De Sciglio "salvato" dal mental coach

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Non si scherza con queste cose e non si giudica un 'uomo' da queste situazioni.
Parlarne in pubblico gli fa onore ed è un passo importante verso una crescita definitiva della sua autostima.
Sono innumerevoli i casi del genere, non per ultimo buffon. Qualcuno ha da ridire qualcosa sulla forza morale di buffon??
Eppure gli è successo.
Forza Mattia!!! L'ho sempre difeso e sostenuto e sempre lo farò. Miglior terzino italiano degli ultimi anni!!!!
Ah, trovo assurdo paragonare il calcio di oggi con quello di anni fa!!! Le pressioni non sono proprio paragonabili.
 

tifoso evorutto

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Il calcio è cambiato tantissimo, lo stress e la pressione che ci sono adesso non c'erano assolutamente vent'anni fa.

Detto questo, non ho affatto confuso le due professioni, ne ho messe due e ben distinte.

Non si scherza con queste cose e non si giudica un 'uomo' da queste situazioni.
Parlarne in pubblico gli fa onore ed è un passo importante verso una crescita definitiva della sua autostima.
Sono innumerevoli i casi del genere, non per ultimo buffon. Qualcuno ha da ridire qualcosa sulla forza morale di buffon??
Eppure gli è successo.
Forza Mattia!!! L'ho sempre difeso e sostenuto e sempre lo farò. Miglior terzino italiano degli ultimi anni!!!!
Ah, trovo assurdo paragonare il calcio di oggi con quello di anni fa!!! Le pressioni non sono proprio paragonabili.

Che sciocchezza, è da quando seguo il calcio che sento questa storiella, anzi anni fa in annate simili i giocatori avrebbero dovuto temere perfino per la propria incolumità, oggi i tifosi sono molto più tranquilli, nessuno ti aspetta all'aeroporto con la frutta da lanciare...

e poi 20 anni fà le italiane erano tutte protagoniste ai massimi livelli anche in Champions, e i giovani italiani dovevano confrontarsi con la crema dei top player stranieri, lo stress era doppio semmai...
 

Clarenzio

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Sarà, ma è una professione inventata. dimostra che i calciatori di 20 anni fa avevano molta più personalità. E comunque voi fate confusione tra mental coach e psicologo, sono due robe diverse: una seria, una un pò meno.
chiuso o.t.

Negli anni 80-90 i calciatori a 20 anni erano delle persone normalissime, non dei divi.
Potevi incontrare il giovane Paolo Maldini al supermercato vicino Piazza Ascoli o dal panettiere di Via Pascoli, era un altro mondo. Ci scambiavi una battuta e gli facevi i complimenti per il debutto e la prima stagione da professionista.
Ora a 18 anni sei catapultato nello show business, massacrato nei social, se non hai solide certezze alle spalle, e non è facile averle a 20 anni, rischi di crollare.
Saranno pure ricchi, ma le pressioni psicologiche che devono reggere sono nettamente sopra la media dei coetanei
 

Casnop

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Come rivelato dallo stesso Mattia De Sciglio, il giocatore negli ultimi periodi aveva cominciato a manifestare atteggiamenti depressivi, che si riflettevano anche nelle prestazioni in campo. Per evitare di sfociare nella depressione, De Sciglio si è rivolto ad un mental coach, Stefano Tirelli, che è docente di tecniche complementari di allenamento alla Cattolica.

"Dopo essere salito in prima squadra ed aver cominciato a giocare bene, mi sono infortunato. Da lì tutto è andato male, ho cominciato a non giocare bene, a non aver autostima. Non uscivo per paura di essere etichettato come quello che non si allena. Ma ora alla fine di questa stagione ho ritrovato la felicità e la fiducia in campo. Lo devo a Tirelli"
La prestazione in finale di Coppa fa ben sperare. Il giocatore ha qualità, è duttile e tecnico, ha buona forza fisica. Può e deve giocare nel Milan ed evitare di andare a rinforzare qualche nostra rivale. Meglio così. :)
 
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Che sciocchezza, è da quando seguo il calcio che sento questa storiella, anzi anni fa in annate simili i giocatori avrebbero dovuto temere perfino per la propria incolumità, oggi i tifosi sono molto più tranquilli, nessuno ti aspetta all'aeroporto con la frutta da lanciare...

e poi 20 anni fà le italiane erano tutte protagoniste ai massimi livelli anche in Champions, e i giovani italiani dovevano confrontarsi con la crema dei top player stranieri, lo stress era doppio semmai...

Non è una questione 'ortofrutticola' a far la differenza ma il mondo professionistico del calcio ad esser cambiato totalmente . Non è facile reggere quelle pressioni per un ragazzo. Tu parli di tempi nei quali si parlava di calcio in un bar con una birra in mano ora è un pò differente non credi? Io e te, in questo preciso istante, stiamo parlando di mattia tramite una tastiera. Forse non c'erano spalle forti a proteggerlo come ad esempio accadde a un giovane sheva 'custodito' e consigliato da billy e maldini?? Questo non è un fattore da sottovalutare. Ricordo lo presero letteralmente sottobraccio e lo aiutarono non solo in campo ma sopratutto fuori. Ma questo non è roba da montolivo.
 

666psycho

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Non diciamo.eresie, anche i miliardari possono cadere in depressione, é una vera e propria malattia con la quale assolutamente non si scherza.

Quoto! io lavoro in psichiatria... la depression non è assolutamente una cosa banale! e puo capitare a tutti! è una malatia seria che ha conseguenze mortali importanti! Tanti giocatori di calcio ne hanno sofferto o ne soffrono! non si scherza!
 

Djici

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Non voglio alimentare polemiche... non voglio provocare... ma sono sicuro che e piu facile andare in depressione quando hai tutto rispetto a quando hai una vita normale.

Non dico che ci devono invidiare eh... ma quando hai pochi obbietivi nella vita tutto diventa piu grigio... anche la Ferrari o la modella di Playboy.

E per ora non ha nemmeno creato una famiglia che spesso e un motivo in piu per andare avanti.

Mi ricorda la depressione di Leonardo
 
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Come rivelato dallo stesso Mattia De Sciglio, il giocatore negli ultimi periodi aveva cominciato a manifestare atteggiamenti depressivi, che si riflettevano anche nelle prestazioni in campo. Per evitare di sfociare nella depressione, De Sciglio si è rivolto ad un mental coach, Stefano Tirelli, che è docente di tecniche complementari di allenamento alla Cattolica.

"Dopo essere salito in prima squadra ed aver cominciato a giocare bene, mi sono infortunato. Da lì tutto è andato male, ho cominciato a non giocare bene, a non aver autostima. Non uscivo per paura di essere etichettato come quello che non si allena. Ma ora alla fine di questa stagione ho ritrovato la felicità e la fiducia in campo. Lo devo a Tirelli"

Forza Mattia! Tutto il mio appoggio e la mia stima per aver raccontato questa storia. <3
 

Jino

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Non è una questione 'ortofrutticola' a far la differenza ma il mondo professionistico del calcio ad esser cambiato totalmente . Non è facile reggere quelle pressioni per un ragazzo. Tu parli di tempi nei quali si parlava di calcio in un bar con una birra in mano ora è un pò differente non credi? Io e te, in questo preciso istante, stiamo parlando di mattia tramite una tastiera. Forse non c'erano spalle forti a proteggerlo come ad esempio accadde a un giovane sheva 'custodito' e consigliato da billy e maldini?? Questo non è un fattore da sottovalutare. Ricordo lo presero letteralmente sottobraccio e lo aiutarono non solo in campo ma sopratutto fuori. Ma questo non è roba da montolivo.

Hai risposto tu per me. Il calcio è veramente cambiato, sopratutto per quello che accade fuori dal campo, davvero non capisco come qualcuno possa pensare il contrario. La vita stessa è cambiata, tutte le nostre vite sono più stressate di quelle di vent'anni fa, figuriamoci se il calcio non è stato investito da questo fattore.

Ad ogni modo, non capisco perchè per qualcuno aver un mental coach sia segno di debolezza e vergogna quando qualsiasi fuoriclasse ne ha uno. Lo stesso Bonucci ne ha avuto uno che vive a dieci minuti da casa mia per almeno cinque anni, figuriamoci!
 
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