Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. . Dovresti aggiornarlo oppure usarne uno alternativo, moderno e sicuro.
Contra: ''Errore più grande della mia vita lasciare il Milan.''
Sì, ovviamente come rosa era un Milan nettamente superiore a questo, basti pensare che da quella base si formò la squadra che vinse tutto negli anni a venire. Dico mediocre perchè era un'accozzaglia di stelle e bidoni clamorosi (Laursen, Javi Moreno, Umit Davala, Josè Mari, Roque Junior, ecc...) e perchè in quella stagione andammo incontro a parecchie difficoltà, con Inzaghi rotto, Sheva che a un certo punto si spense, Pirlo acerbo (anche se decisivo) e un Rui Costa che fece bene solo a partire dall'anno successivo.
Contra non era un fenomeno, ma effettivamente rispetto a De Sciglio e Abate era di tutt'altra pasta.
Saltava l'uomo, faceva dei bei cross, ha fatto goal pesantissimi e aveva personalità.
Contra non era un fenomeno, ma effettivamente rispetto a De Sciglio e Abate era di tutt'altra pasta.
Saltava l'uomo, faceva dei bei cross, ha fatto goal pesantissimi e aveva personalità.
Contra oggi sarebbe titolare inamovibile, non scherziamo, fu mandato via dopo la rissa con Davids, perché allora il Milan era (ancora) una società seria, non il circo attuale.
Piccola postilla: la rosa di quel Milan, che allora sembrava inadeguata e scarsa, oggi vincerebbe la serie A a mani basse.
Contra oggi sarebbe titolare inamovibile, non scherziamo, fu mandato via dopo la rissa con Davids, perché allora il Milan era (ancora) una società seria, non il circo attuale.
Piccola postilla: la rosa di quel Milan, che allora sembrava inadeguata e scarsa, oggi vincerebbe la serie A a mani basse.
Sheva, Rui Costa, Maldini, Serginho, Albertini, Gattuso, Inzaghi, Ambro, Pirlo, per citarne alcuni, secondo te non la spunterebbero contro Chiellini, (il Pirlo di 13 anni dopo), Vidal e Pobbà, oppure contro i temibili greci della Roma o il Totti di 13 anni dopo?
Gli E' che allora a noi ci sembrava una rosa scarsa perché la serie A aveva un livello pazzesco: basta ad. es. vedere le rose di Fiorentina, Roma, Lazio e Parma di quegli anni...
Quel Milan non era scarso, anzi, fu l'inizio del nostro ciclo di vittorie.
L'estate furono acquistati tantissimi giocatori, alla prima giornata si infortunò Rui Costa, poi Inzaghi... Terim non godeva della fiducia della società, la difesa faceva acqua da tutte le parti. Quando Ancelotti stava per firmare con il Parma, Galliani lo bloccò con un colpo di coda e lo portò al Milan: lì partì la rincorsa per un quarto posto difficile da raggiungere, che fu la base per il trionfo del 2003 a Old Trafford.
Tutte queste cose, scritte con più pathos e precisione, le potete trovare all'interno del mio libro su Sheva acquistabile su Amazon