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Clarence Seedorf in conferenza stampa alla vigilia di Cagliari Milan, in programma domani Domenica 26 Gennaio 2014 alle ore 15:
"Quella contro il Cagliari è storicamente una partita difficile per il Milan. Il colloquio di ieri con Barbara? Mi ha spiegato i progetti che ha in mente per rilanciare il brand. Ho capito ancora meglio dove il Milan vuole andare ed arrivare. L'arrivo di Essien? Lo conosco bene. Ho parlato con lui tante volte. E' un ragazzo positivo ed ha una grande personalità. Può fare anche il terzino, ma a me piace schierare i giocatori nei ruoli in cui rendono di più. Quindi Essien giocherà davanti alla difesa. E' un bene che le aspettative su di lui siano basse. Ha esperienza, è un guerriero. Al Milan farà bene. In questo momento è inutile parlare di sistema di gioco. Il discorso è relativo a chi va in campo. Bisogna lavorare insieme, l'uno con l'altro. Balotelli? Sta bene. Il mio modo di vivere la partita dalla panchina? Ho iniziato ora e ho assunta questa postura in maniera cosciente. Fare dei gesti? O hai un'intesa forte con il mister, o è una cosa che può creare confusione. Voglio dare serenità al gruppo per uscire da questa situazione difficile. Nelle difficoltà si vedono gli uomini ed i guerrieri. La parte estetica è solo quella finale di tutto il lavoro quotidiano. El Shaarawy? Non sta bene. Deve recuperare. Finchè non torna a disposizione non posso dire nulla. Lasciamolo tranquillo. I miei ragazzi hanno voglia, grinta e determinazione. Vedo i loro occhi e so che vogliono uscire da questa situazione. Loro sanno che devono dare sempre il massimo. La squadra in difficoltà dal punto di vista fisico? Voglio continuare a rispettare l lavoro di Allegri. Questi giudizi li stiamo valutando dall'interno. Dobbiamo lavorare tanto e non voglio criticare quello che è stato fatto prima di me. Non fare la Champions per un anno non è drammatico. Ci sono tante squadre che non l'hanno fatta, anche per più anni. Non è certo una vergogna. Ora abbiamo 22 punti di distacco, quindi non è questo il nostro focus. Ora gli obiettivi sono l'impegno, il lavoro e lo spirito. Non la qualificazione alla Champions. Honda? Mi è sempre piaciuto. Ma bisogna avere pazienza. Non è facile sbarcare in Italia dopo aver giocato in Russia. Vorrei abbassare l'aspettativa su di lui. Un giocatore non può cambiare la squadra. Deve adattarsi il più in fretta possibile. E non molla mai. Ha uno spirito forte. La formazione? Giocherà Robinho. E giocherà anche Honda. Saponara? l'ho visto ieri per la prima volta. E' uno giocatore che ha talento. Ma devo conoscerli tutti. Veramente".
"Quella contro il Cagliari è storicamente una partita difficile per il Milan. Il colloquio di ieri con Barbara? Mi ha spiegato i progetti che ha in mente per rilanciare il brand. Ho capito ancora meglio dove il Milan vuole andare ed arrivare. L'arrivo di Essien? Lo conosco bene. Ho parlato con lui tante volte. E' un ragazzo positivo ed ha una grande personalità. Può fare anche il terzino, ma a me piace schierare i giocatori nei ruoli in cui rendono di più. Quindi Essien giocherà davanti alla difesa. E' un bene che le aspettative su di lui siano basse. Ha esperienza, è un guerriero. Al Milan farà bene. In questo momento è inutile parlare di sistema di gioco. Il discorso è relativo a chi va in campo. Bisogna lavorare insieme, l'uno con l'altro. Balotelli? Sta bene. Il mio modo di vivere la partita dalla panchina? Ho iniziato ora e ho assunta questa postura in maniera cosciente. Fare dei gesti? O hai un'intesa forte con il mister, o è una cosa che può creare confusione. Voglio dare serenità al gruppo per uscire da questa situazione difficile. Nelle difficoltà si vedono gli uomini ed i guerrieri. La parte estetica è solo quella finale di tutto il lavoro quotidiano. El Shaarawy? Non sta bene. Deve recuperare. Finchè non torna a disposizione non posso dire nulla. Lasciamolo tranquillo. I miei ragazzi hanno voglia, grinta e determinazione. Vedo i loro occhi e so che vogliono uscire da questa situazione. Loro sanno che devono dare sempre il massimo. La squadra in difficoltà dal punto di vista fisico? Voglio continuare a rispettare l lavoro di Allegri. Questi giudizi li stiamo valutando dall'interno. Dobbiamo lavorare tanto e non voglio criticare quello che è stato fatto prima di me. Non fare la Champions per un anno non è drammatico. Ci sono tante squadre che non l'hanno fatta, anche per più anni. Non è certo una vergogna. Ora abbiamo 22 punti di distacco, quindi non è questo il nostro focus. Ora gli obiettivi sono l'impegno, il lavoro e lo spirito. Non la qualificazione alla Champions. Honda? Mi è sempre piaciuto. Ma bisogna avere pazienza. Non è facile sbarcare in Italia dopo aver giocato in Russia. Vorrei abbassare l'aspettativa su di lui. Un giocatore non può cambiare la squadra. Deve adattarsi il più in fretta possibile. E non molla mai. Ha uno spirito forte. La formazione? Giocherà Robinho. E giocherà anche Honda. Saponara? l'ho visto ieri per la prima volta. E' uno giocatore che ha talento. Ma devo conoscerli tutti. Veramente".