Non ho mai avuto dubbi su questo. La macchina del fango scatenata su Seedorf ha cancellato dalla memoria dei tifosi le cose buone fatte durante quei mesi, in cui, tra l'altro, aveva tutto l'ambiente contro, pilotato da quel galliani che avrebbe voluto da subito Inzaghi sulla nostra panchina.
L'olandese fu catapultato sulla panchina di un Milan più debole di questo, a pezzi moralmente e fisicamente, distrutto da una gestione a dir poco disgraziata da parte di Allegri, eppure, tra i tanti errori dovuti soprattutto all'inesperienza (il giorno prima stava preparandosi, da giocatore, per affrontare la Copa Libertadores col Botafogo), aveva ottenuto buoni risultati e, a tratti, mostrato anche qualcosa di discreto a livello di gioco.
Avesse avuto la fiducia di tutti e la possibilità di orientare il mercato e gestire la squadra fin da luglio, dubito starebbe facendo peggio di Inzaghi.
Comunque è inutile stare a discutere. La scelta di allontanare Seedorf non è stata una scelta tecnica, ma è stata dettata dal fatto che l'olandese fosse troppo milanista, troppo ambizioso e che fosse una persona seria.