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Biglia in conferenza:"Chi mi ha impressionato di più? Cutrone. Gli altri li conosco tutti. E' un gran gruppo ma Cutrone mi ha impressionato tanto. Locatelli? Deve crescere. Può arrivare a tantissimi traguardi. Sto bene. Mi sono allenato tre giorni con la squadra poi sono volato in Argentina e non ho avuto problemi. Al Milan ho trovato tutto ciò che mi aspettavo. Sto bene. Mi sto adattando. Sono felice di tornare a Roma e rivedere i vecchi compagni. Ma oggi sono del Milan. La Lazio? E' forte, ha vinto la Supercoppa. Vincere contro la Juve non è poco. E' una squadra che lavora bene in gruppo, con gente di qualità che lavora bene tatticamente. Mi dà fastidio quando dicono che sono soggetto ad infortuni. Ho avuto solo tre infortuni muscolari. Gli altri articolari. Milan da scudetto? Ora è presto ma è un Milan di qualità. Speriamo di riparlarne a marzo quando inizieranno le partite decisive. I fischi dell'Olimpico? Non lo so ma non mi aspetto una bella accoglienza. Ma non mi farà cambiare il pensiero che ho della Lazio. Bonucci? E' uno dei più forti al mondo, averlo dietro di me, in difesa, dà garanzie importanti. Se potevo meritare di più dalla mia carriera? Il calcio ha dimostrato che i meriti non servono, servono risultati. Se oggi sono qui è perchè ho fatto le cose per bene. Io sto bene. E' quello che volevo e spero di dare il meglio di me. Come si batte la Lazio? Non è il primo vero test perchè abbiamo già battuto squadre toste. Ora troviamo una squadra formata. Possiamo capire a che punto siamo e dove vogliamo arrivare. Juve squadra da battere per lo scudetto? Sì, anche si sono altre squadra importanti. Ma la Juve è la squadra da battere. Siamo noi che dobbiamo metterci a disposizione del mister. Dobbiamo adattarci alla svelta e lo stiamo facendo. Speriamo certamente di dare più del 100%. Calhanoglu oggetto misterioso? Sta imparando la lingua, è un giocatore che sta trovando un nuovo ruolo. Era abituato a giocare esterno alto dietro la punta. Si sta adattando e ce la mettendo tutta. Ha una qualità tecnica importante. Mi sento un elemento centrale? Sì, come tutti gli altri. Servono tutti, ci sono tante partite e competizioni. Cosa mi ha detto Mirabelli al primo contatto? Il primo obiettivo è arrivare in Champions, ma quando si vede la Champions vengono fuori le ambizioni. Ora però non è il momento di parlarne. Vediamo ad aprile e marzo. Il primo contatto con loro c'è stato ad ottobre novembre. mi rivedo in Pirlo? No, lo vedo come un idolo. Per me era un eroe quando lo affrontavo ed un esempio da seguire. Siamo qui con voglia di vincere cose importanti come quelle che ha vinto lui. Io e Montolivo insieme? Certo, senza problemi. Lui può fare anche la mezzala, ha tanta qualità. Ha più qualità di me, arriva in area, fa gol. Quanto è stato importante il nome Milan? Tanto. Prima di arrivare in Europa l'ho visto giocare finali contro squadre argentine. Poi l'ho incontrato quando giocano nell'Anderlecht. Da quella partita sono passati 11 anni".
