Dodicenne si suicida per non tornare a scuola

Pitto91

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nelle scuole "con nome" non è importante il diploma, ma essere i migliori. Questo è vero. Io ho frequentato quelle scuole. La morale molte volte è: rinuncia a una vita per avere il voto più alto. E certa gente lo faceva pure!

Poi ho cambiato scuola e ho imparato cose più importanti di quelle che ci sono sui libri, ma non è facile trovare dei professori del genere. Anzi l'ultimo anno quello di arte mi aveva chiamato a colloquio personale con lui, per chiedermi per quale motivo studiavo superficialmente la sua materia. Rimase sconvolto quando gli dissi che il 6 bastava.. Mi disse che sarebbe stato meglio abbandonare progetti come quello della rappresentanza di istituto o all'interno di una compagnia teatrale della scuola, per prendere un 7 o un 8.
è ancora presto per dirlo, ma credo di aver imparato cose più importanti dalle mie altre esperienze, che non dal libro di arte.
 
L

Livestrong

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Sull'efficacia della scuola italian si potrebbe parlare per pagine intere, personalmente ho imparato e imparo molto di piu in questi 15 anni che non vado piu a scuola rispetto ai 15 in cui sono andato...
 

Splendidi Incisivi

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Il problema di cui parli tu non riguarda la scuola, non nasce lì, ma dalla società (anche perchè, dai, i voti esistono da decenni, se fosse davvero un problema di natura prettamente scolastica assisteremmo a suicidi ben più frequenti, soprattutto durante l'età adolescenziale).
Io che sono a casa disoccupata, la scuola l'ho finita da anni, eppure vivo questo fenomeno sulla mia pelle quasi tutti i giorni. Quando mi capita di andare in giro con mia madre o mia nonna e incontrare una loro amica, è sempre tutt'una gara a chi ha la figlia migliore. E visto che mia madre non può più attaccarsi ai voti a scuola o al lavoro che non ho, si affanna ogni volta alla ricerca di qualche mio discutibile pregio per far vedere all'amica di turno che anche lei ha una figlia da lodare.
Non è la scuola in sè come metodo d'insegnamento la natura del problema. Da quel che leggo in questo topic ricevo solo risposte acide in cui si confonde l'odio per la scuola e lo studio e lo si utilizza per riversare tutti i problemi dei giovani su di essi, quando trovo sia la società stessa a dover essere rifondata.
Assolutamente, è un problema, oltre che scolastico, sociale! Pertanto i primi a doversi dare una svegliata dovrebbero essere i genitori e in secondo luogo sono fermamente convinto dell'abolizione del voto perché non avendo più questa sorta di dio a cui aggrapparsi i genitori magari la smetterebbero di mettere così tanta pressione ad un figlio, ad una figlia per qualcosa che nella vita non conta assolutamente a nulla.
 

Pitto91

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La pressione sui figli, può esserci nella scuola, come nello sport agonistico... Se non c'è il voto a scuola, saranno i tempi in vasca, i tempi sulla pista di atletica o i punti messi a referto in campo ad assumere ancora più importanza.
 

Darren Marshall

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La Scuola è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è evidente che la bambina aveva altri problemi. Riposi in pace.
 

Jino

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Dai è chiaro che non sia stata la scuola in sè a spingerlo a fare questo. C'erano altri problemi. Familiari, di bullismo etc etc.
 

tamba84

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che ne dicano la scuola serve o si va a finire nella categoria rischiosa dei drop out,ovvero persone con bassa scolarizzazione e che faticano a trovar lavoro,per non parlare dei neet


ma penso che la causa del suicidio sia un malessere d fondo più grande,spesso le nuove generazioni urlano bisogni di attenzione alla società e ai genitori che i più inteligenti colgono,gli altri pensano d colmare con regali che si rilevano poi inutili
 
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Qualunque spiegazione cerchiamo (pressione dei genitori? il loro divorzio? bullismo?) perde di senso non sapendo noi niente di quel contesto. Quello che Rimane è "solo" una bambina morta che deve riposare in pace.
 

S T B

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Io a scuola (intese come elementari, medie o superiori) ci tornerei di corsa, ma proprio di corsa.

idem. Sono sicuramente d'accordo anche con chi dice che il vero problema era la situazione familiare oltre al fatto che gli adolescenti sono in una fase difficile a prescindere.
Io alle superiori ero in una classe quasi tutta al femminile. Gli altri due maschi avevano l'insegnante di sostegno. Un giorno 3 ragazze aggredirono verbalmente una professoressa e furono sospese, ma l'anno lo passarono senza problemi. Di professori bravi bravi ne ricordo davvero pochi, per non parlare di materie veramente utili, però ripeto ci tornerei perché è un periodo della mia vita che mi manca da morire.
 

yelle

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Assolutamente, è un problema, oltre che scolastico, sociale! Pertanto i primi a doversi dare una svegliata dovrebbero essere i genitori e in secondo luogo sono fermamente convinto dell'abolizione del voto perché non avendo più questa sorta di dio a cui aggrapparsi i genitori magari la smetterebbero di mettere così tanta pressione ad un figlio, ad una figlia per qualcosa che nella vita non conta assolutamente a nulla.
invece secondo me l'abolizione del voto servirebbe a poco. Al posto della corsa al voto ci sarebbe la corsa alla valutazione o a qualsiasi cosa ne prenderebbe il posto. È la mentalità che va cambiata.
 
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