Copa Sudamericana, il Tigre si ritira: 'Giocatori aggrediti dalla polizia'
La finale di ritorno della Copa Sudamericana è stata a lunghi tratti la partita di Lucas. Il gioiellino brasiliano in procinto di passare al Psg, nel primo tempo contro gli argentini del Tigre aveva timbrato un gol e servito l'assist per il 2-0 di Osvaldo. Poi però è successo di tutto e dalla partita "di Lucas" (l'ultima con la maglia del San Paolo) è diventato il "match della vergogna". Il Tigre infatti non è sceso in campo nel secondo tempo, denunciando un'aggressione durante l'intervallo. Secondo i giocatori argentini, c'è stato un attacco premeditato da parte di alcuni bodyguard e dalla polizia brasiliana, arrivata addirittura a puntare le pistole in faccia ai giocatori del Tigre
Da lì la decisione di non tornare in campo. Scelta raccolta dall'arbitro che prima ha sospeso il match, decretando la vittoria del San Paolo e poi ha negato di aver assistito all'aggressione limitandosi a dire di aver visto i giocatori feriti.
La finale di ritorno della Copa Sudamericana è stata a lunghi tratti la partita di Lucas. Il gioiellino brasiliano in procinto di passare al Psg, nel primo tempo contro gli argentini del Tigre aveva timbrato un gol e servito l'assist per il 2-0 di Osvaldo. Poi però è successo di tutto e dalla partita "di Lucas" (l'ultima con la maglia del San Paolo) è diventato il "match della vergogna". Il Tigre infatti non è sceso in campo nel secondo tempo, denunciando un'aggressione durante l'intervallo. Secondo i giocatori argentini, c'è stato un attacco premeditato da parte di alcuni bodyguard e dalla polizia brasiliana, arrivata addirittura a puntare le pistole in faccia ai giocatori del Tigre
Da lì la decisione di non tornare in campo. Scelta raccolta dall'arbitro che prima ha sospeso il match, decretando la vittoria del San Paolo e poi ha negato di aver assistito all'aggressione limitandosi a dire di aver visto i giocatori feriti.
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