juventino
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Considerata la grande importanza che i media e i partiti stanno dando a quest'appuntamento (sulla quale avrei molto da ridire) e il clima da campagna elettorale perenne, apro questo thread come guida verso l'appuntamento elettorale previsto per maggio.
Contesto europeo e formazioni in campo
Le forze populiste si sono ormai diffuse in tutta Europa e in alcuni paesi sono addirittura al governo (Italia o Austria ad esempio). Contrariamente a quel che molti pensano non fanno tutte parte dello stesso partito europeo: ad esempio Salvini, la Le Pen e gli austriaci dell'FPO hanno costituito un vero e proprio gruppo dei populisti mentre i polacchi di Diritto e Giustizia o gli ungheresi del premier Orban fanno parte di partiti europei tradizionali (i polacchi stanno nei Conservatori e gli ungheresi nel Partito Popolare).
E sono proprio i populisti la formazione politica a cui si guarda con maggiore attenzione: il candidato ufficiale del PPE alla presidenza della Commissione europea Mafred Weber (CDU-CSU) ha più volte dichiarato di voler coinvolgere questi ultimi nei processi politici dell'UE; invito che sembra essere stato accolto dai populisti, con Salvini e Marine Le Pen che hanno recentemente rivisto le loro posizioni euroscettiche. Secondo molti analisti il PPE punterebbe a coinvolgere i populisti al fine di aumentare il proprio peso politico e mantenere senza grossi patemi le posizioni chiave nella prossima Commissione (in particolare Weber alla presidenza, Selmayr come capo di gabinetto e Weidmann alla BCE).
E gli altri?
I Socialisti, che hanno scelto l'olandese Frans Timmermans come candidato, appaiono in netto ed inarrestabile declino in quasi tutta Europa, ad eccezione di Spagna, Portogallo e Regno Unito (che tuttavia non parteciperà al voto a causa della Brexit). In particolare è fortissima la crisi dei loro partiti in molti paesi chiave dell'UE (Francia, Italia e Germania).
I liberali di ALDE si sono alleati coi Verdi e propongono la tedesca Ska Keller per la presidenza. Se da un lato ALDE dovrebbe mantenere inalterati i loro seggi, i Verdi dovrebbero vedere un leggero aumento.
Decisamente più marginali gli altri gruppi (Sinistra radicale e Conservatori).
Contesto italiano
I sondaggi sembrano confermare le preoccupazioni dei grillini, espresse dal premier Conte ad Angela Merkel a Davos: la Lega spopola e continua a volare, con percentuali che si aggirano tra il 32 e il 36%; in netto calo i 5 Stelle, per i quali alcuni parlano già di "soglia psicologica" del 25%; il PD, in piena fase congressuale, sta al momento sperimentando la leadership di Carlo Calenda, il quale ha annunciato il progetto di una lista unitaria europeista "anti-populisti", al quale hanno aderito alcuni sindaci e governatori regionali del PD, ed è dato al 17-18%.
Nettamente indietro il resto della truppa: Forza Italia è inchiodata all'8%, Fratelli d'Italia si aggira al 4% e +Europa al 3,5%.
Quando si vota?
Il voto è previsto tra il 23 e il 26 maggio 2019.
Contesto europeo e formazioni in campo
Le forze populiste si sono ormai diffuse in tutta Europa e in alcuni paesi sono addirittura al governo (Italia o Austria ad esempio). Contrariamente a quel che molti pensano non fanno tutte parte dello stesso partito europeo: ad esempio Salvini, la Le Pen e gli austriaci dell'FPO hanno costituito un vero e proprio gruppo dei populisti mentre i polacchi di Diritto e Giustizia o gli ungheresi del premier Orban fanno parte di partiti europei tradizionali (i polacchi stanno nei Conservatori e gli ungheresi nel Partito Popolare).
E sono proprio i populisti la formazione politica a cui si guarda con maggiore attenzione: il candidato ufficiale del PPE alla presidenza della Commissione europea Mafred Weber (CDU-CSU) ha più volte dichiarato di voler coinvolgere questi ultimi nei processi politici dell'UE; invito che sembra essere stato accolto dai populisti, con Salvini e Marine Le Pen che hanno recentemente rivisto le loro posizioni euroscettiche. Secondo molti analisti il PPE punterebbe a coinvolgere i populisti al fine di aumentare il proprio peso politico e mantenere senza grossi patemi le posizioni chiave nella prossima Commissione (in particolare Weber alla presidenza, Selmayr come capo di gabinetto e Weidmann alla BCE).
E gli altri?
I Socialisti, che hanno scelto l'olandese Frans Timmermans come candidato, appaiono in netto ed inarrestabile declino in quasi tutta Europa, ad eccezione di Spagna, Portogallo e Regno Unito (che tuttavia non parteciperà al voto a causa della Brexit). In particolare è fortissima la crisi dei loro partiti in molti paesi chiave dell'UE (Francia, Italia e Germania).
I liberali di ALDE si sono alleati coi Verdi e propongono la tedesca Ska Keller per la presidenza. Se da un lato ALDE dovrebbe mantenere inalterati i loro seggi, i Verdi dovrebbero vedere un leggero aumento.
Decisamente più marginali gli altri gruppi (Sinistra radicale e Conservatori).
Contesto italiano
I sondaggi sembrano confermare le preoccupazioni dei grillini, espresse dal premier Conte ad Angela Merkel a Davos: la Lega spopola e continua a volare, con percentuali che si aggirano tra il 32 e il 36%; in netto calo i 5 Stelle, per i quali alcuni parlano già di "soglia psicologica" del 25%; il PD, in piena fase congressuale, sta al momento sperimentando la leadership di Carlo Calenda, il quale ha annunciato il progetto di una lista unitaria europeista "anti-populisti", al quale hanno aderito alcuni sindaci e governatori regionali del PD, ed è dato al 17-18%.
Nettamente indietro il resto della truppa: Forza Italia è inchiodata all'8%, Fratelli d'Italia si aggira al 4% e +Europa al 3,5%.
Quando si vota?
Il voto è previsto tra il 23 e il 26 maggio 2019.