Come si cambia per non morire. Allegri? Che a decidere sia la squadra!

Come si cambia per non morire. Allegri? Che a decidere sia la squadra!

Il tunnel imboccato dalla squadra rossonera è di quelli pericolosi, uno di quei tunnel nei quali si stenta a vedere l’uscita e le uniche luci sono quelle fioche, arancioni, dell’illuminazione artificiale.
Il momento è di quelli tragici: con quello di Malaga siamo giunti al sesto KO in 11 partite. Più buio della mezzanotte.

Eppure si prova a cambiare. La difesa è inedita per l’ennesima volta, il modulo pure: ma il risultato non cambia. La proprietà commutativa sembra essere la condanna del Milan di Allegri.
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The Ripper ha scritto:

Il tunnel imboccato dalla squadra rossonera è di quelli pericolosi, uno di quei tunnel nei quali si stenta a vedere l’uscita e le uniche luci sono quelle fioche, arancioni, dell’illuminazione artificiale.
Il momento è di quelli tragici: con quello di Malaga siamo giunti al sesto KO in 11 partite. Più buio della mezzanotte.

Eppure si prova a cambiare. La difesa è inedita per l’ennesima volta, il modulo pure: ma il risultato non cambia. La proprietà commutativa sembra essere la condanna del Milan di Allegri.
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buono articolo , mi permetto di segnalare un piccolo errore : la difesa a 3 è da sempre un caposaldo tattico del Milan , dovrebbe essere la difesa a 4 , poi se non sbaglio pato è entrato al posto di constat e non di emanuelson

grazie per la segnalazione. ovviamente era un errore di battitura

Ottimo editoriale. Il destino di Allegri lo decideranno sicuramente i giocatori, ma per quel che faranno sul campo, una loro chiara presa di posizione, la vedo invece controproducente, un allenatore non dovrebbe mai trovarsi in una posizione del genere con i propri giocatori.

Se questi 2 mesi hanno mostrato qualcosa, è che nessuno è all’altezza del Milan. Come avevamo detto tempo fa, già Ancelotti si trovò ad affrontare una situazione difficile quando ci ritrovammo a metà Dicembre ad una manciata di punti dalla zona retrocessione. Furono i senatori, i giocatori più esperti e CARISMATICI a risollevare le sorti del Milan, accompagnata dalla classe dei singoli (Kakà, Seedorf, Pirlo, e come dimenticare Beckham!).

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Quando arrivò Beckham, a metà dicembre il Milan era terzo.
Ovviamente, come hai già scritto in precedenza, ti riferivi alla stagione 2006-07. Certo, in quel caso senza penalizzazione il Milan si sarebbe trovato al quarto o quinto posto, qui senza le penalizzazioni altrui, il Milan scenderebbe ancora in classifica.