Ermes Mattielli: la sua eredità ai rom che lo rapinarono.

Milanforever26

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I due tizi avevano rubato dei cavi di rame, una volta beccati sono fuggiti mollandi la refurtiva

Ah ok...erano brave persone allora...
Però vorrei vedere se al vostro datore di lavoro rubassero solo "della merce" e lui il giorno dopo vi dicesse "Mi hanno derubato ma li ho lasciati fuggire, solo che ora chiudo, ciao ciao sei licenziato e non c'ho manco più i soldi per pagarti il licenziamento e il TFR..mi spiace, però tranquillo, i criminali stanno benone"
 

Arrigo4ever

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Già,non voglio giustificare chi ammazza o ferisce a sangue freddo , ma penso che subire furti continui per 20 anni comunque farebbe andare fuori di testa chiunque , soprattutto se sai che chi li ha commessi resta per il 99% delle volte impunito.
Tutto questo è simbolico del paese dove viviamo.Ricordo un po' di tempo fa una stazione di polizia impossibilitata ad operare perchè mancava la benzina nelle auto , non c'erano i soldi per il pieno.......
 
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E quindi ai due ladri gli diamo un premio? Quanti giorni di carcere si sono fatti per il furto(che comunque avevano compiuto)?

A me hanno sempre detto che se per caso ti capita la disgrazia di dover uccidere un criminale per difendere la tua proprietà non devi denunciare nulla, devi solo occultare bene il cadavere e dimenticarti la faccenda..credo sia lacosa giusta da fare..se denunci il fatto sei comunque un uomo "finito"...o la legge o la vendetta di altri criminali ti farà vivere il resto della vita segnato..

Ricordiamolo sempre, nessuno è lì che va i cerca di farsi derubare per poter ammazzare qualcuno...è il ladro che se la va a cercare

non sto dicendo che sti ******** meritino di esser rimborsati, ma nemmeno sto qua mi pare un santo.

Partendo dal presupposto che nemmeno io so come reagirei ad una situazione simile e quindi che non sto condannando la cosa in se di sparare a un ladro, ho come la sensazione che crivellare di colpi (14 colpi !!) dei tizi che, a quanto pare dalle indagini, stavano a quel punto dandosi alla fuga e disarmati, non sia propriamente una cosa giusta da fare.
 
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Ah ok...erano brave persone allora...
Però vorrei vedere se al vostro datore di lavoro rubassero solo "della merce" e lui il giorno dopo vi dicesse "Mi hanno derubato ma li ho lasciati fuggire, solo che ora chiudo, ciao ciao sei licenziato e non c'ho manco più i soldi per pagarti il licenziamento e il TFR..mi spiace, però tranquillo, i criminali stanno benone"

Nessuno ha detto "brave persone", questo è il classico paralogismo di chi distorce le parole altrui ad usum delphini, o magari semplicemente non ha capito un tubo di quello che uno voleva dire. Io non ho formulato un giudizio morale, ho solo provato ad inquadrare la fattispecie, per quello che ne sappiamo in punto di fatto, alla luce delle leggi vigenti. Il codice penale non distribuisce condanne in base allo "status" di brava persona o cattiva persona, ma disciplina le singole fattispecie. Se io Pinco Panco brava persona ammazzo senza una scriminante Totò Riina, sempre omicidio volontario è, non è che mi danno un premio. Il codice penale punisce il furto con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. In questo caso, trattandosi di delitto tentato e non essendovi particolari aggravanti, il giudice ha optato per 4 mesi di reclusione. Decisione pertinente. La successiva reazione del Mattielli non è un eccesso colposo di legittima difesa, ma è un tentato omicidio vero e proprio, dal momento che i ladri fuggivano e avevano posato la refurtiva, e il tizio gli ha sparato addosso e ha continuato a sparargli mentre erano a terra. Tentato omicidio, chiaro come la luce del sole, codice alla mano. Non legittima difesa, né eccesso di legittima difesa, ma giustizia privata, e per giunta marcatamente sproporzionata. Anche qui, decisione pertinente. Quanto al risarcimento, questo segue la condanna, secondo le normali regole relative all'esercizio dell'azione civile nel processo penale. Non vi è nulla che il giudice abbia statuito contra legem, eppure su Facebook girano condivisioni della foto della giudice con invito al linciaggio: questa è BARBARIE, ignoranza e bassezza morale. Poi possiamo pure discutere sulle ragioni psicologiche che hanno indotto il soggetto ad agire in questo modo, e su come arginare il problema del moltiplicarsi dei furti,che indubbiamente c'è e nessuno lo nega, ma io non mi lascio affascinare da queste derive spagnolesche. L'esempio che fai, cosa diavolo vorrebbe dimostrare? Un ladro entra nel tuo magazzino, tu accorri richiamato dall'allarme, il ladro posa la refurtiva e scappa, ma tu hai diritto di scaricargli addosso il caricatore della tua pistola e magari pure di sollazzarti col suo cadavere? E' questo che volete venga scritto nel Codice Penale? Ma vi rendete conto che anche se si volesse ampliare l'ambito di operatività della legittima difesa non si potrebbe mai arrivare a tanto, che sarebbe contrario alla CEDU e ai diritti umani? Che una cosa del genere non esiste nemmeno nel Far west legalizzato (gli USA)? Ma neppure nell'IS esiste una roba del genere.
 

Milanforever26

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Nessuno ha detto "brave persone", questo è il classico paralogismo di chi distorce le parole altrui ad usum delphini, o magari semplicemente non ha capito un tubo di quello che uno voleva dire. Io non ho formulato un giudizio morale, ho solo provato ad inquadrare la fattispecie, per quello che ne sappiamo in punto di fatto, alla luce delle leggi vigenti. Il codice penale non distribuisce condanne in base allo "status" di brava persona o cattiva persona, ma disciplina le singole fattispecie. Se io Pinco Panco brava persona ammazzo senza una scriminante Totò Riina, sempre omicidio volontario è, non è che mi danno un premio. Il codice penale punisce il furto con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. In questo caso, trattandosi di delitto tentato e non essendovi particolari aggravanti, il giudice ha optato per 4 mesi di reclusione. Decisione pertinente. La successiva reazione del Mattielli non è un eccesso colposo di legittima difesa, ma è un tentato omicidio vero e proprio, dal momento che i ladri fuggivano e avevano posato la refurtiva, e il tizio gli ha sparato addosso e ha continuato a sparargli mentre erano a terra. Tentato omicidio, chiaro come la luce del sole, codice alla mano. Non legittima difesa, né eccesso di legittima difesa, ma giustizia privata, e per giunta marcatamente sproporzionata. Anche qui, decisione pertinente. Quanto al risarcimento, questo segue la condanna, secondo le normali regole relative all'esercizio dell'azione civile nel processo penale. Non vi è nulla che il giudice abbia statuito contra legem, eppure su Facebook girano condivisioni della foto della giudice con invito al linciaggio: questa è BARBARIE, ignoranza e bassezza morale. Poi possiamo pure discutere sulle ragioni psicologiche che hanno indotto il soggetto ad agire in questo modo, e su come arginare il problema del moltiplicarsi dei furti,che indubbiamente c'è e nessuno lo nega, ma io non mi lascio affascinare da queste derive spagnolesche. L'esempio che fai, cosa diavolo vorrebbe dimostrare? Un ladro entra nel tuo magazzino, tu accorri richiamato dall'allarme, il ladro posa la refurtiva e scappa, ma tu hai diritto di scaricargli addosso il caricatore della tua pistola e magari pure di sollazzarti col suo cadavere? E' questo che volete venga scritto nel Codice Penale? Ma vi rendete conto che anche se si volesse ampliare l'ambito di operatività della legittima difesa non si potrebbe mai arrivare a tanto, che sarebbe contrario alla CEDU e ai diritti umani? Che una cosa del genere non esiste nemmeno nel Far west legalizzato (gli USA)? Ma neppure nell'IS esiste una roba del genere.

Lo dico apertamente: a me delle "leggi" non frega uno stracavolo...di quello che dice il codice penale qui o di quello che reputano giusto le convenzioni internazionali non mi importa un fico secco perché le leggi che spesso citiamo come se fossero perfette ed indiscutibili sono in realtà mutevoli e mutate migliaia di volte nella storia dell'uomo e nelle varie parti del mondo proprio perché non hanno alcun carattere universale ma sono semplicemente convenzioni stabilite dagli uomini e spesso nemmeno largamente condivise..tu pontifichi su una questione parlando dalla comoda posizione di chi non si è mai trovato a tu per tu con una pistola in faccia o che magari è alla 20esima rapina ed è esasperato, lo fai oltretutto senza un briciolo di empatia con la vittima proprio come fanno i giudici che le attenuanti le sanno applicare solo quando è il delinquente a trarne vantaggio..anzi, le vittime diventano i delinquenti solo perché si erano dati alla fuga e nel farlo avevano anche posato la refurtiva...però, che galantuomini...
Scusa eh, guarda che io non ce l'ho con te, per altro sei pure un utente che mi sta simpatico e leggo sempre volentieri i tuoi interventi, ma io proprio non lo posso sopportare che si viva in una società così, dove la gente per bene viene messa alla berlina e trattata come un delinquente dopo aver pure subito lo sfregio di rapine o furti..sto signore non è che se ne andava in giro sparando al primo che passava, non ha invitato i ladri per un thé e poi li ha freddati, è stato colto da un raptus giustificato, e per me va capito.
Poi sui giudici che applicano solo la legge, pare un mantra manco fossero automi che si limitano a leggere e applicare quando invece è evidente che l'interpretazione c'è eccome visto che spesso tra i vari gradi di giudizio si passa da condanne ad assoluzioni o sconti di pena e via dicendo..se l'interpretazione fosse univoca e immutabile la pena sarebbe sempre la stessa (e non veniamo fuori con la storia che ci sono prove diverse su..guardiamo il caso Meredith tanto per citare l'esempio più celebre)
 
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Lo dico apertamente: a me delle "leggi" non frega uno stracavolo...di quello che dice il codice penale qui o di quello che reputano giusto le convenzioni internazionali non mi importa un fico secco perché le leggi che spesso citiamo come se fossero perfette ed indiscutibili sono in realtà mutevoli e mutate migliaia di volte nella storia dell'uomo e nelle varie parti del mondo proprio perché non hanno alcun carattere universale ma sono semplicemente convenzioni stabilite dagli uomini e spesso nemmeno largamente condivise..tu pontifichi su una questione parlando dalla comoda posizione di chi non si è mai trovato a tu per tu con una pistola in faccia o che magari è alla 20esima rapina ed è esasperato, lo fai oltretutto senza un briciolo di empatia con la vittima proprio come fanno i giudici che le attenuanti le sanno applicare solo quando è il delinquente a trarne vantaggio..anzi, le vittime diventano i delinquenti solo perché si erano dati alla fuga e nel farlo avevano anche posato la refurtiva...però, che galantuomini...
Scusa eh, guarda che io non ce l'ho con te, per altro sei pure un utente che mi sta simpatico e leggo sempre volentieri i tuoi interventi, ma io proprio non lo posso sopportare che si viva in una società così, dove la gente per bene viene messa alla berlina e trattata come un delinquente dopo aver pure subito lo sfregio di rapine o furti..sto signore non è che se ne andava in giro sparando al primo che passava, non ha invitato i ladri per un thé e poi li ha freddati, è stato colto da un raptus giustificato, e per me va capito.
Poi sui giudici che applicano solo la legge, pare un mantra manco fossero automi che si limitano a leggere e applicare quando invece è evidente che l'interpretazione c'è eccome visto che spesso tra i vari gradi di giudizio si passa da condanne ad assoluzioni o sconti di pena e via dicendo..se l'interpretazione fosse univoca e immutabile la pena sarebbe sempre la stessa (e non veniamo fuori con la storia che ci sono prove diverse su..guardiamo il caso Meredith tanto per citare l'esempio più celebre)

Ovviamente appena uno prova a fare un ragionamento un attimino lucido senza farsi trascinare dalla furia barbara del popolino, allora lo si accusa di "pontificare". Come ho scritto nell'altro post, possiamo ragionare per ore sulle cause psicologiche che hanno portato il tizio a compiere il gesto, ma questo non rileva per il diritto, perché il diritto non è la morale. E voi non provate a sforzarvi di comprendere che un conto è trovarsi nel panico di avere un ladro di fronte in casa, colto in flagranza e che magari cerca di minacciare la tua incolumità, un conto è inseguire i ladri che hanno lasciato per strada la refurtiva, sparargli addosso ed infierire anche una volta feriti ed immobilizzati. C'è caso e caso. Posso mostrare tutta l'empatia che vuoi, anche perché soffro di attacchi collerici, ho subito una rapina per strada a Napoli e una in casa, mio nonno ha subito una valanga di furti di bestiame e prodotti ortofrutticoli, ma questo non cambia le cose per il diritto. Ed io che di diritto ci vivo, ti assicuro che qui il caso è veramente cristallino e c'è ben poco da interpretare. Il diritto fissa il principio di legittima difesa; se poi ricorrono tutte le circostanze dell'eccesso di legittima difesa, la persona verrà condannata a una pena insignificante e non avrà riprovazione sociale. Ma ciò non significa che l'ordinamento debba essere modificato per rendere lecito l'abuso di legittima difesa. Se invece il caso è anche al di là della legittima difesa, c'è omicidio o tentato omicidio o lesioni personali dolose. E magari i 20 furti subiti saranno valutati come un'attenuante, quantomeno di fatto al momento della erogazione della pena. "le vittime diventano i delinquenti solo perché si erano dati alla fuga e nel farlo avevano anche posato la refurtiva...però, che galantuomini". Anche qui cadi di nuovo in una falsa dicotomia. I ladri non diventano vittime. I ladri sono colpevoli di furto e vittime di tentato omicidio. Poi prendo atto che te ne infischi delle leggi, ma allora non aizziamo al linciaggio dei magistrati quando fanno semplicemente il loro lavoro, e lo dico da non-fan della maggior parte dei componenti della casta magistratuale in questo paese. Resta il fatto che il posto per chi vorrebbe rendere legale una simile condotta è il Medioevo, in cui esisteva la giustizia privata. Io resto dell'idea che i furti vadano disincentivati sbattendo le persone in galera, non consentendo che escano dopo 2 giorni, come avviene oggi. Potenziando gli strumenti a disposizione di Magistratura e Fdo. Tutta questa esasperazione e paura deriva dall'assenza dello Stato.
 
E

Efferosso

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Ovviamente appena uno prova a fare un ragionamento un attimino lucido senza farsi trascinare dalla furia barbara del popolino, allora lo si accusa di "pontificare". Come ho scritto nell'altro post, possiamo ragionare per ore sulle cause psicologiche che hanno portato il tizio a compiere il gesto, ma questo non rileva per il diritto, perché il diritto non è la morale. E voi non provate a sforzarvi di comprendere che un conto è trovarsi nel panico di avere un ladro di fronte in casa, colto in flagranza e che magari cerca di minacciare la tua incolumità, un conto è inseguire i ladri che hanno lasciato per strada la refurtiva, sparargli addosso ed infierire anche una volta feriti ed immobilizzati. C'è caso e caso. Posso mostrare tutta l'empatia che vuoi, anche perché soffro di attacchi collerici, ho subito una rapina per strada a Napoli e una in casa, mio nonno ha subito una valanga di furti di bestiame e prodotti ortofrutticoli, ma questo non cambia le cose per il diritto. Ed io che di diritto ci vivo, ti assicuro che qui il caso è veramente cristallino e c'è ben poco da interpretare. Il diritto fissa il principio di legittima difesa; se poi ricorrono tutte le circostanze dell'eccesso di legittima difesa, la persona verrà condannata a una pena insignificante e non avrà riprovazione sociale. Ma ciò non significa che l'ordinamento debba essere modificato per rendere lecito l'abuso di legittima difesa. Se invece il caso è anche al di là della legittima difesa, c'è omicidio o tentato omicidio o lesioni personali dolose. E magari i 20 furti subiti saranno valutati come un'attenuante, quantomeno di fatto al momento della erogazione della pena. "le vittime diventano i delinquenti solo perché si erano dati alla fuga e nel farlo avevano anche posato la refurtiva...però, che galantuomini". Anche qui cadi di nuovo in una falsa dicotomia. I ladri non diventano vittime. I ladri sono colpevoli di furto e vittime di tentato omicidio. Poi prendo atto che te ne infischi delle leggi, ma allora non aizziamo al linciaggio dei magistrati quando fanno semplicemente il loro lavoro, e lo dico da non-fan della maggior parte dei componenti della casta magistratuale in questo paese. Resta il fatto che il posto per chi vorrebbe rendere legale una simile condotta è il Medioevo, in cui esisteva la giustizia privata. Io resto dell'idea che i furti vadano disincentivati sbattendo le persone in galera, non consentendo che escano dopo 2 giorni, come avviene oggi. Potenziando gli strumenti a disposizione di Magistratura e Fdo. Tutta questa esasperazione e paura deriva dall'assenza dello Stato.

Il problema infatti sta a monte.
Buone leggi + Buona magistratura + Buon corpo di polizia = Un ladro prova ad entrare, il cittadino non ha neanche bisogno di avere un'arma, alza la cornetta, la polizia in 2 minuti è lì, prende i delinquenti, che vengono sbattuti dentro (o fuori) per direttissima e con una pena tutt'altro che goliardica (lavori forzati. Lavori forzati. Lavori forzati. C'è gente che lavora 10 ore in fabbrica e si spacca la schiena per avere le stesse cose di un ladro che in prigione ha tempo ed energie da buttare)

Cattive leggi + Cattiva magistratura + Cattivo corpo di polizia = Un disgraziato viene rapinato 20 volte, alla 20esima sbrocca e armi alla mano scarica tutto quello che ha con chi gli è entrato in casa. E viene punito per questo (in maniera che io non condivido, né condividerò mai, perché il diritto non può trincerarsi dietro ad uno scudo "amorale", il diritto è uno strumento creato dall'uomo per l'uomo. E non vedo niente di "inumano" nel comportamento di quell'uomo, anche se ha sicuramente ecceduto, a mente fredda)

In tutto questo, anche se non avremo mai la controprova, c'è da chiedersi se quei due fossero lì per la prima volta, oppure fosse la decima.
 
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Una notizia tanto incredibile quanto vergognosa. Ermes Mattielli (deceduto pochi giorni fa), l'uomo che nel 2006 sparò a due rom che si entrano introdotti nella sua proprietà (per rubare del rame) causandogli lesioni gravi fu condannato ad un anno di reclusione per le lesioni provocate ai due zingari. La cosa incredibile, però, riguarda il risarcimento danni che Mattielli è stato condannato a versare ai due rom: 135mila euro. Ora che Mattielli non c'è più, la sua eredità, le sue due case, verranno utilizzati per il risarcimento nei confronti dei due ladri rom.
Ragazzi post più sintetici. Non create dei poemi ogniqualvolta intervenite.
 

Splendidi Incisivi

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Non conoscevo la dinamica dei fatti ma se le cose stanno come hanno scritto Louis e Kyle, allora, la pena è sacrosanta. Se ti entrano in casa e gli spari penso siamo tutti d'accordo che si tratti di autodifesa e non andrebbero dati risarcimenti ma qua la situazione è completamente diversa.
 
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