Conferenza Gattuso pre Milan - Inter. 3 marzo 2018.

Gas

Member
Registrato
1 Agosto 2013
Messaggi
4,055
Reaction score
307
Perfetto, sono tranquillo. Ha detto veemenza.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
204,262
Reaction score
27,472
La conferenza di Gattuso pre Milan - Inter. Le parole del tecnico rossonero:"La vicinanza di Yonghong Li? Sapevo già che sarebbe venuto. Domani starà con la squadra e farà una chiacchierata. Fa piacere. E' molto vicino a noi. Non fa mancare nulla. Domani passerà 3-4 ore con noi. Da giocare potevo sfogarmi molto di più nei derby. Da allenatore si fa più fatica. Domani voglio vedere una squadra che rispetta gli avversari. Loro possono sbagliare, noi no. Dobbiamo giocare con luicidità e rispetto. Non dobbiamo giocare col braccino. Non voglio sentire la parola stanchezza. Dobbiamo giocare con veemenza e con voglia. Voglio 11 avvelenati che devono dare in massimo. I ragazzi sono belli freschi. Domani sarà una finale: Parlate di rincorsa Champions, quindi non possiamo sbagliare. Ci giochiamo tutto. La storia del derby dice che spesso vince chi è in difficoltà. Sento che siamo i favoriti e la cosa non mi piace. Loro hanno ancora diversi punti di vantaggio. La cosa che mi fa più paura è Spalletti. Ha esperienza ed ha fatto diversi derby. Dobbiamo essere bravi a leggere la partita. Nelle ultime partite senza Icardi hanno cambiato modo di giocare. I due esterni vengono dentro al campo per lasciare i binari ai terzini. Lavorano su tanti concetti e sono difficili da affrontare. Noi dobbiamo fare la nostra partita. Mi piacerebbe un Milan a -4. Mi piacerebbero tante cose, vincere Europa League, Coppa Italia e arrivare quarto. Ma dobbiamo lavorare con umiltà, poi vedremo. QUeste partite servono anche per alzare l'asticella e per crescere. I giocatori avevano bisogno di queste partite. Se riesci a creare mentalità ed a migliorare, diventa tutto più facile. Kalinic? Io proteggo sempre i miei giocatori, fino a quando vedo voglia e rispetto nei confronti dei compagni. Li faccio palleggiare anche col mio cuore i giocatori. A Kalinic darò ancora tante possibilità. E' un giocatore forte e dopo l'errore contro la Lazio ho pensato speriamo che passiamo altrimenti lo perdiamo. Con lui ho parlato tante volte, ma non solo io. Chi gioca ed è protagonista deve stare vicino a chi non lo è. Anche i tifosi devono darmi retta ed aiutare i giocatori, non fischiarli. Io vi dicevo che questa era una squadra forte, qualcuno mi prendeva anche per scemo. Io dicevo ciò che toccavo con mano. C'è solo un pericolo: pensare che siamo diventati bravissimi. Non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti. Ancora non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo diventare squadra che può costruire qualcosa di importante. Non deve mancare la voglia, il sacrificio, allenarsi col sorriso. La squadra in questo momento ha tutte queste caratteristiche. La paura è che qualcosa può cambiare ma io devo continuare come un martello anche se mi guardano con la faccia storta e non mi sopportano. Il derby di Coppa Italia? Sapevo che era una partita che poteva farci fare il salto di qualità. Ed è stato così. Stanchezza? Come detto non voglio sentire questa parola. Oggi farò il giro e se qualcuno è stanco e stressato affronteremo il problema. Ma chi giocherà non sarà stanco. Conti? Sta lavorando con grande continuità. La prossima settimana farà i test. Prima di tornare con noi lo manderò a fare due tempi con la primavera. Speriamo di mandarlo in primavera tra un paio di settimane. Le parole di Raiola? Il MIlan è una delle più grande società del mondo. Quando un giocatore arriva al Milan, arriva in un grande club. Qui c'è tutto. Potrei dire tante altre cose. Il derby bisogna giocarlo. Sono partite che resteranno nella storia, con il record di incassi a San Siro. La stanchezza la mettiamo da parte. Preoccupato dal rientro di Icardi? E' uno dei migliori al mondo a livello di movimenti. E' un cecchino. Non ti perdona. Dobbiamo stare molto attenti. Ma ci sono anche Candreva e Perisic. Noi dobbiamo stare molto attenti. Io come Conte? Ma no. Quando avrò vinto quello che vinto lui faremo i paragoni. Possono assomigliargli a livello caratteriale. Ma lui è molto più bravo di me. Io devo ancora crescere. Per me è un onore essere paragonato a Conte. Io devo essere credibile su ciò che andiamo a proporre. Io nello spogliatoio del Milan ho visto passare tanti campioni. La differenza la facevano gli uomini che indossavano quella maglia. Io voglio vedere il senso di appartenenza. Il fatto di essere a casa. Così si può crescere. Io ce la sto mettendo tutta. Biglia? Un mese lo massacravate. Così come tutti gli altri centrocampisti. Tutti sono cresciuti e giochiamo da squadra. I nostri attaccanti si sacrificano molto. C'è un lavoro di squadra. Un lavoro incredibile da parte di tutti".

.
 
Alto
head>