Willy Wonka
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Aurelio De Laurentiis è stato intervistato dal Corriere dello Sport oggi in edicola, di seguito un breve estratto delle due dichiarazioni:
"Ancelotti è un tecnico straordinario, ma soprattutto una persona a modo, educata. L'altro giorno mi ha chiamato mentre si trovava a Ischia per riposarsi qualche giorno, mi ha detto che vuole rimanere al Napoli per cinque, sei anni, praticamente a vita, fino alla fine. Con lui di calcio si può parlare tranquillamente senza problemi. Al mattino, prima di Napoli-Liverpool, l'ho chiamato e ci siamo confrontati. Al termine della telefonata mi ha detto stai tranquillo che la vinciamo. A fine partita ero molto felice, è stata una delle più belle da quando sono presidente del Napoli. Insigne? Lorenzo è un giocatore fortissimo, che deve convivere con una pressione particolare. Lui è un napoletano che gioca nel Napoli, non è semplice, nessuno è profeta in patria, soprattutto qui a Napoli, ma lui è un ragazzo serio con la testa sulle spalle. Sarri? Cosa volete che vi dica? Alla fine si è dimostrato per quello che è, un mercenario. Dispensava parole d'amore alla città e alla squadra, poi però davanti alle telecamere ripeteva continuamente che con il prossimo contratto voleva sistemarsi. Io gli avevo già adeguato il contratto portandolo a 1,5 milioni di euro l'anno, non penso siano cifre modeste. Ci ha usati, a me, al Napoli, a tutti. Ci ha usati come sponda per guadagnare altrove. È interessato solamente al denaro."
"Ancelotti è un tecnico straordinario, ma soprattutto una persona a modo, educata. L'altro giorno mi ha chiamato mentre si trovava a Ischia per riposarsi qualche giorno, mi ha detto che vuole rimanere al Napoli per cinque, sei anni, praticamente a vita, fino alla fine. Con lui di calcio si può parlare tranquillamente senza problemi. Al mattino, prima di Napoli-Liverpool, l'ho chiamato e ci siamo confrontati. Al termine della telefonata mi ha detto stai tranquillo che la vinciamo. A fine partita ero molto felice, è stata una delle più belle da quando sono presidente del Napoli. Insigne? Lorenzo è un giocatore fortissimo, che deve convivere con una pressione particolare. Lui è un napoletano che gioca nel Napoli, non è semplice, nessuno è profeta in patria, soprattutto qui a Napoli, ma lui è un ragazzo serio con la testa sulle spalle. Sarri? Cosa volete che vi dica? Alla fine si è dimostrato per quello che è, un mercenario. Dispensava parole d'amore alla città e alla squadra, poi però davanti alle telecamere ripeteva continuamente che con il prossimo contratto voleva sistemarsi. Io gli avevo già adeguato il contratto portandolo a 1,5 milioni di euro l'anno, non penso siano cifre modeste. Ci ha usati, a me, al Napoli, a tutti. Ci ha usati come sponda per guadagnare altrove. È interessato solamente al denaro."