Conferenza Gattuso pre Milan - Inter. 16 marzo 2019.

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La conferenza di Gattuso pre Milan - Inter. Le parole del tecnico rossonero:"Ogni derby ha una storia a sè. Da 4-5 giorni sento dire che l'Inter è morta. Non esistono favoriti. Dobbiamo giocare con testa, cuore, intelligenza e voglia. Domani San Siro farà il record di incassi. Deve essere il dodicesimo uomo. Dobbiamo rispettare l'Inter che può metterci in grande difficoltà. Fanno una pressione alta. All'andata non ci hanno fatto respirare. Domani sarà la stessa partita. Bisogna avere coraggio. All'andata non mi era piaciuto l'atteggiamento, non abbiamo giocato. Domani dobbiamo giocare con la testa libera e fare ciò che vogliamo fare. E' una partita come le altre, ci sono tre punti in paiio. Mi preoccupa cosa può lasciarli se le cose andranno male. Possiamo fargli male ma possono farci male anche loro. Se riuscissimo a vincere a livello mentale ci darebbe qualcosa in più. In caso contrario bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori. Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: ha detto che è una partita che può servire a tutti, giocatori e staff. Siamo tutti giovani. Ci può aiutare a proseguire il nostro percorso. Tentazione Biglia? Domani vedrete: La differenza la deve fare il collettivo. Piatek? Pochi giocatori vincono le partite da soli. Bisogna vincere col collettivo. Spalletti a rischio? Quando ero in discussione io non c'ho mai pensato. Ho sempre pensato a mettere la squadra in campo. Siamo andati avanti a fare il programma settimana per settimana. Abbiamo sempre pensato a lavorare. Rivincita personale per me? Non c'è nessuna rivincita. Dobbiamo continuare a credere di poter tornare in Champions e a far crescere i giocatori. Non solo io ero in discussione. Guardiamo Allegri dopo Madrid. Fa parte del nostro lavoro. Anche se tante volte qualcuno può dire qualcosa di non corretto va bene così. Io mi sento molto fortunato a fare questo lavoro. In queste partite bisogna parlare il messo possibile. A me piaceva prepararla col silenzio e la professionalità. Quando ci sono altre altre partite bisogna punzecchiare. Questa settimana pochissime urla, la pressione è già abbastanza. Icardi? Per come vedo il calcio io e per la gestione dei giocatori, penso che anche il più forte al mondo deve avere rispetto dello spogliatoio. Quando vedo questa mancanza divento il più cattivo al mondo. Lo spogliatoio è sacro. Mi piace dire le cose in faccia. Meglio mandarsi al quel paese e poi rimettere le cose a posto. Noi abbiamo passato le pene dell'inferno, facendo qualche figuraccia in Europa League. Domani 75.000 sono qualcosa in più ma dobbiamo preparare bene la partita con umiltà. Non dobbiamo dimenticarci quello che abbiamo passato. Non esista una favorita domani. Dobbiamo controllare bene le emozioni. Si gioca sui parametri a livello tecnico, bisogna arrivarci con testa fresca e libera. Dobbiamo dimostrarlo nei 95 minuti. Piatek? Io ho fatto poco col pistolero. Non ama parlare tempo. Ora sto iniziando a vedere qualche sorriso e mi fa piacere. All'inizio penavo fosse arrabbiato con me. Gli piace lavorare, si cura, fa al massimo un giorno di riposo. Sa quello che deve fare. Va bene così. Secondo posto? Noi dobbiamo riuscire ad arrivare in Champions. In questo momento il Napoli ha un vantaggio ampio ed è molto forte. Il Napoli ha qualcosa più di noi e lo sappiamo. Sta lì da anni. Ancelotti ha fatto tantissimo turnover, la coppa non sarà un problema. Concentriamoci su terzo e quarto posto. Io sono un sarto che non è riuscito ancora a far bene i vestiti. Sbaglio ancora qualcosa. Stiamo lì per migliorare ma non sono ancora un sarto al cento per cento. Non ci dobbiamo dimenticare le prime partite. Giocavamo un calcio diverso ma abbiamo sempre fatto fatica a portare i punti a casa. Poi abbiamo preso sempre gol. Il fatto di soffrire, non prendere gol di ribaltare i risultati ci ha rafforzato. Quanto c'è di Gattuso in questo percorso di crescita? Non lo so. L'allenatore incide al 30-40%. In un gruppo ci vuole disciplina rispettare la società. Il merito è dei giocatori, della società. Una piccola percentuale è anche mia e del mio staff. Stanchezza? Dovete fare attenzione. Tutti pensavano che la Juve a livello fisico fosse morta. Poi sono venute fuori rabbia, motivazioni. La stanchezza non si sente. Bisogna capire che stanchezza è. I miei giocatori non hanno una stanchezza fisica, perchè altrimenti non fai rincorse di 50 metri. Qualche giocatore a livello tecnico soffre un pò di più. Stai parlando di Suso e Paquetà. Gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Dobbiamo essere più compatti e più solidi. Non è un problema fisico ma di tutta la strada che gli facciamo fare. La crescita di Musacchio? E' cresciuto molto. Sento parlare di lui come giocatore solo cuore e grinta. Ma sbaglia poche imbucate, sento poche persone che notano questo. Difensivamente bisogna dare meriti a tutta la squadra. Temevo di essere squalificato? Se voglio diventare un allenatore incredibile devo migliorare anche su questo aspetto. Non devo discutere coi giocatori avversari. Devo migliorare. Certe volte è meglio parlarne a fine partita. Per fortuna non ho perso la testa. Forse è partita qualche parola di troppo ma sono fatto così. Speriamo no accada più. Berlusconi vorrebbe Suso dietro le punte? Non l'ho sentito. Quello che dice il presidente bisogna rispettarlo. Io faccio delle scelte ma rispetto quello che dice il presidente. I gol su punizione? Da qualche partita stiamo prendendo falli dal limite. Possiamo prenderne molti di più ma la media è bassa. Li vedo calciare, abbiamo 3-4 giocatori che calciano molto bene: Calhanoglu, Suso, Biglia. Dobbiamo prendere qualche punizione in più. Voglia di mandare KO l'Inter? Tantissima. Non è un incontro di pugilato. Anche la parola rabbia va quantificata. Ci vuole testa e lucidità. Poi vediamo. Domani bisogna avere tanto rispetto. Sono capaci di far male. Giocare il nostro calcio e fare meglio rispetto all'andata".
 

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La conferenza di Gattuso pre Milan - Inter. Le parole del tecnico rossonero:"Ogni derby ha una storia a sè. Da 4-5 giorni sento dire che l'Inter è morta. Non esistono favoriti. Dobbiamo giocare con testa, cuore, intelligenza e voglia. Domani San Siro farà il record di incassi. Deve essere il dodicesimo uomo. Dobbiamo rispettare l'Inter che può metterci in grande difficoltà. Fanno una pressione alta. All'andata non ci hanno fatto respirare. Domani sarà la stessa partita. Bisogna avere coraggio. All'andata non mi era piaciuto l'atteggiamento, non abbiamo giocato. Domani dobbiamo giocare con la testa libera e fare ciò che vogliamo fare. E' una partita come le altre, ci sono tre punti in paiio. Mi preoccupa cosa può lasciarli se le cose andranno male. Possiamo fargli male ma possono farci male anche loro. Se riuscissimo a vincere a livello mentale ci darebbe qualcosa in più. In caso contrario bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori. Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: ha detto che è una partita che può servire a tutti, giocatori e staff. Siamo tutti giovani. Ci può aiutare a proseguire il nostro percorso. Tentazione Biglia? Domani vedrete: La differenza la deve fare il collettivo. Piatek? Pochi giocatori vincono le partite da soli. Bisogna vincere col collettivo. Spalletti a rischio? Quando ero in discussione io non c'ho mai pensato. Ho sempre pensato a mettere la squadra in campo. Siamo andati avanti a fare il programma settimana per settimana. Abbiamo sempre pensato a lavorare".

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Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: ha detto che è una partita che può servire a tutti, giocatori e staff. Siamo tutti giovani. Ci può aiutare a proseguire il nostro percorso. Tentazione Biglia? Domani vedrete: La differenza la deve fare il collettivo. Piatek? Pochi giocatori vincono le partite da soli. Bisogna vincere col collettivo. Spalletti a rischio? Quando ero in discussione io non c'ho mai pensato. Ho sempre pensato a mettere la squadra in campo. Siamo andati avanti a fare il programma settimana per settimana. Abbiamo sempre pensato a lavorare. Rivincita personale per me? Non c'è nessuna rivincita. Dobbiamo continuare a credere di poter tornare in Champions e a far crescere i giocatori. Non solo io ero in discussione. Guardiamo Allegri dopo Madrid. Fa parte del nostro lavoro. Anche se tante volte qualcuno può dire qualcosa di non corretto va bene così. Io mi sento molto fortunato a fare questo lavoro. In queste partite bisogna parlare il messo possibile. A me piaceva prepararla col silenzio e la professionalità. Quando ci sono altre altre partite bisogna punzecchiare. Questa settimana pochissime urla, la pressione è già abbastanza. Icardi? Per come vedo il calcio io e per la gestione dei giocatori, penso che anche il più forte al mondo deve avere rispetto dello spogliatoio. Quando vedo questa mancanza divento il più cattivo al mondo. Lo spogliatoio è sacro. Mi piace dire le cose in faccia. Meglio mandarsi al quel paese e poi rimettere le cose a posto. Noi abbiamo passato le pene dell'inferno, facendo qualche figuraccia in Europa League. Domani 75.000 sono qualcosa in più ma dobbiamo preparare bene la partita con umiltà. Non dobbiamo dimenticarci quello che abbiamo passato. Non esista una favorita domani. Dobbiamo controllare bene le emozioni. Si gioca sui parametri a livello tecnico, bisogna arrivarci con testa fresca e libera. Dobbiamo dimostrarlo nei 95 minuti. Piatek? Io ho fatto poco col pistolero. Non ama parlare tempo. Ora sto iniziando a vedere qualche sorriso e mi fa piacere. All'inizio penavo fosse arrabbiato con me. Gli piace lavorare, si cura, fa al massimo un giorno di riposo. Sa quello che deve fare. Va bene così. Secondo posto? Noi dobbiamo riuscire ad arrivare in Champions. In questo momento il Napoli ha un vantaggio ampio ed è molto forte. Il Napoli ha qualcosa più di noi e lo sappiamo. Sta lì da anni. Ancelotti ha fatto tantissimo turnover, la coppa non sarà un problema. Concentriamoci su terzo e quarto posto. Io sono un sarto che non è riuscito ancora a far bene i vestiti. Sbaglio ancora qualcosa. Stiamo lì per migliorare ma non sono ancora un sarto al cento per cento. Non ci dobbiamo dimenticare le prime partite. Giocavamo un calcio diverso ma abbiamo sempre fatto fatica a portare i punti a casa. Poi abbiamo preso sempre gol. Il fatto di soffrire, non prendere gol di ribaltare i risultati ci ha rafforzato. Quanto c'è di Gattuso in questo percorso di crescita? Non lo so. L'allenatore incide al 30-40%. In un gruppo ci vuole disciplina rispettare la società. Il merito è dei giocatori, della società. Una piccola percentuale è anche mia e del mio staff. Stanchezza? Dovete fare attenzione. Tutti pensavano che la Juve a livello fisico fosse morta. Poi sono venute fuori rabbia, motivazioni. La stanchezza non si sente. Bisogna capire che stanchezza è. I miei giocatori non hanno una stanchezza fisica, perchè altrimenti non fai rincorse di 50 metri. Qualche giocatore a livello tecnico soffre un pò di più. Stai parlando di Suso e Paquetà. Gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Dobbiamo essere più compatti e più solidi. Non è un problema fisico ma di tutta la strada che gli facciamo fare. La crescita di Musacchio? E' cresciuto molto. Sento parlare di lui come giocatore solo cuore e grinta. Ma sbaglia poche imbucate, sento poche persone che notano questo. Difensivamente bisogna dare meriti a tutta la squadra. Temevo di essere squalificato? Se voglio diventare un allenatore incredibile devo migliorare anche su questo aspetto. Non devo discutere coi giocatori avversari. Devo migliorare. Certe volte è meglio parlarne a fine partita. Per fortuna non ho perso la testa. Forse è partita qualche parola di troppo ma sono fatto così. Speriamo no accada più. Berlusconi vorrebbe Suso dietro le punte? Non l'ho sentito. Quello che dice il presidente bisogna rispettarlo. Io faccio delle scelte ma rispetto quello che dice il presidente".

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Il PRESIDENTE....
 

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La conferenza di Gattuso pre Milan - Inter. Le parole del tecnico rossonero:"Ogni derby ha una storia a sè. Da 4-5 giorni sento dire che l'Inter è morta. Non esistono favoriti. Dobbiamo giocare con testa, cuore, intelligenza e voglia. Domani San Siro farà il record di incassi. Deve essere il dodicesimo uomo. Dobbiamo rispettare l'Inter che può metterci in grande difficoltà. Fanno una pressione alta. All'andata non ci hanno fatto respirare. Domani sarà la stessa partita. Bisogna avere coraggio. All'andata non mi era piaciuto l'atteggiamento, non abbiamo giocato. Domani dobbiamo giocare con la testa libera e fare ciò che vogliamo fare. E' una partita come le altre, ci sono tre punti in paiio. Mi preoccupa cosa può lasciarli se le cose andranno male. Possiamo fargli male ma possono farci male anche loro. Se riuscissimo a vincere a livello mentale ci darebbe qualcosa in più. In caso contrario bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori. Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: ha detto che è una partita che può servire a tutti, giocatori e staff. Siamo tutti giovani. Ci può aiutare a proseguire il nostro percorso. Tentazione Biglia? Domani vedrete: La differenza la deve fare il collettivo. Piatek? Pochi giocatori vincono le partite da soli. Bisogna vincere col collettivo. Spalletti a rischio? Quando ero in discussione io non c'ho mai pensato. Ho sempre pensato a mettere la squadra in campo. Siamo andati avanti a fare il programma settimana per settimana. Abbiamo sempre pensato a lavorare. Rivincita personale per me? Non c'è nessuna rivincita. Dobbiamo continuare a credere di poter tornare in Champions e a far crescere i giocatori. Non solo io ero in discussione. Guardiamo Allegri dopo Madrid. Fa parte del nostro lavoro. Anche se tante volte qualcuno può dire qualcosa di non corretto va bene così. Io mi sento molto fortunato a fare questo lavoro. In queste partite bisogna parlare il messo possibile. A me piaceva prepararla col silenzio e la professionalità. Quando ci sono altre altre partite bisogna punzecchiare. Questa settimana pochissime urla, la pressione è già abbastanza. Icardi? Per come vedo il calcio io e per la gestione dei giocatori, penso che anche il più forte al mondo deve avere rispetto dello spogliatoio. Quando vedo questa mancanza divento il più cattivo al mondo. Lo spogliatoio è sacro. Mi piace dire le cose in faccia. Meglio mandarsi al quel paese e poi rimettere le cose a posto. Noi abbiamo passato le pene dell'inferno, facendo qualche figuraccia in Europa League. Domani 75.000 sono qualcosa in più ma dobbiamo preparare bene la partita con umiltà. Non dobbiamo dimenticarci quello che abbiamo passato. Non esista una favorita domani. Dobbiamo controllare bene le emozioni. Si gioca sui parametri a livello tecnico, bisogna arrivarci con testa fresca e libera. Dobbiamo dimostrarlo nei 95 minuti. Piatek? Io ho fatto poco col pistolero. Non ama parlare tempo. Ora sto iniziando a vedere qualche sorriso e mi fa piacere. All'inizio penavo fosse arrabbiato con me. Gli piace lavorare, si cura, fa al massimo un giorno di riposo. Sa quello che deve fare. Va bene così. Secondo posto? Noi dobbiamo riuscire ad arrivare in Champions. In questo momento il Napoli ha un vantaggio ampio ed è molto forte. Il Napoli ha qualcosa più di noi e lo sappiamo. Sta lì da anni. Ancelotti ha fatto tantissimo turnover, la coppa non sarà un problema. Concentriamoci su terzo e quarto posto. Io sono un sarto che non è riuscito ancora a far bene i vestiti. Sbaglio ancora qualcosa. Stiamo lì per migliorare ma non sono ancora un sarto al cento per cento. Non ci dobbiamo dimenticare le prime partite. Giocavamo un calcio diverso ma abbiamo sempre fatto fatica a portare i punti a casa. Poi abbiamo preso sempre gol. Il fatto di soffrire, non prendere gol di ribaltare i risultati ci ha rafforzato. Quanto c'è di Gattuso in questo percorso di crescita? Non lo so. L'allenatore incide al 30-40%. In un gruppo ci vuole disciplina rispettare la società. Il merito è dei giocatori, della società. Una piccola percentuale è anche mia e del mio staff. Stanchezza? Dovete fare attenzione. Tutti pensavano che la Juve a livello fisico fosse morta. Poi sono venute fuori rabbia, motivazioni. La stanchezza non si sente. Bisogna capire che stanchezza è. I miei giocatori non hanno una stanchezza fisica, perchè altrimenti non fai rincorse di 50 metri. Qualche giocatore a livello tecnico soffre un pò di più. Stai parlando di Suso e Paquetà. Gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Dobbiamo essere più compatti e più solidi. Non è un problema fisico ma di tutta la strada che gli facciamo fare. La crescita di Musacchio? E' cresciuto molto. Sento parlare di lui come giocatore solo cuore e grinta. Ma sbaglia poche imbucate, sento poche persone che notano questo. Difensivamente bisogna dare meriti a tutta la squadra. Temevo di essere squalificato? Se voglio diventare un allenatore incredibile devo migliorare anche su questo aspetto. Non devo discutere coi giocatori avversari. Devo migliorare. Certe volte è meglio parlarne a fine partita. Per fortuna non ho perso la testa. Forse è partita qualche parola di troppo ma sono fatto così. Speriamo no accada più. Berlusconi vorrebbe Suso dietro le punte? Non l'ho sentito. Quello che dice il presidente bisogna rispettarlo. Io faccio delle scelte ma rispetto quello che dice il presidente. I gol su punizione? Da qualche partita stiamo prendendo falli dal limite. Possiamo prenderne molti di più ma la media è bassa. Li vedo calciare, abbiamo 3-4 giocatori che calciano molto bene: Calhanoglu, Suso, Biglia. Dobbiamo prendere qualche punizione in più. Voglia di mandare KO l'Inter? Tantissima. Non è un incontro di pugilato. Anche la parola rabbia va quantificata. Ci vuole testa e lucidità. Poi vediamo. Domani bisogna avere tanto rispetto. Sono capaci di far male. Giocare il nostro calcio e fare meglio rispetto all'andata".


Il presidente :ave:
 

Zenos

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La conferenza di Gattuso pre Milan - Inter. Le parole del tecnico rossonero:"Ogni derby ha una storia a sè. Da 4-5 giorni sento dire che l'Inter è morta. Non esistono favoriti. Dobbiamo giocare con testa, cuore, intelligenza e voglia. Domani San Siro farà il record di incassi. Deve essere il dodicesimo uomo. Dobbiamo rispettare l'Inter che può metterci in grande difficoltà. Fanno una pressione alta. All'andata non ci hanno fatto respirare. Domani sarà la stessa partita. Bisogna avere coraggio. All'andata non mi era piaciuto l'atteggiamento, non abbiamo giocato. Domani dobbiamo giocare con la testa libera e fare ciò che vogliamo fare. E' una partita come le altre, ci sono tre punti in paiio. Mi preoccupa cosa può lasciarli se le cose andranno male. Possiamo fargli male ma possono farci male anche loro. Se riuscissimo a vincere a livello mentale ci darebbe qualcosa in più. In caso contrario bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori. Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: ha detto che è una partita che può servire a tutti, giocatori e staff. Siamo tutti giovani. Ci può aiutare a proseguire il nostro percorso. Tentazione Biglia? Domani vedrete: La differenza la deve fare il collettivo. Piatek? Pochi giocatori vincono le partite da soli. Bisogna vincere col collettivo. Spalletti a rischio? Quando ero in discussione io non c'ho mai pensato. Ho sempre pensato a mettere la squadra in campo. Siamo andati avanti a fare il programma settimana per settimana. Abbiamo sempre pensato a lavorare. Rivincita personale per me? Non c'è nessuna rivincita. Dobbiamo continuare a credere di poter tornare in Champions e a far crescere i giocatori. Non solo io ero in discussione. Guardiamo Allegri dopo Madrid. Fa parte del nostro lavoro. Anche se tante volte qualcuno può dire qualcosa di non corretto va bene così. Io mi sento molto fortunato a fare questo lavoro. In queste partite bisogna parlare il messo possibile. A me piaceva prepararla col silenzio e la professionalità. Quando ci sono altre altre partite bisogna punzecchiare. Questa settimana pochissime urla, la pressione è già abbastanza. Icardi? Per come vedo il calcio io e per la gestione dei giocatori, penso che anche il più forte al mondo deve avere rispetto dello spogliatoio. Quando vedo questa mancanza divento il più cattivo al mondo. Lo spogliatoio è sacro. Mi piace dire le cose in faccia. Meglio mandarsi al quel paese e poi rimettere le cose a posto. Noi abbiamo passato le pene dell'inferno, facendo qualche figuraccia in Europa League. Domani 75.000 sono qualcosa in più ma dobbiamo preparare bene la partita con umiltà. Non dobbiamo dimenticarci quello che abbiamo passato. Non esista una favorita domani. Dobbiamo controllare bene le emozioni. Si gioca sui parametri a livello tecnico, bisogna arrivarci con testa fresca e libera. Dobbiamo dimostrarlo nei 95 minuti. Piatek? Io ho fatto poco col pistolero. Non ama parlare tempo. Ora sto iniziando a vedere qualche sorriso e mi fa piacere. All'inizio penavo fosse arrabbiato con me. Gli piace lavorare, si cura, fa al massimo un giorno di riposo. Sa quello che deve fare. Va bene così. Secondo posto? Noi dobbiamo riuscire ad arrivare in Champions. In questo momento il Napoli ha un vantaggio ampio ed è molto forte. Il Napoli ha qualcosa più di noi e lo sappiamo. Sta lì da anni. Ancelotti ha fatto tantissimo turnover, la coppa non sarà un problema. Concentriamoci su terzo e quarto posto. Io sono un sarto che non è riuscito ancora a far bene i vestiti. Sbaglio ancora qualcosa. Stiamo lì per migliorare ma non sono ancora un sarto al cento per cento. Non ci dobbiamo dimenticare le prime partite. Giocavamo un calcio diverso ma abbiamo sempre fatto fatica a portare i punti a casa. Poi abbiamo preso sempre gol. Il fatto di soffrire, non prendere gol di ribaltare i risultati ci ha rafforzato. Quanto c'è di Gattuso in questo percorso di crescita? Non lo so. L'allenatore incide al 30-40%. In un gruppo ci vuole disciplina rispettare la società. Il merito è dei giocatori, della società. Una piccola percentuale è anche mia e del mio staff. Stanchezza? Dovete fare attenzione. Tutti pensavano che la Juve a livello fisico fosse morta. Poi sono venute fuori rabbia, motivazioni. La stanchezza non si sente. Bisogna capire che stanchezza è. I miei giocatori non hanno una stanchezza fisica, perchè altrimenti non fai rincorse di 50 metri. Qualche giocatore a livello tecnico soffre un pò di più. Stai parlando di Suso e Paquetà. Gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Dobbiamo essere più compatti e più solidi. Non è un problema fisico ma di tutta la strada che gli facciamo fare. La crescita di Musacchio? E' cresciuto molto. Sento parlare di lui come giocatore solo cuore e grinta. Ma sbaglia poche imbucate, sento poche persone che notano questo. Difensivamente bisogna dare meriti a tutta la squadra. Temevo di essere squalificato? Se voglio diventare un allenatore incredibile devo migliorare anche su questo aspetto. Non devo discutere coi giocatori avversari. Devo migliorare. Certe volte è meglio parlarne a fine partita. Per fortuna non ho perso la testa. Forse è partita qualche parola di troppo ma sono fatto così. Speriamo no accada più. Berlusconi vorrebbe Suso dietro le punte? Non l'ho sentito. Quello che dice il presidente bisogna rispettarlo. Io faccio delle scelte ma rispetto quello che dice il presidente. I gol su punizione? Da qualche partita stiamo prendendo falli dal limite. Possiamo prenderne molti di più ma la media è bassa. Li vedo calciare, abbiamo 3-4 giocatori che calciano molto bene: Calhanoglu, Suso, Biglia. Dobbiamo prendere qualche punizione in più. Voglia di mandare KO l'Inter? Tantissima. Non è un incontro di pugilato. Anche la parola rabbia va quantificata. Ci vuole testa e lucidità. Poi vediamo. Domani bisogna avere tanto rispetto. Sono capaci di far male. Giocare il nostro calcio e fare meglio rispetto all'andata".

Saranno contenti i Singer...
 

Chrissonero

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La conferenza di Gattuso pre Milan - Inter. Le parole del tecnico rossonero:"Ogni derby ha una storia a sè. Da 4-5 giorni sento dire che l'Inter è morta. Non esistono favoriti. Dobbiamo giocare con testa, cuore, intelligenza e voglia. Domani San Siro farà il record di incassi. Deve essere il dodicesimo uomo. Dobbiamo rispettare l'Inter che può metterci in grande difficoltà. Fanno una pressione alta. All'andata non ci hanno fatto respirare. Domani sarà la stessa partita. Bisogna avere coraggio. All'andata non mi era piaciuto l'atteggiamento, non abbiamo giocato. Domani dobbiamo giocare con la testa libera e fare ciò che vogliamo fare. E' una partita come le altre, ci sono tre punti in paiio. Mi preoccupa cosa può lasciarli se le cose andranno male. Possiamo fargli male ma possono farci male anche loro. Se riuscissimo a vincere a livello mentale ci darebbe qualcosa in più. In caso contrario bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori. Mi riallaccio alle parole di Calhanoglu: ha detto che è una partita che può servire a tutti, giocatori e staff. Siamo tutti giovani. Ci può aiutare a proseguire il nostro percorso. Tentazione Biglia? Domani vedrete: La differenza la deve fare il collettivo. Piatek? Pochi giocatori vincono le partite da soli. Bisogna vincere col collettivo. Spalletti a rischio? Quando ero in discussione io non c'ho mai pensato. Ho sempre pensato a mettere la squadra in campo. Siamo andati avanti a fare il programma settimana per settimana. Abbiamo sempre pensato a lavorare. Rivincita personale per me? Non c'è nessuna rivincita. Dobbiamo continuare a credere di poter tornare in Champions e a far crescere i giocatori. Non solo io ero in discussione. Guardiamo Allegri dopo Madrid. Fa parte del nostro lavoro. Anche se tante volte qualcuno può dire qualcosa di non corretto va bene così. Io mi sento molto fortunato a fare questo lavoro. In queste partite bisogna parlare il messo possibile. A me piaceva prepararla col silenzio e la professionalità. Quando ci sono altre altre partite bisogna punzecchiare. Questa settimana pochissime urla, la pressione è già abbastanza. Icardi? Per come vedo il calcio io e per la gestione dei giocatori, penso che anche il più forte al mondo deve avere rispetto dello spogliatoio. Quando vedo questa mancanza divento il più cattivo al mondo. Lo spogliatoio è sacro. Mi piace dire le cose in faccia. Meglio mandarsi al quel paese e poi rimettere le cose a posto. Noi abbiamo passato le pene dell'inferno, facendo qualche figuraccia in Europa League. Domani 75.000 sono qualcosa in più ma dobbiamo preparare bene la partita con umiltà. Non dobbiamo dimenticarci quello che abbiamo passato. Non esista una favorita domani. Dobbiamo controllare bene le emozioni. Si gioca sui parametri a livello tecnico, bisogna arrivarci con testa fresca e libera. Dobbiamo dimostrarlo nei 95 minuti. Piatek? Io ho fatto poco col pistolero. Non ama parlare tempo. Ora sto iniziando a vedere qualche sorriso e mi fa piacere. All'inizio penavo fosse arrabbiato con me. Gli piace lavorare, si cura, fa al massimo un giorno di riposo. Sa quello che deve fare. Va bene così. Secondo posto? Noi dobbiamo riuscire ad arrivare in Champions. In questo momento il Napoli ha un vantaggio ampio ed è molto forte. Il Napoli ha qualcosa più di noi e lo sappiamo. Sta lì da anni. Ancelotti ha fatto tantissimo turnover, la coppa non sarà un problema. Concentriamoci su terzo e quarto posto. Io sono un sarto che non è riuscito ancora a far bene i vestiti. Sbaglio ancora qualcosa. Stiamo lì per migliorare ma non sono ancora un sarto al cento per cento. Non ci dobbiamo dimenticare le prime partite. Giocavamo un calcio diverso ma abbiamo sempre fatto fatica a portare i punti a casa. Poi abbiamo preso sempre gol. Il fatto di soffrire, non prendere gol di ribaltare i risultati ci ha rafforzato. Quanto c'è di Gattuso in questo percorso di crescita? Non lo so. L'allenatore incide al 30-40%. In un gruppo ci vuole disciplina rispettare la società. Il merito è dei giocatori, della società. Una piccola percentuale è anche mia e del mio staff. Stanchezza? Dovete fare attenzione. Tutti pensavano che la Juve a livello fisico fosse morta. Poi sono venute fuori rabbia, motivazioni. La stanchezza non si sente. Bisogna capire che stanchezza è. I miei giocatori non hanno una stanchezza fisica, perchè altrimenti non fai rincorse di 50 metri. Qualche giocatore a livello tecnico soffre un pò di più. Stai parlando di Suso e Paquetà. Gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Dobbiamo essere più compatti e più solidi. Non è un problema fisico ma di tutta la strada che gli facciamo fare. La crescita di Musacchio? E' cresciuto molto. Sento parlare di lui come giocatore solo cuore e grinta. Ma sbaglia poche imbucate, sento poche persone che notano questo. Difensivamente bisogna dare meriti a tutta la squadra. Temevo di essere squalificato? Se voglio diventare un allenatore incredibile devo migliorare anche su questo aspetto. Non devo discutere coi giocatori avversari. Devo migliorare. Certe volte è meglio parlarne a fine partita. Per fortuna non ho perso la testa. Forse è partita qualche parola di troppo ma sono fatto così. Speriamo no accada più. Berlusconi vorrebbe Suso dietro le punte? Non l'ho sentito. Quello che dice il presidente bisogna rispettarlo. Io faccio delle scelte ma rispetto quello che dice il presidente. I gol su punizione? Da qualche partita stiamo prendendo falli dal limite. Possiamo prenderne molti di più ma la media è bassa. Li vedo calciare, abbiamo 3-4 giocatori che calciano molto bene: Calhanoglu, Suso, Biglia. Dobbiamo prendere qualche punizione in più. Voglia di mandare KO l'Inter? Tantissima. Non è un incontro di pugilato. Anche la parola rabbia va quantificata. Ci vuole testa e lucidità. Poi vediamo. Domani bisogna avere tanto rispetto. Sono capaci di far male. Giocare il nostro calcio e fare meglio rispetto all'andata".

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