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Ieri è stato dichiarato morto l'ex presidente Morsi,leader dei Fratelli Musulmani e primo presidente eletto nella storia egiziana deposto con violenza durante un golpe miltare dopo il quale Al Sisi ha preso il potere,che si è accasciato improvvisamente dopo un'udienza in tribunale.
La motivazione ufficiale è infarto.
Dal 2013 in poi ha dovuto affrontare processi ed accuse di ogni tipo: dalla falsificazione della sua candidatura per le presidenziali vinte nel 2012,a spionaggio,all'evasione di carcerati,uccisione di manifestanti.
Uno dei due processi dichiarato non valido addirittura dalla Corte egiziana stessa.
In primo grado si parlava di ergastolo o pena di morte.
Dopo anni di dura prigione dove si dice sia stato torturato,poi vietato l'uso di medicine e visite di parenti questa morte prematura ha lasciato molti dubbi soprattutto perchè aveva da poco annunciato di avere verità non rivelate importanti.
Il presidente turco Erdogan ha subito parlato di omicidio premeditato,anche l'emiro del Qatar Al-Thani porge condoglianze dicendo di sostenere la Fratellanza musulmana.
Associazioni per i diritti umani come Human Rights Watch chiedono trasparenza sull'accaduto,anche perchè non era mai stato divulgato un bollettino medico sulle condizioni del detenuto a parte la conoscenza del suo diabete.
Amnesty International chiede un'inchiesta indipendente per fare luce su questa morte sospetta precisando che in sei anni abbia ricevuto appena tre visite familiari,puntualmente in isolamento senza interagire anche con il suo avvocato e che fosse dovere dello stato curarlo come per tutti i carcerati
L'anno scorso una delegazione di avvocati britannici aveva portato attenzione mediatica sulla vicenda,anche grazie a un deputato conservatore.
Persino la sepoltura è avvenuta di notte di nascosto nella parte est della capitale senza avere avviso o funerali pubblici,come denunciato dalla famiglia a cui è stato proibito chiedere un'autopsia.
Subito l'ex generale Al Sisi ha allertato le autorità per lo stato di emergenza temendo reazioni di piazza,si rischia di essere arrestati raggruppandosi in piazze e fuori le ambasciate senza autorizzazioni.
La motivazione ufficiale è infarto.
Dal 2013 in poi ha dovuto affrontare processi ed accuse di ogni tipo: dalla falsificazione della sua candidatura per le presidenziali vinte nel 2012,a spionaggio,all'evasione di carcerati,uccisione di manifestanti.
Uno dei due processi dichiarato non valido addirittura dalla Corte egiziana stessa.
In primo grado si parlava di ergastolo o pena di morte.
Dopo anni di dura prigione dove si dice sia stato torturato,poi vietato l'uso di medicine e visite di parenti questa morte prematura ha lasciato molti dubbi soprattutto perchè aveva da poco annunciato di avere verità non rivelate importanti.
Il presidente turco Erdogan ha subito parlato di omicidio premeditato,anche l'emiro del Qatar Al-Thani porge condoglianze dicendo di sostenere la Fratellanza musulmana.
Associazioni per i diritti umani come Human Rights Watch chiedono trasparenza sull'accaduto,anche perchè non era mai stato divulgato un bollettino medico sulle condizioni del detenuto a parte la conoscenza del suo diabete.
Amnesty International chiede un'inchiesta indipendente per fare luce su questa morte sospetta precisando che in sei anni abbia ricevuto appena tre visite familiari,puntualmente in isolamento senza interagire anche con il suo avvocato e che fosse dovere dello stato curarlo come per tutti i carcerati
L'anno scorso una delegazione di avvocati britannici aveva portato attenzione mediatica sulla vicenda,anche grazie a un deputato conservatore.
Persino la sepoltura è avvenuta di notte di nascosto nella parte est della capitale senza avere avviso o funerali pubblici,come denunciato dalla famiglia a cui è stato proibito chiedere un'autopsia.
Subito l'ex generale Al Sisi ha allertato le autorità per lo stato di emergenza temendo reazioni di piazza,si rischia di essere arrestati raggruppandosi in piazze e fuori le ambasciate senza autorizzazioni.