Conferenza Gattuso pre Benevento - Milan. 2 dicembre 2017.

goleador 70

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Speriamo che oltre alle parole ci saranno i fatti.

Montella come allenatore è scarso scarso, non sa preparare le partite, non sa fare interviste post-partita, non sa condurre e fare allenamenti. Non capisco perchè qui dentro in estate c'era una squadra pro-Montella bella forte.

Perché quel mediocre ci aveva portato al sesto postohhhh!
 

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La conferenza stampa di Gattuso pre Benevento - Milan. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Su cosa ho puntato maggiormente? Sulla mentalità. Non è un segreto che mi piace lavorare sull'intensità, sul coprire bene il campo e sul non mollare mai. Abbiamo provato qualcosa di nuovo. La difesa a tre è rimasta. Domani sarà una battaglia. Loro hanno fatto zero punti, ma De Zerbi hanno cambiato mentalità. L'ambiente sarà caldo ma i tifosi non giocano. E' una squadra ostica. Per noi domani è una finale di Champions. Non possiamo permetterci di sbagliarla. E' quello che ho detto alla squadra. A chi mi ispiro? Tutti mi hanno lasciato qualcosa, anche Termin e Zeccheroni. Sarebbe facile dire Ancelotti e Sacchi. Io spero di restare qui il più a lungo possibile. Dove ho trovato più indietro la squadra? Quello che è stato è stato. La mia metodologia è totalmente diversa da quella di Montella. Non è un segreto. Ho trovato difficoltà sull'intensità, sulla mentalità e sui concetti di gioco. Sotto questi aspetti ho trovato dei problemi, ma non è che Montella li allenasse male. Il tempo? Ce n'è poco. Le vittorie aiutano a lavorare più tranquillamente. Il mio Mila sarà italiano, come vuole Berlusconi? Il mio Milan sarà di chi starà meglio. Bonucci ha carisma e leadership. Spero di averne più di uno con queste caratteristiche e che aiuti i compagni nei momenti di difficoltà. Mi sento a mio agio. Non ho avuto difficoltà. La cosa più difficile è la gestione dei 24-25 uomini. Bisogna fargli capire che nessuno li prende in giro e che bisogna fare delle scelte. Bisogna coinvolgere tutti. De Zerbi? Già ci siamo visti ed abbracciati. Non siamo stati gli unici a litigare. E litigare con me non è difficile. Domani il pensiero più grande è riuscire a portare punti a casa. C'è tensione per domani. Abbiamo tutto da perdere. Ma allo stesso tempo sono tranquillo perchè ho visto i ragazzi lavorare. Poi quando vai a casa non dormi perchè il pensiero è alla partita. Ma l'importante è che dormano bene i giocatori. Kalinic da rivalutare? E' vero, ma basta una zampata e a livello mentale cambia tutto. Invece di vedere delle cose brutte vedi un contesto totalmente diverso. Ha bisogno di fiducia. Bisogna dargli merito che lui le occasioni se le crea. Speriamo ce riesca a finalizzare meglio. Ho mai pensato di tornare qui dopo quattro anni? L'obiettivo era questo, ma non pensavo di tornare da allenatore dopo quattro anni. Potevo allenare la primavera già quattro anni fa ed entrare nello staff di Allegri. Ma arrivano da un problema fisico e ho ritenuto giusto fare altre esperienze. Biglia? C'ho parlato. In Argentina ci sono milioni di giocatori, non è un caso che lui giochi titolare nell'Argentina. E' un giocatore importantissimo. Per la tipologia di gioco deve stare bene fisicamente. Ma si è messo sempre a disposizione. Ha grande mentalità e grande tecnica. Ma deve stare bene. In quel ruolo bisogna pedalare. Dobbiamo migliorare un pò la condizione, abbiamo parlato. Per me è fondamentale. A che punto è arrivata la mia crescita? Quando allenavo la primavera non potevo dire di essere pronto per allenare la prima squadra. Pensa i titoli il giorno dopo. Io mi sento pronto, ma si migliora sempre. Oggi la cosa più importante è la gestione del gruppo. Oggi per me è importante essere onesto e far capire ai giocatori che c'è bisogno di tutti. E' rimasto qualcosa di positivo fatto da Montella? Certo, il possesso palla ed il palleggio dal basso. Su quella roba lì poi va costruita qualcosa di diverso: attaccare la profondità e verticalizzare di più. Kalinic come Mandzukic? Oggi mi sembra un pò difficile. L'unico che potrebbe farlo oggi è Cutrone, forse anche Silva se venisse educato. A Kalinic piace giocare più da nove. Colloqui individuali coi giocatori? Non ho parlato con tutti ma con 4-5 giocatori. Ho parlato più con le persone che circondano questa struttura per fargli capire in che direzione voglio andare. Qui ci sono venti persone che stanno a contatto con la squadra. Ho parlato con i medici, anche per la prevenzione degli infortuni. Dobbiamo parlare tutti la stessa lingua. Cerco di mettere i giocatori nelle posizioni nelle quali possono rendere meglio. Ma sono qui solo da quattro giorni".

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La conferenza stampa di Gattuso pre Benevento - Milan. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Su cosa ho puntato maggiormente? Sulla mentalità. Non è un segreto che mi piace lavorare sull'intensità, sul coprire bene il campo e sul non mollare mai. Abbiamo provato qualcosa di nuovo. La difesa a tre è rimasta. Domani sarà una battaglia. Loro hanno fatto zero punti, ma De Zerbi hanno cambiato mentalità. L'ambiente sarà caldo ma i tifosi non giocano. E' una squadra ostica. Per noi domani è una finale di Champions. Non possiamo permetterci di sbagliarla. E' quello che ho detto alla squadra. A chi mi ispiro? Tutti mi hanno lasciato qualcosa, anche Termin e Zeccheroni. Sarebbe facile dire Ancelotti e Sacchi. Io spero di restare qui il più a lungo possibile. Dove ho trovato più indietro la squadra? Quello che è stato è stato. La mia metodologia è totalmente diversa da quella di Montella. Non è un segreto. Ho trovato difficoltà sull'intensità, sulla mentalità e sui concetti di gioco. Sotto questi aspetti ho trovato dei problemi, ma non è che Montella li allenasse male. Il tempo? Ce n'è poco. Le vittorie aiutano a lavorare più tranquillamente. Il mio Mila sarà italiano, come vuole Berlusconi? Il mio Milan sarà di chi starà meglio. Bonucci ha carisma e leadership. Spero di averne più di uno con queste caratteristiche e che aiuti i compagni nei momenti di difficoltà. Mi sento a mio agio. Non ho avuto difficoltà. La cosa più difficile è la gestione dei 24-25 uomini. Bisogna fargli capire che nessuno li prende in giro e che bisogna fare delle scelte. Bisogna coinvolgere tutti. De Zerbi? Già ci siamo visti ed abbracciati. Non siamo stati gli unici a litigare. E litigare con me non è difficile. Domani il pensiero più grande è riuscire a portare punti a casa. C'è tensione per domani. Abbiamo tutto da perdere. Ma allo stesso tempo sono tranquillo perchè ho visto i ragazzi lavorare. Poi quando vai a casa non dormi perchè il pensiero è alla partita. Ma l'importante è che dormano bene i giocatori. Kalinic da rivalutare? E' vero, ma basta una zampata e a livello mentale cambia tutto. Invece di vedere delle cose brutte vedi un contesto totalmente diverso. Ha bisogno di fiducia. Bisogna dargli merito che lui le occasioni se le crea. Speriamo ce riesca a finalizzare meglio. Ho mai pensato di tornare qui dopo quattro anni? L'obiettivo era questo, ma non pensavo di tornare da allenatore dopo quattro anni. Potevo allenare la primavera già quattro anni fa ed entrare nello staff di Allegri. Ma arrivano da un problema fisico e ho ritenuto giusto fare altre esperienze. Biglia? C'ho parlato. In Argentina ci sono milioni di giocatori, non è un caso che lui giochi titolare nell'Argentina. E' un giocatore importantissimo. Per la tipologia di gioco deve stare bene fisicamente. Ma si è messo sempre a disposizione. Ha grande mentalità e grande tecnica. Ma deve stare bene. In quel ruolo bisogna pedalare. Dobbiamo migliorare un pò la condizione, abbiamo parlato. Per me è fondamentale. A che punto è arrivata la mia crescita? Quando allenavo la primavera non potevo dire di essere pronto per allenare la prima squadra. Pensa i titoli il giorno dopo. Io mi sento pronto, ma si migliora sempre. Oggi la cosa più importante è la gestione del gruppo. Oggi per me è importante essere onesto e far capire ai giocatori che c'è bisogno di tutti. E' rimasto qualcosa di positivo fatto da Montella? Certo, il possesso palla ed il palleggio dal basso. Su quella roba lì poi va costruita qualcosa di diverso: attaccare la profondità e verticalizzare di più. Kalinic come Mandzukic? Oggi mi sembra un pò difficile. L'unico che potrebbe farlo oggi è Cutrone, forse anche Silva se venisse educato. A Kalinic piace giocare più da nove. Colloqui individuali coi giocatori? Non ho parlato con tutti ma con 4-5 giocatori. Ho parlato più con le persone che circondano questa struttura per fargli capire in che direzione voglio andare. Qui ci sono venti persone che stanno a contatto con la squadra. Ho parlato con i medici, anche per la prevenzione degli infortuni. Dobbiamo parlare tutti la stessa lingua. Cerco di mettere i giocatori nelle posizioni nelle quali possono rendere meglio. Ma sono qui solo da quattro giorni".

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Clarenzio

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La conferenza stampa di Gattuso pre Benevento - Milan. [...] E' rimasto qualcosa di positivo fatto da Montella? Certo, il possesso palla ed il palleggio dal basso. Su quella roba lì poi va costruita qualcosa di diverso: attaccare la profondità e verticalizzare di più. Kalinic come Mandzukic? Oggi mi sembra un pò difficile. L'unico che potrebbe farlo oggi è Cutrone, forse anche Silva se venisse educato. [...]

:ave:
 

Zenos

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"Ho trovato difficoltà sull'intensità, sulla mentalità e sui concetti di gioco."

... Però a parte questo raccontano certe barzellette...
 

Chrissonero

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La conferenza stampa di Gattuso pre Benevento - Milan. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Kalinic come Mandzukic? Oggi mi sembra un pò difficile. L'unico che potrebbe farlo oggi è Cutrone, forse anche Silva se venisse educato. A Kalinic piace giocare più da nove".

Molto interessante..

Donnarumma
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Suso Silva e Cutrone​
 

GenioSavicevic

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Cutrone alla Mandzukic però non si può sentire, è proprio l'unico dei 3 attaccanti che non può giocare largo perchè il suo vero punto di forza è il movimento in area, da centravanti vero alla inzaghi. In fascia ci metterebbe corsa perchè è un generoso ma allora potrebbe giocare anche terzino. Cutrone è un nove molto più di kalinic
 

Casnop

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Molto interessante..

Donnarumma
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Suso Silva e Cutrone​
Credo che si riferisca a Mandzukic come trequarti ala nel modulo spagnolo, il 4231, usato spesso nella scorsa stagione da Allegri. Diverso dal ruolo di esterno offensivo nel 433 (o 343), più laterale, difensivo, ma più conservativo rispetto a quello, meno dinamico. Per un attaccante abituato a ruoli centrali, ma disponibile, meno difficile da apprendere di quell'altro. Andre Silva è eleggibile, se volesse, Cutrone chissà, è giocatore prezioso per quello che sa già fare, non lo imbottirei di troppi sonniferi tattici. Comunque, la lingua batte dove il dente duole, l'esterno offensivo sinistro, al solito, il dente che manca ad una catena che non gira. Accidenti. :nono:
 
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