Se non fosse che Montolivo è il capitano della squadra, troverei le affermazioni di De Sciglio molto più gravi ed inaccettabili, a prescindere dalla posizione pro o contro Seedorf. In una squadra normale nemmeno De Jong sarebbe arrivato a dire quelle cose che, per quanto magari condivisibili o meno, sono altrettanto inaccettabili quanto quelle di De Sciglio. Io più che con i giocatori, che in una società normale vedrebbero non dico dimezzarsi lo stipendio ma prenderebbero una bella multa salata, me la prenderei con la società. E' la società, TUTTA (non voglio essere né pro Barbara né pro Galliani né pro Silvio, tifo Milan, non i dirigenti), che per tutto l'anno con gli squallidi giochi di potere e le guerre intestine tra i 2 AD, con un Presidente che non sa nemmeno i nomi dei giocatori e ha dichiarato che il Milan è una zavorra per lui (non ha detto queste parole ma lo ha fatto capire), ha fatto in modo che si creassero delle fazioni nello spogliatoio che ha enormemente contribuito a fomentare IMHO. In tutti gli spogliatoi di questo mondo ci sono dei problemi, anche in quelli delle squadre che vincono, ma rimangono tutti all'interno. E' sempre stato così anche al Milan, anche negli anni negativi. Detto ciò, in questa situazione non riesco a non trovare un colpevole, hanno sbagliato tutti: società, giocatori e anche allenatore. Parliamoci chiaro, io ero, sono e sarò contrario all'esonero di Seedorf perché i risultati parlano chiaro (sarebbe stato terzo/quarto in classifica con una squadra che non ha fatto una preparazione seria, infatti si vede anche in Nazionale che i nostri sono bolliti), ma qualche errore l'avrà commesso anche lui, di sicuro, perché quando ci si separa la colpa non è mai solamente di una controparte. Ma una società seria, decidendo di puntare, scommettere ed investire su Seedorf (il contratto parla), lo avrebbe dovuto difendere strenuamente e ai giocatori dubbiosi delle capacità di Clarence (che, ricordiamoci, ancora non sappiamo se possa essere in grado di fare l'allenatore o meno, solamente il tempo lo dirà) avrebbe dovuto dire di pensare solamente a giocare. Seedorf al Milan c'è stato per 10 anni, mica noccioline: il suo carattere lo conoscevano bene e sapevano che, essendo una scommessa, si sarebbe anche potuta perdere proprio per via della personalità troppo forte di Clarence. E allora perché stipulare un contratto così lungo ed oneroso? E' stata una scelta illogica sotto tutti i punti di vista.
Detto ciò, così come sicuramente anche Clarence (che come ho già detto ho difeso, perché trovo vergognoso l'accanimento mediatico nei suoi confronti orchestrato dagli amici di Galliani) ha sbagliato, i giocatori non devono permettersi di rilasciare certe affermazioni. Nessun senatore si era mai permesso, nonostante magari negli anni bui ci fossero dei problemi con alcuni tecnici, di rilasciare dichiarazioni al veleno contro tecnico o società. I giocatori che hanno rilasciato certe affermazioni (che considero tra i pochi buoni di questa squadra) è ora che pensino a dimostrare il loro valore sul campo senza pensare troppo a ciò che non compete loro. Se la scelta della conferma di un allenatore deve essere effettuata da un gruppo di giocatori, allora la società è morta davvero.
Io sono stufo, letteralmente stufo di questa situazione: è palese come ormai tutti portino l'acqua al proprio mulino, fregandosene altamente del Milan. Società, giocatori, tecnico e anche tifosi, direi che è ora di tornare ad essere pro Milan, non pro Galliani, Barbara Berlusconi, Inzaghi, Seedorf, Balotelli, De Jong, De Sciglio, El Shaarawy o chi per loro. I primi, in assoluto, a doverlo fare sono sicuramente i dirigenti che in questa stagione hanno distrutto, umanamente dopo averlo fatto tecnicamente, tutto ciò che rendeva il Milan una delle società più importanti e vincenti del mondo.