloomberg: ritardo nelle autorizzazioni colpa del Dalai Lama.

Incredibile articolo uscito pochi minuti fa da Bloomberg, portale economico di fama mondiale.
Secondo il portale, i ritardi nelle autorizzazioni sarebbero dovuti alla spiacevole (per i cinesi) vicenda riguardante la cittadinanza al Dalai Lama. Il governo di Pechino infatti si sarebbe irritato moltissimo per la questione, al punto da bloccare, quasi per ripicca, i trasferimenti dei fondi necessari per l'acquisto del Milan, squadra locale.
In ogni caso dalla società rossonera fanno sapere di non aver avuto niente a che fare con la cittadinanza del Dalai Lama e che Berlusconi non ha in alcun modo sostenuto la cosa. Ma le autorità cinesi non ci avrebbero creduto.

SES ha rifiutato di commentare la vicenda, così come Fininvest e la stessa ambasciata cinese in Italia.


14 febbraio 2017 - Fininvest annuncia: trattativa con Sino per il 99,9% del Milan.

Finivest, contattata dall'Adnkronos riguardo le voci uscite nel pomeriggio su Berlusconi che potrebbe tenere il 20% del Milan, ha annunciato che la cessione del club rossonero ai cinesi di Sino riguarda il 99,9% delle quote.

15 febbraio 2017 - Milan: closing il 3 marzo. Tutte le news sull'evento.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 15 febbraio 2017, riporta che il closing per la cessione del Milan arriverà, molto probabilmente, il prossimo 3 marzo, nel corso della seconda convocazione dell'assemblea dei soci. La location è ancora da decidere. Villa San Martino o Villa Gernetto. L'organizzazione si è già messa in moto, considerato che mancano pochi giorni alla data x. Si sta lavorando a tutto, dagli interpreti al catering.

Per quanto riguarda la lista degli investitori, Fininvest al momento ne ha ricevuta una ufficiosa ma che sembra vicina a quella definitiva. Ieri si parlato di SES disposta a lasciare il 20% del club a Berlusconi. Ma Fininvest non ha mai ricevuto tale proposta. La cessione è del 99,93% delle quote. E lo scorso mese c'è stato un incontro ad Arcore tra Berlusconi, Galliani e Fassone. Il presidente rossonero ha voluto conoscere il nuovo AD.

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News precedenti

Campopiano a Sportitalia:

Closing il 3 marzo

-assemblea ore 9 e 30
-closing ad Arcore intorno 13/13e 30
-conferenza stampa a casa Milan ore 16


15 febbraio 2017 - Berlusconi voleva mantenere il 20%. Montella via perché renziano?


Il sito Repubblica.it ha da poco pubblicato un articolo, a firma Currò e Pagni, in cui si conferma la notizia rilasciata da AdnKronos ieri sera, agenzia vicina alle vicende di centro-destra (qui l'agenzia nella sua forma originale:
Silvio Berlusconi avrebbe voluto mantenere il 20% del Milan e avere potere decisionale sulle scelte tecniche della squadra, oltre a mantenere Galliani come AD. Ma ovviamente non c'è stato niente da fare, non a caso Fininvest ha ribadito che la cessione del Milan riguarda il 99,9% delle quote appartenenti alla holding di famiglia.
Ma a giudicare da queste notizie, l'ex premier sembrerebbe tutt'altro che rassegnato e dunque fino alla fine si preannunciano colpi di scena.

Confermato anche l'incontro con Galliani e Fassone qualche mese fa per discutere di Montella. I problemi non riguarderebbero solo le idee tattiche del MR, ma anche quelle politiche. Infatti l'allenatore rossonero sarebbe molto vicino a Matteo Renzi e la cosa non sarebbe affatto gradita a Berlusconi che non ama chi non vota Forza Italia e che già in precedenza ha sofferto quegli allenatori che avevano visioni politiche diverse dalle sue (es. Zaccheroni o Sarri, bocciato proprio per quel motivo).


16 febbraio 2017 - Closing Milan: incertezza interna. Cinesi puntano a borsa Hong Kong.

Ultime news da La Repubblica sul closing per la cessione del Milan in programma il prossimo 3 marzo ( Milan: closing il 3 marzo. Tutte le news sull'evento. ) il piano dei cinesi di Sino è quello di quotare il club alla borsa di Hong Kong entro i prossimi 3 anni. Ciò spiegherebbe anche tutto il mistero dietro i nomi di coloro che fanno parte della cordata e che ancora non sono stati rivelati. Ciò fa pensare, inoltre, che si tratti di un'operazione finanziaria e ad una presa in carico del 99,93% del club da parte istituti finaziari e banche cinesi e non ad all'acquisto da parte di un gruppo di industriali. E non è un caso che uno dei nomi più forti sia quello di Huarong. Ma i misteri non finiscono qui. A pochi giorni dal closing, non si è più parlato della questione autorizzazioni. Che fine hanno fatto? Il governo cinese ha esaminato la proposta? Ha detto si o no? E perchè non si è saputo più nulla? C'è anche molta incertezza all'interno del club e le informazioni latitano, anche per i dipendenti. Non trapela nulla e c'è preoccupazione. Una fonte racconta:"La cosa peggiore è che nessuno ci dice niente".

Resta da chiarire ancora la posizione di Berlusconi. Nonostante le smentite, l'attuale patron rossonero potrebbe tenere il 20% del club.


16 febbraio 2017 - Milan: ecco la scatola cinese che acquisterà il club.

Aggiornamenti da Pasquale Campopiano sulla cessione del Milan e sulla struttura societaria. Secondo quanto riportato dal giornalista, che pubblica un documento in esclusiva (lo riportiamo di seguito), la scatola cinese che sta rilevando il club sarà composta in questo modo: piano B per superare l'ostacolo autorizzazioni, creazione di un nuovo fondo (il nome verrà reso noto al closing) controllore della Rossoneri Sport di Hong Kong. Dalla stessa Hong Kong, la prossima settimana, verranno inviati i soldi (320 milioni per il closing + 100 per il club) alla Rossoneri Sport Lussemburgo. Da Lussemburgo, i soldi arriveranno a Milano.

L'amministratore della società Rossoneri Sport Lussemburgo è il prestanome (e uomo che funge da collegamento perfetto tra le scatole cinesi di SES) Chen Huashan.


16 febbraio 2017 - Agi China: 7-8 grandi aziende nella cordata di Sino

AgiChina: fonti vicine alla cordata cinese riferiscono che gli investitori verranno in Italia entro il 3 per incontrare Fininvest e chiudere l'operazione. L'intenzione di Sino è di chiudere in seconda convocazione. Le stesse fonti assicurano che l'impegno finanziario verrà assicurato con o senza le autorizzazioni del governo cinese. Sul ritardo hanno pesato diversi fattori tra cui le recenti strette sui capitali in uscita dalla Cina a partire dalla fine di novembre e il fatto che, comunque, il nulla osta deve arrivare da parte di tre organi: la National Development and Reform Commission (NDRC), il Ministero del Commercio (Mofcom), e la State Administration for Foreign Exchange (SAFE). In assenza di queste autorizzazioni, le fonti fanno sapere che hanno utilizzato fondi degli stessi investitori già presenti al di fuori della Cina. Secondo quanto appreso da AgiChina, la conferma finale degli investitori dovrebbe avvenire a giorni e i nomi fino ad ora trapelati, quei grandi nomi, dovrebbero essere confermati. La partecipazione di Huarong è data per certa. Inoltre il gruppo di investitori non sarebbe composto da 4-5 aziende ma da 8-9. Anche se sulla trattativa aleggiano i soliti dubbi di qualcuno, come ad esempio Forchielli che sostiene che i capitali secondo lui non sono delle stesse persone. Anche su Huarong Forchielli ha dei dubbi: la sua struttura è incompatibile con l'acquisto di una squadra di calcio. Un fondo nato per ristrutturare società non può che comprare realtà finanziarie. Al massimo quindi Huarong nasconderà altri investitori.
Ma SES non la pensa così, infatti secondo il consorzio la norma anti-riciclaggio italiana è più che sufficiente per fugare ogni dubbio.
Ma non solo, tra le novità vi è anche la direttiva 2015/849/CE, che prevede l'inserimento dei reati fiscali come attività criminosa.
Infine secondo SES l'origine chiara del capitale è un vincolo contrattuale del closing: "Nel consorzio figurano investitori istituzionali, tra cui Huarong, società solide e tracciabili". Infine qualora arrivasse il nulla osta gli ultimi soldi potrebbero arrivare anche dalla Cina.


17 febbraio 2017 - Milan: per il closing forse ci saranno anche alcuni investitori.

Ultime news sul closing per la cessione del Milan dal Corriere della Sera in edicola oggi, 17 febbraio 2017. Secondo quanto riportato dal quotidiano, il 3 marzo (data della seconda convocazione dell'assemblea) diventa sempre più la data più probabile per la chiusura della trattativa. Ed in occasione dell'evento è possibile che arrivino a Milano alcuni investitori della cordata che fa capo a Sino.

17 febbraio 2017 - Berlusconi intenzionato a rifiutare la presidenza onoraria.

Come riporta l'edizione odierna del CorSport, Silvio Berlusconi è intenzionato a rifiutare il ruolo di presidente onorario offertogli da SES. Troppo diverse infatti le visioni tecniche tra l'ex premier e la nuova dirigenza cinese, acuite anche dai recenti scambi d'opinione su Montella che Berlusconi avrebbe già allontanato.
Il presidente, comunque, dovrà dare una risposta definitiva entro il 3 marzo.


17 febbraio 2017 - Cessione Milan: Huarong è tra gli acquirenti. CDA italo-cinese.

Ultimissime by Campopiano: arrivano conferme importantissime su Huarong, nome che per primo rivelò proprio il giornalista molti mesi fa. Fonti vicine alla trattativa confermano che la China Huarong Assets Management è dentro l’operazione come investitore e non come semplice finanziatore come successo con la seconda caparra.
Il CDA che verrà sarà composto al 50% da italiani e al 50% da cinesi. Sicure le presenze di Fassone e dei due Li. Si sta valutando anche l'inserimento di rappresentanti di alcune delle aziende.
I cinesi sbarcheranno a Milano il 3 marzo, il giorno del closing, per questo motivo forse la conferenza stampa potrebbe slittare al 4 marzo.
Altra novità importante è che SES entro la fine della prossima settimana comunicherà la struttura definitiva del fondo a Fininvest (ma è chiaro che chi vende è da tempo a conoscenza di tutti i movimenti di chi compra).

Infine Berlusconi difficilmente accetterà la carica di presidente onorario dato che i cinesi gli hanno confermato che non avrà alcun ruolo operativo.


18 febbraio 2017 - Closing Milan: completata la raccolta dei 320 milioni.

Importanti news dalla Gazzetta in edicola oggi, 18 febbraio 2018, sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato, è stata completata, ad Hong Kong, la raccolta dei 320 milioni di euro che serviranno a completare l'acquisto del club il prossimo 3 marzo. Ora i soldi devono essere recapitati a Fininvest.

Gazzetta dello Sport: la delegazione cinese sarà nutrita, per il closing infatti sono attese una trentina di persone.
Il giorno dopo, 4 marzo, la conferenza stampa al mattino in modo da avere la massima visibilità in Cina e la sera prima passerella a San Siro per Milan Chievo


19 febbraio 2017 - Milan-Chievo: prevista la nuova dirigenza, proprietà e sponsor.

Come riporta La Stampa, stasera andrà in scena l'ultima partita casalinga per Berlusconi e Galliani.
Nel corso della prossima, Milan Chievo, alla "Scala del Calcio" faranno il loro debutto l'AD Fassone, il vice presidente Yonghong Li (ancora in attesa della risposta di Berlusconi), il suo braccio destro Han Li, il DS Mirabelli, più una delegazione di investitori e sponsor pronti a supportare la rinascita rossonera.


20 febbraio 2017 - Closing Milan: entro fine settimana soldi e lista investitori.

News dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 20 febbraio, sul closing per la cessione del Milan. Entro il prossimo fine settimana Fininvest dovrebbe ricevere tutti i soldi (420 milioni) necessari per la chiusura dell'operazione. Inoltre, Sino dovrebbe svelare, finalmente, la lista definitiva dei soggetti che fanno parte della cordata.

20 febbraio 2017 - Maroni:"Silvio lascia, è tutto fatto. C'è un colosso da 10 miliardi"

Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia e grande tifoso rossonero nonché amico intimo di Berlusconi, ha da poco rilasciato queste dichiarazioni: "Tra pochi giorni, con molte lacrime agli occhi, dovrebbe finire una gloriosa epoca per il Milan, i tifosi, me stesso e Silvio Berlusconi... speriamo bene. Ancelotti? Sarebbe un ritorno eccezionale. Fassone sta già lavorando per portare un paio di nomi tra quelli che circolano. Ex Inter? Glielo si può perdonare.... soprattutto se si presenta bene con qualche buon acquisto. E se questo cambio di proprietà significa tornare alla stagione dei grandi investimenti, allora ben venga.
Berlusconi ha fatto questa scelta con grande sofferenza perché ama il Milan, il dado ormai è tratto e sono state compiute tutte le operazioni finanziarie necessarie. Mi pare difficile che dica all'ultimo che era tutto uno scherzo.
Silvio ha anche provato a restare con una quota di minoranza, ma c'è questo colosso che lo scorso anno ha avuto 10 miliardi di introiti... spero che Fassone convinca i cinesi che con noi ci vuole anche la passione."


20 febbraio 2017 - Closing Milan: 27-28 febbraio soldi in Lussemburgo. Il 4 conferenza.

Ultim'ora Sky Peppe di Stefano: i soldi arriveranno in Lussemburgo tra il 27-28 (lunedì-martedì prossimo), e verranno depositati nelle casse Fininvest tra il 1 e il 3 marzo. Il giorno 3 ci sarà il closing ad Arcore o a Villa Gernetto.
Poi le due assemblee, nella prima Galliani e Barbara daranno le loro dimissioni, nella seconda la nuova proprietà nominerà il nuovo CDA. La conferenza stampa sarà svolta il 4 perché altrimenti l'idea iniziale di farla alle 18/19 del 3 marzo contrastava con la notte in Cina. Quindi per una questione di visibilità in Oriente è stata rimandata al giorno dopo.


20 febbraio 2017 - Milan: Berlusconi pronto a lasciare. Li nuovo presidente? Le news.

Ultime news da La Stampa sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dalla versione online del quotidiano, Silvio Berlusconi va verso il no alla proposta di presidente onorario. Di conseguenza, servirà un presidente. Il candidato numero uno a ricoprire la carica è Yonghong Li il quale arriverà in Italia venerdì 3 marzo insieme ad altre 30 persone (parenti, investitori, collaboratori).

Capitolo investitori: la lista verrà svelata al closing. Huarong è dentro la cordata così come Haixia e gli stessi Yonghong Li ed Han Li. In più, ci saranno altre 4-5 aziende.

i cinesi hanno intenzione di fare sul serio e di rafforzare la rosa per puntare alla qualificazione alla prossima Champions. Piacciono Benzema, Aubameyang e Keita.

Inoltre, la nuova proprietà si recherà a Nyon per parlare con la Uefa del Voluntary Agreement ( qui i dettagli -) Milan senza limiti sul mercato grazie al Voluntary Agreement. ).

Campopiano: SES ha aperto un conto italiano Unicredit, stessa banca Fininvest, per snellire le procedure di accredito dei soldi necessari al closing. A questo punto, dunque, tutto sarà molto velocizzato.
Così facendo non sarà necessario il loro deposito in Lussemburgo ma potranno arrivare da HK direttamente in Italia nelle casse di Fininvest. Tra il 27 e il 28 febbraio i soldi raccolti saranno disponibili sui conti SES ad HK. Poi tra il 1 e il 2 il trasferimento sul conto Unicredit italiano. E il 3 marzo il trasferimento immediato a Finininvest che fa già parte di quel circuito bancario. Lo stesso giorno, dopo che l'assemblea avrà accettato le dimissioni di Galliani e Barbara, avverrà la nomina del nuovo CDA, con Yonghong Li e Fassone certi di uno scranno.
E' attesa una delegazione di circa 30 persone, una decina dovrebbero rappresentare le aziende mentre gli altri saranno giornalisti venuti appositamente dalla Cina. Sempre nello stesso giorno, 4 marzo, prima uscita ufficiale della nuova proprietà nel corso di Milan Chievo.
Huarong confermata tra gli investitori.


22 febbraio 2017 - Milan: poco più di una settimana al closing. Le news.

Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 22 febbraio, mancano solamente 9 giorni alla storica cessione del Milan. Il closing, come si sa, arriverà il 3 marzo 2017. Nel fine settimana, o all'inizio della prossima, Sino comunicherà a Fininvest la lista degli investitori. Saranno 5-6, tra i quali Huarong e Haixia. Il nuovo CDA sarà composto da quattro italiani (e milanisti) e quattro cinesi. Se Berlusconi rinuncerà alla carica di presidente onorario, il nuovo presidente operativo sarà Yonghong Li.

I soldi per il closing, 420 milioni di euro totali, verranno trasferiti direttamente da Hong Kong all'Italia, senza più passare per il Lussemburgo.

Closing, dunque, previsto per il 3 marzo alle ore 9:30. Giorno in cui Barbara e Galliani saluteranno definitivamente. La cerimonia, qualche ora dopo a Villa San Martino o Villa Germetto. Per il closing arriverà una delegazione di 30 cinesi.

La conferenza di Montella pre Chievo verrà anticipata a giovedì. Il 4 marzo, la conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà che poi si recherà allo stadio ad assistere a Milan - Chievo prima, storica, partita del Milan cinese.

La nuova dirigenza dovrebbe entrare a Casa Milan il 7 marzo. QUI i dettagli -) http://www.milanworld.net/milan-la-n...o-vt44670.html

IfengTV, televisione pubblica cinese, parla della cessione del Milan come della più grande operazione economica nel mondo dello sport mai avvenuta nella storia della Cina. Qui il link: v.ifeng.com/news/sports/201702/0112f61b-a3c2-487b-8f91-9b49b5f9b248.shtml


24 febbraio 2017 - Closing, ecco i nomi degli investitori: CCB, Huarong, Haixia e...

Ultim'ora Festa: sembra tutto pronto per il tanto atteso closing. Secondo le indiscrezioni nei giorni scorsi Fininvest ha ricevuto la lista degli investitori che dovrebbe essere confermata nel fine settimana. Eccoli:

- Haixia Capital
- China Huarong Asset Management
- China Construction Bank (CCB)
- China Merchants Bank (CMB)
- Un asset manager di Hong Kong

Sono uscite dalla lista quindi le due banche provinciali (Bank of Guangzhou e la China Zheshang Bank). Secondo il giornalista questo assetto avrebbe una sua logica perché nella cordata sono presenti soltanto investitori-finanziatori che parteciperanno all’operazione tramite loro società offshore. Infatti il governo cinese non avrebbe autorizzato l'esportazione del capitale e quindi gli investitori hanno potuto utilizzare soltanto fondi già al di fuori della Cina.
L'obiettivo finale del consorzio è la quotazione in borsa.
Il passaggio del danaro potrebbe avere una tappa intermedia in Lussemburgo, ma i 320M restanti non dovrebbero arrivare subito bensì in due rate: 247M subito e altri 73M all'atto del rifinanziamento del debito con Goldman Sachs.
Tuttavia oltre ai 247M i cinesi verseranno anche i soldi dovuti per le spese di gestione fino ad oggi, quindi altri 60/70M per un totale di poco più di 300M.
Per gli investimenti, invece, ci sarebbero a disposizione 120/130M. Il CDA sarà composto da 3 italiani e 3 cinesi: dal lato SES avremo Yonghong Li, Han Li e un altro professionista cinese. Tra gli italiani avremo manager tifosi milanisti.

L'operazione dunque va verso la conclusione con lo sconosciuto Yonghong Li che è riuscito nell'impresa di raggruppare un clamoroso parterre di investitori per conquistare il club rossonero tramite capitali off shore.


24 febbraio 2017 - Huarong smentisce ogni tipo di interesse per il Milan.

Secondo quanto scrive business insider (a firma di Giuliano Balestrieri), Huarong avrebbe smentito, ai loro taccuini, ogni tipo di interesse nei confronti del Milan e del mondo del calcio in generale. le parole pronunciate da Kelly Fung, che gestisce la comunicazione del colosso cinese (tramite la società PordaHavas di cui è vice presidente) : "Non sappiamo chi sia Sino Europe, possiamo dire che non siamo coinvolti nell'acquisto del Milan.

Dall'Italia, anche Albero Forchielli conferma le notizie in possesso del portale : "Qui in Cina non si è mai parlato del coinvolgimento di Huarong, è impensabile che una banca di proprietà statale possa entrare in un business come quello del calcio".

La composizione della cordata, quindi, potrebbe non essere così salda. Secondo il Sole 24 ore, Fininvest potrebbe in caso di problemi accettare anche un pagamento dilazionato.


25 febbraio 2017 - BII: un nuovo gruppo di investitori vuole il 50% del Mlilan.

Business Insider Italia sgancia una nuova bomba, nella notte. Ormai mancano pochissimi giorni al tanto atteso closing, ma la situazione in casa Milan non è ancora del tutto chiara, con il mistero Huarong che alla fine dovrebbe essere solo un finanziatore del veicolo Rossoneri Sports. Se il closing si farà, si spera che qualcuno alla fine dirà se i soldi sono arrivati e da dove provengono. In caso contrario, se il closing non dovesse farsi, Fininvest ha già pronta l'alternativa. Si tiene i 200 milioni delle caparre e vende il 50% del Milan ad un altro gruppo di investitori (che ha manifestato interesse) per altri 200 milioni. E Berlusconi, ovviamente, manterrebbe la gestione del club.

25 febbraio 2017 - Closing Milan: soldi e lista a inizio settimana. E Huarong...


Aggiornamenti dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 25 febbraio 2017, sulla cessione del Milan a Sino. Si passa da punti interrogativi come il caso Huarong ( Yonghong Li ad oggi è l'unico azionista di SES. Colossi finanziatori ) a segnali che indicano che la direzione sia quella giusta, come Berlusconi che l'altro ieri ha confermato il sì alla cessione (notizia già riportata, come al solito, prima di tutti gli altri su queste pagine NDR). Huarong ieri, attraverso un portavoce, ha smentito di essere nella cordata e addirittura ha affermato di non conoscere Sino. Occorre fare due precisazioni, però: la prima, è che la stessa Huarong è una una finanziaria al 45% a partecipazione statale. E lo Stato non ha ancora fornito le autorizzazioni. La seconda, è che Huarong potrebbe entrare nell'operazione come finanziatore e non come investitore. Le uniche due certezze ad oggi sono Yonghong Li ed Haixia. Si parla anche di due banche, CCB e CMB, e un istituto assicurativo. Si pensava che la lista definitiva con tutti i nomi arrivasse ieri, ma così non è stato. Verrà consegnata, probabilmente, all'inizio della prossima settima. E sempre nella stessa data Fininvest riceverà i soldi. Giovedì arriverà a Milano la delegazione cinese composta da 32 persone. Nel nuovo CDA ci saranno tre consiglieri cinesi e tre italiani (uno, Fassone).

26 febbraio 2017 - Milan: cinque giorni al closing in un clima surreale.

Il Corriere della Sera in edicola oggi, 26 febbraio 2017, riporta che, nonostante manchino cinque giorni al closing per la cessione del Milan, le parti sono abbastanza terrorizzate da un possibile passo falso all'ultimo metro e si comportano come se mancassero cinque mesi. Si parla poco e non si conferma nulla. E la confusione, tra investitori, veri o presunti, e finanziatori, aumenta. Anche Paolo Maldini ieri (come riportato NDR) ha confermato di avere ancora tanti dubbi legati al closing. Arrivati a questo punto però, ci sono pochi dubbi riguardo la chiusura della trattativa. Il closing si farà, o meglio dovrebbe farsi. Prima di dare certezze assolute, è meglio aspettare che i soldi transitino dal Lussemburgo. Inoltre, Berlusconi non ha ancora deciso se accettare o meno la carica di presidente onorario. I cinesi, in base alla decisione, hanno pronti due tipi di organigramma. Tutto abbastanza surreale.

Luca Pagni, Repubblica:

Dopo 31 anni di Milan, e dopo aver portato i rossoneri ad essere tra le squadre più titolate al mondo dietro al solo Real, tra investimenti esosi e 5 coppe campioni, l'epopea Berlusconi sta per finire. Ormai è giunto il momento per l'ex cavaliere di farsi da parte e cedere la società. E come l'Inter, il destino del Milan parlerà Oriente, sempre più sulla via della seta. La nuova proprietà, formata dal fondo d'investimento Sino Europe Sport, arriva dalla Cina.
Però rispetto ad altri passaggi di consegne, questa cessione è assai più complessa e segna inevitalbimente un nuovo step di qualità tra calcio e finanza. Ovvero, tutti i principali investitori di Sino sono banche o istituzioni finanziarie, mentre i nomi delle imprese accostate alla cessione, nel periodo antecedente, avranno la funzione di sponsor. E questo significa una cosa importante:
da un lato le banche garantiscono liquidità all'investimento, dall'altro però fanno capire che potrebbero trattarsi solo d'investitori temporanei ( non per lungo periodo NDR). La data stabilita per il closing è il 3 marzo, con a seguire, la giornata seguente, la conferenza di presentazione degli investitori a Casa Milan. In quel momento verranno resi noti i nomi di chi parteciperà all'affare. I cinesi del diavolo metteranno, oltre alla cifre d'acquisto, anche altri 200 milioni nel club, che verranno utilizzati per la gestione societaria e per l'acquisto di quei giocatori che avranno l'onere e l'onore di riportare il Milan ai vertici in Italia, prima, ed in Europa.
Di questo se ne occuperà Marco Fassone, il nuovo AD che andrà a sostituire la vecchia diarchia formata da Galliani-Barbara Berlusconi. A lui anche il difficile compito di convincere una della bandiere più importanti della Storia milanista, Paolo Maldini, visto dai cinesi come unico rappresentante del DNA rossonero nel Mondo. L'ex capitano, ieri, ha declinato nuovamente l'invito, manifestando i suoi dubbi sul closing, ma chissà quante cose potrebbero cambiare già dalla settimana prossima.


27 febbraio 2017 - Milan: i primi 100 milioni saranno un prestito degli azionisti.

Come riportato da Pasquale Campopiano, Sino, prima del closing, verserà a Fininvest i soldi per completare l'operazione. Inoltre, verranno messi altri 100 milioni per la gestione del club. Quei 100 milioni saranno un prestito, a tasso zero e senza interessi, degli azionisti di SES al Milan.

Anche Thohir fece la stessa operazione con l'Inter, ma inserì anche un tasso d'interesse.


28 febbraio 2017 - Milan: -4 al closing. Le ultime news.

Ormai mancano quattro giorni al closing che si terrà venerdì 3 marzo. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, ieri, durante il pranzo ad Arcore (presenti tra gli altri Berlusconi e Galliani) si è parlato anche della questione Milan. Come affermato da Galliani a Radiocor, tutto fa pensare che il closing si farà. Ci sono due punti delicati, però: Fininvest non ha ancora visibilità dell'ultima rata e non ha ancora ricevuto la lista definitiva degli investitori (Huarong dovrebbe partire come finanziatore ma più avanti potrebbe diventare investitore). Probabile che per entrambe le questioni si arrivi quasi a venerdì. Il closing sarà curato dallo studio notarile Busani, Ridella e Mannella. La sede più probabile per le firme resta Arcore. Riguardo la prima conferenza stampa della nuova proprietà, in programma sabato, Yonghong Li curerà l'apertura poi parleranno Han Li e Fassone. I cinesi dopo il closing, avranno incontri istituzionali extra Milan. Dovrebbero rientrare in patria domenica.

Corriere della Sera in edicola: Berlusconi non ha ancora deciso se accettare o meno la presidenza onoraria anche se ora sembra più positivo. Se dirà di sì, Yonghong Li diventerà vice presidente. In caso contrario, sarà lo stesso Li a ricoprire il ruolo di presidente del club.

Sempre il Corriere della Sera svela quelli che saranno i nomi italiani, insieme a Fassone, nel nuovo CDA: Roberto Cappelli e Marco Patuano. Il primo è un avvocato che ha seguito tutta la trattativa per la cessione del club. E' un uomo di fiducia della Unicredit ed è l'avvocato di Bollorè e Vivendi. Patuano è un manager e un tifoso rossonero.

Ancora non sono stati comunicati i nomi degli investitori ma Li, Haixia e Huarong avranno un ruolo di spicco.


28 febbraio 2017 - Milan: Berlusconi ha detto sì. Sarà presidente onorario e nel CDA.

Ultime news da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore. Secondo quanto riportato dal giornalista, Berlusconi ci ha ripensato ha detto sì alla proposta dei cinesi. Sarà il presidente onorario del nuovo Milan ed entrerà nel CDA.

Il nuovo consiglio d'amministrazione, dunque, sarà composto da Berlusconi, Yonghong Li, Fassone, Han Li, Cappelli, Patuano più, come riportato da Repubblica, ad un membro di Haixia.

Gli investitori/finanziatori invece saranno: Yonghong Li, Haixia, Huarong, CCB, CMB più un asset manager di Hong Kong.


28 febbraio 2017 - Milan: CMB si sfila:"Non ne sappiamo nulla".

Agi China ha contattato China Merchant Bank in merito alle voci che parlano della partecipazione dell'istituto di credito in Sino:"Non sappiamo nulla a proposito di queste voci. Siamo quotati in borsa e trasparenti. Se la notizie fosse vera, sarebbe già stata resa nota". Commento a margine di Forchielli che conferma che nessuna banca investirebbe mai nel mondo del calcio, per giunta aggirando il divieto imposto dal governo cinese.

28 febbraio 2017 - Peppe Di Stefano: "Ci sono dubbi sul closing"

"Oggi è una giornata particolare, diversa dalle altre. Raccogliamo indiscrezioni sul closing. Si dice che Ses abbia chiesto una nuova proroga a Fininvest, ma la notizia è stata smentita dalle parti. Il closing non dovrebbe essere in dubbio, ma c'è fibrillazione nell'ambiente. Raccogliamo anche smentite sui vari investitori. Mentre nei precedenti giorni c'erano certezze, oggi ce ne sono un pò di meno".

Bellinazzo: si sta discutendo sull'eventualità di rateizzare l'ultimo pagamento.

Peppe Di Stefano: 4 ipotesi in gioco.

1) i cinesi trovano i soldi e risolvono i problemi entro il 3
2) Silvio concede ulteriore proroga
3) Silvio si tiene i 200M e salta tutto
4) si convertono i soldi già versati in azioni in favore di SES


28 febbraio 2017 - Closing Milan: assemblea dei soci in seconda convocazione. Ufficiale

Comunicato ufficiale: AC Milan informa che, in considerazione di quanto comunicato alla società dall'azionista di maggioranza Fininvest S.p.A., l’assemblea dei soci avrà luogo in seconda convocazione il 3 marzo 2017 alle ore 09.30 presso Casa Milan (via Aldo Rossi 8, Milano).

28 febbraio 2017 - Closing Milan. Spariti gli investitori. Non si rintracciano.

Ultime news agghiaccianti sulla cessione del Milan da Adnkronos: Mistero Closing Milan, sembrano spariti gli investitori/finanziatori. Fassone (AD in Pectore) che stava organizzando la conferenza stampa insieme ad un giornalista di Milan Tv, non riesce più a mettersi in contatto con i rappresentanti di SES. Sembra che gli investitori/finanziatori si siano dileguati.

28 febbraio 2017 - Closing Milan 3 marzo. Si fa o no? Le ultime news.

Topic di ripielogo con le ultime news già riportate, com sempre in anticipo su tutti, nei rispettivi topic.

Facciamo chiarezza:

Ultimissima news: saltata ufficialmente l'assemblea in programma domani. Quindi, può slittare anche il closing. Lo riporta Sky.


28 febbraio 2017 - Closing Milan: si è riaperta la trattativa per la cessione.

Ultime news da Luca Pagni de La Repubblica. Quando ormai mancano (o mancavano, NDR) soli tre giorni al closing, si è riaperta la trattativa per la cessione Milan. E lo sostengono fonti vicine al club. Le ipotesi sono due. Una sostiene che Sino avrebbe chiesto una dilazione riguardo i tempi di pagamento. L'altra, invece, riguarda Silvio Berlusconi che non si sarebbe rassegnato a lasciare e vorrebbe una presidenza attiva. In parole povere, vorrebbe dire la sua riguardo le scelte tecniche.

La sostanza, comunque, è che a poche ore dal closing, ecco che spuntano, come al solito, nuovi problemi.

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Ultime news da Sky sulla nuova, ennesima, telenovela riguardante la cessione del Milan. Secondo le ultime news riportate dall'emittente, ci sono dei contatti in corso tra gli advisor di Sino e Fininvest per provare a risolvere e sbloccare la situazione.

Ricapitolando le news precedenti, diverse fonti convergono sul fatto che i cinesi non hanno ancora tutti i soldi necessari per il closing e che vogliano pagare l'ultima parte a rate.

Per il gli Adnkronos, invece, gli investitori sono addirittura spariti. Qui i dettagli -) Closing Milan. Spariti gli investitori. Non si rintracciano.


28 febbraio 2017 - Closing Milan: SES ha chiesto proroga di un un mese con caparra.

Ultime news dalla Gazzetta dello Sport sull'agghiacciante vicenda riguardante la cessione del Milan. Si va verso l'ennesimo e vergognoso slittamento.

SES ha chiesto la proroga di un mese in cambio di una nuova caparra da 100 milioni di euro.

Anche Sky conferma.


1 marzo 2017 - Milan: il closing "farsa" slitta di un mese. O sarà pesce d'aprile?

Ecco le notizie, dai quotidiani in edicola oggi, 1 marzo 2017, sull'ennesimo slittamento del closing per la cessione (o presunta tale) del Milan.

Tuttosport, come al solito, ci va giù durissimo: Milan, farsa closing. Niente soldi e nuova proroga.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, invece, si chiede: Milan, ma che succede? Il closing slitta di un mese. Chi si è preso una giornata di pausa, ieri, oggi si sveglia in un mondo tutto nuovo. Yonghong Li ha fatto sapere a Fininvest che due finanziatori si sono ritirati. Da lì, tutto il caos che ne è conseguito. Anche tra i tifosi. Ora, se Sino pagherà altri 100 milioni entro il 10 marzo, Fininvest si impegnerà a fissare un nuovo closing. La prossima data? Il 31 marzo, forse. O a Villa Certosa o nella sede dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli. Si farà o sarà pesce d'aprile?

Sino ha proposto anche un closing ridotto, con pagamento completo a marzo, ma Fininvest ha detto no. Berlusconi potrebbe anche decidere di incassare i 200 milioni e salutare definitivamente i cinesi. Ma la cosa sembra improbabile.

Una cosa, tra le tante, non quadra. Per quale motivo Yonghong Li, che è tutto fuorchè un miliardario, ha deciso di rischiare i 200 milioni delle caparre senza avere la certezza di chiudere l'operazione? A questo punto c'è anche molta preoccupazione riguardo il futuro del club. I soldi che arriveranno a Fininvest per il closing, sempre che arriveranno, saranno frutto di finanziamenti. E la tenuta del club è a rischio.

I tifosi, comunque, sono già in apprensione per il mercato estivo (e per i famosi 150 milioni...) e, soprattutto, per il rinnovo e per il futuro di Gigio Donnarumma.

il Corriere della Sera in edicola: i cinesi non sono spariti ma hanno avanzato proposte alternative nella giornata di ieri. Il loro obiettivo, con il rinvio, è chiudere positivamente la trattativa e soprattutto non perdere i 200 milioni delle caparre. Berlusconi, per ora, non intascherà i 200 milioni. Fino a venerdì continuerà a trattare con Sino per il rinvio del closing con pagamento di 100 milioni di caparra (la terza). Sino ieri voleva chiudere lo stesso, nonostante mancassero i famosi 100 milioni. Fininvest però ha detto di no in quanto non se l'è sentita di mettere a rischio il futuro del club. Ed ora sarà difficile convincere Raiola a stare buono riguardo il rinnovo di Donnarumma.

Il Sole 24 Ore oggi in edicola (Festa): il problema è strettamente finanziario. Per farla breve mancano all'appello un centinaio di milioni dei 320 pattuiti. La situazione è molto complessa e le ipotesi al vaglio sono tre:
A) proroga di un mese con terza caparra da 100 milioni, la favorita;
B) Fininvest rimane come socio di minoranza;
C) modifica degli accordi, Fininvest il 3 Marzo riceve quanto raccolto da SES fin qui, rimandando di qualche giorno l'incasso dei 100 milioni mancanti.
Novità riguardo al CDA: gli italiani saranno Fassone, Patuano e Cappelli mentre lato cinese ci saranno Yonghong Li, Han Li e un terzo protagonista. Si tratta di Bo Lu, professionista di Pechino.

La Stampa in edicola (Bandinelli): a 48 ore dal closing si è palesato l'ennesimo colpo di scena. Due degli acquirenti legati alla cordata cinese si sono defilati facendo venir meno un totale di circa 120 milioni, 20 milioni dei 320 pattuiti per l'acquisizione del club, più 100 milioni della gestione del club da agosto, data di firma del preliminare di vendita, ad oggi. SES aveva chiesto di chiudere lo stesso ma Berlusconi è stato irremovibile, lui che ha a cuore il Milan non avrebbe mai messo la società in mani non sicure. Di qui il nuovo stop. L'ipotesi più accreditata, giunti a questo punto, è quella del rinvio di un mese con contestuale versamento di una terza caparra da 100 milioni. I soggetti della cordata cinese non sono più sette, ma cinque, di cui gli unici sicuri sono Yonghong Li e Haixia Capital. Il fondo si è snellito di due componenti tra la notte di lunedì e martedì. La giornata di oggi sarà frenetica mentre Venerdì con ogni probabilità Galliani chiuderà subito l'Assemblea dei soci venendo a mancare i presupposti per eleggere il nuovo CDA.

Il Giornale oggi in edicola (Ordine): è normale che sorgano problemi di copertura dei costi dell'operazione a 72 ore dal closing? La risposta scontata è ovviamente no. Ripercorriamo tutto quello che è successo ieri. In mattinata prima Dagospia e poi Agi China rilanciano la notizia che CMB ha smentito l'interessamento nell'operazione. Da quel momento è scoppiato il panico, sia da Fininvest che da SES arrivavano risposte imbarazzate. Addirittura, dall'agenzia di comunicazione del fondo cinese (Community Group?), fan sapere che si era al lavoro con Comune di Milano e Regione Lombardia per una serie di incontri istituzionali, inoltre era stato prenotato anche lo studio notarile per la voltura delle azioni. Contestualmente Fininvest comunicava l'annullamento della prima data dell'assemblea e la convocazione in seconda battuta al 3 Marzo come previsto. Alla domanda che cosa sia successo, in riferimento a questo ennesimo colpo di scena, la risposta è stata una sola: un gruppo di investitori si è tirato indietro all'ultimo minuto e Yonghong Li è rimasto col cerino in mano.
Inutile ormai sperare in una chiusura positiva per venerdì, non ci sono più i tempi tecnici. Fininvest e Fassone non hanno rilasciato dichiarazioni né in pubblico né in privato. La figuraccia ormai è fatta.
Berlusconi adesso deve scegliere due possibili soluzioni:
1) considerare SES inadempiente e tenersi 200 milioni;
2) la più probabile, concedere un'ulteriore proroga di un mese a fronte di un versamento di una terza caparra da 100 milioni.
A rimetterci da tutta questa situazione è il Milan e i suoi tifosi, soprattutto con riferimento al mercato si complicano tremendamente i rinnovi contrattuali di DeSciglio e Gigio Donnarumma.


1 marzo 2017 - Milan: si discute sulla proroga di 30-35 giorni. Si andrà ad aprile.

Secondo quanto riportato da Sky, da Di Stefano, SES e Fininvest stanno discutendo sulla richiesta di proroga da parte dei cinesi. Sempre secondo Di Stefano, però, i tempi, rispetto a ieri, già si sarebbero dilatati ulteriormente. Si parla di 30-35 giorni. Quindi il tutto slitterebbe ad aprile inoltrato. La proroga, se verrà accettata, arriverà solo ed esclusivamente entro venerdì 10 marzo.

Montanari (Milano Finanza): dei 200 milioni già versati dai cinesi, Fininvest ne ha messi 40 nel Milan e 130 in Mediaset, le caparre rimangono tutte a lei. I figli di Berlusconi non comandano nulla. Il Deux ex Machina è lui, Silvio, che ha comunque il 60% delle quote di Fininvest.
Visto il quadro che si sta venendo a creare la soluzione migliore per Berlusconi sarebbe fare uno scorporamento del Milan da Fininvest, gestendolo a titolo personale con il suo patrimonio privato. Pensare ad una quotazione in borsa del Milan attuale è irrealistico, ci sono troppe perdite e debiti in relazione al fatturato.

Mariangela Pira (Milano Finanza): c'erano tutti i presupposti per chiudere questo closing il 3/3, le idee e le intenzioni erano quelle. All'appello mancava una sola cosa: i soldi, che come molti avevano detto non sono mai arrivati. I problemi sono sorti quando c'è stato lo stop al progetto della quotazione del Milan, è dura quotare chi perde 80 milioni l'anno con i debiti uguali ai ricavi, inoltre dopo due anni di fuffa il suo valore non può che essere sceso ulteriormente. Perchè è da qui che Li credeva di prendere i fondi, dalla quotazione in borsa.

Ultimissima di Festa (Sole 24 ore): Fininvest ha accettato rinvio closing a parole, ma non ancora contrattualmente. Aggiornamenti nelle prossime ore.


1 marzo 2017 - Forchielli: se Fininvest vende a questi cinesi è indecoroso

Toni forti quelli usati da Alberto Forchielli in un'intervista esclusiva all'AGI, Agenzia Giornalistica Italiana, nelle ultime ore. Di seguito un estratto:

"Tutto è ancora possibile, perchè il popolo cinese è testardo e non si dà mai per vinto. Secondo mie fonti il capocordata di SES, Yonghong Li, non ha mai completato la raccolta dei fondi necessari all'interno della Cina, per questo son sempre stato scettico anche quando si parlava di conti off-shore.
A Novembre sono state introdotte delle misure molto restrittive sulla fuoriscita dei capitali, i cinesi che hanno soldi nei paradisi fiscali stanno attentissimi a spenderli adesso, figuriamoci se li investono nel calcio straniero.
SES si è fatta forza di una parte dei media molto accomodanti nei suoi confronti, ma poi alla realtà dei fatti si è passati da un closing, a detta loro, sicuro, ad una rateizzazione.
Il governo cinese non appoggia questa operazione perchè va contro le loro stesse direttive. Non è da escludere che siano stati trattenuti in patria... (ndr, ironizzando).
Sono inaffidabili, è da parecchio tempo che negli ambienti bancari si parla di comportamenti poco ortodossi da parte di SES, ma solo adesso è venuto tutto a galla.
Ad ora le cose certe sono due: Li Yonghong non ha completato la raccolta dei fondi necessari e sia CMB che Huarong si sono sfilate, per loro stessa ammissione scritta.
Adesso questo closing che verrà probabilmente posticipato di un mese dipende dal versamento della terza caparra da 100 milioni in pochissimi giorni.
Ma lasciatemi dire una cosa: se Fininvest accetta di nuovo questa proroga vuol dire che sta proprio messa male, significa che ha una necessità impellente di incassare. Lasciare il Milan nelle mani di questi faccendieri è indecoroso dopo un ciclo trentennale costellato di successi."


1 marzo 2017 - Berlusconi:"O arrivano i soldi o mi tengo il Milan".

Ultim'ora dall'agenzia Agi. Chi ha parlato oggi con Berlusconi, ha affermato che ora il presidente rossonero è diventato intransigente riguardo la trattativa per la cessione del Milan:"O arrivano i soldi o mi tengo il Milan". Queste le parole confidate da Berlusconi ai suoi fedelissimi. C'è l'intenzione, comunque, di concedere la proroga ai cinesi. Le stesse fonti sottolineano che ora il governo cinese sarebbe contrario all'operazione. E Berlusconi ora, se la trattativa andrà a buon fine, sembra propenso a rifiutare la presidenza onoraria.

2 marzo 2017 - Milan: Sino e Fininvest fiduciose. Closing il 7 aprile 2017?

Ultime news dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 2 marzo 2017, sul closing per la cessione del Milan. Nonostante quanto dichiarato:"O arrivano i soldi o mi tengo il Milan", è molto difficile se non improbabile che Berlusconi alla fine decida di tenersi il giocattolo. Sarà proroga, con versamento di nuova caparra da 100 milioni. Ed in totale, si arriverà a 300 milioni di caparre. La novità di giornata è che entrambe le parti, Sino e Fininvest, sono fiduciose riguardo una chiusura positiva della trattative, del closing. E proprio il closing, anzi il nuovo closing, dovrebbe arrivare tra il 31 marzo ed il 7 aprile. Più probabile la seconda data. Nella giornata di oggi dovrebbe arrivare l'ufficialità dello slittamento. Gli advisor di Sino e FIninvest, ieri, hanno lavorato per tutto il giorno. Altra notizia importante: i cinesi tengono a precisare che non esistono fughe di soci. Fassone però deve fare i conti con le difficoltà a reperire fondi ad Hong Kong. I cinesi, considerata la difficoltà a reperire soldi fuori dalla Cina, si appoggeranno a finanziatori che anticiperanno i soldi per closing.

Il nuovo debutto del Milan cinese potrebbe avvenire il prossimo 9 aprile, contro il Palermo.

Aggiornamento dal Corriere della Sera (Ravelli) in edicola: Anche con i 100 milioni nelle casse Fininvest entro il 10 Marzo (terza caparra), ed in caso di closing, previsto tra il 31/3 e il 7/4, la figuraccia ormai è stata fatta e i dubbi restano molti. Ci si chiede perchè invece di aziende al Milan vengono accostate cordate, Bee prima e Yonghong Li ora, e affermano che il vero problema sia l'ipervalutazione del club, e che per una sola azienda sembra essere troppo rischioso.
Anche qui si riporta il virgolettato di Berlusconi, "o arrivano i soldi o mi tengo il Milan", lanciando però un'altra ipotesi, nel caso non arrivino i 100 mln entro il 10 marzo Fininvest potrebbe cercare nuovi investitori, ma stavolta a prezzo ridotto.


2 marzo 2017 - Cessione Milan: tensioni nella famiglia Berlusconi. Le ultime news.

Secondo quanto riportato da Tuttosport in edicola oggi, 2 marzo, ci sono tensioni interne alla famiglia Berlusconi in merito alla cessione del Milan. Tensioni che mettono in evidenza la lotta intestina, di potere, all'interno della famiglia tra figli di primo e di secondo letto. Marina non vede l'ora di sbarazzarsi del Milan. Vuole chiudere la pratica il prima possibile. Barbara, invece, è preoccupata dalla piega che sta prendendo la situazione. Non si fida molto di questi cinesi. Riguardo la questione Mediaset Vivendi, invece, Marina e Piersilvio vorrebbero mantenere la tv di famiglia mentre Barbara, Eleonora e Luigi hanno altre idee sulla questione.

Ancora Tuttosport: si era arrivati ad un livello talmente avanzato, anche della comunicazione, che per Milan - Chievo era prevista l'intervista pre partita a Marco Fassone, che doveva diventare, da subito, il neo AD. C'è da considerare che con la nuova caparra, cinesi arriverebbero oltre la maggioranza del club. Anche la terza caparra verrà inviata da paradisi fiscali o da Hong Kong. Non dalla Cina, comunque. Fonti vicine alla trattativa raccontano che la quota da cedere (pari al 99,93%) ormai non può essere più modificata. E' tutto nero su bianco.

Milano Finanza in edicola oggi (Montanari): nella giornata odierna SES chiederà formalmente il rinvio del closing di un mese, in cambio del versamento di una terza caparra da 100 milioni di euro da versare entro e non oltre venerdì 10 Marzo. Il totale delle caparre versate (300 milioni) rimarrà a Fininvest anche se l'affare non dovesse concludersi positivamente.
Yonghong Li ha chiesto altro tempo perchè è alla ricerca di altri partner per completare la raccolta dei fondi necessari. Quasi sicuramente per reperire i fondi mancanti opererà come fatto sin qui, chiederà prestiti infra gruppo da saldare al momento del versamento. Come appare sempre più probabile, il Milan verrà acquistato a rate.
Fininvest non ha nessuna intenzione di tenersi il Milan, anzi, non vede l'ora di liberarsi di questo giocattolo con conti in rosso perenni che costringono ogni anno la Holding a iniezioni di liquidità per garantirne la sopravvivenza. L'unica altra opzione, qualora dovesse saltare l'accordo coi cinesi, è l'ipotesi dello scorporamento del Milan da Fininvest, con Berlusconi che assumerebbe il controllo del club in primissima persona.
L'unica certezza è che attorno a questa trattativa c'è una fitta coltre di nebbia, nonostante per entrambe le parti in gioco lavorino advisor e legali di altissimo livello.

La Stampa in edicola oggi (Bandinelli): gli advisor delle due parti sono al lavoro in queste ore, si stanno scambiando le bozze dei nuovi contratti. Quasi certamente sarà concessa la proroga di un mese a fronte del versamento di una terza tranche da 100 milioni di euro, di cui 20 milioni saranno probabilmente versati già nella giornata di domani. La nuova data per il closing sarà venerdì 31 Marzo o in alternativa venerdì 7 Aprile. Difficilmente verrà concesso più tempo. Se per quella data ci saranno ancora intoppi, allora Berlusconi si terrà il Milan e saluterà definitivamente la cordata capeggiata da Yonghong Li. La vera novità è che il Milan, se tutto filasse liscio, non sarà acquistato da un fondo, ma da una società fondata dallo stesso Li con sede a Hong Kong che ha raccolto capitali off-shore attraverso istituti finanziari. Questo cambio di strategia è arrivato perché il governo cinese non ha rilasciato le autorizzazioni necessarie, i finanziatori di Li non si conoscono ufficialmente ma è presumibile desumere che coincidano con la figura degli investitori qualora Pechino avesse rilasciato le autorizzazioni. Li ha già raccolto 260 milioni da sommare ai 200 milioni di caparra già versati, ma all'appello mancano 160 milioni (60 + 100 per la gestione del club). La terza caparra da 100 milioni secondo fonti vicine a SES è già disponibile, ma la certezza si avrà solo a bonifico avvenuto. I tifosi non sono contenti ma va tenuto conto che Li per acquistare il Milan avrebbe raccolto, e pagato, 620 milioni di Euro in meno di un anno, non si può sottovalutare la portata di tale affare.
Qualora dovesse andare tutto a buon fine i nuovi proprietari dovranno, come da contratto, versare nel Milan almeno 100 milioni di euro ogni anno, una piccola cifra, se rapportata a quanto speso per ottenere il controllo del club. La strada sarà in discesa quando Pechino rilascerà le autorizzazioni all'espatrio dei capitali. Tutti concordano nel dire che sarebbe stato meglio avere rapporti con un soggetto unico, in stile Suning, ma la realtà è che la quotazione del Milan è stata ritenuta elevata dalla quasi totalità dei possibili compratori.
Fino al closing rimarrà tutto congelato, il club è in co-gestione tra l'attuale management (B.Berlusconi, Galliani, Maiorino) e i nuovi (Fassone, Mirabelli).

Montanari spiega su Twitter che il garante di tutta l'operazione è YongHong Li. Lui dà le garanzie agli istituti finanziari che gli rilasciano i fondi in prestito. Chi garantisce per SES è LI YongHong in prima persona. Lo ha fatto per i primi 200 milioni e lo farà per la prossima tranche da 100. Li YongHong agisce da solo, dietro a lui non c'è nessuno, almeno per ora.

Festa (Il Sole 24 ore) si lascia andare a qualche opinione personale sul suo profilo Twitter: credo che giunti a questo punto la cosa che i tifosi devono augurarsi è che salti tutto, Fininvest dovrebbe lasciar perdere ma essendo alla frutta accetteranno l'ulteriore rinvio.
Il problema, senza girarci attorno, è Berlusconi. Valuta il club uno sproposito e tutti quelli interessati appena sentono la cifra richiesta scappano a gambe levate. Deve abbassare le pretese, solo allora arriverà gente seria, a comprare il Milan e a investirci pesantemente. Io conosco chi lo rileverebbe anche domani, ma non alle cifre chieste da Berlusconi. Se volesse veramente il bene del club allora dovrebbe cercare gente seria e vendere il Milan a 200 milioni, non a 500. Vedi poi come arrivano top investitori a riportare il club sul tetto del mondo, ma alle cifre chieste da lui chi lo fa? Se Berlusconi non farà così il rischio è riportare il Milan dove lo ha preso, al fallimento in un'aula di tribunale.
La storia del coinvolgimento del governo cinese l'ho sempre pensata come una gigantesca bufala, ma secondo voi il governo cinese invece che investire nei servizi interni del Paese investe nel calcio straniero?
Io ho avuto contatti con Sonny Wu un mese fa, lui era nella prima cordata con Galatioto ed era in concorrenza con Mr. Li. Era gente molto più seria di questa qui e son sicuro che se saltasse il deal Galatioto tornerà all'attacco del Milan perchè è un suo storico pallino. Galatioto è stato fatto fuori da Li perchè chiedeva una quota del Milan per sè stesso.


2 marzo 2017 - Milan: Mr Bee e Sonny Wu pronti a tornare in corsa se Sino...

Come riportato dal Corriere dello Sport in edicola, nel caso in cui, alla fine, il closing con i cinesi di Sino dovesse naufragare definitivamente, potrebbero tornare in corso il mitologico Mr Bee, che ogni tanto lancia segnali, e soprattutto Sonny Wu, il capo della cordata di Galatioto e Gancikoff. Ma per avere più offerte, Berlusconi dovrebbe abbassare le pretese.

2 marzo 2017 - Milan: cambia la struttura di Sino. Closing il 5 o 7 aprile?

Premium: domani 3 marzo dovrebbero arrivare i comunicati di Sino e Fininvest sul rinvio del closing. Le nuove date delle assemblee dovrebbero essere il 5 ed il 7 aprile. I cinesi sono convinti che, una volta fatto il closing, la strada poi sarà in discesa. Le difficoltà sono arrivate a causa della stretta del governo sulla fuga di capitali. A questo punto, Sino cambierà anche struttura. Da fondo diventerà società di capitali offshore. La sede sarà ad Hong Kong.

China Construction Bank (che qualcuno indica tra gli investitori/finanziatori contattata dall'Agi:"Al momento preferiamo non fare commenti sulla trattativa tra il Milan e la cordata cinese".
Secondo quanto riportato da Tuttosport in edicola oggi, 2 marzo, ci sono tensioni interne alla famiglia Berlusconi in merito alla cessione del Milan. Tensioni che mettono in evidenza la lotta intestina, di potere, all'interno della famiglia tra figli di primo e di secondo letto. Marina non vede l'ora di sbarazzarsi del Milan. Vuole chiudere la pratica il prima possibile. Barbara, invece, è preoccupata dalla piega che sta prendendo la situazione. Non si fida molto di questi cinesi. Riguardo la questione Mediaset Vivendi, invece, Marina e Piersilvio vorrebbero mantenere la tv di famiglia mentre Barbara, Eleonora e Luigi hanno altre idee sulla questione.

Ancora Tuttosport: si era arrivati ad un livello talmente avanzato, anche della comunicazione, che per Milan - Chievo era prevista l'intervista pre partita a Marco Fassone, che doveva diventare, da subito, il neo AD. C'è da considerare che con la nuova caparra, cinesi arriverebbero oltre la maggioranza del club. Anche la terza caparra verrà inviata da paradisi fiscali o da Hong Kong. Non dalla Cina, comunque. Fonti vicine alla trattativa raccontano che la quota da cedere (pari al 99,93%) ormai non può essere più modificata. E' tutto nero su bianco.


3 marzo 2017 - Comunicato ufficiale Sino su Closing e su Li.

Sino, poco fa, ha emesso un comunicato ufficiale attraverso il quale boccia come infondate tutte le accuse piovute su Yonghong Li dal Corriere della Sera. Inoltre ha comunicato di essere al lavoro con Fininvest per il closing, il prima possibile, e che il piano di investimenti è già pronto

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Ultime news sulla cessione del Milan dalla Reuters, che ha contattato fonti interne alla trattativa. Le parti sono al lavoro. Per trovare l'accordo sulla proroga servirà ancora qualche giorno. Di conseguenza, il comunicato non arriverà oggi. La nuova scadenza, per il closing, sarà fissata a fine marzo. Prima, ovviamente, SES verserà a Fininvest una nuova caparra, non rimborsabile, da 100 milioni di euro.

Ansa: c'è tempo fino a giovedì prossimi per trovare un'intesa tra Fininvest e Sino. In caso contrario, la trattativa tramonterà e Berlusconi terrà i 200 milioni.

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News precedenti da Sky

Peppe Di Stefano (Sky Sport): vi avevamo detto che SES e Fininvest dovevano trovare una nuova intesa, ma questa intesa non l'hanno trovata, quanto meno non ancora. Non ci sono più le garanzie economiche nemmeno per i 100 milioni della terza caparra da versare, e allora Fininvest non concederà più alcuna proroga. L'affare è veramente ad altissimo rischio.
Il comunicato sarà diramato solo nella prossima settimana, attualmente si continua a lavorare per modificare il contratto ma con nuove garanzie che però non ci sono ancora.
Silvio non si fida più, è arrabbiato e deluso, aveva speso parole importanti con l'ambiente Milan sulla solidità della cordata cinese, e si sente tradito dai nuovi acquirenti. Da domani mattina, virtualmente, Fininvest può parlare anche con altre cordate, in particolare quella di Gancikoff e Galatioto che potrebbe tornare alla carica, ma sarebbe un lavoro ex novo, con conseguenti dilatazione dei tempi.


4 marzo 2017 - Caressa:"Una nuova cordata vuole il Milan. Ma la valutazione"

Fabio Caressa ha parlato della cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal giornalista di Sky, a Sino per chiudere mancavano 170 milioni complessivi. Fininvest e la famiglia Berlusconi volevano chiudere tutti i discorsi e tenersi i soldi delle caparre già versati. Berlusconi si è infuriato con chi, in Fininvest, ha portato avanti questa trattativa. Nei prossimi 10 giorni sarà dentro o fuori. Se arriveranno i soldi della terza caparra, verrà scritto un nuovo contratto. Ma è già pronta una nuova cordata che, però, valuta il Milan poco più della metà rispetto a Sino.

Tuttosport, invece, come già riportato ( Milan: Marina vuole vendere. Galatioto pronto a tornare. ) parla del possibile ritorno di Galatioto.

Attenzione, qui si parla solo delle possibili nuove cordate.


4 marzo 2017 - Berlusconi:"I cinesi sono seri. Non preoccupatevi".

Il Tempo in edicola domani, 5 marzo 2017, pubblicherà un'intervista a Silvio Berlusconi. Ecco un'anticipazione delle parole del presidente rossonero sulla cessione del Milan:"I cinesi ci hanno chiesto un'altra proroga. Non vedo niente di preoccupante. Hanno versato caparre importanti e ciò dimostra la loro serietà. E questo è importante sia per Fininvest che per i tifosi del Milan".

5 marzo 2017 - Milan: comunque vada con Sino, alla fine sarà cessione.

Secondo quanto riportato da Sky, entro la giornata di venerdì prossimo, Sino dovrà versare la terza caparra da 100 milioni di euro per poi procedere con il closing. Comunque vada con la cordata guidata da Yonghong Li, comunque, c'è la sensazione che il Milan verrà ceduto in ogni caso. O a Sino, se tutto si concluderà positivamente, o a qualche altra cordata pronta ad inserirsi ed a valutare il club un pò al ribasso rispetto alla stessa Sino.

Incredibile rivelazione di Franco Ordine (Il Giornale) a TL: Fassone è regolarmente sotto contratto e stipendiato da Sino Europe Sport. Mirabelli, invece, non percepisce alcun stipendio e formalmente non vi è alcun impegno scritto tra lui e la SES. Addirittura la sua idea era quella di proseguire tranquillamente l'esperienza con i nerazzurri fino a che SES non avesse definitivamente chiuso con Fininvest per l'acquisto, e, solo a quel punto liberarsi per passare al Milan. Tuttavia, negli ambienti interni la voce di un contatto a parole tra Mirabelli e la SES per un futuro impegno nel Milan ha cominciato a girare ed è stato costretto a rassegnare le dimissioni da capo osservatore dell'Inter. Da quel momento, è senza contratto e tutto quel che fa, lo fa a sue spese.

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Forchielli: Fininvest e SES hanno un disperato bisogno l'uno dell'altro. Fininvest deve vendere, e Sino Europe Sport deve comprare. Ormai ci sono fattori in ballo troppo grandi. Come finirà? Berlusconi farà uno sconto importante e chiuderanno. Fininvest farà un forte sconto sul totale da versare. Berlusconi rischia di dover restituire le caparre se i cinesi ottengono la force majeure in tribunale, ecco perchè non ha stoppato tutto ma si va avanti con SES. Il futuro del Milan con SES? Non avranno i soldi per mantenerlo. Cercheranno di venderlo il prima possibile ad altri cinesi. Il guadagno sarà poco ma sicuramente la perdita sarà inferiore alla potenziale perdita delle caparre versate. Non è facile per noi occidentali capire le logiche che muovono i cinesi.


6 marzo 2017 - Milan: altri 4 investitori interessati. Anche Al Maktum.

News da Premium riguardo la cessione del Milan. Sino è ottimista riguardo la conclusione positiva dell'affare ma, nel caso in cui in closing non andasse in porto, ci sarebbero altri quattro soggetti interessati tra i quali la cordata di Gancikoff, Mr Bee, Fosun e Mendes e lo sceicco al Maktum che potrebbe considerare l'acquisto del Milan (già rifiutata la minoranza) in vista di Dubai 2020

6 marzo 2017 - Cessione Milan, ecco le scatole cinesi di SES

Ultima ora di Pasquale Campopiano: ecco tutte le scatole cinesi per comprare il Milan.

A) SES Investment Management, fondo madre, creato il 26 Maggio 2016 a Changxing, 15 giorni dopo l'esclusiva concessa a Galatioto e Gancikoff. Il fondo infatti è stato inizialmente creato da loro due, e successivamente è subentrato Li. Il legale rappresentante è Chen Huashan.

B) SES Assets Management, general Partner, fondata il 24 Maggio a Changxing. Il legale rappresentante è Li Shangbing, come si evince da carte della Camera di commercio cinese.

C) Rossoneri Sport Investment Co. Limited, è la prima scatola, il 28 Giugno 2016 viene creata ad Hong Kong. Questa scatola è stata utilizzata per pagare la seconda caparra, i 100 milioni sono arrivati a Fininvest tramite la società off-shore Willy Shine, dopo aver ricevuto in pegno quote della Rossoneri Champion (D). Tali movimenti sono stati finanziati da Huarong e il prestito è stato rimborsato dalla Rossoneri Sport Investment il 23 Gennaio 2017.

D) Rossoneri Champion C0. Limited, fondata ad Hong Kong il 26 Settembre 2016, il cui rappresentante è Chen Huashan. Questa società viene utilizzata per i movimenti off shore di SES.

E) La Rossoneri sport Investment Luxembourg Sàrl, è l'ultimo anello della catena di scatole cinesi di SES. Da qui transiteranno i 320 milioni per l'acquisto del Milan. Questa società sarà per SES la proprietaria del Milan.


6 marzo 2017 - Paolo Berlusconi, a 7Gold, sulla cessione del Milan.

Paolo Berlusconi, intervistato su 7Gold, ha parlato della cessione del Milan e del rinvio del closing. Ecco le dichiarazioni:"Un advisor ha portato questi imprenditori cinesi. I 200 milioni già versati rappresentato la prova evidente dell'interesse concreto. Fininvest poteva prendere i 200 milioni e salutare ma mio fratello ha scelto di concedere un'altra settimana per la terza caparra e un altro mese per completare l'operazione. Rientro di capitali? Pensare di fare una cosa del genere sotto gli occhi di tutto il mondo è da stupidi".

7 marzo 2017 - Cessione Milan: il pagamento della caparra può slittare a lunedì.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 7 marzo 2017, Fininvest e Sino si confronteranno fino alla giornata di venerdì sul nuovo contratto da riscrivere (legato alla nuova caparra), quando è atteso il pagamento della terza caparra da 100 milioni. Ma non si tratta di un ultimatum, anche perchè entrambe le parti non vogliono ultimatum. Proprio per questo motivo, e se la trattativa sarà rallentata da burocrazia e fuso orario, il pagamento della terza caparra potrebbe slittare alla giornata di lunedì.

Il pagamento di questa terza caparra, se arriverà, potrà dare più certezze riguardo la volontà di chiudere positivamente tutta la trattativa. E le parti in causa si basano sulle sensazioni, che sono positive. Una rottura sarebbe clamorosa. E se entrassero in campo nuovi soggetti interessati ad acquistare il Milan, bisognerebbe ricominciare tutto daccapo.

Corriere dello Sport: gli advisor e i legali delle due parti sono al lavoro da giorni per la stesura del nuovo contratto, che sarà siglato solo se Yonghong Li verserà una terza caparra da 100 milioni. Le due cose son collegate, SES non verserà la terza caparra se non ci sarà un accordo totale sul nuovo contratto di vendita che le parti stanno stipulando, e Fininvest non siglerà nulla se non avrà ricevuto le dovute garanzie. La scadenza di venerdì 10 non è tassativa e potrebbe esserci un piccolo slittamento, qualora le parti dovessero sistemare esclusivamente dei piccoli dettagli. Sia Fininvest che SES hanno interesse che la trattativa si chiuda con una fumata bianca, quindi ove possibile si verranno incontro reciprocamente.

Tuttosport: ufficialmente non vi è più alcun vincolo contrattuale tra Fininvest e SES. Le due parti però stanno continuando a trattare per arrivare ad un punto d'incontro. La situazione che sta emergendo nelle ultime ore è la seguente: non appena sarà trovata la nuova intesa scritta tra le parti si dovrà attendere il versamento di una terza tranche da 100 milioni che Yonghong Li verserà nelle casse di Fininvest. Il tutto entro venerdì, anche se non è da escludere un breve slittamento di qualche giorno. Solo in caso di accredito dei soldi il nuovo contratto sarà siglato e ritenuto valido per arrivare fino al closing previsto o il 31 Marzo o il 7 Aprile (comunque prima del derby a cui la nuova proprietà vorrebbe presenziare).
Qualora entro venerdì non dovessero arrivare le garanzie richieste da Fininvest allora su questa trattativa calerà il sipario, con il Milan che rimarrà sempre in vendita e due cordate (una rappresentata da Galatioto e una da mr. Bee) pronte a tornare alla carica in breve tempo.

Festa (Il Sole 24 Ore): le trattative tra SES e Fininvest sono ancora in corso. Si vuole arrivare al versamento di una terza caparra da 100 milioni entro venerdì, da parte di Li nelle casse del Biscione. Fininvest a quel punto concederebbe un'ulteriore proroga mensile per il closing. Cosa succederà ai 200 milioni già versati se l'operazione dovesse saltare? Quei soldi si trovano in un conto di Unicredit, formalmente rimarrebbero a Fininvest ma su di loro sarebbe presente una clausola legale "con l' elastico", in modo che al verificarsi di determinate situazioni i cinesi potrebbero richiederne il rimborso. Al momento non vi è quindi certezza assoluta sul tema.

Secondo QS, che conferma le voci che abbiamo riportato ieri, potrebbe partire una battaglia legale tra Fininvest e Sino per i 200 milioni già versati. I cinesi, se il closing non si concluderà, potrebbero chiedere indietro i soldi già versati appellandosi a cause di forza maggiore (blocco del governo cinese).


8 marzo 2017 - Cessione Milan: Li accelera. Prestito per terza caparra.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 8 marzo 2017, Yonghog Li sta preparando i soldi (che gli arriveranno attraverso un prestito) da girare a Fininvest per la terza caparra. Il leader di Sino è a buon punto con le pratiche per ottenere un nuovo prestito. Ora le parti si concentreranno sul nuovo contratto (Fininvest pretende chiarezza e tracciabilità dei soldi). Sino vuole esaminarlo con attenzione per non trovarsi spiazzata. Il pagamento della terza caparra resta fissato al 10 marzo, ma potrebbe anche slittare di qualche giorno senza problemi. In Cina sono molto ottimisti e tra stasera e domani potrebbero esserci passi avanti importanti.

8 marzo 2017 - Milan in attesa della caparra, Fininvest chiede chiarezza. Rispunta.

Ultime news da La Repubblica su quella che viene definitiva dallo stesso quotidiano l'interminabile e stana trattativa per la cessione del Milan. Ora non bastano più solo i soldi della terza caparra (altri 100 milioni) che dovranno arrivare entro venerdì. Fininvest vuole chiarezza e trasparenza. Si gioca a carte scoperte. Fininvest vuole conoscere tutti i nomi che fanno parte del fondo, i nomi degli sponsor (importanti nel progetto), la copertura finanziaria e la solidità del progetto. Suning vuole comprare il Milan, si era interessato alla società rossonera, ma il gruppo cinese, poi, è stato stoppato dalla super richiesta di Berlusconi e dalla trattativa, già in essere, con Sino. La stessa Sino, inoltre, entro venerdì dovrà far pervenire a Fininvest tutte le garanzie del caso che accertino che il pagamento finale, a fine marzo, si farà. Vedremo cosa accadrà ma la vecchia cordata di Galatioto, Gancikoff e Sonny Wu è pronta a rifarsi sotto.

9 marzo 2017 - Milan: arrivate le garanzie da Sino. Ora la proroga.

Corriere dello Sport: Fininvest ha chiesto di tutto ad Yonghong Li. Anche quali saranno le aziende partner per il piano commerciale attraverso il quale rilanciare il club. Se Fininvest si riterrà soddisfatta di tutte le garanzie fornite, allora darà l'ok alla proroga. Il pagamento della nuova caparra molto probabilmente slitterà a lunedì ma Fininvest darà l'ok solo se la documentazione dei cinesi non lascerà dubbi e non presenterà problemi. Per il closing, l'idea è quella di non andare oltre la metà di aprile.

Tuttosport in edicola oggi: l'ultima ipotesi al vaglio delle due parti è lo scorporo dei debiti (220 milioni) dal prezzo di trattativa. SES li garantirebbe e li ridiscuterebbe solo in un secondo momento, cioè una volta diventati a tutti gli effetti proprietari.


Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 9 marzo 2017, nella giornata di ieri sono arrivate le tanto attese garanzie, da parte di Sino, sulla tracciabilità dei flussi di denaro. Sia per le caparre già versate che per la prossima, da 100 milioni. Finivest sta esaminando il documento inviato da SES (contiene parti in cinese) e nelle prossime ore darà il proprio responso. Gli avvocati, intanto, sono al lavoro per ultimare i nuovi contratti. Dunque, tra domani e lunedì dovrebbero arrivare il nuovo versamento da parte dei cinesi e l'ok ufficiale alla nuova proroga.

Corriere della Sera in edicola: i cinesi hanno fatto i compiti. A Fininvest e ad Unicredit sono arrivate le documentazioni che chiariscono da dove arrivano i soldi. Una cosa è chiara: Yonghong Li è l'unico e solo investitore. Non c'è più nessun fondo. Ci sono solo finanziatori, come Huarong. Ora Unicredit ha tra le mani tutti i documenti per capire la vera solidità di Yonghong Li. Di che cosa è proprietario, da dove arrivano i soldi e quali giri fanno. Oggi la banca potrebbe dare il via libera. Nelle prossime ore o nei prossimi giorni dovrebbero arrivare gli ulteriori 100 milioni della terza caparra. Si lavora anche al nuovo contratto per la proroga (sarà di circa un mese) che dovrà essere approvato sia da Fininvest che da Sino.

Siamo al punto cruciale della trattativa. Fonti vicine alla trattativa fanno sapere che Yonghong Li ha completato la raccolta dei 100 milioni per la nuova caparra. Se tutti i controlli daranno responso positivo, Fininvest potrà aspettare anche i prossimi giorni per incassare la caparra. Se verrà trovato qualcosa di strano, invece, salterà tutto.


9 marzo 2017 - Fininvest rassicurata: attesa a breve la firma per la proroga.

Ultim'ora ANSA: secondo quanto filtra da ambienti vicini a Fininvest, quest'ultima sarebbe stata rassicurata dalla ulteriore documentazione presentata da Yonghong Li circa la consistenza patrimoniale e la struttura finanziaria dell'operazione.
La firma per la proroga quindi è attesa a cavallo del fine settimana, con l'ulteriore versamento di una terza caparra di 100M. La scadenza di questo versamento sarebbe ancora fissata per domani, ma non ci sarebbero problemi nel caso in cui arrivasse qualche giorno dopo per ragioni pratiche del bonifico.


10 marzo 2017 - Milan: in attesa della caparra. Closing a metà aprile 2017.

La Stampa in edicola oggi (Bandinelli): ormai si attende solo il versamento della terza tranche da 100 milioni assieme alle firme sul nuovo contratto, il nuovo closing sarà con ogni probabilità il 14 Aprile, il giorno prima del derby contro l'Inter di Suning.

Il Giornale in edicola oggi (Ordine): in via Paleocapa il clima è molto rilassato, sorrisi, pacche sulle spalle e serenità. A Fininvest sono arrivate infatti due tipi di garanzie: la prima è il fascicolo in merito alla trasparenza dei flussi bancari nel rispetto delle norme antiriciclaggio, la seconda riguarda la solidità patrimoniale di Li. Li ha dovuto rinunciare al fondo a causa dei noti problemi autorizzativi, proseguendo la trattativa personalmente ottenendo prestiti da parte di soggetti, che a operazione conclusa, diventeranno soci.

CorSera: Yonghong Li è rimasto l'unico investitore (con alle spalle finanziatori)[/COLOR], e nelle scorse ore ha presentato la documentazione che ha soddisfatto sia Fininvest che Lazard. Anche i soggetti bancari convolti (Unicredit) non hanno sollevato problemi per quanto attiene alle norme anti riciclaggio visto che i bonifici provengono tutti da banche riconosciute.
Nella giornata di ieri passi in avanti anche per quanto riguarda il contratto: Fininvest ha fatto pervenire a SES la bozza del nuovo contratto e pare non ci siano grossi problemi da risolvere. Per la firma però bisogna attendere l'arrivo della terza caparra da 100M.
Gli scenari potrebbero essere tre: 1) oggi arrivano i soldi e si firma (improbabile), 2) si firma oggi prima dell'arrivo dei soldi entro lunedì, oppure 3) si firma direttamente dopo l'arrivo dei soldi.
Il closing, invece, è atteso per la metà di aprile, poco prima di Pasqua.


11 marzo 2017 - Cessione Milan: caparra, firma, nuova proroga. Tutto lunedì.

Ultime news sulla cessione del Milan dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 11 marzo 2017. L'appuntamento è lunedì. Yonghong Li ha già a disposizione, ad Hong Kong, i 100 milioni della terza caparra. La proroga arriverà dopo il pagamento della caparra. Tornerà, inoltre, la condivisione della gestione del club tra l'attuale proprietà e Fassone con Mirabelli. Quando verrà fissato il nuovo closing? Sino chiede un mese di tempo, quindi il 7 o il 14 aprile, mentre Fininvest spera che si faccia prima. Ieri il governatore della banca centrale cinese ha confermato e difesa la stretta del governo sugli investimenti all'estero. Sino però non si è persa d'animo e la prossima settimana sarà decisiva.

Corriere della Sera in edicola: lunedì o al massimo martedì arriveranno i 100 milioni della terza caparra e le firme sul nuovo contratto. Ma l'accordo sembra ormai trovato. Per quanto riguarda la nuova data del closing, potrebbe essere il 14 aprile. La documentazione patrimoniali di Li (che raccolto gli ulteriori 100 milioni) ha soddisfatto sia Lazard che Fininvest. I nuovi soldi arriveranno da fuori Cina visto che il governo ormai ha stretto davvero la cinghia sugli investimenti all'estero.

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Sky: ieri il contratto è stato consegnato a Fassone che lo girerà ai cinesi. La prossima settimana verrà firmato da Fininvest e da Sino e si attiverà il nuovo contratto e la condivisione delle scelte tra Sino e Fininvest.

Fininvest vorrebbe chiudere entro fine marzo. SES chiederà un mese di tempo e gli verrà concesso. Quindi il closing potrebbe arrivare alla metà di aprile. Il 14.

Se ci saranno i tempi per operare sul mercato? Da quello che ci risulta, se Sino chiudesse l'affare poi non ci sarebbero problemi per il mercato con un budget alto e con nomi di primissimo piano. Ma tutto deve passare per il versamento della terza caparra e poi per il closing. Tutto gira intorno al denaro. Se ci sarà, nel corso del prossimo mese si chiuderà. Altrimenti, non si chiuderà. Ma nelle ultime ore è tornato l'ottimismo.


12 marzo 2017 - Ravezzani:"Li truffatore? Perchè non si è detto e fatto più nulla?".

Fabio Ravezzani, su Twitter, torna su quanto scritto dal Corriere della Sera la scorsa settimana, precisamente sulla figura di Yonghong Li definito "Truffatore" in Cina. Il giornalista scrive:"Dieci giorni fa il Corriere della Sera scriveva che Yonghong Li era un truffatore. DA quel momento non è accaduto nulla, però. O è diffamazione o il Milan rischia grosso. Perchè solo silenzio?".

12 marzo 2017 - Milan: Berlusconi e i dubbi su Yonghong Li.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport in edicola oggi, 12 marzo 2017, Silvio Berlusconi inizia ad avere dei dubbi riguardo la figura di Yonghong Li. Come riportato da più fonti, lo stesso Li, ad oggi, è l'unico investitore di Sino. E la cosa non lascia tanto tranquillo Berlusconi, il quale non crede che Li, da solo, possa rilanciare il Milan a grandi livelli. Inoltre, il numero uno di Sino non è un miliardario e non ha un grande patrimonio. E' un broker alla Mr Bee. Ancora tante incertezze e perplessità in merito alla cessione del Milan, dunque.

13 marzo 2017 - Milan: oggi la nuova data del closing. Domani soldi e firma?

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola, nella giornata di oggi, molto probabilmente, conosceremo la data del nuovo closing. Impossibile per il 31 marzo, le due nuove date sono il 7 o il 14 aprile. Si cercherà in ogni caso di anticipare i tempi. Magari forse per il 5 aprile. Domani (ma non è escluso che si slitti a metà settimana) dovrebbe arrivare i 100 milioni della terza caparra e la firma sul nuovo contratto che riporterà la condivisione nella gestione del club.

13 marzo 2017 - Forchielli:"Li pronto a fare causa a Fininvest per riavere caparre".

Alberto Forchielli ha parlato ancora della trattativa, o presenta tale, per la cessione del Milan. Ecco quanto riportato dallo stesso Forchielli:"Come facevo a sapere prima di tutto cosa stava accadendo? Mi riferivano tutto i potenziali investitori cinesi che Li contattava per inserirli nell'affare. E da lì riuscivo a capire i suoi programmi. Yonghong Li ha a disposizione circa 600 milioni di euro, stimati. Han Li invece ha delle robe quotate e poco liquido. Ma ora non vanno più d'accordo. La trattativa, inizialmente, era partita grazie al supporto del governo del Fujian. Poi è arrivato il governo cinese e bloccare tutti gli investimenti all'estero. E per non perdere la prima caparra ha tirato fuori altri soldi che aveva. Ma Li non è preoccupato. E' molto sereno ed è un gran giocatore. Pensa di fare causa al Milan per farsi ridare la caparra. Lui va dicendo che tanto i soldi glieli ridanno. Per forza maggiore, visto tutto è dipeso dal governo. Se si farà il closing? Non ho certezze ma la vedo complicatissimo. Deve tirare fuori troppi soldi per comprare il club e per mantenerlo. Questo scoppia..."

13 marzo 2017 - Milan: il closing probabilmente il 21 aprile 2017.

Ultime news sulla cessione del Milan da Carlo Pellegatti. E gli aggiornamenti, come al solito, non sono proprio positivi. Tre date per il closing: la prima, il 7 aprile. Ma sembra essere troppo vicina. La seconda, il 14 aprile, a ridosso delle festività pasquali e al derby. Allora il closing arriverà, quasi sicuramente, il prossimo 21 aprile 2017.

Secondo Sky, invece, le date sono il 31 marzo (improbabile) ed il 14 aprile.

Tra oggi e domani dovrebbero arrivare le firme sui nuovi contratti.

Repubblica: la vicenda relativa alla cessione del Milan è difficilissima da capire. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare i 100 milioni della terza caparra. Si arriverà, in totale, a 300 milioni. Ovvero, al 57% delle quote del club. La cosa strana è che non esiste nessuna tutela, da parte di Sino, per questa maggioranza. Si tratta, solamente, di caparre che in quanto tali potrebbero andare perse. Tre date per il closing: 31 marzo, 7 aprile, 14 aprile. Ma ormai è impossibile fare affidamento su queste voci e su queste presunte date.

Carlo Festa: i 100 milioni della terza caparra dovrebbero arrivare a metà settimana. Non si sa da chi, però: se in prestito da qualche banca o se da qualche investitore presente nella cordata. A proposito, la lista degli investitori che è la stessa presentata a Fininvest. Ma alcuni investitori potrebbero essere, come già riportato, finanziatori. Ora si attende la terza caparra ma attenzione però che il colpo di scena in questa storia è sempre a portata di mano.


13 marzo 2017 - Cessione Milan: Fininvest ha fretta. 15 giorni di proroga?

Ultime news sulla cessione del Milan da Sky. Secondo quanto riportato da Peppe Di Stefano, il Milan ad oggi è ancora di Silvio Berlusconi. Il nuovo contratto non è ancora stato firmato. Dalla firma, i cinesi, entro 24 ore dovranno versare i 100 milioni della terza caparra per ottenere la proroga. Proroga che, secondo quanto scoperto, Fininvest vorrebbe molto molto breve. Di circa 15 giorni. Sino ne chiede 30 di giorni, ma Fininvest vorrebbe chiudere la questione entro il 31 marzo, massimo 2 aprile. L'unica cosa certa è che in questa settimana dovrà per forza accadere qualcosa.

14 marzo 2017 - Grandi, advisor: "Dietro Yonghong Li si celano i veri investitori"

Pasquale Campopiano ha da poco pubblicato una intervista a Marco Grandi, professionista e advisor esperto di M&A di livello internazionale. Ecco le sue parole: "L'operazione è certamente inedita per quanto riguarda il mondo del calcio. Ma è anche vero che la valutazione del Milan è assurdamente alta. E questo per me ha spaventato molti investitori. Mr Li sta provando un deal rischioso, rischioso, di natura non economica nel senso letterale del termine. Siamo di fronte ad un broker che finanzia una parte dell'investimento e si affida a nomi della finanza cinesi e investitori oscuri per completare la seconda parte. Per dire se questo sarà un bene del Milan dovremo aspettare di conoscere i dettagli. Ma il Milan è una squadra con un cash flow molto basso, quindi l'unica salvezza potrebbe essere la qualificazione alla prossima CL, per la quale sarà sufficiente il quarto posto. Altrimenti non so come Li farà a ripagare il debito che stimo sui 500M, quindi parliamo di circa 50M di interessi all'anno. Cifre che puoi contenere solo a fronte di entrate all'altezza.
Per i settori extra calcistici, questa è una operazione molto nota, ossia un "leverage finance". Quando cioè un hedge fund o private equity utilizza il 10/15% del capitale proprio e ottengono il resto in prestito, indebitandosi.
Yonghong Li quindi ha adottato l'unica strada possibile per acquistare il Milan perché lui non ha 800M.
Il progetto di Li può andar bene a due condizioni: che il Milan si qualifichi alla prossima CL e che rivenda subito le azioni quotandosi in borsa. Inoltre il Milan essendo una società italiana non può quotarsi sulla borsa cinese ma potrebbe farlo soltanto il fondo di HK (la Rossoneri Champions, NDR), però in quel caso le azioni sarebbero in un fondo e non nel Milan. Diverso è il caso della quotazione sulla borsa di HK.
L'idea che mi sono fatto fino ad ora è che tutti i capitali raccolti da Li siano "subject to closing", quindi mai prelevati o rimandati indietro se il deal non giunge alla firma finale. La tracciabilità dei soldi è compito degli advisor e delle banche interessate. Sul rientro di capitali no comment, ma in Italia ci sono sufficienti leggi per evitare ciò.
Non credo neanche allo scorporo. Forse il diritto di opzione sulla vendita. Ma è possibile che Li stia facendo una operazione alla Thohir, quindi compri le quote per poi rivenderle in Cina in un secondo momento, ad investitori molto più grandi di lui.
Le mie considerazioni finali sono queste:
1) Fininvest non avrebbe mai venduto ad un signor nessuno di nome Yonghong Li che si presenta come unico investitore. Per questo Li ha dovuto trovare fin dall'inizio finanziatori in grado di supportare l'affare.
2) Esporsi come unico investitore con alle spalle dei finanziatori è l'unico modo in cui Li può racimolare i soldi necessari.
3) Il modo in cui sta agendo Mr Li è utilizzato sempre quando si vuole nascondere qualcuno di molto importante. Nelle acquisizioni oil&gas (per le quali lavoro) si utilizza questa metodologia quando si vogliono celare interessi di ministri o politici/funzionari. Qui credo che possa nascondere l'interesse di un imprenditore molto potente. Fininvest potrebbe esserne al corrente così come potrebbe essere solo Li a sapere chi sia questo uomo forte che si cela nell'ombra. E questo spiegherebbe anche l'enorme segretezza dell'operazione. Ma mi sembra chiaro che giunti a questo punto, Mr Li sia sicuro di rivendere e/o di avere il finanziamento da questa figura imprenditoriale cinese. Che non è detto sia soltanto una.
A questo punto o tutto si chiude senza un nulla di fatto, e Li in qualche modo riprende tutti i soldi, o Mr Li riesce a chiudere l'operazione. Come tifoso del Milan mi auguro che il deal si completi e che quando questo clamore si sia placato, si riveli la figura che si cela dietro Yonghong Li. Magari qualcuno tipo Suning, un'azienda seria e moderna.
Poi spero che Galliani e Berlusconi spariscano dal Milan. E che la struttura societaria sia semplice e diretta. Un unico azionista, un solo AD, un DS, e che la società non sia oggetto di ricatto da parte degli advisor che stanno curando l'operazione, che ne capiscono poco di calcio. Quindi un club libero da procuratori, advisor e uomini di affari. Una società libera".


14 marzo 2017 - Fininvest-SES: accordo raggiunto per la proroga. Closing al 7 aprile

Adnkronos: Fininvest e SES hanno trovato l'accordo per proseguire in via ufficiale la trattativa per la cessione del Milan. Entro mezzanotte di giovedì è attesa la terza caparra da 100M. La nuova data per il closing relativo al passaggio del 99,9% delle quote rossonere, è prevista al 7 aprile.

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Campopiano: accordo raggiunto tra Fininvest e SES sulla proroga. Soldi in arrivo da HK domani o giovedì. La data del closing verrà scelta nelle prossime ore.

Sky conferma Campopiano: "Accordo raggiunto tra Fininvest e SES. A breve firme e deposito del 100M. Il closing si farà il 7 aprile 2017".


15 marzo 2017 - Milan: Li da solo. Scaricato dalle banche ed osteggiato dal governo.

Aggiornamenti sulla cessione del Milan da Business Insider Italia, testata sempre molto critica e scettica riguardo il passaggio di proprietà. Secondo quanto riportato, Yonghong Li ora è rimasto completamente da solo. Le banche lo hanno scaricato ed è osteggiato dal governo. Anche Haixia sarebbe fuori dalla partita in quanto, come riferito da fonti cinesi, non sarebbe riuscita a raccogliere tutti i soldi necessari (news anticipata ieri da Forchielli). Yonghong Li continua a raccontare bugie (disse "Abbiamo raccolto più soldi del prestito", tra le altre) e fa fatica a trovare tutti i soldi (servono complessivamente 1,2 miliardi). Denaro che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, tra le tante bugie. Se non è riuscito a trovare tutti i finanziamenti, ora appare davvero difficile che ci riesca, considerata la stretta del governo cinese. Ma lo stesso Li resta sempre ottimista ed è convinto di riuscire a recuperare tutte le caparre. Tutti i soggetti dei quali si era parlato, Huarong, CMB e altri, difficilmente (ma è impossibile solo pensarlo) si metteranno contro il governo della Cina per dare una mano a Yonghong Li. Di conseguenza, resta solo una cosa: far entrare nell'operazione soggetti con capitali off-shore. Ipotesi anche questa molto difficile in quanto, poi, sarebbe impossibile quotare il Milan a Shanghai.

15 marzo 2017 - Milan: ecco da dove arrivano i soldi di Yonghong Li.

Secondo quanto riportato da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore, i soldi della terza caparra dovrebbero arrivare (ma il condizionale è d'obbligo visto che non ci sono certezze) nella giornata di domani. Ma da dove arrivano questi soldi? Chi è che li presta a LI? Quella della terza caparra verranno prestati da una banca cinese di medie dimensioni che, però, ha chiesto ulteriori documenti a Li prima di stanziare la cifra. I precedenti soldi sono stati prestati da Haixia e Huarong, ma Yonghong Li (che è l'unico investitore) li ha restituiti. A questo punto c'è da chiedersi: ma come fa Yonghong Li, che non è un magnate, a disporre di tutti questi soldi? Un mistero.

Tutti i soggetti che venivano indicati come investitori non saranno più tali ma potrebbero rientrare nell'operazione come finanziatori attraverso consociate in zone esterne alla Cina.


16 marzo 2017 - Cessione Milan: Fininvest tacita voci consegnando carte in Procura.

Come riporta Repubblica in un articolo a firma Emilio Randacio, Fininvest non ha nulla da nascondere e per questo motivo, per tacitare le voci che mettono in dubbio la provenienza dei soldi delle caparre fino ad ora ricevute da Sino-Europe Sports, ha consegnato spontaneamente in Procura il fascicolo che la cordata cinese ha presentato nei giorni scorsi. L'avvocato Niccolò Ghedini ha presentato i documenti in mattinata per sgomberare definitivamente il campo da presunti malintesi che alcuni quotidiani stanno alimentando.
Le carte consegnate proverebbero la liceità dei 200M fino ad ora versati dalla compagine cinese, nonché gli strumenti bancari utilizzati e la loro tracciabilità.

Sulla trasparenza dell'operazione comunque ci saranno altri filtri, come quello della Banca d'Italia. Fininvest comunque è sicura: i soldi sono leciti e la loro provenienza è tracciata e sicura.


16 marzo 2017 - Milan, rinviato il bonifico di SES

Ultima ora di Pasquale Campopiano: Fininvest ha chiesto un'ulteriore integrazione alla documentazione già presentata. Il bonifico di SES non arriverà più oggi ma è stato rinviato a domani, e si potrebbe andare anche a lunedì. I problemi sono esclusivamente di natura burocratica, lunedì è il termine massimo, oltre non si andrà. Fonti vicine alla trattative dicono che sia tutto risolvibile.

17 marzo 2017 - Cessione Milan: la verità dietro l'ennesimo rinvio.

La Repubblica oggi in edicola (Pagni & Currò): nella mattinata di ieri è stata convocata una riunione d'urgenza negli uffici di Fininvest, dove si è parlato dello slittamento della terza caparra alla prossima settimana. L'operazione rimane in piedi solo per volontà di Fininvest, ma siamo molto vicini al punto critico, quello in cui salta tutto.
L'ipotesi che sta prendendo sempre più corpo è quella che Fininvest si tenga i 200 milioni e questi fantomatici cinesi spariscano dalla scena. Il broker cinese Yonghong Li sceglierebbe il male minore, perdere 200 milioni anzichè continuare a indebitarsi senza ritegno in una delle operazioni di speculazione finanziarie più disastrose che si ricordino.
L'affare si può ancora chiudere all'ultimo ma l'urgenza della riunione di ieri e i continui intoppi sono un chiaro segnale, negativo, sulla trattativa. Filtra pessimismo.
Non esiste più alcuna trattativa in esclusiva, SES è inadempiente e Fininvest può tenersi i 200 milioni, di cui una parte permetterebbe di ripianare immediatamente i debiti del Milan.
Per questo, la consegna del fascicolo antiriciclaggio in procura da parte di Ghedini va letto nella maniera corretta, Fininvest è prontissima ad incamerare quei soldi e far saltare il banco. Berlusconi avrebbe anche già deciso la prima mossa per tornare ancora più forte di prima in sella al Milan, un contratto in bianco a Gianluigi Donnarumma, idolo dei tifosi e simbolo di quell'Ital Milan tanto caro al presidente.

Tuttosport: a frenare ed a rallentare la trattativa c'è anche, sicuramente, il patrimonio esiguo di Yonghong Li. Stimato (al massimo) in appena 800 milioni di euro. Una cifra di poco superiore all'intera operazione per l'acquisto del Milan.

Il Giornale oggi in edicola (Ordine): i 100 milioni non sono ancora arrivati e secondo quanto riferito dal portavoce milanese di SES non arriveranno prima di metà della prossima settimana. Fininvest ha ricevuto spiegazioni dagli advisor al lavoro e le ha ritenute attendibili, Fininvest non farà brusche manovre, ma aspetterà SES fino al 7 Aprile. Irrigidirsi ora non avrebbe avuto senso.
Il 3 Marzo Yonghong Li non ha chiuso il closing perchè mancavano 180 milioni di euro all'appello. Il resto era già disponibile e da quel tesoretto sarebbero dovuti partire i 100 milioni per la terza caparra. Yonghong Li però ha bloccato tutto, prima di versare la terza tranche da 100 milioni vuole essere sicuro di raccogliere tutti i soldi necessari a chiudere l'operazione. Nel caso dovesse saltare tutto infatti, Fininvest si terrebbe 200 milioni e non 300, al netto di eventuali contenzioni legali. Ecco che nemmeno il versamento della terza caparra farebbe sparire le nuvole nere che circondano questa trattativa.


Corriere della Sera[/B] in edicola oggi 17 marzo: per Fininvest c'è una scadenza irremovibile, quella del prossimo 7 aprile. Data in cui dovrebbe arrivare il closing o della definitiva rottura. La novità riguardo il ritardo del pagamento della terza caparra è che Yonghong Li (il quale ha fornito qualche giorno fa a Fininvest i documenti che attestano la solidità patrimoniale) vuole essere sicuro (per evitare di perdere anche questi altri 100 milioni) di avere in mano tutti i soldi. Anche quelli per il closing. Questa sembra essere la verità dietro il rinvio. I 100 milioni sono attesi per la prossima settimana. Ma a questo punto basta giorni precisi e date.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 17 marzo 2017, nonostante ci siano stato l'ennesimo rinvio da parte di SES per il pagamento della terza caparra da 100 milioni, arrivano, sempre da parte dei cinesi, delle rassicurazioni teoriche: i soldi ci sono e presto, all'inizio della prossima settimana, verranno recapitati a Fininvest. Il ritardo è stato causato da problemi burocratici. Quelle che arriverà, dovrebbe essere l'ultima caparra prima del closing previsto (e la data è confermata) del prossimo 7 aprile 2017. Resta però da chiedersi se nelle due settimane che mancano alla data stabilita per il closing, Sino riuscirà, questa volta senza imprevisti ed altri ritardi, a versare i soldi nelle casse di Fininvest. Si spera che i rinvii siano finiti.


17 marzo 2017 - Cessione Milan: Berlusconi ora è furioso con Sino.

Libero Quotidiano: da fonti vicinissime al Cavaliere trapelano voci di un Berlusconi furioso. SES, dopo aver detto che il bonifico era partito, ha fatto retromarcia giustificandosi con altri alibi. Il closing rimane fissato al 7 Aprile ma non sono da escludere colpi di scena da parte di Berlusconi che non si fiderebbe più di questi cinesi per il futuro del Milan.

QS oggi in edicola: Berlusconi è infuriato, i suoi più stretti collaboratori parlano di un Silvio intrattabile nelle ultime ore. Nervoso, e arrabbiato, per i contorni che questa vicenda sta assumendo, ai limiti della farsa. In particolare il Cavaliere è preoccupato per il futuro della società, ha fatto una promessa ai tifosi a cui non vuol venire meno: dare il Milan solo a chi lo farà tornare grande.
Berlusconi sta pensando a far saltare l'intera trattativa, per lasciare il Milan a mani più solide di quelle di YongHong Li. Il broker cinese è ormai rimasto solo e si sono sfilati tutti i soggetti che erano stati presentati a Fininvest nella famosa lista.


17 marzo 2017 - Il Wall Street Journal fa luce sul comportamento del governo cinese.

Il WSJ in edicola oggi ha provveduto a far luce su alcuni comportamenti del governo cinese nei confronti degli investimenti all'estero. Ecco cosa recita l'articolo: "Gli acquisti cinesi di squadre europee è stato nridotto del 90% quest'anno. La causa è da imputarsi alle politiche del governo cinese, che ha attuato un ferreo controllo per ogni investimento all'estero (tra cui anche le squadre di calcio), anche per mantenere un certo controllo sulle fluttuazioni del tasso di cambio dello yuan. Tra l'altro questo atteggiamento sta portando anche ad un testa a testa con l'America del fumantino Donald Trump, che sarebbe molto contrariato per aver perso tante opportunità di business per il suo Paese."

Ma cosa c'entra questo con il Milan ? Secondo il giornale, una delle trattative che sono in fase di stallo per questo repentino cambio di politica è proprio la cessione del club al famigerato consorzio cinese. L'azienda che avrebbe guidato l'operazione (da 823 mln di dollari), Haixia, ha chiesto a Finivest un congelamento della trattativa fino a metà Aprile, cercando nel frattempo di sbloccare la situazione. In caso contrario, avrebbe promesso all'holding di trasferire i soldi in un conto offshore per chiudere la questione.


19 marzo 2017 - Cessione Milan: videoconferenza tra big. Ma il closing slitta?

Corriere dello Sport oggi in edicola: ieri c'è stata una conference call tra i vertici di Fininvest e quelli di SES. Il versamento della terza caparra è slittato a non prima di metà della prossima settimana. Tuttavia, dalla giornata di giovedì scorso in poi, la trattativa sta uscendo dai binari e le prossime ore potrebbero essere quel definitivo deragliamento. Berlusconi non ha più fiducia nella cordata cinese e siamo davvero a un passo dalla fine dell'intera vicenda, con Berlusconi che si terrebbe non solo il Milan ma anche i 200 milioni già incassati. Fonti vicinissime al Cavaliere ne dipingono un quadro chiaro, Berlusconi è furioso, si sente preso in giro anche perchè sta facendo una pessima figura davanti a milioni di tifosi che lui stesso aveva rassicurato a più riprese. Qualora saltasse tutto con SES, molto probabilmente si rifarà avanti il leader delle rinnovabili Sonny Wu.

Tuttosport in edicola oggi: lentamente, ma inesorabilmente, si sta arrivando ad uno scenario conclusivo. Berlusconi annuncerà di tenersi il Milan e i 200 milioni già versati da SES. Dal 3 Marzo non ci sono più obblighi contrattuali tra le parti e Fininvest aveva scelto di proseguire lo stesso perchè ha un'impellente bisogno di liquidità. Ma le figure, ridicole, in mondovisione legate a ritardi e slittamenti stanno facendo propendere Fininvest per mettere un punto finale a tutta questa storia. Da festeggiare non c'è nulla, Berlusconi non ha tempo, voglia, energia e soldi per far tornare il Milan grande come un tempo, ma l'inaffidabilità della cordata cinese è stata ormai acclarata. Per il tifo rossonero si aspettano tempi duri, con un'unica certezza, anche l'anno prossimo non ci sarà uno squadrone competitivo.

Ultime news dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 18 marzo 2017, sulla cessione del Milan. Nella giornata di ieri sono scesi in campo i "big" della trattativa. C'è stata una videoconferenza tra Pellegrino, Franzosi (entrambi di Fininvest) Yonghong Li ed Han Li. I due di Fininvest hanno apprezzato il fatto che i cinesi ci abbiano messo la faccia e le spiegazioni relative al rinvio sono state ritenute abbastanza soddisfacenti. Il fatto però è che ora non ci sono più date precise nè certezze. Per la terza caparra Fininvest non vorrebbe andare oltre mercoledì o giovedì ma Sino, che sta facendo il possibile per rispettare i tempi (anche per il closing), potrebbe chiedere ulteriore tempo. Di conseguenza, i tempi si dilaterebbero ulteriormente. E Berlusconi? Il presidente rossonero viene segnalato come infastidito da questa situazione. La sua idea, la sua convinzione, è sempre quella di vendere il club. Il problema più grande, ad oggi, non è tanto trovare i 100 milioni della terza caparra ma tutti i 320 milioni che servono per finalizzare il closing.

Repubblica in edicola: Fininvest è in attesa di capire se Yonghong Li sia riuscito a raccogliere tutti i 320 milioni per il closing. E l'attesa non è serena. Anzi. Ci sono molti dubbi riguardo la conclusione positiva dell'operazione. Ciò significa che Berlusconi, alla fine, potrebbe riprendersi il Milan ed intascare i 200 milioni di euro già versati. E poi? O si vivacchia (come al solito, NDR) in attesa di altri acquirenti interessati oppure si proverà a costruire l'ItalMilan, magari provando a trattenere Donnarumma e Deulofeu.


18 marzo 2017 - The Economist: il governo cinese ha fatto naufragare la cessione

Il noto settimanale inglese The Economist, nell'ultimo numero in edicola ha trattato al suo interno anche la cessione societaria del Milan. Di seguito un estratto, tradotto dall'inglese, di quanto scritto: "Gli alti funzionari di Pechino stanno cercando di frenare l'acquisto di partecipazioni in club di calcio esteri da parte di investitori cinesi. Lo scorso anno sono stati spesi 2 miliardi di dollari, e il governo non è rimasto a guardare. La politica cinese ha imposto uno stretto giro di vite sui deflussi di valuta, come previsto da un piano economico più ad ampio raggio. Inoltre, il governo di Pechino non crede che investire in club esteri aiuterà lo sviluppo della Cina.
Negli ultimi mesi il governo cinese ha fatto fallire numerose opportunità di investimento all'estero. Una su tutte, l'acquisto del club AC Milan, da parte di un consorzio cinese per 825 milioni di dollari, è stato bloccato dal governo di Pechino. Gli investitori presenti nel consorzio non sono riusciti a portare i capitali fuori dalla Cina per completare l'acquisizione."


18 marzo 2017 - Cessione Milan, perchè Suning si e SES no?

Pasquale Campopiano ha dato pubblicato un articolo nel quale ha cercato di rispondere ad una domanda ormai fin troppo ricorrente: perchè Suning ha chiuso con l'Inter e SES non riesce ad acquistare il Milan?

La prima differenza riguarda il tipo di acquisizione: Suning, i nuovi proprietari dell'Inter, sono un gruppo molto solido e conosciuto a livello mondiale. Sino Europe Sport invece è un fondo, il cui unico frontman è YongHong Li. Questo fondo è poi diventato una società di capitali off-shore con sede ad Hong Kong.

La seconda differenza è in merito al prezzo: Suning per finalizzare l'acquisto, più il seguente aumento di capitale, ha sborsato 270 milioni, oltre ad aver ridiscusso i termini dei debiti con le banche. Il prezzo che Fininvest ha fatto a SES per l'acquisto del Milan è di 740 milioni, debiti compresi, un prezzo fuori mercato.

La terza, enorme, differenza è nelle tempistiche: Suning ha completato la trattativa in circa un anno, mentre SES sta provando a scalare il Milan da oltre due anni e mezzo, da ben prima della comparsa di Mister Bee. I tempi si sono allungati oltre misura fino a che il governo di Pechino non ha messo uno stop agli investimenti irrazionali.

Una fonte finanziaria cinese, che ha preferito rimanere anonima, ha affermato che: "Le banche cinesi sono piene di soldi e dal 2003 in poi c'è stato un boom di investimenti irrazionali, le banche davano finanziamenti enormi per rilevare società straniere. Capitava che il signor X, amico del banchiere di turno, riceveva 100 milioni a fronte di 1 solo milione in garanzia. Con quei 100 milioni andavano in Europa a comprare società semi disastrate ipervalutandole.
Il governo cinese ha detto basta a tutto questo, per due ragioni: la prima è che nella maggior parte dei casi si trattava di vere e proprie truffe, con banchieri collusi. Oltre a ciò quella politica ha portato ad una crisi del sistema bancario cinese. Quei soldi che venivano prestati erano soldi di risparmiatori che venivano truffati. Il governo cinese ha messo un blocco rigidissimo su tutte le operazioni a debito, le acquisizioni di leveraged finance.
I cinesi di Suning spendono soldi loro, e lo fanno come preferiscono. YongHong Li invece ha messo solamente una piccolissima quota di soldi suoi, il resto è stato tutto raccolto a debito. Per questo è stato tutto stoppato. Pechino è preoccupata di come SES possa garantire una vita futura al Milan, gli interessi su quel debito potranno essere ripagati solo con un piano industriale concreto e altamente ambizioso, ma il governo cinese non è convinto.
In Europa un'operazione del genere non si poteva nemmeno mettere in piedi per via delle leggi più stringenti, ma in Cina è stato possibile, solo che il governo ha detto alt: le operazioni a debito, gli investimenti irrazionali, no. "


18 marzo 2017 - Galliani:"Closing? Il Milan non è orfano. Berlusconi può restare".

Adriano Galliani un fiume in piena. L'AD rossonero è tornato a parlare a Milan Tv dopo la vittoria contro il Genoa. Ecco le dichiarazioni più importanti, quelle sulla cessione della società:"Sono state concesse due proroghe, ma vi faccio notare che il Milan non è orfano. Montella dice che qui c'è tutto e che paghiamo gli stipendi. Se non dovessero arrivare i cinesi, vi assicuro che Berlusconi è in grado di mandare avanti il Milan. Se il closing si farà il 7 aprile, saranno i benvenuti. Altrimenti, andremo avanti. Il mercato di giugno? Non so che dire. Chi vivrà vedrà. La squadra ora dà tutto. Tutti i problemi che c'erano sono stati risolti. Il Milan ha il sottoscritto, ha un direttore sportivo e degli osservatori. In un momento in cui non abbiamo potuto fare grandi investimenti, io e Maiorino ci siamo fatti frullare il cervello prendendo giocatori dal grande potenziale ma che ancora non erano esplosi".

20 marzo 2017 - Cessione Milan. Si riparte. In arrivo sette giorni clou.

News sulla cessione del Milan dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 20 marzo 2017. Si apre un'altra settimana, l'ennesima, per la cessione del Milan. Ma questa volta sembra essere decisiva. Fininvest è ancora in attesa del versamento dei 100 milioni della terza caparra. Qualcosa potrebbe accadere nella giornata di mercoledì. Ormai è una catena. Quando entreranno i soldi verrà ufficializzata la proroga del closing al 7 aprile.
Le parti, sia Fininvest che i cinesi, si dichiarano tranquille e si cerca di avere pazienza in attesa che la situazione si sblocchi.

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Tuttosport oggi in edicola: nelle ultime ore sono filtrate da ambienti vicini alla trattativa nuove indiscrezioni. Non si attenderebbe più la terza caparra da 100 milioni perchè Yong Hong Li, deus ex machina di SES, vuole andare dritto al closing presentando in un unico versamento da 420 milioni.

Corriere dello Sport oggi in edicola: la sensazione è che si sia arrivati ai titoli di coda, con Yong Hong Li pronto a sparire nel nulla come fu per Mister Bee. Se la trattativa saltasse, Silvio Berlusconi prenderebbe la situazione in mano, e con 200 milioni già incassati proverà a rilanciare il Milan. Magari con altri soci, non è una novità che il Presidente sia ancora alla ricerca di qualche partner. Renzo Rosso è l'undicesimo uomo più ricco d'Italia con un patrimonio superiore ai 3 miliardi, negli ultimi giorni lui stesso ha ammesso che potrebbe entrare come socio nel Milan.


20 marzo 2017 - Milan: i 100 milioni bloccati alle Isole Vergini.

Ultime news da Carlo Festa sulla cessione del Milan. Secondo quanto riferito dal giornalista de Il Sole 24 Ore, che cita fonti vicine ad ambienti governativi cinesi, i 100 milioni di euro della terza caparra sarebbero bloccati nelle Isole Vergini, luogo da dove arrivò la seconda caparra. Questa volta, però, a finanziare la somma sarebbe la Bank of East Asia.

20 marzo 2017 - Renzo Rosso è l'outsider che può sbloccare la cessione del Milan.

Clamorosa indiscrezione di Ravezzani a Top Calcio 24.
Il direttore di Tele Lombardia, riprendendo le parole di Forchielli, afferma che sarebbero proprio i 200M versati da Yonghong Li a consentire l'ingresso in scena di un outsider nell'infinita trattativa relativa alla cessione del Milan.
Ma di chi si parla?
Secondo Ravezzani, che ha avuto una segnalazione da uno studio legale, il nome è quello di Renzo Rosso. Quest'ultimo, che possiede un fatturato importantissimo e una grande fortuna personale, grande tifoso del Milan, sconterebbe l'acquisto senza mettere i 200M versati da Li. Quindi lo pagherebbe 320M + i debiti pari a 220M. In tutto circa 550M.
Ovviamente Mr Li butterebbe tutte le caparre che verrebbero trattenute inderogabilmente da Fininvest.


21 marzo 2017 - Milan: ultimatum di Berlusconi a Sino:"Soldi entro sabato".C'è Rosso

Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 21 marzo 2017, Silvio Berlusconi ha dato un vero e proprio ultimatum ai cinese. I soldi della terza caparra devono arrivare entro sabato. Nel caso non arrivassero, la trattativa per la cessione del Milan salterebbe definitivamente.

La Repubblica oggi in edicola (Pagni): è stato un lunedì frenetico per il Presidente Berlusconi, prima la consueta riunione ad Arcore con la famiglia, a cui ha partecipato anche Galliani, poi un'altra riunione negli uffici Fininvest con advisor e avvocati. Siamo ai minuti di recupero dei tempi supplementari: la terza caparra è attesa per domani, ma Berlusconi è sempre più intenzionato a tenersi il Milan e i 200 milioni già versati. Il Presidente ha calato le carte: il suo piano è sempre il solito, passare dal Milan per farsi grande alle elezioni della prossima primavera. Verrà rinnovato il contratto a Donnarumma e rilanciato a suon di milioni il progetto Ital Milan.

Libero in edicola oggi 21 marzo, conferma quanto riportato ieri da Telelombardia (QUI Renzo Rosso è l'outsider che può sbloccare la cessione del Milan. ) nel caso in cui la trattativa con i cinesi saltasse (i 100 milioni, per smuovere le acque, dovrebbero arrivare entro le prossime 48-72 ore) il Milan resterebbe nelle mani di Berlusconi e Galliani. Ed è già pronta l'alternativa: Renzo Rosso, disposto ad entrare anche con quote di minoranza.


Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 21 marzo: gli advisor di Sino e Fininvest continuano a lavorare ed i soldi della terza caparra sono attesi tra mercoledì e giovedì. I diretti interessati non lo dicono, ma se i soldi non arrivassero in settimana, l'affare sarebbe a serio rischio. Berlusconi viene segnalato di nuovo infastidito dai ritardi. Da quello che filtra, Sino ha problemi a trovare non tanto i soldi della caparra ma quelli per il closing. Il problema è sempre il solito: le mancate autorizzazioni governative. Se l trattativa saltasse, potrebbero rientrare in gioco altri acquirenti come la cordata di Gancikoff.

Corriere dello Sport in edicola: Ses chiede nuovo tempo per il closing. La data del 7 Aprile ormai non ha più alcuna valenza. Yong Hong Li verserà la terza caparra solo se Fininvest gli concederà ulteriore tempo per il closing. Sono ore frenetiche, in quanto la terza caparra sarebbe attesa nel giro di 48 ore, e non oltre. La fiducia tra le parti è ai minimi termini, e l'impressione è che entrambe le forze in causa stiano cercando un modo per uscire da questa situazione surreale. Non ci sono scadenze, né ultimatum: si naviga a vista.


21 marzo 2017 - Milan: il closing è slittato a maggio 2017.

Ultime news da Fabio Ravezzani sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal direttore di Tele Lombardia, è arrivata la conferma dell'ennesimo slittamento del closing a maggio. Per chi ci crede, aggiunge lo stesso Ravezzani.

Carlo Festa conferma quanto detto ieri: i soldi della terza caparra sono ancora fermi alle Isole Vergini ma dovrebbero arrivare a Fininvest tra domani e giovedì.


21 marzo 2017 - Cina, investimenti oltre confine giù del 90% rispetto al 2016.

Come riporta Calcio&Finanza, è il drastico taglio degli investimenti all'estero la ragione principale del mancato closing del Milan. Secondo i calcoli della piattaforma di ricerca sugli investimenti Dealogic, all'inizio del 2017 gli investimenti sono calati del 90% se confrontati con quelli dell'anno precedente.
Nel 2016, infatti, la Cina ha investito 54,38 miliardi di dollari, di cui 43 soltanto per l'affare Syngentha da parte del colosso ChemChina). Ebbene, all'inizio del 2017 la cifra si è drasticamente ridotta a soli 5,4 miliardi di dollari.
Due i casi più eclatanti che dimostrano il trend: a inizio marzo 2016 la Dick Clark, casa di produzione che gestisce i Golden Globe, aveva annunciato una accordo con Wanda da completare entro la fine dell'anno per l'ammontare pari ad un miliardo di dollari. Ma Wanda ha deciso di bloccare l’offerta in quanto “non e’ riuscita a onorare gli obblighi contrattuali”. L'accordo quindi è naufragato.

Stessa sorte, almeno fino ad oggi, per la trattativa tra la Sino-Europe Sports e Fininvest con Berlusconi che sarebbe pronto ad abbandonare il tavolo se i cinesi non ottemperassero agli obblighi contrattuali.
A confermare la situazione, dopo la nota congiunta della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme e del Ministero del Commercio di Pechino, che a dicembre chiedeva agli investitori di dare un taglio agli investimenti “irrazionali” in settori non strategici, arrivano le parole presidente del SAFE, Pan Gongsheng.
Quest'ultimo afferma che "sarebbe meglio effettuare investimenti industriali di ampio respiro e sui progetti infrastrutturali tra Asia ed Europa". Inoltre Pan afferma che "Le fusioni e acquisizioni all’estero possono assomigliare a rose con le spine”, commentando però positivamente le acquisizioni sportive dello scorso anno: "se possono aiutare a migliorare lo standard del calcio cinese, allora ben vengano".


21 marzo 2017 - Cessione Milan: terza caparra entro venerdì. Closing ad aprile?

Adnkronos: la caparra non arriverà nè mercoledì nè giovedì ma, in ogni caso, dovrebbe arrivare comunque entro la fine della settimana. In seguito, verrà firmato il nuovo contratto e si deciderà la nuova data del closing che dovrebbe essere finalizzato entro il mese di aprile. Li ha assicurato che i 100 milioni per la terza caparra ci sono. In ogni caso, prima di recapitarli a Fininvest, vuole essere sicuro di avere in mano tutti i soldi rimanenti per chiudere la trattativa con Fininvest.

22 marzo 2017 - Cessione Milan, Galliani tenta la scalata con Rosso e Mendes

Clamorosa indiscrezione rilanciata stamattina dal Quotidiano Nazionale in edicola: la trattativa con SES sembra ormai definitivamente tramontata. Berlusconi ha sempre espresso il desiderio di lasciare la squadra "a uno da Milan con il rossonero nel cuore". Nei salotti della Milano bene sono ormai diversi giorni che sta circolando una voce, Renzo Rosso, patron della Diesel attuale sponsor tecnico, sarebbe molto interessato al ruolo di Presidente, ma senza voler spendere eccessivamente, non vuole in sostanza occuparsi della gestione del club.
A questo punto ritorna in auge chi sta tentando la scalata al Milan da molto tempo e a fari spenti: Adriano Galliani. L'attuale AD del Milan garantirebbe risorse economiche praticamente senza limite, appoggiandosi ai famosi fondi. Galliani ha già parlato con Berlusconi da diversi mesi, e il Cavaliere è pronto a scontare dal prezzo originale i 200 milioni incassati dalla trattativa, ormai scemata, con SES. Per acquistare il Milan basteranno 250 milioni.
Galliani lavora da anni a questa operazione, ha rinunciato alla presidenza della Lega Calcio proprio per inseguire questo suo sogno. I tempi sono finalmente maturi e Galliani sta per uscire allo scoperto. Il fondo a cui Galliani è più legato è quello della Doyen (gestito da Nelio Lucas e Pablo Cosentino, storici amici di Galliani), ma la novità è che dietro a tutta questa operazione ci sarebbe il fortissimo interesse del procuratore più importante al mondo, Jorge Mendes con il fondo Fosun che ha già presentato un'offerta a Berlusconi per rilevare il Milan.


22 marzo 2017 - Ieri SES ha versato una caparra di 20 milioni

Notizia in esclusiva di calciomercato.com
Ieri, sul conto Fininvest, sono arrivati 20 milioni di euro da parte di SES
Un'anticipazione della terza caparra, per tranquillizzare Berlusconi ed avere qualche giorno in più per versare gli altri 80.


24 marzo 2017 - Milan: oggi altra mini caparra da 30 milioni. Closing il 14 aprile.

Aggiornamenti da Carlo Festa de Il Sole 24 Ore sulla cessione del Milan. Secondo quanto riportato dal giornalista, nella giornata di oggi Yonghong Li recapiterà a Fininvest un'alta (mini) caparra da 30 milioni di euro. Sono cambiate le condizioni. Fininvest, per la terza caparra, non ha più necessità dei 100 milioni ma ne bastano 50 (20 + 30). Il closing è stato fissato per il 14 aprile.

Campopiano: altra caparra di 30M, contratti firmati nella notte, Closing il 14 Aprile. Comunicato ufficiale nelle prossime ore.

Carlo Laudisa: in arrivo i comunicati di Sino e Fininvest. Il closing verrà fissato ufficialmente il 14 aprile ma devono arrivare i 340 milioni restanti.

Il Corriere della Sera conferme le notizie riportate precedentemente ed aggiunge che Yonghong va ripetendo di aver già a disposizione la cifra completa per chiudere la trattativa. I dubbi, comunque, restano.

Bellinazzo (Il Sole 24 Ore): questa mattina sono stati versati altri 50 milioni dopo i 20 arrivati nei giorni scorsi. Yong Hong Li ha quindi versato ad oggi 270 milioni di Euro, il 52% dei 520 milioni pattuiti.
Bellinazzo si corregge: sono arrivati altri 30 milioni più una garanzia finanziaria su ulteriori 50 milioni. Fininvest ha quindi ricevuto 250 milioni più la garanzia finanziaria su ulteriori 50, per un totale di 300. Si va verso il closing per il 14 Aprile. Le parti si dicono ottimiste.


25 marzo 2017 - Cessione Milan: entra in campo il fondo Elliott, con Li.

Ultime news sulla cessione del Milan da Il Sole 24 Ore. Secondo quanto riportato dal quotidiano economico, Yonghong Li sta provando a tirare dentro l'operazione il fondo americano Elliott al quale spetterebbe la copertura finanziaria dei 150-200 milioni di euro necessari per chiudere l'operazione. I soldi totali che mancano, circa 350 milioni, quindi, se tutto andrà bene, dovrebbe arrivare dallo stesso fondo Elliott e Huarong. L'operazione prosegue ma non è chiaro se questa nuova struttura sarà pronta per il prossimo 14 aprile, quando è atteso il closing.

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Gazzetta dello Sport: Via tutti gli investitori, SES chiude i battenti e il fondo cinese esce definitivamente di scena. Resta in gioco la Rossoneri Sport Luxembourg, la controllata di Li con sede europea.
A breve comunicato ufficiale.

Campopiano: in arrivo i comunicati ufficiali, closing il 14 aprile, soldi ok, la nuova società sarà europea.

Ultim'ora Festa: secondo indiscrezioni raccolte direttamente da Londra, il fondo Elliot, uno dei maggiori hedge fund internazionali attivi nelle situazioni speciali, potrebbe presto entrare a far parte dell'operazione Milan. In mattinata si era sparsa la voce di un fondo anglosassone in aiuto a Yonghong Li, dunque ecco svelato il nome.
Il fondo Elliot potrebbe finanziare parte dell'operazione con risorse pari a 150-200M, soldi che permetterebbero di chiudere la partita.
Quindi Mr Li starebbe facendo quasi tutta l'operazione a debito, con i secondi 100M e anche gli ultimi 50M prestati da Huarong attraverso una banca asiatica, secondo alcuni la Bank of East Asia. Mancherebbero dunque 270M più altri 80-90M per ripianare il bilancio. In totale quindi altri 350-360M.
Ebbene, questi soldi dovrebbero arrivare per 150-200M dal fondo Elliot e per la restante parte (circa 140M) da Huarong (che infatti aveva stanziato quei fondi due to closing, NDR).

Nel complesso quindi Mr Li avrebbe messo poche risorse proprie, anche se ha fornito le dovute garanzie e probabilmente garantirà il loan da 100M per il Milan, mentre gran parte dell'operazione sarebbe costruita grazie agli hedge fund e finanziamenti bancari. Resta solo da capire se tutta l'architettura sarà pronta entro il 14 aprile.

Biasin tuona: stamattina è stato firmato il contratto vincolante con Elliott per tutta la cifra che ancora mancava a Li per raggiungere il closing. Nel finanziamento è stata aggiunta una cifra definita considerevole per la gestione della prossima stagione (mercato+ordinario)


25 marzo 2017 - Cessione Milan: comunicato ufficiale di Sino. 25 marzo 2017.

Ecco il comunicato di Rossoneri Sport Luxemburg (che prenderà ufficialmente il posto di Sino), emesso ora, sulla cessione del Milan, sulla nuova struttura societaria e sul closing previsto il prossimo 14 aprile.
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27 marzo 2017 - Milan: da Elliott prestiti con tassi alti. Poi rientra Huarong?

News da Libero in edicola oggi, 27 marzo 2017, sulla cessione del Milan. Il fondo Elliott presterà a Yonghong Li 180 milioni di euro a tassi molto alti: superiori al 10%. Ma non c'è da meravigliarsi, è questo il lavoro di Elliott: scommettere grosse cifre per poi incassare grandi capitali. Ma in tutta questa fase di incertezza, c'è una notizia positiva: per ripagare questi soldi ad Elliott, ci sarà bisogno di un fatturato molto importante. E di conseguenza, di una squadra all'altezza della situazione e molto competitiva. Nel CDA, come riportato, sarà presente anche Lu Bo di Haixia. Anche questa è una notizia importante, che va interpretata, in un certo senso. Quando il governo cinese allenterà la presa sui capitali esportati all'estero, potranno rientrare in gioco le aziende (cinesi, come Huarong) che facevano parte del piano di LI e pagare i prestiti a Elliott grazie ai soldi che sono stoppati dalle autorità cinesi. E poi c'è sempre Berlusconi, la quarta persona che ha garantito per questa operazione. Sarà presidente onorario e forse avrà pochi poteri. Ma sarà sempre vicino alla sua creatura.

La Gazzetta dello Sport in edicola, conferma: i 180 milioni di euro (per finalizzare il closing) sono stati prestati da Elliott con un tasso di interessi dell'11,5%. Come riportato ieri, Fassone è intervenuto ed ha preso in mano la situazione in una corsa contro il tempo. Fassone ha contattato l'avvocato Agostinelli (già advisor di Roma e Inter) chiedendogli di trovare un finanziatore internazionale. Il 18 marzo è arrivata la firma di un documento preparatorio del contratto con Blue Skye più una lettera d'interesse da parte di altri due fondi: Elliott e Arena. Il 20 marzo Yonghong Li è volato a Londra insieme a Fassone e Agostinelli per parlare direttamente con il fondo Elliott al quale è stato presentato il piano d'acquisto del club. Ora, è rimasto un solo fondo a finanziare tutta l'operazione: il fondo Elliott. Anche il fondo Arena si è fatto da parte. Elliott ha prestato in totale 303 milioni di euro. 180 per il finanziamento, 73 per i debiti, 50 per supportare lo sviluppo del club. Dopo il closing, il finanziamento sarà trasformato in obbligazione. Capitolo tassi d'interesse: 11,5% sui 180 milioni per il closing e il 7,7% sui 73+50. E se ci saranno inadempienze cosa accadrà? Elliott si rifarà sulle proprietà di Li. Ed ovviamente, quindi, anche sul club rossonero. Il closing è confermato per il 14 aprile.

Corriere della Sera in edicola: il closing era previsto il 13 aprile ma il giorno è stato scartato per motivi scaramantici. Si farà il 14. Elliott, con il prestito, prenderà in garanzia il Milan. Se Li non riuscirà a saldare i debiti, Elliott diventerà azionista del club. Grazie ai finanziamenti raccolti, il Milan (che chiuderà la stagione a quota -190 milioni) è già autosufficiente in vista della prossima annata. Compresa la campagna di rafforzamento. A quel punto, quando serviranno altri soldi, potrebbero arrivare dalla Cina (se saranno stati sbloccati) o Li potrebbe ricapitalizzare. Ma anche la squadra potrà dare una mano centrando al qualificazione alla prossima Champions.


27 marzo 2017 - Milan, ecco chi è il fondo Elliott e qual è il piano di Yonghong Li.

Il portale Calcio e Finanza ha tracciato un profilo di Elliott Management Corporation, la società di gestione di investimenti che presterà a Yonghong Li i capitali necessari per chiudere l'operazione (si parla di 250M). Tecnicamente si chiama "prestito ponte". Elliott quindi non diventerà socio del Milan.
Il regista dell'operazione, Mr Li, è convinto che il governo di Pechino prima o poi scongelerà i fondi già raccolti e bloccati in Cina. Quando ciò avverrà, restituirà il prestito ad Elliott.

La "Madonna di Fatima" del Milan, come l'ha chiamata Forchelli, è nata nel 1977 da Paul Singer, 73 anni a breve e con 2,3 miliardi di patrimonio. Singer è un finanziere che si è fatto da solo e che oggi con la sua società gestisce asset per 31 miliardi di dollari. La sua fama l'ha costruita raccogliendo i cosiddetti "debiti distressed". Anche se la sua missione non è quella di salvare, bensì di scommettere per guadagnare... con le buone o con le cattive.
Il fondatore di Elliott solitamente compra debito ultra scontato, di aziende e anche di nazioni, per rivenderlo con profitto oppure andare in Tribunale per chiedere il risarcimento. Senza guardare in faccia nessuno.
La sua avventura sul debito sovrano inizia nel 1996 con il debito del Perù. Singer acquista 11M di bond in default. Poi si rivolge alla magistratura per essere pagato e dopo qualche ottiene "giustizia" con un risarcimento di 58M.
La strada è tracciata: negli anni successivi compie operazioni simili in Congo: rileva un debito a prezzo stracciato di 10M (valeva 400M), per poi ottenere dal Congo un pagamento di 127M.
Ma il vero "casus belli" riguarda il debito sovrano dell'Argentina. NML Capital, società controllata da Singer che investì 182M sui bondo argentini prossimi al collasso, rifiutò ripetutamente le offerte di ristrutturtazione accettate da gran parte dei creditori: secondo lui quei bond valevano 2,3 miliardi.
Singer ottiene l'ennesima vittoria in un Tribunale di New York: l'Argentina deve pagare 1,5 miliardi. Ma il rifiuto di Buenos Aires provoca il secondo default del paese nel giro di 13 anni, con il caso che tutt'ora è irrisolto.

Elliott ha investito anche in Italia, non su debito sovrano, ma su azioni di società quotate (Fondiaria Si e Telecom).
Lo scorso anno Elliott è passato alla ribalta per l'affare Ansaldo, società genovese il cui controllo è passato da Finmeccanica al colosso Hitachi. Elliott rastrella il 30% di quote fino ad arrivare ad un braccio di ferro con la società giapponese.

Tornando al Milan, i soldi prestati da Elliott dovranno essere restituiti quando nell'affare entreranno altri fondi, altrimenti Elliott si potrà rivalere sui beni di Yonghong Li. L'operazione di Elliott sarà condotta da una scatola Lussemburghese appositamente creata per l'occasione e il cui nome è emblematico: RedBlack Sarl.


27 marzo 2017 - La Cina renderà convertibile lo Yuan per globalizzarlo. Ufficiale.

Notizia appena lanciata da Xinhua, agenzia di stampa ufficiale della Repubblica Popolare Cinese: la Cina tornerà a liberalizzare costantemente l'utilizzo dello Yuan in conto capitale, il che renderà convertibile la valuta per effettuare investimenti. Il tutto si inserisce nella strategia di rendere lo Yuan una valuta globale.
A dirlo è la Banca Centrale della Cina nella giornata di oggi. "La globalizzazione dello Yuan è una strategia a lungo termine che richiede sforzi costanti e coerenti", ad affermarlo è Yi Gang, vice governatore della banca centrale, nel corso di una riunione odierna.
Gli sforzi dovrebbero essere fatti per rafforzare il ruolo dello Yuan negli investimenti, nelle riserve e nelle transazioni finanziarie. E quando si preme per l'utilizzo della moneta nelle transazioni transfrontaliere, gli sforzi costanti dovrebbero essere compiuti per renderli convertibili in conto capitale.

La banca centrale, inoltre, ha anche sottolineato l'importanza di rafforzare la prevenzione dei rischi e ha promesso di intensificare la vigilanza del mercato. La Cina sta spingendo per l'uso globale dello Yuan per ridurre i costi delle transazioni commerciali internazionali, in un mondo dove attualmente il dollaro americano fa da padrone.

Rendere lo yuan convertibile sul conto capitale è essenziale per raggiungere questo obiettivo, mentre al momento la Cina rende pienamente convertibile lo Yuan solamente in operazioni su conto corrente per scopi commerciali.

Ma di cosa parliamo? In parole povere il "capital account convertibility" sta a significare che un investitore straniero può investire in Cina convertendo la moneta straniera in Yuan, senza alcuna restrizione. Allo stesso modo, un investitore locale può investire all'estero convertendo lo Yuan in moneta straniera, senza alcuna restrizione.


27 marzo 2017 - Cessione Milan, convocata assemblea dei soci per il closing

Il Cda di Fininvest riunitosi nella giornata odierna ha convocato l'assemblea dei soci del Milan per il closing in prima convocazione venerdì 14 Aprile 2017. La seconda convocazione è stata indetta per il 4 Maggio 2017. Secondo quanto riferito da Rai Sport la seconda convocazione è solo una formalità, tutto si chiuderà in prima convocazione.

28 marzo 2017 - Yonghong Li e il piano Milan. Soldi e idee dell'erede di Silvio.

Reuters Italia: il fondo Elliott si è impegnato finanziando complessivamente 303M per chiudere l'operazione relativa alla cessione del Milan. Il fondo americano inizierà con 180M che serviranno per finalizzare l'acquisizione il 14 aprile. A questi si aggiungeranno 73M di prestito come inter-company loan per finanziare le scadenze a breve termine, riducendo l'esposizione bancaria, e 50M di bridge loan al Milan per gli investimenti. Una delle fonti precisa che l'operazione si inquadra in una struttura GP/LP, in cui Elliott fungerà da Limited Partner insieme ad atri finanziatori. Elliott ha chiesto e ottenuto precise garanzie riguardo il raggiungimento degli obiettivi previsti dal business plan e la copertura dei prestiti. Tra queste garanzie, c'è anche lo stesso club per il quale resta in piedi la quotazione in borsa ma non nel breve periodo.
Le caparre già versate da Mr Li e i finanziamenti di Elliott, coprono la cifra di 430M dei 550M complessivi. I restanti 120M sarebbero già disponibili in ulteriori finanziamenti. Il prestito da 180M di Elliott è vincolato al versamento dell'intero importo necessario a chiudere l'operazione (due to closing, NDR). Una delle fonti precisa che nonostante Yonghong Li figuri tramite la Rossoneri Lux come unico investitore, resta di fatto rappresentante di un consorzio di investitori asiatici e non solo cinesi.
L'intervento di Elliott si è reso necessario per superare gli impedimenti posti dal governo di Pechino che avevano messo a serio rischio la riuscita dell'operazione.

Il quotidiano Libero in edicola oggi, 28 marzo 2017, riporta che ormai è deciso: il closing si farà il 14 aprile ed il derby del giorno dopo, 15 aprile, sarà il primo derby cinese della storia delle due squadre. Ma chi è Yonghong Li, quanti soldi ha e che progetti ha in programma per il Milan? Nelle settimane scorse è stato spesso dipinto come un individuo abbastanza losco. Ma non è così. O meglio, è uno che "gioca" in borsa ma ha delle attività reali nell'economia cinese. E' il primo azionista di Guizhou FuquanGroup (business minerario), possiede il 20% della più grande impresa cinese che si occupa della produzione di bottiglie di plastica per Coca Cola e Pepsi. E' il padrone di uno dei maggiori centri commerciali di Guangzhou e si occupa anche di immobiliare. Il patrimonio? Circa 700 milioni di euro. Lui voleva comprare il Milan, ma poi lo stato cinese ha bloccato tutto. Allora è passato attraverso i prestiti di Elliott e Blue Skye. Quali i suoi progetti per il nuovo Milan? Difficile pensare di poter arrivare a Messi e Ronaldo. Molto più probabile una gestione oculata e lungimirante. Lo stesso Libero ipotizza un budget di 60 milioni di euro (ma che possono diventare in realtà 120) per il mercato con, ad esempio, pagamenti pluriennali (Musacchio 25 milioni pagabili in 3 anni, meno di 10 milioni all'anno) in modo. Li spera sempre che il governo decida di fare un passo indietro in merito al blocco delle esportazioni di capitali. Se sarà così, potrà vendere a premio quote di minoranza del Milan, in Cina. Ed è sempre viva l'opzione quotazione in borsa.

La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 28 marzo 2017: la prima assemblea è stata convocata il 14 aprile. Nessuno però ha intenzione di andare oltre. Yonghong Li deve rientrare dal debito con Elliott entro 18 mesi mesi. Nel caso in cui non ce la facesse, il Milan passerebbe alla stessa Elliott. Fassone in ogni caso è alla ricerca di prestiti meno onerosi. Li, di altri investitori. Yonghong Li, inoltre, ha sempre l'intenzione di quotare il Milan nella borsa di Hong Kong. Ma per puntare ad una Ipo serviranno almeno 3 anni. Possono rientrare investitori dalla Cina? C'era Huarong, ma poi il governo cinese ha bloccato tutto. Il feeling tra le parti c'è sempre. E non solo con Huarong. Capitolo closing, bisogna organizzare ancora il tutto. Soprattutto l'orario giusto. Col fuso orario, se si facesse di primo pomeriggio italiano, i cinesi non potrebbero vederla.


28 marzo 2017 - Cessione Milan, parla l'esperto: "Elliott solitamente vuole il 15%"

Il giornalista Pasquale Campopiano, con un articolo odierno, ha approfondito il discorso relativo alla struttura finanziaria che è stata costruita per rilevare il Milan. Stando al Sole24Ore si è appreso che Elliott finanzierà 180M per l'acquisto del Milan e altri 120M per la gestione del club. I primi 180M saranno soggetti ad un tasso di interesse pari all'11,5%, mentre i 120M destinati al Milan avranno un tasso di interesse pari a circa il 7,5%. Numeri, questi, che non sono piaciuti ai tifosi che hanno gridato allo scandalo.
Fonti londinese e americane affermano che "Elliott lavora nella massima segretezza quindi non avremo mai la conferma ufficiale del suo coinvolgimento in questa operazione".
L'advisor Marco Grandi, interpellato sulla vicenda, afferma che "quella del Milan è una special situation, cioè un prestito oneroso con tassi di interesse molto alti a fronte però di garanzie che possono essere, immagino, la cessione in futuro di quote del Milan o alcune ipoteche sul piano industriale. Solitamente per queste operazioni Elliott chiede interessi pari al 14/15% (es. M.United). Non sono banche, per questo utilizzano tassi così alti, e lo fanno solo quando sono sicuri di rientrare della cifra."
A sentire il Dott. Grandi, quindi, Elliott non sarebbe lo strozzino che tutti dipingono. L'esperto, poi, aggiunge che "l'interesse finale di questi fondo non è quello di entrare nel capitale sociale ma di riavere indietro i soldi con gli interessi pattuiti. Ciò detto, il Milan non potrà mai fallire perché, se Elliott non dovesse ricevere i soldi dovuti e rilevasse le quote del club, lo ripulirebbe dai debiti per poi rivenderlo a terzi."
Successivamente, Grandi si sofferma sulla trattativa: "Rotschild, Elliott e Blue Skye li puoi coinvolgere in un prestito di simili dimensioni solo se l'architettura dell'operazione li invogli a partecipare. Mi sembra chiaro che a un certo punto a Li siano mancati i fondi necessari a chiudere la trattativa e le banche cinesi, per via delle restrizioni, si sono chiamate fuori. Quindi sono entrati in scena Fassone e l'avvocato Agostinelli che hanno coinvolto Elliott e Blue Sky."
Veniamo dunque al tanto chiacchierato scorporo: "non possiamo escluderlo al 100% ma francamente sarebbe paradossale farlo con una trattativa così mediatica. Secondo me Berlusconi avrebbe dovuto farlo, nel caso, anni fa e in maniera più discreta. Piuttosto potrebbe profilarsi l'ipotesi peggiore, ossia che Yonghong Li non ripaghi il prestito, il Milan finisca nelle mani di Elliott che lo rivende a terzi. E in quel caso, ovviamente, potrebbe rientrare in gioco anche Berlusconi. Ma parliamo di scenari ad oggi molto remoti".
Chiusa sulla SEC, la CONSOB americana: "ogni tre mesi i fondi sono obbligati a lasciare traccia delle loro transazioni ma questo non avviene per le special situation come quella del Milan. In questo caso non c'è nessun obbligo di comunicazione."

A quel punto Campopiano scrive una mail direzione New York e all'altro capo gli rispondono: "non credo proprio che la disclosure con Elliot sia obbligatoria".
 
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