Code all'apertura di Starbucks a Milano: l'opinione di Diego Fusaro.

Milanforever26

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Sul relax non ci giurerei. Ci sono le guardie che controllano. Prima menano o chiamano la polizia se stai un po' di tempo senza ordinare o se cerchi di usare il bagno prima di ordinare. Dopo l'ordinazione scatta l'orologio e le guardie se la prendono anche con i clienti.
Cioè parliamo di una catena che ritiene indispensabile le guardie, manco fosse una gioielleria o una discoteca piena di gente ubriaca.

Ma di che c.... stai parlando?
Sono stato in almeno una dozzina di Starbucks tra stati uniti ed europa e non ho mai visto ste cose...che poi come se tutti i bar italiani fossero ritrovi di gente educata..a volte vedi di quelle scene al banco...
 
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Sono passato Sabato scorso alle 15 in Cordusio e ho avuto modo di osservare questi specimen. A difesa ( o forse è un elemento peggiorativo) la fila che si snodava fin quasi a piazzale Edison era formata per un buon 60% da turisti. Se la guardiamo da un punto di vista economico ovviamente è un bene che Starbucks investa in Italia, ma se la guardiamo da un punto di vista "morale" beh...la gente ci va solo perchè in questa società dell'apparire fa figo andarci e magari farsi una foto mentre si sorseggia quella porcheria e si fa finta di leggere un libro...
 
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Sinceramente non capisco tutte queste polemiche, che tra l'altro fanno il gioco proprio del soggetto che si vuole criticare(=pubblicità gratis). Chi non vuole andare, non ci va e sarà il mercato a decretare il successo o il fallimento.
Personalmente, continuerò ad andare nel mio bar abituale.
 

Pitermilanista

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Ma di che c.... stai parlando?
Sono stato in almeno una dozzina di Starbucks tra stati uniti ed europa e non ho mai visto ste cose...che poi come se tutti i bar italiani fossero ritrovi di gente educata..a volte vedi di quelle scene al banco...

Vivo l'80% del tempo fuori dall'Italia, e quando sto fuori una delle pochissime cose che mi manca è priprio il caffè al baretto, preso al bancone. All'estero ti devi sedere, quasi ovunque.
Il barista che fa la battuta, l'operaio che si prende il caffettino di fianco all'avvocato, entrambi in pausa pranzo, e magari scambiano due parole, senza barriere sociali. Mi alza l'umore all'istante, prendere il caffè al bancone.

Starbucks è esattamente il contrario da ciò che ho visto, posto fintamente elitario (elitario per i parvenu e i wannabes ovviamente, poiché quello è lo standard di clienti medi), pretenzioso, scioccamente modaiolo. È il classico posto da "vorrei, ma non posso", perché i veri ricchi non ci mettono piede, e la gente normale nemmeno.
 

Milanforever26

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Questo è uno degli aspetti chiave. L'idiozia della gente, la globalizzazione nel verso del ritardo mentale della fascia 15-35 anni (più in là si spera che la gente abbia messo su famiglia e cerchi in qualche modo di farlo). Facciamo il miglior caffè del mondo, e lo paghiamo 1 euro. Ma per gli instagrammer di sta minchia meglio fare la foto a quei beveroni cancerogeni dello starminkia e lasciargli 200 euro al mese.

Allora partiamo da una premessa: a me piace Starbucks, non i loro beveroni che nemmeno so cosa hanno dentro, ma il classico caffé all'americana (che mi faccio pure a casa con apposita macchinetta).
Paragonare il nostro espresso con quello è una roba totalmente priva di senso..la nostra tazzina di espresso (buonissimo se trovi il bar giusto, peccato che in Italia almeno metà dei baristi improvvisati servano porcheria bruciata) è un piccolo momento di piacere e relax, un sorso e via. Loro il caffé invece lo usano come compagnia, se lo portano in giro mentre vanno al lavoro o lo sorseggiano mentre lavorano o leggono, sono prodotti diversissimi..
Altra nota, se ti capita di viaggiare all'estero, in america ma anche altri luoghi Starbucks è una salvezza, unico posto dove fare una colazione dolce sapendo che gusti andrai ad assaporare..e le loro torte sono squisite tra l'altro..
Prezzi alti? Vero..ma la qualità dei prodotti è tangibile, decisamente sopra la media e il fatto che la si paragoni al Mc solo perché sono catene è davvero ridicolo, il Mc ha fatto dell'essere economico e del cibo spazzatura la sua fortuna..l'opposto di Starbucks..

Perché a volte invece non impariamo qualcosa noi italiani? Siamo i migliori al mondo a fare il caffé ma non abbiamo saputo esportare questa "abilità"..anzi ci siamo impestati in casa nostra di bar cinesi che mortificano il nostro mercato..
gli americani incapaci invece con una catena hanno aperto migliaia di bar in tutto il globo..

Pensiamoci ogni tanto..che forse i fessi siamo noi che sappiamo solo vantarci ma fuori da sto paese siamo solo presi per il cul0
 

Milanforever26

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Vivo l'80% del tempo fuori dall'Italia, e quando sto fuori una delle pochissime cose che mi manca è priprio il caffè al baretto, preso al bancone. All'estero ti devi sedere, quasi ovunque.
Il barista che fa la battuta, l'operaio che si prende il caffettino di fianco all'avvocato, entrambi in pausa pranzo, e magari scambiano due parole, senza barriere sociali. Mi alza l'umore all'istante, prendere il caffè al bancone.

Starbucks è esattamente il contrario da ciò che ho visto, posto fintamente elitario (elitario per i parvenu e i wannabes ovviamente, poiché quello è lo standard di clienti medi), pretenzioso, scioccamente modaiolo. È il classico posto da "vorrei, ma non posso", perché i veri ricchi non ci mettono piede, e la gente normale nemmeno.

Hai una percezione del tutto errata..inoltre non capisco perché uno debba sedersi..io quando vado da loro prendo il mio caffé e me ne vado col bicchiere..mi siedo solo se devo mangiare..
La moda?..Mah..in america ce ne sono ad ogni angolo, e pure altre caffetterie simili (che non ho provato mai perché non mi fido del sapore)..definirla moda mi pare eccessivo..esisteranno da 40 anni..
 

Milanforever26

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Sono passato Sabato scorso alle 15 in Cordusio e ho avuto modo di osservare questi specimen. A difesa ( o forse è un elemento peggiorativo) la fila che si snodava fin quasi a piazzale Edison era formata per un buon 60% da turisti. Se la guardiamo da un punto di vista economico ovviamente è un bene che Starbucks investa in Italia, ma se la guardiamo da un punto di vista "morale" beh...la gente ci va solo perchè in questa società dell'apparire fa figo andarci e magari farsi una foto mentre si sorseggia quella porcheria e si fa finta di leggere un libro...

Si ma teniamo presente che la curiosità è perché sto locale è lo starbucks più grande al mondo, non è un baretto..sono 2500 m quadri di locale dove dentro producono direttamente il caffe con tanto di tostatura..oltretutto hanno adottato specifiche modifiche proprio per il mercato italiano..serviranno prodotti da forno di un noto panificio milanese, aperitivi all'italiana..ma come si fa a criticare una roba simile? Inoltre hanno rivalutato un edificio storico andato in disuso
 
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Si ma teniamo presente che la curiosità è perché sto locale è lo starbucks più grande al mondo, non è un baretto..sono 2500 m quadri di locale dove dentro producono direttamente il caffe con tanto di tostatura..oltretutto hanno adottato specifiche modifiche proprio per il mercato italiano..serviranno prodotti da forno di un noto panificio milanese, aperitivi all'italiana..ma come si fa a criticare una roba simile? Inoltre hanno rivalutato un edificio storico andato in disuso

Infatti ho specificato di ritenerla una grande opportunità economica, perchè crea posti di lavoro e dà linfa alle imprese locali fornitrici. Io sono assoultamente favorevole a Starbucks in Italia. Allo modo però non prendiamoci in giro...la gente non va perchè fanno il caffè tostato direttamente in loco o perchè prendono i dolcetti dal panificio della zona, ma lo fa perchè fa figo ed ormai di questi tempi conta solo apparire.
 

Pitermilanista

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Allora partiamo da una premessa: a me piace Starbucks, non i loro beveroni che nemmeno so cosa hanno dentro, ma il classico caffé all'americana (che mi faccio pure a casa con apposita macchinetta).
Paragonare il nostro espresso con quello è una roba totalmente priva di senso..la nostra tazzina di espresso (buonissimo se trovi il bar giusto, peccato che in Italia almeno metà dei baristi improvvisati servano porcheria bruciata) è un piccolo momento di piacere e relax, un sorso e via. Loro il caffé invece lo usano come compagnia, se lo portano in giro mentre vanno al lavoro o lo sorseggiano mentre lavorano o leggono, sono prodotti diversissimi..
Altra nota, se ti capita di viaggiare all'estero, in america ma anche altri luoghi Starbucks è una salvezza, unico posto dove fare una colazione dolce sapendo che gusti andrai ad assaporare..e le loro torte sono squisite tra l'altro..
Prezzi alti? Vero..ma la qualità dei prodotti è tangibile, decisamente sopra la media e il fatto che la si paragoni al Mc solo perché sono catene è davvero ridicolo, il Mc ha fatto dell'essere economico e del cibo spazzatura la sua fortuna..l'opposto di Starbucks..

Perché a volte invece non impariamo qualcosa noi italiani? Siamo i migliori al mondo a fare il caffé ma non abbiamo saputo esportare questa "abilità"..anzi ci siamo impestati in casa nostra di bar cinesi che mortificano il nostro mercato..
gli americani incapaci invece con una catena hanno aperto migliaia di bar in tutto il globo..

Pensiamoci ogni tanto..che forse i fessi siamo noi che sappiamo solo vantarci ma fuori da sto paese siamo solo presi per il cul0

L'Italia non può esportare il proprio modello per il semplice fatto che l'idea di caffè al bancone bevuto in due minuti e via non attecchirebbe. Altre abitudini, altre culture. In compenso, esportiamo in tutto il mondo i prodotti delle nostre torrefazioni, altro che "presi per il ****".

Negli Stati Uniti cI sono in ogni media o grande città decine di coffehouses alternative a Starbucks, con wifi e prodotti qualitativamente superiori a prezzi più competitivi, prego informarsi.
Il segreto dell'espansione di Starbucks all'estero non risiede certo nella qualità, quanto proprio in una mal riposta idea di esclusività. Basti guardare la fauna che li popola, ripeto.
Per altro, in una nazione di grande consumo di caffè come l'Australia (e grande cultura nel campo, quindi), Starbucks ha fallito miseramente. In Russia non attecchiscono, perché il loro modello è già stato sviluppato da altri con prodotti più qualitativi. Qui da noi immagino avrà successo, grazie alla fascia di pecoroni nullafacenti che non vedono l'ora di passarci tre o quattro ore al giorno col Macbook aperto e le foto da postare su Instagram.
 
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Quello su cui ha ragione imho è il fatto che l'italiano è fenomeno nell'ignorare le cose buone del proprio paese, dandole sistematicamente per scontate e vecchie, mentre ovviamente halloween, il caffè da...StarBucks! è una figata, McDonald e via dicendo. Forse siamo geneticamente vittime della roba americana. Perchè se il panino te lo mangi da "Peppone" non va bene, invece Burger King è figo, è americano, ha il nome fico, il locale è tutto colorato, gli automi (ah no le persone che ti servono) hanno la divisa bella americana.
Se a McDonald togli lo stile della scritta, i colori, il clown e il fatto che è americano (e non thailandese), gli togli l'80% dell'appeal. Il 16 enne non ci va più.

E' normale! Sono 40 anni che vediamo programmi tv americani!
 
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