Credenti, atei o agnostici?

Cosa vi definite?


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Milanforever26

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Io sono un Credente, ho la fortuna di aver avuto in dono la Fede e questo per me è motivo di profonda Gioa..

Ovviamente il mio credere non centra nulla con la religione, sono cresciuto come il 90% degli italiani della mia età come cattolico, mi hanno mandato a dottrina e a messa ma quando verso i 16 anni ho iniziato ad elaborare i concetti ho smesso di seguire la religione, non mi confesso da 20 anni ormai, forse di più..personalmente non riconosco alcuna autorità, se non morale, alla Chiesa. Ma ovviamente veicolo la mia Fede attraverso la mia esperienza e quindi posso tranquillamente pregare il Padre Nostro poiché questo è il modo in cui esprimo la mia spiritualità interiore.

Credo dunque in un Dio creatore (anche perché è evidente e a mio avviso logico che se qualcosa esiste sia stato creato), ma credo anche che la vita sia estremamente complessa da interpretare e sto sviluppando il concetto della soggettività dell'Esistenza che è molto profondo e per certi aspetti sconvolgente
 
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Io credo in quelo :bandiera:

Scherzo ovviamente..credo che abbiamo un'anima e in un'entità superiore..non credo molto a molti clericali, ma apprezzo papa Bergoglio invece ratzinger no..per me un uomo si qualifica con le azioni che intraprende..
 

MasterGorgo

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Apro questo sondaggio per chiedervi: siete credenti (credo in un essere superiore che ci ha creato), atei (non esiste niente) o agnostici (non rispondo). Non vi chiedo se crediate nella Chiesa, in una religione, ma solo in una forza superiore. Io credo e sono cattolico praticante.

VOTATE!

Mi annovero tra i noncognitivisti teologici.
 

mark

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Mi definisco "credente", anche se il mio concetto di essere superiore è alquanto differente e più legato ad un'ideologia scientifica (una forza oscura che lega l'universo/gli universi ecc).
In ogni caso non credo assolutamente nella chiesa e in tutte le religioni legate all'uomo, poiché, a mio avviso, l'uomo è prevalentemente una creatura egoistica e malvagia.
 
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Se dobbiamo essere del tutto sinceri, delle grandi religioni tradizionali quella cristiana cattolica è SENZA ombra di dubbio quella che nel tempo si è più modernizzata e ha cercato, per quanto possibile, di tenere il passo coi tempi..

Se cerchi il medioevo forse dovresti guardare a religioni come Islam, ebraismo, induismo etc oppure forme di cristianesimo differenti..lì si che credono ancora a cose abbastanza ridicole..

Sei sicurano che siano le regilioni ad aggiornarsi o forse le religioni inseguono la società civile? Il Cristianesimo ha dovuto adattarsi per tanti versi all' illuminismo e all' umanesimo europeo che, tra l'altro, ha portato a enormi progressi scientifici.
 
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Religioni e divinità nascono all'alba dei tempi come creazione intellettuale dell'Uomo per dare risposte a fenomeni che non era in grado di spiegare e che si sono poi tramandate e consolidate, per vari motivi, in una tradizione culturale secolare. Anche in tempi moderni, molte cose non sono state spiegate. La stessa teoria del Big Bang è riconosciuta valida dalla comunità scientifica da meno di sessant'anni e, in ogni caso, spiega molto ma non tutto.
Ne segue che credere o non credere sia una scelta intellettuale-culturale strettamente connessa alla tradizione che ci è stata tramandata. Ad esempio, in molti credono che Gesù sia nato da parto verginale e alla morte sia stato assunto in cielo, nessuno oggi crede, come invece racconta la tradizione, che Romolo fosse figlio del dio Marte e sia stato assunto al cielo al momento della morte. Accettando il primo, bisognerebbe almeno concedere il beneficio del dubbio sul secondo episodio, cosa che invece non avviene. E' la diretta conseguenza della formazione di un culto intorno alla figura di Gesù che è stato tramandato fino ai giorni nostri(anche attraverso strumenti e mezzi non in linea con gli insegnamenti del Gesù storico e, spesso, per perseguire obiettivi non esattamente nobili).

Per quanto mi riguarda, credo solo a ciò che sia scientificamente dimostrabile. In assenza di elementi concreti che possano indurmi a credere nell'esistenza di un qualcosa di sovrannaturale, non credo che questo qualcosa esista. Resta, ovviamente, il margine di dubbio legato insisto nella scienza stessa, in quanto ogni teoria può ipoteticamente essere superata.
 
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Non credo alla vita dopo la morte solo perché ho paura del buio eterno, che è la cosa più realistica e scientifica.

E' evidente che le religioni siano nate dall'uomo.
 
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Io finché non vedo non credo. Forse c'è, forse non c'è nessun Dio. Onestamente non me ne importa un fico secco. So che la mia vita è solo mia e che me la devo costruire e mantenere io giorno dopo giorno. Il giorno in cui vedrò Dio, crederò alla sua esistenza.
 
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Se Dio esiste o no io non lo so, tra l'altro Dio per me significa ciò che non conosco.

Per quanto riguarda le religioni (migliaia di migliaia) sono ovvie creazioni dell' uomo, fa parte della nostra natura tribale. Oltre a dare un significato alla nostra esistenza.
 

Ema2000

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Religioni e divinità nascono all'alba dei tempi come creazione intellettuale dell'Uomo per dare risposte a fenomeni che non era in grado di spiegare e che si sono poi tramandate e consolidate, per vari motivi, in una tradizione culturale secolare. Anche in tempi moderni, molte cose non sono state spiegate. La stessa teoria del Big Bang è riconosciuta valida dalla comunità scientifica da meno di sessant'anni e, in ogni caso, spiega molto ma non tutto.
Ne segue che credere o non credere sia una scelta intellettuale-culturale strettamente connessa alla tradizione che ci è stata tramandata. Ad esempio, in molti credono che Gesù sia nato da parto verginale e alla morte sia stato assunto in cielo, nessuno oggi crede, come invece racconta la tradizione, che Romolo fosse figlio del dio Marte e sia stato assunto al cielo al momento della morte. Accettando il primo, bisognerebbe almeno concedere il beneficio del dubbio sul secondo episodio, cosa che invece non avviene. E' la diretta conseguenza della formazione di un culto intorno alla figura di Gesù che è stato tramandato fino ai giorni nostri(anche attraverso strumenti e mezzi non in linea con gli insegnamenti del Gesù storico e, spesso, per perseguire obiettivi non esattamente nobili).

Per quanto mi riguarda, credo solo a ciò che sia scientificamente dimostrabile. In assenza di elementi concreti che possano indurmi a credere nell'esistenza di un qualcosa di sovrannaturale, non credo che questo qualcosa esista. Resta, ovviamente, il margine di dubbio legato insisto nella scienza stessa, in quanto ogni teoria può ipoteticamente essere superata.

Intervento interessante e condivisibile,
ma occorre porre l'accento su un limite implicito nella scienza,
cioè spiega solo quello che è in grado di spiegare, ancor di più, quello che è in grado di dimostrare,
per cui non è in grado di rispondere alle domande fondamentali che esseri senzienti inevitabilmente si pongono,
in un certo senso non è nemmeno interessata a farlo.

Hai accennato al Big Bang, ecco oggi non è più una teoria è confermato, ma di per se non spiega assolutamente nulla,
Sappiamo che è stata un'espansione della materia e dello spazio tempo (non un esplosione),
ma non sappiamo ne la causa, ne da dove si sono generati,
la realtà è che al momento la scienza non sa spiegarsi l'esistenza dell'universo, si limita solo a catalogare gli eventi,
per cui ogni ipotesi ha la sua validità, da quelle spirituali a quelle filosofiche.
 
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