Crimi M5s ministro all editoria. È scontro totale.

tifoso evorutto

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tendenzialmente sarei anche d'accordo, ma quando si pensa ai periodici si pensa a Repubblica, Fatto, Corriere, Messaggero ecc...ecc... e non si pensa ai tantissimi piccoli quotidiani, alle edizioni locali, che garantiscono l'informazione nelle piccole comunità (dalle valli dell'arco alpino, alle comunità appenniniche del Sud) che riescono a sopravvivere soprattutto grazie ai contributi pubblici.
Bisogna garantire la sopravvivenza di queste piccole realtà imprenditoriali in un settore, quello editoriale, troppo importante per la democrazia ma, purtroppo, un settore fortemente in perdita ormai da 2 decenni.
Se taglio deve essere, deve essere mirato. Non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Iniziassero a togliere di mezzo l'albo dei giornalisti che è un'istituzione fascista.
Iniziassero a indagare nel sottobosco. Gran parte dei quotidiani si basa sul contributo di giornalisti freelance che guadagnano pochissimi euro ad articolo, possessori di p. Iva o freelance. E' un settore che è diventato una giungla.

Concordo in toto con te ma aggiungo un tassello.

Senza i finanziamenti il lavoro del giornalista non scomparirà ma farà un clamoroso passo avanti qualitativo perchè i giornali vivranno delle loro stesse vendite come succede IN TUTTE LE ALTRE AZIENDE ITALIANE.

Se sei bravo, vendi e stai in piedi se fai schifo e mistifichi la realtà per il tuo padrone la gente non ti compra più una copia ed è giusto che tu CHIUDA.

Concorderei con te, ma nell'era del digitale credo sia ora che si finanzi semmai un nuovo tipo di informazione..inutile che lo stato mantenga a spese di tutti vera e propria carta straccia...

Con i soldi risparmiati dal finanziamento alla carta iniziamo a cablare pesantemente il paese se vogliamo stare con chi sarà nel futuro...

Poi ormai ogni giornale si finanzia con la pubblicità, ogni forma di informazione indipendente non esiste nell'editoria..

I quotidiani stampati non hanno più senso d'esistere, oggi con Internet, cellulari, pc tablet sono morti, anche perchè non possono ne fornire informazioni in tempo reale ne chat di confronto fra gli utenti, sono uno spreco anche dal punto di vista ambientale, vanno abrogati.

Per quello che riguarda l'informazione a livello locale è possibilissimo farla anche a bassissimo costo, certo si deve basare sul volontariato
 

Marilson

Milano vende moda
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tipico discorso molto superficiale
l'editoria non è un settore paragonabile agli altri per numerosi motivi. tra cui:
1)la carta è il materale che più risente del prezzo del petrolio
2)la carta è il materiale che più risente gli effetti della digitalizzazione
3)l'editoria è nella top 3 dei settori più influenzati dalla digitalizzazione
4)l'editoria è un settore in cui l'offerta supera la domanda
5)l'editoria è un settore in perdita da 20 anni (i quotidiani USA, negli ultimi 15 anni hanno perso oltre il 55% dei lettori. Più grave la situazione italiana).
6)l'editoria è un settore di interesse primario
7)l'editoria è un settore che coinvolge una filiera molto ampia (tipografi, giornalisti professionisti, giornalisti pubblicisti, editor, fotografi, amministrativi, agenzie pubblicitarie, disegnatori, pubblicitari, freelance, produttori della carta, trasportatori, edicolanti ecc...) e numerosissime professionalità.
8)l'editoria è un settore che coinvolge diversi prodotti (dal quotidiano all'inserto, dal quindicinale alla rivista ecc... ed escludiamo l'editoria libraria...)
e potrei continuare.
Non c'è azienda editoriale (giornalistica) che può vivere delle sue vendite. Non esiste al mondo. Non più.
I giornali più venduti al mondo hanno alle spalle grossissimi gruppi editoriali o gruppi che differenziano la propria offerta, magnati che sono tra le persone più ricche al mondo ecc... In altri paesi, inoltre, essendo più ampia la platea di lettori, il prezzo della pubblicità è più alto rispetto a quella sui giornali italiani (perché la pubblicità viene vista da più persone...).
In più il pubblico soprattutto anglosassone si è abituato alle edizioni digitali a pagamento, cosa che in Italia ancora non ha sfondato (leggiamo il sito delle testate giornalistiche, ma NON l'edizione online A PAGAMENTO).
Qui dentro quante persone comprano la Gazzetta o altri quotidiani sportivi? Quanti, invece, leggono online (e rigorosamente gratis?).

Non è come dici tu Lollo. E te lo dico io che provengo proprio dal settore dell'editoria prima di diventare professionista del web marketing e della comunicazione digital.

Più coerente il commento di [MENTION=1415]Milanforever26[/MENTION]... che comunque dimentica che non possiamo eliminare del tutto la carta stampata, né pensare "a chi starà nel futuro" dimenticando chi è ben radicato nel presente (penso ai tanti che non hanno accesso all'informazione digitale e ad un paese in cui il digital divide è ancora molto pesante).
Vogliamo togliere o tagliare i fondi all'editoria?
Nel primo caso sono d'accordo, ma bisogna fare investimenti MASSICCI in infrastrutture capaci di ridurre DRASTICAMENTE il digital divide e di fare corsi di formazione in ambito digital (quelli sì, finanziati).
Nel secondo caso sono ancora più d'accordo... ovvero destinare parte di quei fondi in altre cose (magari proprio lato digital) e adottare un approccio più graduale.

Ah tra le conseguenze di una cosa del genere potrebbero esserci:
- aumento smisurato del prezzo della carta stampata
- tagli nel personale con conseguenze in tutta la filiera
- diminuzione delle tirature con conseguenze in tutta la filiera
- diminuzione delle informazioni con conseguenze su tutto il popolo
- diminuzione delle informazioni GRATUITE online a favore di un'informazione a pagamento
- informazione elitaria
- sensazionalismo estremizzato
- informazione ancor più in mano a grossi finanziatori privati, che hanno potere e interesse a veicolare solo le informazioni che vogliono
- aumento della censura
- aumento delle fake news

Insomma... Sono anche d'accordo col taglio dei fondi... ma valutiamone anche le conseguenze e PARLIAMONE... dire "Godo" e "Godo, tagliare" non serve ad una beneamata minchya

completamente d'accordo
 

Milanforever26

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I quotidiani stampati non hanno più senso d'esistere, oggi con Internet, cellulari, pc tablet sono morti, anche perchè non possono ne fornire informazioni in tempo reale ne chat di confronto fra gli utenti, sono uno spreco anche dal punto di vista ambientale, vanno abrogati.

Per quello che riguarda l'informazione a livello locale è possibilissimo farla anche a bassissimo costo, certo si deve basare sul volontariato

Ma infatti ormai i quotidiani sopravvivono solo come "volantini di prodotti" e perché alcune notizie meritano degli approfondimenti..il resto è nostalgia di chi li legge..una specie di rito come il caffé o la cicca..

è chiaro che nel giro di pochi anni scompariranno..e dal punto di vista ambientale è un bene: carta risparmiata, petrolio risparmiato, meno camion per trasportarli...

Inoltre le linee di cartiera e quelle di stampa sono anche tra le più pericolose in termini di infortuni sul lavoro (per il loro funzionamento e per i turni notturni)

Insomma, dobbiamo evolverci anche lì..a volte mi pare davvero la gente voglia rimanere ancorata a tutti i costi ad un mondo che non può più esistere con la tecnologia che arriva..

Ma tu pensa se al tempo di guttemberg avessero detto "ma quale scrittura stampata..ma non diciamo fesserie..per leggere bene serve il tratto sopraffino degli amanuensi!"
 

Super_Lollo

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[MENTION=153]The Ripper[/MENTION] potrei anche concordare con tutte le info riportate nel tuo intervento ma ciò no cambia il mio ragionamento.

Se parli di crisi ti ricordo che io nella vita mi occupo di musica e nessuno più di noi ha dovuto inventarsi nuovamente il lavoro e l'approccio ad esso.

Tutto le motivazioni che riporti non spostano di un solo cm la mia idea , l'editoria che non è un ente benefico deve creare utili se non crea utili è giusto che chiuda ed è impensabile che un governo debba tenere in vita un settore morto.

Se io e te ci mettessimo a costruire calessi per trasporto di persone e pensassimo di far concorrenza alle macchine il problema saremmo noi che costruiamo una cosa oramai anacronistica .

il mercato evolve e quando noi ci siamo resi conto che i cd non li comprava più nessuno ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo trovato una soluzione.

A me nessuno regala fondi .
 

tifoso evorutto

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tipico discorso molto superficiale - esattamente, il tuo
l'editoria non è un settore paragonabile agli altri per numerosi motivi. tra cui:
1)la carta è il materale che più risente del prezzo del petrolio - Pertanto il cartaceo và superato
2)la carta è il materiale che più risente gli effetti della digitalizzazione - Pertanto ormai è superfluo
3)l'editoria è nella top 3 dei settori più influenzati dalla digitalizzazione - semplicemente stà vivendo un evoluzione inarrestabile, purtroppo il vecchio viene tenuto artificiosamente in vita, per gli interessi di alcuni e a un grande costo per la collettività.
4)l'editoria è un settore in cui l'offerta supera la domanda - Non è vero, semplicemente gli utenti ne usufruiscono tramite le nuove tecnologie.
5)l'editoria è un settore in perdita da 20 anni (i quotidiani USA, negli ultimi 15 anni hanno perso oltre il 55% dei lettori. Più grave la situazione italiana). Naturalmente stiamo sempre parlando dei quotidiani cartacei, On Line ci sono moltissime realtà che fanno informazione di tutte le campane (alcune anche negative) prosperando benissimo.
6)l'editoria è un settore di interesse primario - Confondi l'informazione con l'editoria
7)l'editoria è un settore che coinvolge una filiera molto ampia (tipografi, giornalisti professionisti, giornalisti pubblicisti, editor, fotografi, amministrativi, agenzie pubblicitarie, disegnatori, pubblicitari, freelance, produttori della carta, trasportatori, edicolanti ecc...) e numerosissime professionalità. - Di queste purtroppo quella del tipografo è destinata a estinguersi, volerla mantenere in vita a ogni costo è solo un enorme spreco per la collettività e un danno per l'ambiente
8)l'editoria è un settore che coinvolge diversi prodotti (dal quotidiano all'inserto, dal quindicinale alla rivista ecc... ed escludiamo l'editoria libraria...)
e potrei continuare. - Tutti prodotti superati, ormai la digitalizzazione dà prodotti aassai più evoluti con meno spreco di risorse, ad esempio io è anni che leggo solo E-Book, su un solo tablet mi porto in giro una biblioteca che non ci starebbe nemmeno nel duomo di Milano
Non c'è azienda editoriale (giornalistica) che può vivere delle sue vendite. Non esiste al mondo. Non più. Infatti, ma on line si
I giornali più venduti al mondo hanno alle spalle grossissimi gruppi editoriali o gruppi che differenziano la propria offerta, magnati che sono tra le persone più ricche al mondo ecc... In altri paesi, inoltre, essendo più ampia la platea di lettori, il prezzo della pubblicità è più alto rispetto a quella sui giornali italiani (perché la pubblicità viene vista da più persone...).- Tradotto i grandi giornali non fanno informazione ma propaganda per il potere forte di turno che li finanzia, principale motivo per abolirli.
In più il pubblico soprattutto anglosassone si è abituato alle edizioni digitali a pagamento, cosa che in Italia ancora non ha sfondato (leggiamo il sito delle testate giornalistiche, ma NON l'edizione online A PAGAMENTO).- La raccolta di pubblicitaria è più che sufficente per fare solo informazione, anche perchè digitalmente si hanno meno limitazioni rispetto alla carta stampata, si potrebbe al massimo discutere per l'intrattenimento se servono anche le pay.
Qui dentro quante persone comprano la Gazzetta o altri quotidiani sportivi? Quanti, invece, leggono online (e rigorosamente gratis?). Confermi l'inutilita del cartaceo, ormai acquistato solo da bar o qualche pensionato abitudinario.

Non è come dici tu Lollo. E te lo dico io che provengo proprio dal settore dell'editoria prima di diventare professionista del web marketing e della comunicazione digital. - Non so a cosa si riferisse Lollo, ma anche io arrivo pressapoco dallo stesso settore, non capisco se sei del settore come fai a sostenere le tue tesi, dovresti essere il primo a decretare la morte dell'editoria, o meglio l'evoluzione in meglio, in quanto ambientalmente più sostenibile.

Più coerente il commento di [MENTION=1415]Milanforever26[/MENTION]... che comunque dimentica che non possiamo eliminare del tutto la carta stampata, né pensare "a chi starà nel futuro" dimenticando chi è ben radicato nel presente (penso ai tanti che non hanno accesso all'informazione digitale e ad un paese in cui il digital divide è ancora molto pesante). - Bene, un taglio netto all'editoria cartacea obbliga tutti ad aggiornarsi, vedila un po come quando si è passati alla trasmissione in tv tramite digitale, il progresso non si ferma, lo si può solo ostacolare e rallentare, speperando risorse.
Vogliamo togliere o tagliare i fondi all'editoria? Subito immediatamente, sono vergognosi. QUanta spazzatura sopravvive grazie ad essi, purtroppo fogna come libero repubblica o simili non falliscono lo stesso.
Nel primo caso sono d'accordo, ma bisogna fare investimenti MASSICCI in infrastrutture capaci di ridurre DRASTICAMENTE il digital divide e di fare corsi di formazione in ambito digital (quelli sì, finanziati).
Nel secondo caso sono ancora più d'accordo... ovvero destinare parte di quei fondi in altre cose (magari proprio lato digital) e adottare un approccio più graduale.

Ah tra le conseguenze di una cosa del genere potrebbero esserci:
- aumento smisurato del prezzo della carta stampata - Evviva, ciò che è obsoleto è giusto che sia caro
- tagli nel personale con conseguenze in tutta la filiera Quello accade in tutti i settori, chiedi alle fotolito da cui provengo, lavoro bellissimo, inevitabilmente scomparso, ma non essendoci interessi mafiosi in ballo, nessuno ci ha fatto caso.
- diminuzione delle tirature con conseguenze in tutta la filiera - é una continua ripetizione a cui dovrei ripetermi con la risposta.
- diminuzione delle informazioni con conseguenze su tutto il popolo - Assolutamente falso, vero il contrario, oggi al massimo ci possiamo lamentare per la troppa informazione che spiazza, in cui è difficile mettere un filtro, non certo per la sua mancanza.
di contro negli ultimi 30 anni abbiamo visto i danni prodotti dal controllo sui mas media tradizionali, cosa da cui ci ha salvato il digitale, M5S e la stessa lega docet.

- diminuzione delle informazioni GRATUITE online a favore di un'informazione a pagamento Falso, al momento è il contrario
- informazione elitaria - falso, il cartaceo dava questo problema, non il digitale
- sensazionalismo estremizzato - Di tutto il tuo discorso è l'unica cosa vera, questo è un grosso problema, forse non risolvibile, anche se meno grave da quelli posti dal cartaceo.
- informazione ancor più in mano a grossi finanziatori privati, che hanno potere e interesse a veicolare solo le informazioni che vogliono - Falso, su che basi dici ciò? con i media tradizionali un Berlusconi aveva in mano 6 reti nazionali e molti die principali quotidiani, cosa oggi impossibile per il digitale e su cui i M5S metterà presto una pietra tombale anche per i mas media tradizionali, con buona pace di FI e PD.
- aumento della censura - Esattamente il contrario, qui denoto malafede, perchè è una tesi senza senso
- aumento delle fake news - Teoricamente si, in pratica di fake news o di storpiamenti della realtà in questi trent'anni ne abbiamo avuti a iosa, fino alla madre di tutte le balle, la finta lotta di potere fra destra e sinistra, mentre si spartivano l'Italia

Insomma... Sono anche d'accordo col taglio dei fondi... ma valutiamone anche le conseguenze e PARLIAMONE... dire "Godo" e "Godo, tagliare" non serve ad una beneamata minchya - Valutando attentamente ci troveremmo a un risparmio netto della collettività per mantenere un settore ormai obsoleto, un miglioramento del servizio digitale e grande beneficio per l'ambiente.
Sono cose evidenti, un po come quando si discute fra energie rinnovabili e petrolio, i vantaggi sono evidentissimi, direi solari :asd:, e comunque sono strade inevitabili, ma i poteri forti riescono a fare contro informazione a cui i creduloni o i faciloni si adeguano, ma fatto ancora più buffo, poi pretendono di argomentare parlando con la testa di altri :sisi:
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The Ripper

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@tifoso_evorutto proprio perché mi occupo di digital (e scusa se aiuto la mia azienda che vende software, quindi doppiamente digital, a fatturare qualche milioncino all'anno) che NON posso dire che la carta è superata. :)
In particolar modo l'informazione cartacea.
L'informazione digitale, come dici tu, per sua stessa natura è senza filtri. Per cui non c'è differenza tra leggere il blog di Pinco Sparaminchiate e leggera la rubrica del New York Times. E l'esempio è palese proprio in questi anni. Quando parlo di "diminuzione delle informazioni con conseguenze per il popolo" mi riferisco proprio a questo processo che presuppone un'informazione veritiera (e di qualità), nonch un'informazione alla portata di tutti.

L'informazione digitale, poi, non è gratis. Qui non si parla di "tagliare i fondi alla carta stampata", ma alle imprese giornalistiche che, guarda un po', fanno ANCHE informazione digitale.
Ovviamente io ho impostato il discorso sulla carta, perché le ripercussioni più importanti sarebbero su quella filiera.
Ma quando si parla di tagli all'editoria giornalistica viene coinvolto anche il digital.
Per cui il tuo intervento mi sembra assolutamente fuori luogo.

Ripeto: ok i tagli, ma il focus andrebbe spostato su altre cose. In primis l'abolizione dell'albo dei giornalisti (una casta!), che preclude l'accesso alla professione a molti giornalisti VERI e BRAVI, e poi sulla QUALITA' dell'informazione.

Poi hai dato risposte erratissime.
"Pertanto il cartaceo va superato". Sì ma non in maniera drastica, ma in ogni caso non si parla di CARTA ma di INFORMAZIONE in generale. Quindi anche del digital.
"E ad un grande costo per la collettività"... preferirei pagare 1€ al mese per finanziare un'informazione (di qualità) che non per finanziare guerre o pagare gli stipendi di politici e burocrati
"Non è vero, semplicemente gli utenti ne usufruiscono tramite le nuove tecnologie"... appunto... tradotto: le tirature superano le vendite, perché l'informazione (di bassa lega tra l'altro) si è spostata altrove, soprattutto sui social
" On Line ci sono moltissime realtà che fanno informazione di tutte le campane (alcune anche negative) prosperando benissimo." fammi un esempio di impresa editoriale online che prospera benissimo.
"Confondi l'informazione con l'editoria"... informazione E editoria sono di interesse primario. Per la democrazia soprattutto (d'altrone non esisterebbe nemmeno la democrazia senza l'informazione)
"Tutti prodotti superati, ormai la digitalizzazione dà prodotti aassai più evoluti con meno spreco di risorse, ad esempio io è anni che leggo solo E-Book, su un solo tablet mi porto in giro una biblioteca che non ci starebbe nemmeno nel duomo di Milano"... io...io...io... bravo, tu leggi ebook... il resto d'Italia? Tagliamo fondi perché tifoso_evorutto legge ebook? TUTTI i dati sugli ebook sono sparati in rosso. Si parlava di morte del libro, ma il libro è uno status quo. E l'informazione cartacea? Quella è messa peggio proprio perché ci sono le edizioni online gratuite. Ma tagliere fondi, lo ribadisco, ha ripercussioni SU TUTTA LA FILIERA e anche sulle logiche digital (meno contenuti free, più freemium e premium, utenti abituati ad avere informazioni gratuite online che si spostano su blog e social, cosa che già accade, col risultato di ottenre informazioni frammentarie, se non errate o addirittura false che mistificano le realtà. E' un processo già in atto.)
"decretare la morte dell'editoria, o meglio l'evoluzione in meglio, in quanto ambientalmente più sostenibile." il digital sarà ecologicamente più sostenibile quando pc, smartphone, tablet ecc... saranno costruiti da legno e non da silicio e plastica. Oh ma WAIT! Non si può. Un saluto da Agbogbloshie.
"Bene, un taglio netto all'editoria cartacea obbliga tutti ad aggiornarsi, vedila un po come quando si è passati alla trasmissione in tv tramite digitale, il progresso non si ferma, lo si può solo ostacolare e rallentare, speperando risorse."... TV che è proprio morta :sisi: In ogni caso non puoi dire "Da domani basta più stampare carta" perché il digital divide c'è ed è reale, e non possiamo tagliare dalla storia i nostri padri/nonni, gente che col digital fa a cazzotti o perché non lo sa usare o perché lo usa IN MANIERA SBAGLIATA (kaffèèèèèèèè!!?!?!?) e non ha i filtri che magari ho io ("ho letto su Facebook che un meteorite sta per cadere nel mio orto")
" non essendoci interessi mafiosi in ballo" dare del mafioso a tipografi, freelance, pubblicisti e tutta una schiera di professionalità (perché è di loro che si parla, non certo di Travaglio) è ardito da parte tua
"di contro negli ultimi 30 anni abbiamo visto i danni prodotti dal controllo sui mas media tradizionali, cosa da cui ci ha salvato il digitale, M5S e la stessa lega docet." nemmeno commento, visto che contraddici quello che avevi tu stesso sostenuto riguardo l'assenza di filtri.
"Subito immediatamente, sono vergognosi. QUanta spazzatura sopravvive grazie ad essi, purtroppo fogna come libero repubblica o simili non falliscono lo stesso." quindi secondo te tagliare i fondi significa far chiudere i faziosi, far sopravvivere l'informazione di qualità che sarebbe magicamente premiata? forse non hai capito che più andiamo avanti e più, tagli o non tagli, è l'informazione faziosa, l'informazione di parte, l'informazione pilotata, che è quella che al popolo viene data. Ed è quella che al popolo piace. Tagliare i fondi all'informazione non cambia nulla, semmai accelera il processo. Per questo il focus andrebbe spostato sulla QUALITA' dell'informazione. Cosa che ad un certo punto della loro storia nel mondo anglosassone hanno cercato di fare, anche con ottimi risultati in alcuni casi.
"anche se meno grave da quelli posti dal cartaceo", il sensazionalismo meno grave di pubblicare un giornale. Nel tuo discorso la qualità proprio non viene considerata. Devi essere uno di quelli "HONESTA'!HONESTA'"... voglio capire quando inizieremo a gridare "COMPETENZE!COMPETENZE!". D'altronde se in Italia stiamo vedendo un'analfabetismo di ritorno dei motivi ci saranno...
"Falso, su che basi dici ciò? con i media tradizionali un Berlusconi aveva in mano 6 reti nazionali e molti die principali quotidiani, cosa oggi impossibile per il digitale e su cui i M5S metterà presto una pietra tombale anche per i mas media tradizionali, con buona pace di FI e PD." Quindi non è possibile che Berlusconi controlli lamiglioreinformazioneonline.it? Non è possibile che Renzi sia finanziatore di uno dei blog più letti d'Italia? Solo sulla carta e sulla tv è possibile ciò? Ok... Sei un professionista del digitale... si vede proprio...
"Teoricamente si, in pratica di fake news o di storpiamenti della realtà in questi trent'anni ne abbiamo avuti a iosa, fino alla madre di tutte le balle, la finta lotta di potere fra destra e sinistra, mentre si spartivano l'Italia"...mmmh cosa c'entrano la destra e la sinistra? Di balle, anche peggiori, ne leggiamo ogni giorno anche che non coinvolgono la politica. W l digital!
"Valutando attentamente ci troveremmo a un risparmio netto della collettività per mantenere un settore ormai obsoleto, un miglioramento del servizio digitale e grande beneficio per l'ambiente." Si parla di INFORMAZIONE. Ripeto, mi sono focalizzato sulla carta perché le ripercussioni maggori sarebbero lì, ma il servizio digitale non verrebbe migliorato. Anzi. Un miglioramento di QUALUNQUE COSA avviene SOLO SE impronti un discorso sulla QUALITA'. E qui nessuno ha detto "A chi è fazioso tagliamo i fondi, agli altri diamo una medaglia", ma "Tagliamo i fondi a tutti"... informazione di qualità e informazione faziosa.

Quindi di cosa parliamo? Di tagliari i fondi a chi? A Il Foglio, Il Romanista, Italia Oggi, Europa, la Padania, Famiglia Cristiana, Veneto Uno, L'Avanti, Libero, Repubblica, Il Fatto, il Messaggero? D'accordissimo. Stasera. Subito.

Al quindicinale che fa informazione nelle aree depresse della Basilicata? Anche no.

Spostiamo il focus sulla qualità. Solo in questo modo possiamo parlare di EVOLUZIONE. C'è in gioco il nostro essere uomini e cittadini.
 
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Concordo in toto con te ma aggiungo un tassello.

Senza i finanziamenti il lavoro del giornalista non scomparirà ma farà un clamoroso passo avanti qualitativo perchè i giornali vivranno delle loro stesse vendite come succede IN TUTTE LE ALTRE AZIENDE ITALIANE.

Se sei bravo, vendi e stai in piedi se fai schifo e mistifichi la realtà per il tuo padrone la gente non ti compra più una copia ed è giusto che tu CHIUDA.

Quoto.. il Quotidiano ci riesce xkè usa macchinari poco dispendiosi
al massimo gli devono dare il tempo (minimo) x prepararsi al cambiamento
ma il finanziamento pubblico DEVE sparire!

poi spero che cambi pure la pessima classifica che abbiamo sulla libertà d'informazione...
visto che giustamente parli di Democrazia.. qualcuno diceva che la verità ci renderà liberi..
bhe che iniziassero allora... almeno che superiamo i Paesi dell'Africa :facepalm:

Chiudo che la crisi si vede pure in TV... palesi sono i tagli del personale e dei materiali.
visto che sono anni ormai che vedo sempre + errori nei servizi che si interrompono
non partono,manca il sonoro per poi partire a metà servizio o vengono sbagliati completamente.
difficoltà delle dirette ecc.. c'erano anche prima si.. perché errare è umano
ma tutti questi difetti mi fanno pensare,che pure loro non se la passano bene..
ironico che sono sempre gli stessi che ci rifilano la fiaba che Italia sta uscendo dalla Crisi
 

tifoso evorutto

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@tifoso_evorutto proprio perché mi occupo di digital (e scusa se aiuto la mia azienda che vende software, quindi doppiamente digital, a fatturare qualche milioncino all'anno) che NON posso dire che la carta è superata. :)
In particolar modo l'informazione cartacea.
L'informazione digitale, come dici tu, per sua stessa natura è senza filtri. Per cui non c'è differenza tra leggere il blog di Pinco Sparaminchiate e leggera la rubrica del New York Times. E l'esempio è palese proprio in questi anni. Quando parlo di "diminuzione delle informazioni con conseguenze per il popolo" mi riferisco proprio a questo processo che presuppone un'informazione veritiera (e di qualità), nonch un'informazione alla portata di tutti.

L'informazione digitale, poi, non è gratis. Qui non si parla di "tagliare i fondi alla carta stampata", ma alle imprese giornalistiche che, guarda un po', fanno ANCHE informazione digitale.
Ovviamente io ho impostato il discorso sulla carta, perché le ripercussioni più importanti sarebbero su quella filiera.
Ma quando si parla di tagli all'editoria giornalistica viene coinvolto anche il digital.
Per cui il tuo intervento mi sembra assolutamente fuori luogo.

Ripeto: ok i tagli, ma il focus andrebbe spostato su altre cose. In primis l'abolizione dell'albo dei giornalisti (una casta!), che preclude l'accesso alla professione a molti giornalisti VERI e BRAVI, e poi sulla QUALITA' dell'informazione.

Poi hai dato risposte erratissime.
"Pertanto il cartaceo va superato". Sì ma non in maniera drastica, ma in ogni caso non si parla di CARTA ma di INFORMAZIONE in generale. Quindi anche del digital.
"E ad un grande costo per la collettività"... preferirei pagare 1€ al mese per finanziare un'informazione (di qualità) che non per finanziare guerre o pagare gli stipendi di politici e burocrati
"Non è vero, semplicemente gli utenti ne usufruiscono tramite le nuove tecnologie"... appunto... tradotto: le tirature superano le vendite, perché l'informazione (di bassa lega tra l'altro) si è spostata altrove, soprattutto sui social
" On Line ci sono moltissime realtà che fanno informazione di tutte le campane (alcune anche negative) prosperando benissimo." fammi un esempio di impresa editoriale online che prospera benissimo.
"Confondi l'informazione con l'editoria"... informazione E editoria sono di interesse primario. Per la democrazia soprattutto (d'altrone non esisterebbe nemmeno la democrazia senza l'informazione)
"Tutti prodotti superati, ormai la digitalizzazione dà prodotti aassai più evoluti con meno spreco di risorse, ad esempio io è anni che leggo solo E-Book, su un solo tablet mi porto in giro una biblioteca che non ci starebbe nemmeno nel duomo di Milano"... io...io...io... bravo, tu leggi ebook... il resto d'Italia? Tagliamo fondi perché tifoso_evorutto legge ebook? TUTTI i dati sugli ebook sono sparati in rosso. Si parlava di morte del libro, ma il libro è uno status quo. E l'informazione cartacea? Quella è messa peggio proprio perché ci sono le edizioni online gratuite. Ma tagliere fondi, lo ribadisco, ha ripercussioni SU TUTTA LA FILIERA e anche sulle logiche digital (meno contenuti free, più freemium e premium, utenti abituati ad avere informazioni gratuite online che si spostano su blog e social, cosa che già accade, col risultato di ottenre informazioni frammentarie, se non errate o addirittura false che mistificano le realtà. E' un processo già in atto.)
"decretare la morte dell'editoria, o meglio l'evoluzione in meglio, in quanto ambientalmente più sostenibile." il digital sarà ecologicamente più sostenibile quando pc, smartphone, tablet ecc... saranno costruiti da legno e non da silicio e plastica. Oh ma WAIT! Non si può. Un saluto da Agbogbloshie.
"Bene, un taglio netto all'editoria cartacea obbliga tutti ad aggiornarsi, vedila un po come quando si è passati alla trasmissione in tv tramite digitale, il progresso non si ferma, lo si può solo ostacolare e rallentare, speperando risorse."... TV che è proprio morta :sisi: In ogni caso non puoi dire "Da domani basta più stampare carta" perché il digital divide c'è ed è reale, e non possiamo tagliare dalla storia i nostri padri/nonni, gente che col digital fa a cazzotti o perché non lo sa usare o perché lo usa IN MANIERA SBAGLIATA (kaffèèèèèèèè!!?!?!?) e non ha i filtri che magari ho io ("ho letto su Facebook che un meteorite sta per cadere nel mio orto")
" non essendoci interessi mafiosi in ballo" dare del mafioso a tipografi, freelance, pubblicisti e tutta una schiera di professionalità (perché è di loro che si parla, non certo di Travaglio) è ardito da parte tua
"di contro negli ultimi 30 anni abbiamo visto i danni prodotti dal controllo sui mas media tradizionali, cosa da cui ci ha salvato il digitale, M5S e la stessa lega docet." nemmeno commento, visto che contraddici quello che avevi tu stesso sostenuto riguardo l'assenza di filtri.
"Subito immediatamente, sono vergognosi. QUanta spazzatura sopravvive grazie ad essi, purtroppo fogna come libero repubblica o simili non falliscono lo stesso." quindi secondo te tagliare i fondi significa far chiudere i faziosi, far sopravvivere l'informazione di qualità che sarebbe magicamente premiata? forse non hai capito che più andiamo avanti e più, tagli o non tagli, è l'informazione faziosa, l'informazione di parte, l'informazione pilotata, che è quella che al popolo viene data. Ed è quella che al popolo piace. Tagliare i fondi all'informazione non cambia nulla, semmai accelera il processo. Per questo il focus andrebbe spostato sulla QUALITA' dell'informazione. Cosa che ad un certo punto della loro storia nel mondo anglosassone hanno cercato di fare, anche con ottimi risultati in alcuni casi.
"anche se meno grave da quelli posti dal cartaceo", il sensazionalismo meno grave di pubblicare un giornale. Nel tuo discorso la qualità proprio non viene considerata. Devi essere uno di quelli "HONESTA'!HONESTA'"... voglio capire quando inizieremo a gridare "COMPETENZE!COMPETENZE!". D'altronde se in Italia stiamo vedendo un'analfabetismo di ritorno dei motivi ci saranno...
"Falso, su che basi dici ciò? con i media tradizionali un Berlusconi aveva in mano 6 reti nazionali e molti die principali quotidiani, cosa oggi impossibile per il digitale e su cui i M5S metterà presto una pietra tombale anche per i mas media tradizionali, con buona pace di FI e PD." Quindi non è possibile che Berlusconi controlli lamiglioreinformazioneonline.it? Non è possibile che Renzi sia finanziatore di uno dei blog più letti d'Italia? Solo sulla carta e sulla tv è possibile ciò? Ok... Sei un professionista del digitale... si vede proprio...
"Teoricamente si, in pratica di fake news o di storpiamenti della realtà in questi trent'anni ne abbiamo avuti a iosa, fino alla madre di tutte le balle, la finta lotta di potere fra destra e sinistra, mentre si spartivano l'Italia"...mmmh cosa c'entrano la destra e la sinistra? Di balle, anche peggiori, ne leggiamo ogni giorno anche che non coinvolgono la politica. W l digital!
"Valutando attentamente ci troveremmo a un risparmio netto della collettività per mantenere un settore ormai obsoleto, un miglioramento del servizio digitale e grande beneficio per l'ambiente." Si parla di INFORMAZIONE. Ripeto, mi sono focalizzato sulla carta perché le ripercussioni maggori sarebbero lì, ma il servizio digitale non verrebbe migliorato. Anzi. Un miglioramento di QUALUNQUE COSA avviene SOLO SE impronti un discorso sulla QUALITA'. E qui nessuno ha detto "A chi è fazioso tagliamo i fondi, agli altri diamo una medaglia", ma "Tagliamo i fondi a tutti"... informazione di qualità e informazione faziosa.

Quindi di cosa parliamo? Di tagliari i fondi a chi? A Il Foglio, Il Romanista, Italia Oggi, Europa, la Padania, Famiglia Cristiana, Veneto Uno, L'Avanti, Libero, Repubblica, Il Fatto, il Messaggero? D'accordissimo. Stasera. Subito.

Al quindicinale che fa informazione nelle aree depresse della Basilicata? Anche no.

Spostiamo il focus sulla qualità. Solo in questo modo possiamo parlare di EVOLUZIONE. C'è in gioco il nostro essere uomini e cittadini.

Scusa non ti rispondo su tutto, anche perchè la maggior parte è un lecito punto di vista diverso rispetto alle risposte che ti ho già dato,


Io non credo che togliendo i fondi ai giornali (solo a quelli mi riferisco) fallirebbero tutti, a mio parere ne resterebbero 2, 3 o 4 di qualità, a mio parere più che sufficenti, considerando tutta l'informazione che si può recuperare anche in TV,
Hai un parere negativo sull'informazione digitale, io dico che è grazie a quella che oggi il M5S è al governo... nonostante tutti gli altri media palesemente contro, direi che non occorre aggiungere altro,
solo una cosa, io penso che se a una persona gli fornisci più versioni su una notizia riesce quasi sempre a distinguere quella vera, purtroppo coi media tradizionali l'informazione è appiattita sul sistema, quello che negli ultimi anni ci hanno confezionato piddini e Berlusconi,
sui giornali il problema è anche maggiore, se una acquista Repubblica ascolta solo quella campana, idem per chi acquista Libero, così si creano dei cerebrolesi, la storia degli ultimi anni lo dimostra.
Io sono convinto che molti (sopratutto fra quelli che non intervengono mai) si fanno una cultura politica e una consapevolezza maggiore, più ascoltando i nostri litigi su questo forum, nonostante che noi siamo tutt'altro che giornalisti professionisti, piuttosto che leggendo la maggior parte della carta di parte, proprio perchè qui ognuno ha la sua idea e cerca di argomentarla.
 
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