Diego Lopez

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Il Re dell'Est

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La lettera, molto toccante, con la quale Diego Lopez saluta il Real e tutto il popolo maridista:

"32 anni fa sono nato in un piccolo paese nella provincia di Lugo, Paradela. Sognavo di essere un calciatore, ma non avrei mai immaginato che avrei giocato con il club del mio cuore, il Real Madrid. E' qualcosa di cui andrò eternamente orgoglioso. Per questo voglio ringraziare il club e il suo presidente, Florentino Pérez, per avermi dato un'altra opportunità di difendere questa squadra.

Per un canterano tornare al club della propria vita e la cosa più grande.

Grazie a due allenatori geniali (José Mourinho e Carlo Ancelotti) e ai loro rispettivi staff tecnici per la fiducia, per tutto quello che ho appreso da loro; per avermi dato la chance di competere, che è l'essenza dello sport.

Grazie a tutti i miei compagni, fisioterapisti, dottori, addetti e impiegati del club. E' stato un privilegio poter condividere con tutti voi momenti di grande felicità; grazie per avermi trattato con tanto affetto. A tutti voi auguro ogni bene.

E naturalmente, tutti i miei ringraziamente al Real Madrid, è una grande famiglia ripartita per tutto il mondo. Grazie per la vostra accoglienza e per tutta la vostra forza durante questo tempo: mi resteranno nel cuore per sempre.

Sono felice di aver dato tutto me stesso. Il mio unico obiettivo è stato quello di lavorere con rispetto e dedizione per difendere con passione i valori del miglior club al mondo.

Per tutto ciò, posso dire orgoglioso che ogni minuto nel Real Madrid è stato un regalo dal cielo.

Fino alla fine, vamos Real!

Da un madridista.

Diego López"
 

Splendidi Incisivi

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Grazie a due allenatori geniali (José Mourinho e Carlo Ancelotti) e ai loro rispettivi staff tecnici per la fiducia, per tutto quello che ho appreso da loro; per avermi dato la chance di competere, che è l'essenza dello sport.
Preferito a Casillas da Mourinho e Ancelotti, non esattamente due signor nessuno.
 

Jino

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La lettera, molto toccante, con la quale Diego Lopez saluta il Real e tutto il popolo maridista:

"32 anni fa sono nato in un piccolo paese nella provincia di Lugo, Paradela. Sognavo di essere un calciatore, ma non avrei mai immaginato che avrei giocato con il club del mio cuore, il Real Madrid. E' qualcosa di cui andrò eternamente orgoglioso. Per questo voglio ringraziare il club e il suo presidente, Florentino Pérez, per avermi dato un'altra opportunità di difendere questa squadra.

Per un canterano tornare al club della propria vita e la cosa più grande.

Grazie a due allenatori geniali (José Mourinho e Carlo Ancelotti) e ai loro rispettivi staff tecnici per la fiducia, per tutto quello che ho appreso da loro; per avermi dato la chance di competere, che è l'essenza dello sport.

Grazie a tutti i miei compagni, fisioterapisti, dottori, addetti e impiegati del club. E' stato un privilegio poter condividere con tutti voi momenti di grande felicità; grazie per avermi trattato con tanto affetto. A tutti voi auguro ogni bene.

E naturalmente, tutti i miei ringraziamente al Real Madrid, è una grande famiglia ripartita per tutto il mondo. Grazie per la vostra accoglienza e per tutta la vostra forza durante questo tempo: mi resteranno nel cuore per sempre.

Sono felice di aver dato tutto me stesso. Il mio unico obiettivo è stato quello di lavorere con rispetto e dedizione per difendere con passione i valori del miglior club al mondo.

Per tutto ciò, posso dire orgoglioso che ogni minuto nel Real Madrid è stato un regalo dal cielo.

Fino alla fine, vamos Real!

Da un madridista.

Diego López"

Come dicevo anche giorni fa questa lettera non mi fa che ribadirlo, è un grande uomo e a noi serve gente cosi
 

Louis Gara

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Deve un attimo abituarsi ad avere quei bidoni inguardabili in difesa. Non credo si aspettasse che Zapata facesse quel passaggio o che Albertazzi & Co. si facessero saltare come i pali della luce.
 
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