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Di Gennaro, commentatore Mediaset ed ex vice di Terim al Milan, intervistato da Tuttosport ha analizzato il derby tra i rossoneri e l'Inter in programma domenica sera:"L'Inter non mi ha sorpreso. Spalletti ha dato continuità e certezze. Non mi aspettavo invece un Milan così: è vero che i rossoneri han-no cambiato tanto, le sconfitte con Lazio e Sampdoria sono state molto pesanti. L’Inter è più serena, il Milan ha maggiori pressioni. I rossoneri difficilmente saranno tranquilli, vengono da due sconfitte e una vittoria rocambolesca, nervosa, in Europa League. L’Inter è una squadra quadrata, più esperta, il Milan ancora no. La risposta quindi è Inter. Spalletti è l'uomo in più dell'Inter: ha gestito bene la preparazione e indicato i giocatori che gli servivano. Il Milan? Inserire giocatori non è mai facile, figurarsi se ne arrivano undici nuovi. Secondo me il cambio di sistema ha creato qualche piccola confusione, perché Montella lavorava da oltre un anno sul 4-3-3. Il Milan ha bisogno di tempo e sappiamo come funziona nelle grandi piazze. Fossi in Montella insisterei sulle due punte di ruolo: verrebbe sacrificato Suso che ha fatto spesso la differenza la scorsa stagione, ma bisogna dare un’identità a questa squadra e contro la difesa nerazzurra c’è bisogno di due punte vere, per dare maggiore forza alla manovra offensiva. Problemi in difesa? Bonucci non è al top fisicamente e a pagarne è l’intero assetto difensivo. Si è preso tante responsabilità, non so se questo lo stia condizionando, ma secondo me quando salirà di condizione, ritroverà tutta la sua leadership. Bonucci è stato acquistato per portare una mentalità vincente. Detto questo, la difesa a tre del Milan potrebbe soffrire molto i movimenti in profondità di Icardi: ricordo un paio di gol dell’argentino alla Juventus tagliando proprio fra Bonucci e Chiellini. E non dimentichiamo Perisic e Candreva: saltando l'uomo, potrebbero costringere un centrale rossonero ad allargarsi, creando ulteriori spazi per Icardi. Si deciderà a centrocampo? Biglia, preso per comandare il gioco, deve crescere, mentre Kessie è partito bene. Mi aspetto un Bonaventura più incisivo. Dall’altra parte Vecino e Borja Valero hanno dimostrato di conoscersi bene, sanno come muoversi, impostare e ripartire. L’Inter anche se a volte non ha brillato, è già una squadra, ha un equilibrio che il Milan non ha ancora".