Ricordi cosa disse Piatek di Paquetà? Il brasiliano aveva subito capito dai movimenti del polacco come voleva che la palla fosse servita.
Queste non sono indicazioni di Gattuso, è solo la differenza tra i giocatori bravi e quelli anonimi. Potrei citarti moltissimi gol passati in cui non si vede la mano di Sacchi o Ancelotti.
In un'altra discussione ho fatto l'esempio di Suso, perché si è provato in tutti i modi a fargli attaccare la profondità, ma lui non ha le qualità per poterlo fare, è un calciatore semplicemente limitato che rende al meglio solo quando gli avversari non hanno ancora raggiunto il top di forma.
Con Kessiè finora non è andata meglio: cosa dovrebbe insegnargli di più Rino? A non sbagliare sempre i contropiedi?
Purtroppo nel nostro organico ci sono tanti altri giocatori tecnicamente o fisicamente limitati, siamo una squadra piuttosto scarsa ed anche costruito male, per questo si è ripartiti prima di tutto costruendo una certa compattezza difensiva.
Capisco quello che vuoi dire.
L'esempio di Suso l'ho fatto, ma ho voluto forzare la mano ben sapendo che è fuori luogo. Suso non ha mezzi fisici, ed è ormai "irrecuperabile". E' troppo tempo che gioca così e ormai non si schioderà mai più da quel clichè. Kessie invece lo vedo diverso, secondo me (ma può darsi che sbagli) è arrivato al Milan in una fase non felice, e Montella prima e Gattuso adesso lo stanno utilizzando come carne da macello. Gioca fisso, senza soluzione di continuità, e lo fa solo in quantità. Invece secondo me il ragazzo ha bisogno di calma, e di giocare in una squadra ben organizzata, dove può rendersi conto di come le cose devono essere fatte. Sbaglierò, ripeto, ma secondo me il Milan adesso è un pessimo ambiente dove un giocatore può migliorare, per questo facevo l'esempio dello spagnolo. Giocatori che da noi sono migliorati ultimamente ne vedo ben pochi, forse Calabria e Romagnoli. Gattuso, sempre che ne abbia facoltà, dovrebbe insegnargli a correre meno e con più intelligenza, ad amministrare le energie e a essere più riflessivo, oltre a cercare di collaborare invece di tentare l'azione di forza in modo personale. Poi ci sta che sia limitato mentalmente, ma secondo me dipende da lui solo in minima parte. Mi sembra strano che abbia avuto una parabola ascendente molto decisa e poi al Milan si sia improvvisamente rimbrocchito.
Ovviamente sono d'accordo con te sull'ultima frase.