Clarence Seedorf vs Andrés Iniesta.

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Renegade

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Aspetto con ansia [MENTION=227]Snake[/MENTION] e [MENTION=21]Fabry_cekko[/MENTION] sull'argomento :fuma:
 

hiei87

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Seedorf in palla (quasi sempre nelle grandi sfide) non teme confronti con nessuno. E' anche vero che non possiamo nemmeno mettere da parte quei 2/3 di partite a stagione in cui giocava in ciabatte.
L'olandese è stato uno dei centrocampisti più forti, completi ed eclettici degli ultimi 30 anni. Sotto molti punti divista è stato anche superiore ad Iniesta. Non sempre però è riuscito a esprimersi al meglio. All'inter ha deluso (è vero che in quell'inter hanno fallito in tanti), e anche in nazionale raramente ha lasciato il segno, tanto da non essere stato più convocato, se non per qualche sparuta apparizione, dal 2004 in poi. Al Milan poi, è inutile nasconderlo in nome dell'affetto e della nostalgia (vista anche la nostra situazione attuale) che proviamo per lui, non sempre ha reso da fuoriclasse. Poi certamente è giusto ricordarlo come tale, anche perchè nella storia, alla lunga, resteranno prestazioni come quelle contro Manchester e Bayern, e non come quelle contro gli Empoli e Catania di turno.
Di Iniesta ho già parlato in più occasioni. Per me il paragone si porrebbe più con Zidane, nella sfida tra i migliori trequartisti dell'era moderna.
E attenzione a dire che non abbia personalità. Uno che in una finale dei mondiali o di Champions vuole la palla anche in mezzo a 4 avversari e la gestice come se fosse a un torneo parrocchiale, uno che al 90° di una semifinale tesissima allo Stamford Bridge si prende la responsabilità di un tiro da fuori e la piazza all'incrocio, è un leader anche se non urla e non parla....
 

mefisto94

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Seedorf in palla (quasi sempre nelle grandi sfide) non teme confronti con nessuno. E' anche vero che non possiamo nemmeno mettere da parte quei 2/3 di partite a stagione in cui giocava in ciabatte.
L'olandese è stato uno dei centrocampisti più forti, completi ed eclettici degli ultimi 30 anni. Sotto molti punti divista è stato anche superiore ad Iniesta. Non sempre però è riuscito a esprimersi al meglio. All'inter ha deluso (è vero che in quell'inter hanno fallito in tanti), e anche in nazionale raramente ha lasciato il segno, tanto da non essere stato più convocato, se non per qualche sparuta apparizione, dal 2004 in poi. Al Milan poi, è inutile nasconderlo in nome dell'affetto e della nostalgia (vista anche la nostra situazione attuale) che proviamo per lui, non sempre ha reso da fuoriclasse. Poi certamente è giusto ricordarlo come tale, anche perchè nella storia, alla lunga, resteranno prestazioni come quelle contro Manchester e Bayern, e non come quelle contro gli Empoli e Catania di turno.
Di Iniesta ho già parlato in più occasioni. Per me il paragone si porrebbe più con Zidane, nella sfida tra i migliori trequartisti dell'era moderna.
E attenzione a dire che non abbia personalità. Uno che in una finale dei mondiali o di Champions vuole la palla anche in mezzo a 4 avversari e la gestice come se fosse a un torneo parrocchiale, uno che al 90° di una semifinale tesissima allo Stamford Bridge si prende la responsabilità di un tiro da fuori e la piazza all'incrocio, è un leader anche se non urla e non parla....

Tutto giusto ma non mi sembra tu abbia scelto, così è troppo facile.
 

Dumbaghi

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Iniesta, più anni ad alto livello, livello leggermente più alto.


Meno appariscente per personalità fuori dal campo magari e nel campo sovrastato dal mostro Messi che pur essendo piccolo proietta una discreta ombra :fuma:
 

mèuris

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Io vado per Iniesta. Le sue prestazioni tra il 2008 e il 2011 sono state devastanti. Lo ritengo il centrocampista,al suo apice,più forte degli anni 2000. Viene da anni un po'sottotono; forse quest'anno è tornato a un livello che un minimo si avvicina al suo,specie in qualche partita di Champions. Seedorf se vogliamo, nella sua discontinuità (ha sempre preferito le grandi partite, o comunque i momenti decisivi di una partita) è stato più continuo(fermandoci ad adesso, perché Iniesta è comunque ancora in attività),nel senso che le sue due/tre partite toste le risolveva ogni anno . Clarence era veramente un giocatore particolarissimo, che mi faceva impazzire, ma anche bestemmiare,in certe occasioni. Un grande, in ogni caso, con una personalità fuori dal comune. Forse anche più versatile, nel senso che ha ricoperto benissimo anche il ruolo di regista o trequartista (vedasi,per esempio, stagione 2010/11, in particolare nel derby di andata contro l'Inter). Don Andrés, però, è un mago,uno che ti sguscia da ogni dove e che vede corridoi impensabili per qualsiasi altro giocatore. Dico lui senza troppi dubbi,per quanto Clarence sia stato forte.
 
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