Conferenza Gattuso pre Bologna - Milan. 28 aprile 2018.

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Ecco le parole di Rino Gattuso in conferenza alla vigilia di Bologna - Milan:"Siamo stati qui, abbiamo lavorato. I giorni di riposo annullati? Anche io avevo il biglietto per la Spagna pronto, l'ho strappato. Siamo rimasti a lavorare. A qualcuno è piaciuto, ad altri no. Me ne sbatto. La presenza della società a Milanello? Sono quasi tutti i giorni a contatto con me. Era il minimo che stessero qua, anche per far capire le prospettive e gli scenari in caso di sesto o settimo posto. IO mi gioco il posto, ma anche i giocatori e i dirigenti. E' giusto che ci siano stati vicini. E ci hanno ricordato quali saranno gli scenari se non centreremo gli obiettivi. Quando giochiamo senza anima la cosa si tocca con mano. Se non giochiamo sui 20-25 metri se non facciamo pressione, le altre squadre ci mettono sempre in difficoltà. Questa è una squadra che si allena sempre bene. Non ho segnali negativi. Sento parlare di rivoluzioni. Ma questa è una squadra forte e giovane. Certo, manca ancora qualcosina. Con 3-4 cose giuste possiamo aprire un ciclo. Ma serve grande mentalità. Parte tutto da lì. Ci manca questo, al momento. Noi non dobbiamo adattarci agli avversari. Dobbiamo giocare in base a quelle che sono le nostre qualità. Dobbiamo giocare da squadra e di reparto. Palla coperta, coprire bene il campo. E' vero che non vinciamo da 40 giorni, ma la settimana prima di Benevento tutta Europa parlava della prestazione del Milan. La storia del Milan dice che ad aprile si è sempre faticato. Ma a me non interessa. Mirabelli? Chi di dovere lo ha tranquillizzato. Ha comprato tanti giocatori, qualcuno non ha giocato al massimo altri hanno fatto bene. Mirabelli ha fatto grandi cose. Sono solo chiacchiere da bar. Poi finisce Mirabelli e comincia il rifinanziamento. Poi un’altra ancora. Tutto quello che succede non mi interessa. Voglio guardare solo negli occhi le persone con cui lavoro. Oggi la cosa più importante è riportare questo club dove merita. Ma continuando così è difficile. Prima eravamo tutti Brad Pitt, oggi tutti dei mostri. Non dobbiamo pensare nè a Mirabelli nè al rifinanziamento ma solo al campo. Disullusione Champions? E' fisiologico un calo dopo tutte le emozioni che abbiamo provato. Noi non abbiamo tempo di pensare, ci stiamo giocando ancora tanto. Non possiamo permetterci di staccare la spina. Io non ho segnali. Gli allenamenti di un mese fa e di oggi sono robe totalmente diverse. Oggi la squadra è ancora più forte. Quando parlo non vi racconto barzellette. Però non basta. Non serve allenarsi solo bene. Serve capire il momento dei compagni. Serve capire se tutti abbiamo l'occhio della tigre. Fare una corsa in più per il compagno. Questa è una squadra viva. Dobbiamo ricominciare a vincere. Questa cosa la stiamo soffrendo. E' una squadra che lavora. Prima della Juve non perdevamo da 3 mesi. Ora sono 40 giorni che non vinciamo. Qualcosa può scattare anche al contrario. Tante partite che abbiamo parteggiate, se eravamo più cinici e fortunati le portavamo a casa. Sempre con i se. C'è mancato poco, c'è mancato poco. Sempre così. Significa che dobbiamo crescere. E mi ci metto anche io. Bisogna essere bravi in questi momenti. Anche a dire qualcosa in meno ai giornalisti: e parlo di me, dei giocatori e della società. Gestire bene questo momento. Le chiacchiere da bar ci portano solo all'infermo. Poi a fine stagione la società mi giudica. Ma vale per tutti. Per il direttore e per quello della comunicazione. In questo momento la cosa più semplice è andare a cercare di chi è la colpa. Le colpe sono di tutti. Ognuno di noi ha delle responsabilità. Calhanoglu? Nessuno ha le sue caratteristiche. Viene da un problema al tendine rotuleo. In questo momento non è bisogno solo di lui. Io ho bisogno di ritrovare la mia squadra. Dobbiamo dare la sensazione di tenere bene il campo e di soffrire. Questa squadra ha capito come deve tenere il campo: quando facciamo qualcosa di diverso sisistematicamente ci fanno male. Poi, Suso e Calhanoglu devono mettersi a disposizione della squadra. Contro il Benevento noi l'abbiamo approcciata come il Napoli e altri grandi squadra. Pressione alta. Poi abbiamo fatto 42 cross, non abbiamo mai preso la palla di testa e attaccato il primo palo Le nostre migliori partite le abbiamo fatto chiudendo le linee di passaggio. Da due mesi abbiamo cambiato modo di giocare. Partiamo dal basso. Il problema è che dobbiamo essere più velenosi. Sto trasmettendo questa mia arrabbiatura alla squadra? Tu che dici? Pensi che pettiniamo le bambole. Devi vedere domani se trasmetto o no? Se sono deluso? No sono arrabbiato perchè non si vince da 40 giorni. Venire qui con la faccia da ebete e sorridere è mancanza di rispetto verso voi e i giocatori. Non vinciamo da 40 giorni. Qualcuno di voi ha scritto che i ragazzi sono arrabbiati perchè non gli ho dato i giorni liberi. E' il minimo. Rotazioni in attacco? Mezz'ora prima della partita vedrete le scelte che faccio. Per me valgono gli allenamenti durante la settimana. Come si allenano. Il livello più o meno è uguale, quindi mi baso sul lavoro settimanale . Quando rientra Biglia? Se stiamo dietro a Biglia per lo spirito e la mentalità, lui voleva subito la bici tre giorni fa. Ma non dobbiamo fare sciocchezze. Non dobbiamo farci portare fuori binario dal suo entusiasmo. E' uno che ha voglia e senso di appartenenza, ora è giusto fare robe per bene. Romagnoli? Da quattro giorni ha cominciato a correre. La prossima settimana farà sedute atletiche, po lo valuteremo. Finale di Coppa Italia? Le cose stanno andando bene. Lo valutiamo la settimana prossima. Domani sarà la stessa partita che abbiamo fatto col Torino. Davanti hanno grande qualità. Hanno giocatori veloci davanti. Non dobbiamo dargli profondità. Non hanno nessuna pressione. Domani sarà molto difficile. Mi fa paura la loro spensieratezza. Quando non c'è la tensione, il pallone inizia a pensare di meno e le gambe vanno forte. Le sconfitte contro le piccole negli ultimi anni? Poi mi chiedete perchè sono incazz... Non è un caso. Se è da un pò di tempo che è così vuol dire che devo farmi domande e darmi risposte. Parte tutto dalla mentalità. Se non fai arrivare il campione al tiro vuol dire che sei bravo e sei forte. E' tutta questione di mentalità. Non voglio sentire parlare dei giocatori incazz perchè gli non ho dai i giorni di riposo. Era il minimo".
 

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Ecco le parole di Rino Gattuso in conferenza alla vigilia di Bologna - Milan:"Siamo stati qui, abbiamo lavorato. I giorni di riposo annullati? Anche io avevo il biglietto per la Spagna pronto, l'ho strappato. Siamo rimasti a lavorare. A qualcuno è piaciuto, ad altri no. Me ne sbatto. La presenza della società a Milanello? Sono quasi tutti i giorni a contatto con me. Era il minimo che stessero qua, anche per far capire le prospettive e gli scenari in caso di sesto o settimo posto. IO mi gioco il posto, ma anche i giocatori e i dirigenti. E' giusto che ci siano stati vicini. E ci hanno ricordato quali saranno gli scenari se non centreremo gli obiettivi. Quando giochiamo senza anima la cosa si tocca con mano. Se non giochiamo sui 20-25 metri se non facciamo pressione, le altre squadre ci mettono sempre in difficoltà. Questa è una squadra che si allena sempre bene. Non ho segnali negativi. Sento parlare di rivoluzioni. Ma questa è una squadra forte e giovane. Certo, manca ancora qualcosina. Con 3-4 cose giuste possiamo aprire un ciclo".

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Certo, manca ancora qualcosina. Con 3-4 cose giuste possiamo aprire un ciclo. Ma serve grande mentalità. Parte tutto da lì. Ci manca questo, al momento. Noi non dobbiamo adattarci agli avversari. Dobbiamo giocare in base a quelle che sono le nostre qualità. Dobbiamo giocare da squadra e di reparto. Palla coperta, coprire bene il campo. E' vero che non vinciamo da 40 giorni, ma la settimana prima di Benevento tutta Europa parlava della prestazione del Milan. La storia del Milan dice che ad aprile si è sempre faticato. Ma a me non interessa. Mirabelli? Chi di dovere lo ha tranquillizzato. Ha comprato tanti giocatori, qualcuno non ha giocato al massimo altri hanno fatto bene. Mirabelli ha fatto grandi cose. Sono solo chiacchiere da bar. Poi finisce Mirabelli e comincia il rifinanziamento. Poi un’altra ancora. Tutto quello che succede non mi interessa. Voglio guardare solo negli occhi le persone con cui lavoro. Oggi la cosa più importante è riportare questo club dove merita. Ma continuando così è difficile. Prima eravamo tutti Brad Pitt, oggi tutti dei mostri. Non dobbiamo pensare nè a Mirabelli nè al rifinanziamento ma solo al campo. Disullusione Champions? E' fisiologico un calo dopo tutte le emozioni che abbiamo provato. Noi non abbiamo tempo di pensare, ci stiamo giocando ancora tanto. Non possiamo permetterci di staccare la spina. Io non ho segnali. Gli allenamenti di un mese fa e di oggi sono robe totalmente diverse. Oggi la squadra è ancora più forte. Quando parlo non vi racconto barzellette. Però non basta. Non serve allenarsi solo bene. Serve capire il momento dei compagni. Serve capire se tutti abbiamo l'occhio della tigre. Fare una corsa in più per il compagno. Questa è una squadra viva. Dobbiamo ricominciare a vincere. Questa cosa la stiamo soffrendo. E' una squadra che lavora. Prima della Juve non perdevamo da 3 mesi. Ora sono 40 giorni che non vinciamo. Qualcosa può scattare anche al contrario. Tante partite che abbiamo parteggiate, se eravamo più cinici e fortunati le portavamo a casa. Sempre con i se. C'è mancato poco, c'è mancato poco. Sempre così. Significa che dobbiamo crescere. E mi ci metto anche io. Bisogna essere bravi in questi momenti. Anche a dire qualcosa in meno ai giornalisti: e parlo di me, dei giocatori e della società. Gestire bene questo momento. Le chiacchiere da bar ci portano solo all'infermo. Poi a fine stagione la società mi giudica. Ma vale per tutti. Per il direttore e per quello della comunicazione. In questo momento la cosa più semplice è andare a cercare di chi è la colpa. Le colpe sono di tutti. Ognuno di noi ha delle responsabilità. Calhanoglu? Nessuno ha le sue caratteristiche. Viene da un problema al tendine rotuleo. In questo momento non è bisogno solo di lui. Io ho bisogno di ritrovare la mia squadra. Dobbiamo dare la sensazione di tenere bene il campo e di soffrire. Questa squadra ha capito come deve tenere il campo: quando facciamo qualcosa di diverso sisistematicamente ci fanno male. Poi, Suso e Calhanoglu devono mettersi a disposizione della squadra. Contro il Benevento noi l'abbiamo approcciata come il Napoli e altri grandi squadra. Pressione alta. Poi abbiamo fatto 42 cross, non abbiamo mai preso la palla di testa e attaccato il primo palo Le nostre migliori partite le abbiamo fatto chiudendo le linee di passaggio. Da due mesi abbiamo cambiato modo di giocare. Partiamo dal basso. Il problema è che dobbiamo essere più velenosi. Sto trasmettendo questa mia arrabbiatura alla squadra? Tu che dici? Pensi che pettiniamo le bambole. Devi vedere domani se trasmetto o no? Se sono deluso? No sono arrabbiato perchè non si vince da 40 giorni. Venire qui con la faccia da ebete e sorridere è mancanza di rispetto verso voi e i giocatori. Non vinciamo da 40 giorni. Qualcuno di voi ha scritto che i ragazzi sono arrabbiati perchè non gli ho dato i giorni liberi. E' il minimo. Rotazioni in attacco? Mezz'ora prima della partita vedrete le scelte che faccio. Per me valgono gli allenamenti durante la settimana. Come si allenano. Il livello più o meno è uguale, quindi mi baso sul lavoro settimanale . Quando rientra Biglia? Se stiamo dietro a Biglia per lo spirito e la mentalità, lui voleva subito la bici tre giorni fa. Ma non dobbiamo fare sciocchezze. Non dobbiamo farci portare fuori binario dal suo entusiasmo. E' uno che ha voglia e senso di appartenenza, ora è giusto fare robe per bene. Romagnoli? Da quattro giorni ha cominciato a correre. La prossima settimana farà sedute atletiche, po lo valuteremo. Finale di Coppa Italia? Le cose stanno andando bene. Lo valutiamo la settimana prossima. Domani sarà la stessa partita che abbiamo fatto col Torino. Davanti hanno grande qualità. Hanno giocatori veloci davanti. Non dobbiamo dargli profondità. Non hanno nessuna pressione. Domani sarà molto difficile. Mi fa paura la loro spensieratezza. Quando non c'è la tensione, il pallone inizia a pensare di meno e le gambe vanno forte. Le sconfitte contro le piccole negli ultimi anni? Poi mi chiedete perchè sono incazz... Non è un caso. Se è da un pò di tempo che è così vuol dire che devo farmi domande e darmi risposte. Parte tutto dalla mentalità. Se non fai arrivare il campione al tiro vuol dire che sei bravo e sei forte. E' tutta questione di mentalità. Non voglio sentire parlare dei giocatori incazz perchè gli non ho dai i giorni di riposo. Era il minimo".

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kipstar

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Però dire che manca ancora la mentalità .... È bruttino....
 

Casnop

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Ha fatto chiaramente intendere che il suo posto è a disposizione, in caso di mancato raggiungimento del sesto posto, ovvero della qualificazione diretta alla Europa League. Ciò gli fa onore. :)
 
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