Delegazione della cordata cinese a Milano il 28 maggio.

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Sotiris

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Tra gli advisors finanziari dell'operazione, si dice, vi è anche Banca Nazionale del Lavoro, azionista de Il Sole 24 Ore. Chiomenti fa M&A a livello nazionale da tanti anni, qualche parolina col quotidiano di Napoletano se la scambiano ogni tanto, via... ;)

Grazie Casnop per l'informazione.
Fin da quando leggo il forum, circa un anno, ho sempre apprezzato i tuoi interventi, perché mi piacciono le persone logiche-razionali.
Attendiamo fiduciosi.
Io, questa volta, sinceramente lo sono. L'altra volta mi "puzzava" un po' la visibilità che voleva darsi Bee.
Questa volta sono convinto che anche dall'altra parte ci sia serietà assoluta e, come hai ricordato tu in uno dei tuoi ultimi interventi, qui è in gioco Fininvest s.p.a., che non può bruciarsi così a livello mondiale, tirandosi indietro d'improvviso.
 

Djici

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Non posso che quotarti con un grande tifoso rossonero che speriamo continui ad esultare così anche da lassù...

pantani_piancavallo_2.jpg

:ave:
 

Casnop

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Grazie Casnop per l'informazione.
Fin da quando leggo il forum, circa un anno, ho sempre apprezzato i tuoi interventi, perché mi piacciono le persone logiche-razionali.
Attendiamo fiduciosi.
Io, questa volta, sinceramente lo sono. L'altra volta mi "puzzava" un po' la visibilità che voleva darsi Bee.
Questa volta sono convinto che anche dall'altra parte ci sia serietà assoluta e, come hai ricordato tu in uno dei tuoi ultimi interventi, qui è in gioco Fininvest s.p.a., che non può bruciarsi così a livello mondiale, tirandosi indietro d'improvviso.
Attendo solo l'ufficialità delle firme per sciogliermi in un peana verso lady Marina. L'operazione psicologica che ha compiuto sul padre, da sempre contrario a cedere il Milan, per indurlo a mollare il controllo in favore di questi interlocutori, ha del prodigioso, e dimostra grande capacità di analisi e diagnosi delle situazioni oltre che abilità imprenditoriale. Questi cinesi c'erano già un anno fa, con la medesima reputazione e con le medesime intenzioni, acquistare solo la maggioranza del capitale. Silvio, contrario a questa ipotesi, ha preferito da subito Mr. Bee che, presentatosi anch'egli con analoghe intenzioni, da broker scafato quale certamente è (non è un complimento), ha subito pensato bene di passare armi e bagagli sotto la sua direzione (attratto dalle ricche provvigioni promesse dal nostro), proponendogli una illusoria offerta commerciale di stabile partecipazione di terzi investitori al capitale del Milan su basi di minoranza. Marina, che ha da sempre realisticamente preferito l'offerta cinese (di cui ha conosciuto subito la reputazione, come quella dell'arranger a tal fine ingaggiato, Galatioto), ha tuttavia assecondato la proverbiale caparbietà del padre nella scelta della illusione di Mr. Bee: gli ha finanziato il mercato, come da lui richiesto, ha prestato formale ascolto agli aggiornamenti delle operazioni del thailandese, benché i suoi collaboratori tecnici riportassero dopo ogni riunione informazioni sempre più sconfortanti sul buon esito dell’affare, ha concesso a questi tutto il tempo che l'illuso genitore chiedeva che gli venisse concesso, ha continuato nel frattempo a pagare i conti salatissimi esibiti dal solito Galliani. Il tutto, prevedendo che Mr. Bee si sarebbe afflosciato nella sua improbabile iniziativa, e che l'evidenza dei fatti, ivi compreso il drammatico peggioramento della situazione economica e finanziaria del Milan, facesse finalmente aprire gli occhi a Silvio. Nel frattempo, i contatti con Galatioto e il consorzio cinese non si sono mai allentati, ed il dialogo tecnico proseguito sotto traccia nei mesi precedenti ha giovato nella accelerazione degli eventi quando, all'inizio di questo anno, si è manifestata l'occasione propizia, con un Silvio messo ormai spalle al muro dal fallimento del suo progetto e dalla mancanza di alternative. E Marina aveva previsto tutto, ed ha portato dolcemente il padre dove voleva lei: a fargli sentire il rumore di una porta in faccia, senza ovviamente fargli sentire il dolore. Senza enfasi: un capolavoro. :sisi:
 
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Sotiris

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Attendo solo l'ufficialità delle firme per sciogliermi in un peana verso lady Marina. L'operazione psicologica che ha compiuto sul padre, da sempre contrario a cedere il Milan, per indurlo a mollare il controllo in favore di questi interlocutori, ha del prodigioso, e dimostra grande capacità di analisi e diagnosi delle situazioni oltre che abilità imprenditoriale. Questi cinesi c'erano già un anno fa, con la medesima reputazione e con le medesime intenzioni, acquistare solo la maggioranza del capitale. Silvio, contrario a questa ipotesi, ha preferito da subito Mr. Bee che, presentatosi anch'egli con analoghe intenzioni, da broker scafato quale certamente è (non è un complimento), ha subito pensato bene di passare armi e bagagli sotto la sua direzione (attratto dalle ricche provvigioni promesse dal nostro), proponendogli una illusoria offerta commerciale di stabile partecipazione di terzi investitori al capitale del Milan su basi di minoranza. Marina, che ha da sempre realisticamente preferito l'offerta cinese (di cui ha conosciuto subito la reputazione, come quella dell'arranger a tal fine ingaggiato, Galatioto), ha tuttavia assecondato la proverbiale caparbietà del padre nella scelta della illusione di Mr. Bee: gli ha finanziato il mercato, come da lui richiesto, ha prestato formale ascolto agli aggiornamenti delle operazioni del thailandese, benché i suoi tecnici coinvolti riportassero dopo ogni riunione informazioni sempre più sconfortanti sul buon esito dell’affare, ha concesso a questi tutto il tempo che l'illuso genitore chiedeva che gli venisse concesso, ha continuato nel frattempo a pagare i conti salatissimi esibiti dal solito Galliani. Il tutto, prevedendo che Mr. Bee si sarebbe afflosciato nella sua improbabile iniziativa, e che l'evidenza dei fatti, ivi compreso il drammatico peggioramento della situazione economica e finanziaria del Milan, facesse finalmente aprire gli occhi a Silvio. Nel frattempo, i contatti con Galatioto e il consorzio cinese non si sono mai allentati, ed il dialogo tecnico proseguito sotto traccia nei mesi precedenti ha giovato nella accelerazione degli eventi quando, all'inizio di questo anno, si è manifestata l'occasione propizia, con un Silvio messo ormai spalle al muro dal fallimento del suo progetto e dalla mancanza di alternative. E Marina sapeva tutto, ed ha portato dolcemente il padre dove voleva lei: a fargli sentire il rumore di una porta in faccia, senza ovviamente fargli sentire il dolore. Senza enfasi: un capolavoro. :sisi:

Perfetto. Ti ho letto attentamente, come sempre. Da mero osservatore esterno ritengo assolutamente questa una ricostruzione assai plausibile. Grazie.
 

Doctore

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Però ancora di sta strategia elettorale basta che si parli di me nel o nel male io non la capisco...questa strategia la giustifico in cui hai un forte consenso non ora.
Per me non è strategia e' una fissazione di un vecchio malato megalomane...con i tentennamenti sulla vendita fai solo incavolare di piu un papabile elettore.
 

Il Re dell'Est

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Repubblica: ancora non si sa cosa può accadere dopo la finale di Coppa Italia. In ogni caso la verità sul futuro societario del Mila non arriverà dopo il 15 giugno. Infatti già la verifica di fine mese e le prossime mosse di Gancikoff (ormai uscito allo scoperto come volto della cordata cinese) potranno essere indicative in tal senso.
 

Fedeshi

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Repubblica: ancora non si sa cosa può accadere dopo la finale di Coppa Italia. In ogni caso la verità sul futuro societario del Mila non arriverà dopo il 15 giugno. Infatti già la verifica di fine mese e le prossime mosse di Gancikoff (ormai uscito allo scoperto come volto della cordata cinese) potranno essere indicative in tal senso.

Articolo che non dice nulla di nuovo e che vuole lasciare quella "suspance" per vendere copie nei prossimi giorni,un solo appunto:Ma Gancikoff è un nome che è uscito da Repubblica o dal Corriere della Sera?
 

Splendidi Incisivi

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Attendo solo l'ufficialità delle firme per sciogliermi in un peana verso lady Marina. L'operazione psicologica che ha compiuto sul padre, da sempre contrario a cedere il Milan, per indurlo a mollare il controllo in favore di questi interlocutori, ha del prodigioso, e dimostra grande capacità di analisi e diagnosi delle situazioni oltre che abilità imprenditoriale. Questi cinesi c'erano già un anno fa, con la medesima reputazione e con le medesime intenzioni, acquistare solo la maggioranza del capitale. Silvio, contrario a questa ipotesi, ha preferito da subito Mr. Bee che, presentatosi anch'egli con analoghe intenzioni, da broker scafato quale certamente è (non è un complimento), ha subito pensato bene di passare armi e bagagli sotto la sua direzione (attratto dalle ricche provvigioni promesse dal nostro), proponendogli una illusoria offerta commerciale di stabile partecipazione di terzi investitori al capitale del Milan su basi di minoranza. Marina, che ha da sempre realisticamente preferito l'offerta cinese (di cui ha conosciuto subito la reputazione, come quella dell'arranger a tal fine ingaggiato, Galatioto), ha tuttavia assecondato la proverbiale caparbietà del padre nella scelta della illusione di Mr. Bee: gli ha finanziato il mercato, come da lui richiesto, ha prestato formale ascolto agli aggiornamenti delle operazioni del thailandese, benché i suoi collaboratori tecnici riportassero dopo ogni riunione informazioni sempre più sconfortanti sul buon esito dell’affare, ha concesso a questi tutto il tempo che l'illuso genitore chiedeva che gli venisse concesso, ha continuato nel frattempo a pagare i conti salatissimi esibiti dal solito Galliani. Il tutto, prevedendo che Mr. Bee si sarebbe afflosciato nella sua improbabile iniziativa, e che l'evidenza dei fatti, ivi compreso il drammatico peggioramento della situazione economica e finanziaria del Milan, facesse finalmente aprire gli occhi a Silvio. Nel frattempo, i contatti con Galatioto e il consorzio cinese non si sono mai allentati, ed il dialogo tecnico proseguito sotto traccia nei mesi precedenti ha giovato nella accelerazione degli eventi quando, all'inizio di questo anno, si è manifestata l'occasione propizia, con un Silvio messo ormai spalle al muro dal fallimento del suo progetto e dalla mancanza di alternative. E Marina aveva previsto tutto, ed ha portato dolcemente il padre dove voleva lei: a fargli sentire il rumore di una porta in faccia, senza ovviamente fargli sentire il dolore. Senza enfasi: un capolavoro. :sisi:
Non male. Marina, in questo modo, forse, si rivelerebbe l'unica figlia con lo stesso fiuto imprenditoriale del padre. Se la cessione andrà in porto, andrà in porto anche il passaggio di consegne tra Berlusconi padre e Berlusconi figlia, con buona pace del faccendiere Piersilvio e della bambolina Barbara.
 

Splendidi Incisivi

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Repubblica: ancora non si sa cosa può accadere dopo la finale di Coppa Italia. In ogni caso la verità sul futuro societario del Mila non arriverà dopo il 15 giugno. Infatti già la verifica di fine mese e le prossime mosse di Gancikoff (ormai uscito allo scoperto come volto della cordata cinese) potranno essere indicative in tal senso.
Non si sa cosa può accadere, as usual.
 

Dumbaghi

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Attendo solo l'ufficialità delle firme per sciogliermi in un peana verso lady Marina. L'operazione psicologica che ha compiuto sul padre, da sempre contrario a cedere il Milan, per indurlo a mollare il controllo in favore di questi interlocutori, ha del prodigioso, e dimostra grande capacità di analisi e diagnosi delle situazioni oltre che abilità imprenditoriale. Questi cinesi c'erano già un anno fa, con la medesima reputazione e con le medesime intenzioni, acquistare solo la maggioranza del capitale. Silvio, contrario a questa ipotesi, ha preferito da subito Mr. Bee che, presentatosi anch'egli con analoghe intenzioni, da broker scafato quale certamente è (non è un complimento), ha subito pensato bene di passare armi e bagagli sotto la sua direzione (attratto dalle ricche provvigioni promesse dal nostro), proponendogli una illusoria offerta commerciale di stabile partecipazione di terzi investitori al capitale del Milan su basi di minoranza. Marina, che ha da sempre realisticamente preferito l'offerta cinese (di cui ha conosciuto subito la reputazione, come quella dell'arranger a tal fine ingaggiato, Galatioto), ha tuttavia assecondato la proverbiale caparbietà del padre nella scelta della illusione di Mr. Bee: gli ha finanziato il mercato, come da lui richiesto, ha prestato formale ascolto agli aggiornamenti delle operazioni del thailandese, benché i suoi collaboratori tecnici riportassero dopo ogni riunione informazioni sempre più sconfortanti sul buon esito dell’affare, ha concesso a questi tutto il tempo che l'illuso genitore chiedeva che gli venisse concesso, ha continuato nel frattempo a pagare i conti salatissimi esibiti dal solito Galliani. Il tutto, prevedendo che Mr. Bee si sarebbe afflosciato nella sua improbabile iniziativa, e che l'evidenza dei fatti, ivi compreso il drammatico peggioramento della situazione economica e finanziaria del Milan, facesse finalmente aprire gli occhi a Silvio. Nel frattempo, i contatti con Galatioto e il consorzio cinese non si sono mai allentati, ed il dialogo tecnico proseguito sotto traccia nei mesi precedenti ha giovato nella accelerazione degli eventi quando, all'inizio di questo anno, si è manifestata l'occasione propizia, con un Silvio messo ormai spalle al muro dal fallimento del suo progetto e dalla mancanza di alternative. E Marina aveva previsto tutto, ed ha portato dolcemente il padre dove voleva lei: a fargli sentire il rumore di una porta in faccia, senza ovviamente fargli sentire il dolore. Senza enfasi: un capolavoro. :sisi:

No, stavolta dissento Casnop, il Milan che perdeva 80 milioni nel 2007 si poteva trasformare in una macchina da soldi lavorando nel modo giusto, invece è principalmente per colpa di Marina che siamo diventati questo.


Facendo le cose per bene non sarebbe servito nemmeno che Berlusconi vendesse.
 
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