Spalletti fece lo stesso con Denisov e Kerzhakov a Pietroburgo- stalking, esclusione dalla rosa e cessione. E' un egomaniaco arrogante, permaloso e malato di protagonismo, anche se molto preparato tatticamente. Le sue conferenze stampa in Russia erano ridicole, litigava coi giornalisti pur non parlando una parola di russo o inglese.
E' lui che sta rompendo i marroni a Totti da quando è arrivato, sottintendendo ad ogni occasione che il giocatore è vecchio e si allena male. L'ha portato all'esasperazione.
Ma questa è mera cronaca, ciò che resta è la storia. Noi mica ci ricordiamo del Baresi del 1997 lento e stanco, ma di quello imperioso di tutta la carriera. Ecco, la storia dirà che Totti è stato uno dei più grandi giocatori italiani di tutti i tempi, Spalletti un allenatore tra tanti, di passaggio, come Bersellini o Bigon - anzi nemmeno, almeno quelli uno scudettino l'hanno vinto.