Ma per piacere. Quella era una squadra reduce dal più grande smantellamento della storia del calcio (in confronto quanto subito dalla Juve nell’Estate 2006 era robetta, e infatti confrontando la rosa della Ndranghetus della Serie B 2006/2007 e la rosa del Milan 2012/2013 la differenza è schiacciante in loro favore), priva di Seedorf, Nesta, Zambrotta, Inzaghi, Gattuso, Ibrahimovic, Van Bommel, Thiago Silva.
Una squadra da sesto/settimo posto.
Va detto che in quel terzo posto influirono anche molti rigori inesistenti che ricevemmo quell’anno, ma Allegri in quella stagione non sbagliò nulla.
Perfetto. Ma poi dargli la colpa dello scudetto 2011/2012, quando aveva una proprietà dietro che gli ha praticamente imposto di perderlo perché non voleva pagare i premi scudetto e aveva già intenzione di smantellare (del resto smantellare era l’obiettivo dopo quanto accaduto a fine 2011 al Belluccone politico, che andava a sommarsi alla mazzata del Lodo Mondadori, però smantellare dopo aver vinto il diciannovesimo scudetto sarebbe stato ancora più problematico), tanto che imponeva ad Allegri di non schierare mai Aquilani a nessun costo per paura di doverlo riscattare.
Senza contare quanto successe con gli arbitri quell’anno, coi goal fantasma di Muntari e quello contro il. Catania e innumerevoli altri episodi. Quell’anno dovevamo perdere, punto e stop. Il primo a voler perdere lo scudetto era Belluccone, anche il teatrino di Tevez a inizio 2012 lo dimostra (beati gli ingenui che credono che quell’affare sia saltato per colpa della figlia, lei è stata solo la foglia di fico, anzi di fica, dietro la quale nascondersi).
succederà l esatto opposto come sempre .
