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Era il lontano 2003 , il giorno dopo la storica finale tutta italiana di manchester che vide contrapposte juve-milan, una partita importantissima per la posta in palio ma anche una 'festa' tutta italiana.
Ne uscimmo noi vincitori e fu solo la prima delle tre finali che ci regalò il ciclo ancelotti.
Il giorno dopo i giornali celebravano il milan ma tra i tanti articoli un editoriale mi rimase impresso , se non erro a firma di mario sconcerti.
Non vorrei sbagliare ma penso, se la memoria non mi inganna, che fosse sua la firma quel giorno sulla gazzetta dello sport.
Il buon mario non scriveva della partita in sè ma cercava di analizzare il significato di quella vittoria del milan a discapito della vecchia signora. Il noto giornalista faceva un bilancio evidenziando che la juve è storicamente la squadra più titolata in italia ma che in europa lo scettro apparteneva al milan, quella partita poi aveva ancor più messo un solco tra bianconeri e rossoneri portando il milan a vincere la sesta coppa campioni con la juve ferma a 2. Sei a due non è un rapporto di poco conto ma la forbice nel 2007 si allargherà ulteriormente con un 7:2 che sa di abisso.
Sconcerti cercava di analizzare questi numeri nel suo articolo evidenziando il fatto che non potessero essere frutto del caso ma che avevano una loro logica in quanto perpetuati nel tempo.
Il milan era ed è la squadra europea per antonomasia mentre la juve resta la compagine che domina nei confini italici.
C'è da dire che i bianconeri hanno perso anche parecchie finali, arrivando sulla linea del traguardo per poi sciogliersi come neve al sole.
Anche questo non può essere un caso perchè spesso hanno perso da favoriti , sbagliando totalmente atteggiamento e approccio alla gara.
Laddove l'italia offre 'garanzie' e abitudine alla vittoria ai bianconeri in europa pare le certezze si dissolvano.
Forse questa conclusione è un pò troppo drastica perchè giungere in finale è sempre un merito e non è per nulla facile ma quelli bravi dicono che il secondo è solo il primo degli ultimi e allora alla torino bianconera cosa resta di queste finali perse?
Resta la fierezza di esserci arrivati o restano le cicatrici di un'impresa che non si riesce a concludere?
Io dico che vincere aiuta a vincere e che i fantasmi di un fallimento restano nella mente e non vanno via fin quando non li annienti.
Il milan non ha forse superato istanbul cancellandolo con atene??
Pensate cosa sarebbe successo se anzichè vincere i fantasmi li avessimo moltiplicati...
Nello stesso editoriale sconcerti faceva anche una previsione del fascino che il milan avrebbe esercitato sulle nuove generazioni a discapito dei gobbi. E si , perchè un ragazzino davanti alla scelta fatidica della squadra del cuore avrebbe vacillato non poco,a detta di mario, tra la juve pluridecorata in italia e il milan dominatore d'europa.
Purtroppo in tal senso la previsione è stata erronea a dir poco perchè il ragazzino non può avere memoria storica e i trionfi in italia dei bianconeri hanno fatto legare le nuove generazioni ai gobbi, a discapito della vecchia gloria rossonera.
I disastri di galliani del recente passato non hanno di certo aiutato ad incrementare il numero dei nostri sostenitori.
E ora , dopo questa ennesima finale persa cosa rimane della juve? Resta la fierezza o resta il senso di incompiuto?
Resta la gioia di esserci stati o restano le cicatrici?
E poi soprattutto, come e dove trovare la forza per ripartire e riprovarci??
Io dico che le finali non si giocano ma si vincono e forse è meglio non arrivarci se poi la si deve perdere perchè essere li per li per aggiudicarsela per poi vederla alzare agli altri fa male.
Se poi accade sistematicamente crea complessi calcistici.
Allegri dopo la premiazione ha subito tolto dal collo la medaglia, ha rifiutato il secondo posto idealmente e forse sta già preparando la rivincita.
Era un messaggio anche questo?
Io dico che la juve deve iniziare da se stessa il percorso di trasformazione in squadra europea.
Non voglio dare lezione di stile o di mentalità ma troppe volte la filosofia bianconera che mette la vittoria come unico fino da perseguire è il vero freno a una crescita calcistica che sa di incompiuto.
Nel post gara max allegri ha detto che il vantaggio real ha un pò cambiato i piani perchè lo scopo era andare in vantaggio per poi difendere.
Tale dichiarazione non è un'ammissione di inferiorità? Non è una debolezza? Non è un modo un pò vile di mettere il destino nelle mani altrui e poi speculare tatticamente?
Il ciclo di berlusconi si è chiuso ma resta in me la fierezza del messaggio che il presidente ha trasmesso a tutto il nostro mondo : padroni del nostro destino. Sempre.
Forse la più grande eredità del ciclo passato è proprio questa, a parte le coppe vinte . Berlusconi ha trasmesso al milan ambizione, fierezza, orgoglio.
Son certo che fassone e mirabelli continueranno su questo solco, il solco che deve crearsi ancora la juve.
Ne uscimmo noi vincitori e fu solo la prima delle tre finali che ci regalò il ciclo ancelotti.
Il giorno dopo i giornali celebravano il milan ma tra i tanti articoli un editoriale mi rimase impresso , se non erro a firma di mario sconcerti.
Non vorrei sbagliare ma penso, se la memoria non mi inganna, che fosse sua la firma quel giorno sulla gazzetta dello sport.
Il buon mario non scriveva della partita in sè ma cercava di analizzare il significato di quella vittoria del milan a discapito della vecchia signora. Il noto giornalista faceva un bilancio evidenziando che la juve è storicamente la squadra più titolata in italia ma che in europa lo scettro apparteneva al milan, quella partita poi aveva ancor più messo un solco tra bianconeri e rossoneri portando il milan a vincere la sesta coppa campioni con la juve ferma a 2. Sei a due non è un rapporto di poco conto ma la forbice nel 2007 si allargherà ulteriormente con un 7:2 che sa di abisso.
Sconcerti cercava di analizzare questi numeri nel suo articolo evidenziando il fatto che non potessero essere frutto del caso ma che avevano una loro logica in quanto perpetuati nel tempo.
Il milan era ed è la squadra europea per antonomasia mentre la juve resta la compagine che domina nei confini italici.
C'è da dire che i bianconeri hanno perso anche parecchie finali, arrivando sulla linea del traguardo per poi sciogliersi come neve al sole.
Anche questo non può essere un caso perchè spesso hanno perso da favoriti , sbagliando totalmente atteggiamento e approccio alla gara.
Laddove l'italia offre 'garanzie' e abitudine alla vittoria ai bianconeri in europa pare le certezze si dissolvano.
Forse questa conclusione è un pò troppo drastica perchè giungere in finale è sempre un merito e non è per nulla facile ma quelli bravi dicono che il secondo è solo il primo degli ultimi e allora alla torino bianconera cosa resta di queste finali perse?
Resta la fierezza di esserci arrivati o restano le cicatrici di un'impresa che non si riesce a concludere?
Io dico che vincere aiuta a vincere e che i fantasmi di un fallimento restano nella mente e non vanno via fin quando non li annienti.
Il milan non ha forse superato istanbul cancellandolo con atene??
Pensate cosa sarebbe successo se anzichè vincere i fantasmi li avessimo moltiplicati...
Nello stesso editoriale sconcerti faceva anche una previsione del fascino che il milan avrebbe esercitato sulle nuove generazioni a discapito dei gobbi. E si , perchè un ragazzino davanti alla scelta fatidica della squadra del cuore avrebbe vacillato non poco,a detta di mario, tra la juve pluridecorata in italia e il milan dominatore d'europa.
Purtroppo in tal senso la previsione è stata erronea a dir poco perchè il ragazzino non può avere memoria storica e i trionfi in italia dei bianconeri hanno fatto legare le nuove generazioni ai gobbi, a discapito della vecchia gloria rossonera.
I disastri di galliani del recente passato non hanno di certo aiutato ad incrementare il numero dei nostri sostenitori.
E ora , dopo questa ennesima finale persa cosa rimane della juve? Resta la fierezza o resta il senso di incompiuto?
Resta la gioia di esserci stati o restano le cicatrici?
E poi soprattutto, come e dove trovare la forza per ripartire e riprovarci??
Io dico che le finali non si giocano ma si vincono e forse è meglio non arrivarci se poi la si deve perdere perchè essere li per li per aggiudicarsela per poi vederla alzare agli altri fa male.
Se poi accade sistematicamente crea complessi calcistici.
Allegri dopo la premiazione ha subito tolto dal collo la medaglia, ha rifiutato il secondo posto idealmente e forse sta già preparando la rivincita.
Era un messaggio anche questo?
Io dico che la juve deve iniziare da se stessa il percorso di trasformazione in squadra europea.
Non voglio dare lezione di stile o di mentalità ma troppe volte la filosofia bianconera che mette la vittoria come unico fino da perseguire è il vero freno a una crescita calcistica che sa di incompiuto.
Nel post gara max allegri ha detto che il vantaggio real ha un pò cambiato i piani perchè lo scopo era andare in vantaggio per poi difendere.
Tale dichiarazione non è un'ammissione di inferiorità? Non è una debolezza? Non è un modo un pò vile di mettere il destino nelle mani altrui e poi speculare tatticamente?
Il ciclo di berlusconi si è chiuso ma resta in me la fierezza del messaggio che il presidente ha trasmesso a tutto il nostro mondo : padroni del nostro destino. Sempre.
Forse la più grande eredità del ciclo passato è proprio questa, a parte le coppe vinte . Berlusconi ha trasmesso al milan ambizione, fierezza, orgoglio.
Son certo che fassone e mirabelli continueranno su questo solco, il solco che deve crearsi ancora la juve.