Un giocatore che in un ambiente è abituato a fallire, continuerà a fallire. Soprattutto se non ha i mezzi materiali e/o mentali per migliorare l'ambiente.
Al Milan degli ultimi anni hanno riscritto, sbagliando, la consuetudine di rifondare una rosa dopo una o più stagioni molto negative.
Capello voleva mandare via Albertini, Maldini e Costacurta perché poco fiducioso che potessero riprendersi dopo due annate pessime.
Capello si sbagliò, perché quei giocatori ebbero le palle per ripigliarsi.
Tuttavia, c'è da riflettere se uno come Capello aveva avuto dei dubbi per giocatori come quelli.
Figuriamoci per gente come De Sciglio, Montolivo, Zapata, Abate e Poli, lo zoccolo duro del Milan attuale. Giocatori abituati a perdere che continuano a perdere.