Diverbio tra Francesca Barra - Alessandro Greco sul Papa e l'aborto

fabri47 ha scritto:

Su Twitter, c'è stato un diverbio tra la giornalista Francesca Barra ed il presentatore Alessandro Greco. La prima, ha affermato la sua contrarietà alle affermazioni di Papa Francesco sull'aborto ("abortire è come affittare un sicario") insinuando che quest'ultimo stia aggettivando i medici come degli "assassini".

Tra gli utenti che hanno risposto al post, c'è stato l'ex conduttore di Furore e Zero e Lode il quale ha approvato appieno le parole del Santo Padre, affermando: "sì lo sono e come sempre la verità fa male. La Vita è un dono di Dio e nessun uomo può impedire questa effusione d'amore".

Sotto spoiler il botta e risposta tra i due:

Anticipazione (Spoiler)

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Milanforever26 ha scritto:

Sacrosanta verità, mi fanno schifo questi ipocriti che vogliono la coscienza lavata oltre alle leggi che gli permettono di fare ciò che gradiscono.
La legge rende legittimo l'aborto ma non cambia il fatto che si tratta a tutti gli effetti di un omicidio.

Il bello è che poi sti fessi sono quelli che scendono in piazza contro la pena di morte..perché un delinquente irrecuperabile per loro a più diritto di un bambino innocente..

almeno la chiesa su questo è coerente da sempre

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sunburn ha scritto:

Non entro nel merito di concezioni personali, ma ti invito a riflettere su un punto che spesso viene trascurato nel dibattito: in Italia la legge consente l'interruzione della gravidanza entro i 90 giorni solo qualora essa causi un serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna. Si tratta di casi in cui la vita della donna è messa a rischio dal feto(in qualunque modo lo si voglia considerare). Si tratta quindi di fare una scelta tra la donna e il feto. Come può chi si dichiara a favore della vita scegliere di sacrificare una vita piuttosto che un'altra? Nella prospettiva di chi considera vita quella del feto, come si giustifica la scelta di attribuire maggiori diritti e maggiore dignità a quella del feto rispetto a quella della donna?

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Willy Wonka ha scritto:

Sono temi molto molto delicati, quello che ho sempre pensato però è che per evitare il maggior numero di aborti andrebbe fatta una serissima educazione sessuale ma soprattutto grandi campagne a favore dei contraccettivi (di qualunque genere).

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Willy Wonka ha scritto:

Sono temi molto molto delicati, quello che ho sempre pensato però è che per evitare il maggior numero di aborti andrebbe fatta una serissima educazione sessuale ma soprattutto grandi campagne a favore dei contraccettivi (di qualunque genere).

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sunburn ha scritto:

Non entro nel merito di concezioni personali, ma ti invito a riflettere su un punto che spesso viene trascurato nel dibattito: in Italia la legge consente l'interruzione della gravidanza entro i 90 giorni solo qualora essa causi un serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna. Si tratta di casi in cui la vita della donna è messa a rischio dal feto(in qualunque modo lo si voglia considerare). Si tratta quindi di fare una scelta tra la donna e il feto. Come può chi si dichiara a favore della vita scegliere di sacrificare una vita piuttosto che un'altra? Nella prospettiva di chi considera vita quella del feto, come si giustifica la scelta di attribuire maggiori diritti e maggiore dignità a quella del feto rispetto a quella della donna?

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Milanforever26 ha scritto:

Il punto problematico è in quel punto evidenziato che vuol dire tutto e niente quindi di fatto l'aborto è sempre legale.
Ripeto, non è questione di legale o meno, ma è questione oggettiva: chi abortisce uccide una vita, non è negabile

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sunburn ha scritto:

Quindi ritieni che chi ammazza un ladro debba essere sempre e comunque condannato per omicidio volontario?

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