Condò: la nuova proprietà deve spendere con decisione

Willy Wonka

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Nel corso dell'editoriale oggi in edicola con La Gazzetta dello Sport, Paolo Condò ha voluto dire la sua sulla nuova proprietà del Milan. Di seguito un estratto dell'articolo:

"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."
 
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Nel corso dell'editoriale oggi in edicola con La Gazzetta dello Sport, Paolo Condò ha voluto dire la sua sulla nuova proprietà del Milan. Di seguito un estratto dell'articolo:

"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."

Tutte cose giuste.
 

The P

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Nel corso dell'editoriale oggi in edicola con La Gazzetta dello Sport, Paolo Condò ha voluto dire la sua sulla nuova proprietà del Milan. Di seguito un estratto dell'articolo:

"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."

Tutte cose giusta, ma due considerazioni:

1. Dove ha letto di questo "non peggioramento della rosa"?
2. Appigliarsi a Dahoud che ha scelto il contesto che più di ogni altro valorizza i giovani rispetto a un salto nel vuoto nel Milan mi sembra francamente una motivazione poco seria.
 

Old.Memories.73

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Nel corso dell'editoriale oggi in edicola con La Gazzetta dello Sport, Paolo Condò ha voluto dire la sua sulla nuova proprietà del Milan. Di seguito un estratto dell'articolo:

"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."
Niente di nuovo sotto il sole....
Sappiamo benissimo che per rilanciare il Milan servono investimenti importanti....il problema non è se il Cinese lo vuole fare...ma se può permetterselo
Da quello che ho capito il prestito del fondo Americano comprende già una quota (mi pare 50 milioni di euro) destinata al mercato...io non credo che all'improvviso salteranno fuori nuovi capitali da investire...quindi....ad oggi si preannuncia un ''rilancino''...
 

Casnop

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Nel corso dell'editoriale oggi in edicola con La Gazzetta dello Sport, Paolo Condò ha voluto dire la sua sulla nuova proprietà del Milan. Di seguito un estratto dell'articolo:

"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."
Condivisibile. Interessante la equiparazione tra Donnarumma e Neymar, a significare che le covenants di Eliott sull'asset del Milan non riguarderebbero il piano tecnico, o un profilo contabile, ma una valutazione in termini patrimoniali con riflessi di conto economico. Il patrimonio Donnarumma, che il Milan può spendere per attività espansive di ricavi. Li vorrà prestarci un occhio di riguardo. :)
 

tifoso evorutto

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"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."

Giornalisticamente assai poco rilevante, anche se condivisibile,
articolo contenenti solo commenti personali, che avrebbero potuto redigere molti forumusti qui presenti,
ah, naturalmente non pagati e non iscritti a un albo professionale :)
 

Z A Z A'

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"L'ingresso del fondo americano Elliott nella trattativa per la cessione del Milan ha diradato le nubi sul presente, spostandole però al futuro. I dubbi principali, di noi addetti ai lavori ma soprattutto dei tifosi, riguardano lo spessore tecnico del club. Il Milan è la terza società al mondo per numero di trofei (Real e Barca l'hanno superato), i rossoneri hanno straordinarie potenzialità commerciali, a patto che il Milan torni a fare il Milan. Quando avviene un passaggio di proprietà è prassi che il nuovo padrone spenda subito cifre importanti, Yong Hong Li lo farà? Deve farlo. Non ci sono vie di mezzo. Se vuole quotare la società in tempi brevi, deve rilanciare la competitività della squadra perchè le prospettive del Milan, ad ora, sono nefaste. Dal 2011 in poi c'è stato un degrado costante, la squadra è stata fortemente smantellata nell'ultimo quinquennio Berlusconiano. Yong Hong Li deve spendere, e tanto. Ecco perchè fa preoccupare, e non poco, il discorso legato al "non peggioramento" della rosa. Ma cosa c'è da peggiorare se il Milan si avvia per il quarto anno consecutivo a non partecipare alle coppe europee? La nuova proprietà non si sta presentando bene, si è già lasciata sfuggire Dahoud dopo averlo osservato per mesi, sarà questo il modus operandi? Deve esserci un taglio netto con il passato, basta prestiti e parametri zero ma investimenti corposi per prendere i migliori.
Capitolo Donnarumma: non si può far credere ai tifosi che ad una sua cessione corrisponderebbe un acquisto di pari valore, a meno che Yong Hong Li non voglia presentarsi ai tifosi con Neymar. A lui la scelta."

Ha ragione su tutto tranne che su Dahoud, che era corteggiato da tanti squadroni e ha fatto una scelta logica e matura.
 
Alto
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