Attendo solo l'ufficialità delle firme per sciogliermi in un peana verso lady Marina. L'operazione psicologica che ha compiuto sul padre, da sempre contrario a cedere il Milan, per indurlo a mollare il controllo in favore di questi interlocutori, ha del prodigioso, e dimostra grande capacità di analisi e diagnosi delle situazioni oltre che abilità imprenditoriale. Questi cinesi c'erano già un anno fa, con la medesima reputazione e con le medesime intenzioni, acquistare solo la maggioranza del capitale. Silvio, contrario a questa ipotesi, ha preferito da subito Mr. Bee che, presentatosi anch'egli con analoghe intenzioni, da broker scafato quale certamente è (non è un complimento), ha subito pensato bene di passare armi e bagagli sotto la sua direzione (attratto dalle ricche provvigioni promesse dal nostro), proponendogli una illusoria offerta commerciale di stabile partecipazione di terzi investitori al capitale del Milan su basi di minoranza. Marina, che ha da sempre realisticamente preferito l'offerta cinese (di cui ha conosciuto subito la reputazione, come quella dell'arranger a tal fine ingaggiato, Galatioto), ha tuttavia assecondato la proverbiale caparbietà del padre nella scelta della illusione di Mr. Bee: gli ha finanziato il mercato, come da lui richiesto, ha prestato formale ascolto agli aggiornamenti delle operazioni del thailandese, benché i suoi tecnici coinvolti riportassero dopo ogni riunione informazioni sempre più sconfortanti sul buon esito dell’affare, ha concesso a questi tutto il tempo che l'illuso genitore chiedeva che gli venisse concesso, ha continuato nel frattempo a pagare i conti salatissimi esibiti dal solito Galliani. Il tutto, prevedendo che Mr. Bee si sarebbe afflosciato nella sua improbabile iniziativa, e che l'evidenza dei fatti, ivi compreso il drammatico peggioramento della situazione economica e finanziaria del Milan, facesse finalmente aprire gli occhi a Silvio. Nel frattempo, i contatti con Galatioto e il consorzio cinese non si sono mai allentati, ed il dialogo tecnico proseguito sotto traccia nei mesi precedenti ha giovato nella accelerazione degli eventi quando, all'inizio di questo anno, si è manifestata l'occasione propizia, con un Silvio messo ormai spalle al muro dal fallimento del suo progetto e dalla mancanza di alternative. E Marina sapeva tutto, ed ha portato dolcemente il padre dove voleva lei: a fargli sentire il rumore di una porta in faccia, senza ovviamente fargli sentire il dolore. Senza enfasi: un capolavoro.