Clamoroso: City fuori dalla CL per due anni

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Non parlavo di come si fa il bilancio, ma che lo stesso spesso non coincide con il giro di soldi cash. Ripeto, senza parlare delle plusvalenze senza giro di soldi, la Roma x Romagnoli ha messo subito a bilancio 25 milioni di euro quando in realtà nello stesso periodo di bilancio ha incassato solo 5 milioni. Nei 4 anni successivi la Roma ha incassato x Romagnoli altri 20 milioni cash e non ha messo a bilancio nulla...

Perché flusso di cassa e bilancio sono cose completamente diverse, che servono a scopi diversi.
 
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Appunto ed è uno dei grossi problemi del calcio.

In tutte le societá é cosí.
Non vorrei banalizzare, ma una famiglia va a far la spesa con quello che ha nel portafogli.

Le società lavorano in base ai bilanci, i flussi di cassa devono solo garantire la possibilitá di onorare gli impegni di spesa presi, se questo cash arrivi da soldi propri o finanziamenti (i cui oneri sono inseriti a bilancio) non é rilevante ai fini del pagamento che devo fare.
 

mil77

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In tutte le societá é cosí.
Non vorrei banalizzare, ma una famiglia va a far la spesa con quello che ha nel portafogli.

Le società lavorano in base ai bilanci, i flussi di cassa devono solo garantire la possibilitá di onorare gli impegni di spesa presi, se questo cash arrivi da soldi propri o finanziamenti (i cui oneri sono inseriti a bilancio) non é rilevante ai fini del pagamento che devo fare.

Si va beh...le famiglie che fanno così si indebitato e non è detto che poi riescano ad onorare i debiti...nel calcio così si salvano i bilanci ma i debiti non diminuiscono mai, anzi...
 

A.C Milan 1899

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Lo spazio per crescere c’é , anzi c’é anche uno strumento apposta, si chiama VA, ma é un sistema che protegge i tifosi delle grandi squadre dai megaproprietari senza limite di spesa. Un Ajax ha 2 modi per competere: pianificare ed eseguire un piano di sviluppo, magari tramite VA che punti a conquistare nuovi tifosi e a garantire maggiori introiti. Se poi il campionato olandese non permette ritorni adeguati, forse é il caso di considerare che squadre che ambiscono a competere al top mondiale trovino un’alternativa a competere in un campionato riservato ad una popolazione equivalente a metá della Lombardia.
La seconda strada é un pó quella dell’Atalanta in serie A. Riuscire a fare tantisssimo con pochi mezzi.

Solo un metodo é escluso: fare dumping, spendendo soldi che non hai, oppure soldi che derivano da uno stato (perché quello ci vuole, non basta certo un commisso) proprietario.

Questo lo scrivevo pure io, ma allora perché non lo si applica più estensivamente il voluntary agreement?

Pure io scrivevo che un FPF revisionato con applicazione estensiva del VA sarebbe una gran cosa, permetterebbe alle squadre di raggiungere il loro vero potenziale e allo stesso tempo impedirebbe che lo sceicco di turno spenda 1 miliardo e mezzo per ogni sessione di mercato (cosa che senza vincoli di nessun tipo potrebbero fare senza problemi).

Secondo me quando si dice che l'emiro non può prendere la Spal e portarla al livello della Juventus non dice il vero, se si ha in mente che in due anni porta Messi e Neymar si non è possibile ma con un piano pluriennale arrivare a competere con le grandi è possibile, sponsorizzazioni proprie sono fattibile e già parti con decine di milioni, puoi investire quanto vuoi sulla primavera facendo uscire promesse che sarebbero plusvalenze pure che andrebbero a coprire gli acquisti per la prima squadra, in un percorso di crescita graduale sbagliando il meno possibile la scelta di giocatori e allenatori puoi allestire una squadra in grado di competere come il Lipsia, l'Atletico, L'Ajax, L'Atalanta, la Lazio quest'anno, senza dover smantellare per forza come dimostra il Napoli ma dando stipendi simili a quelli offerti evitando ammutinamenti, a queste realtà manca solo il presidente ambizioso danaroso che dia quel quid in più da consolidare la posizione

Hai preso tutte squadre che non hanno vinto una mazza di importante, infatti. Perché con l’FPF la solfa è questa. Dici che a quelle proprietà manco solo il presidente ambizioso danaroso che dia quel quid in più ma anche lo desse il massimo a cui potrebbero ambire sarebbe una miracolosa vittoria da underdog ogni tot lustri.

Noi per fortuna se ci rimettiamo in carreggiata possiamo tornare al top davvero, sempre che la UEFA ce lo permetta e non decida di negarci anche l’SA (e poi arrivi l’ok allo stadio e il nuovo proprietario, perché con Idiott non andremo mai lontano nè sfrutteremo il nostro enorme potenziale), in quel caso dovrà essere guerra, e guerra vera come scrivevo anche altrove.

Stiamo sognando cose che non sono mai successe e che mai succederanno..
Nel calcio abbiamo assistito ad alcuni "miracoli sportivi" durati da sempre il tempo che quel miracolo venisse spolpato dai club più grossi..
Oggi è uguale..se escludiamo 3 esempi: Chlesea, PSG e City ovvero realtà minuscole pompate a suon di miliardi fino a diventare potenze top in europa..e comunque sono 2 club di premier e un club di una capitale europea (non certo l'atalanta)..

Ora, la verità è che nessuno getta i soldi dalla finestra, anche chi volesse investire pesantemente lo farebbe in realtà già affermate o di un certo livello..
Non esiste sceicco che compra l'Ajax o il Torino...siamo seri..

Comunque con la Superlega sarà tutto superato, ci sarà un campionato per 20-30 Top Club di pari livello (più o meno)..lì i soldi saranno tanti e il livello omogeneo..

Io sulla superlega sono scettico, perlomeno verso chi crede che i top clubs parteciperanno solo ad essa e non anche ai campionati nazionali.

Facendo due conti, le partite annuali saranno, anche per una questione di soldi, più o meno sempre sulle 50/60 (dipendenti ovviamente da quanta strada si fa nelle varie competizioni, questo cambia il numero di partite giocate) annuali.

Quindi una squadra che giocasse in Superlega non arriverebbe mai a farne un numero sufficiente giocando solo li. Inoltre non puoi nemmeno fare un girone unico all’italiana con 20 squadre top europee, per il semplice motivo che in una tale superlega in un determinato anno ci sarebbero sempre e solo due o tre, massimo quattro squadre in lotta per il titolo. Poi magari sia la vincitrice che le contender cambierebbero ogni anno, ma non si scappa, se nel 2019/2020 si stesse giocando la superlega a girone unico le contendenti sarebbero due, tre, quattro massimo. E in una superlega, cioè una competizione dove 16 squadre su 20 sarebbero fuori molto presto in stagione da qualunque speranza di poterla vincere (per questioni aritmetiche le pretendenti al titolo in una singola stagione non possono mai essere più di tante, cosa diversa in CL dove ci sono anni in cui davvero 7/8 squadre hanno possibilità di vincere molto simili grazie al formato ad eliminazione diretta) e non essendoci nemmeno lo stimolo della qualificazione alle coppe europee (visto che la superlega sarebbe di per se il massimo), la grande maggioranza delle partite da un certo punto della stagione in poi diverrebbero delle amichevoli di lusso, perlomeno per tutte quelle non in corsa per il titolo, e in una ipotetica superlega da 20 club minimo 16 club ad un certo punto della stagione, abbastanza presto peraltro. sarebbero in quella condizione, poco importa poi che l’anno successivo magari uno dei club finiti a metà classifica potrebbe essere contender o vincitore viste le similarità di fatturato e potenziale, di fatto a metà stagione la superlega sarebbe piena, anzi strapiena, di partite con lo stesso valore di una amichevole.

E anche istituendo i playoff tra le migliori otto non risolveresti nulla, anche perché in un girone unico, se poi i playoff dovesse vincerli, chessò, l’ottava classificata nella regular season, sarebbe una vittoria del sapore “fake” e il vero vincitore sarebbe considerato quello che ha vinto la regular season. O vuoi dirmi che se facessero i playoff in Serie A e noi riuscissimo miracolosamente a vincerli indovinando qualche partita ci considererebbero, e soprattutto ci considereremmo, legittimamente “campioni d’Italia”?

Ti dico quello che succederà con ogni probabilità: allargheranno i gironi Champions facendo 4 gironi da 8 squadre ciascuno, con le prime quattro di ogni girone che si qualificheranno agli ottavi di finale. In tal modo, la squadra vincitrice della CL avrà da giocare 21 partite stagionali per arrivare in fondo (23 qualora decidessero di fare una Champions superallargata includendo anche le quinte e le seste dei vari campionati e altre squadre da campionati minori, inglobando di fatto l’EL o magari ancora meglio facendo una Champions mondiale alla quale partecipino anche club sudamericani e arabi, coi gironi continentali -cioè con gironi dove si affrontano squadre del medesimo continente, anche perché fare viaggi intercontinentali nei gironi sarebbe poco pratico, con poi gli eventuali incontri intercontinentali a partire dai sedicesimo, previo sorteggio- e sedicesimi di finale), che secondo me è ciò che accadrà. Ci sarebbero 21/23 partite in questo modo, per la squadra vincitrice della CL.

Contestualmente, i campionati nazionali avranno meno partite e le partecipanti verranno ridotte a 16. Praticamente otto partite in meno di campionato e 8 partite in più di Coppa.

Ma a fare la superlega con girone unico o anche con playoff non ci si arriverà mai, nel primo caso sarebbe la morte del calcio e da metà stagione in poi la stragrande maggioranza delle squadre avrebbe zero obiettivi, nel secondo caso, anche aggiungendo i playoff tra le prime otto alla Superlega (aggiungendo quindi qualche ragione per “sbattersi” alle squadre non in corsa per vincere il campionato a punti), la vittoria non sarebbe come negli sport americani dove fai qualificazioni al meglio delle prime sette, sarebbero scontri andata e ritorno tra le prime otto e come scrivevo in un sistema simile se dovesse vincere l’ottava classificata che magari nella regular season è arrivata a -30 dalla prima farebbe fatica ad essere considerata “campione” anche dai suoi stessi tifosi.

O qualcuno avrebbe considerato campione d’Italia una ipotetica Roma che l’anno scorso avesse vinto degli ipotetici playoff contro Juve e Napoli? Dai. Oppure immaginate una superlega a 20 squadre vinta nel tal anno dal Real, dal Milan, dal Liverpool, dal Barca, dallo United o dal Bayern - club che al massimo del loro potenziale possono competere ad armi più o meno pari ma avrei potuto aggiungerne altri- a 83 punti con poi i playoff vinti dal Tottenham classificatosi ottavo a 57 punti. TUTTI considerebbero il vero campione d’Europa il Real, il Milan, il Liverpool o il Bayern di turno e mai il Tottenham, per ovvie ragioni, insomma la vittoria della regular season sarebbe la “vera” champions anche se poi la Coppa la alzeresti vincendo i playoff, credo che questo i vertici lo sappiano ed è la ragione per la quale una tale roba non vedrà mai la luce.

Conclusione: la Champions potrà essere allargata anche tanto, ma il sistema NON a girone unico ma con vari gironi e poi eliminazione diretta con partite andata e ritorno e finale in gara unica è l’unica cosa che certamente rimarrà sempre, anche perché è l’unica cosa che garantisca imprevedibilità alla competizione.

Siamo seri, il Milan di Ancelotti con la supersquadra che aveva avrebbe vinto almeno cinque Champions di fila se non fosse stato per il formato ad eliminazione diretta e ci fosse stato un girone unico all’italiana. In Italia abbiamo vinto un solo campionato contro la stessa squadra che arrivò solo una volta tra le prime quattro in Champions in quegli anni -mentre noi facevamo tre finali e una semifinale- per i motivi ben noti, motivi che che hanno portato quella squadra, anzi quella associazione a delinquere, che in Europa a parte la finale di Manchester usciva sempre prima delle semifinali, in B.

Vincere cinque Champions di fila sarebbe stato bello per noi ma l’imprevedibilità sarebbe andata a farsi friggere. Qualcuno potrebbe tirare fuori il Real ma le tre CL di fila del Real rimarranno un unicum irreplicabile anche da loro per decenni, probabilmente.

Inoltre il format ad eliminazione diretta andata e ritorno con finale in gara unica è davvero l’unica cosa che non è mai cambiata nella competizione fin dagli albori, e non cambierà (i playoff, lo ripeto, sarebbero una cosa completamente diversa e darebbero un sapore fasullo alla vittoria di una eventuale outsider, per i motivi che ho spiegato e che credo siano difficilmente contestabili, e trasformare la superlega in un campionato stile Serie A a girone unico e basta sarebbe la morte del calcio con molte, troppe amichevoli inutili già da metà stagione, anche qui per i motivi già detti che credo siano anch’essi difficili da contestare).
 
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Avv. Pierfilippo Capello : 'ad inchiodare il manchester city pare sia uno scambio di mail messo a disposizione della uefa da parte di alcuni giornalisti. Da queste conversazioni si evince la certezza , e non il sospetto come nel caso del psg, che i soldi degli sponsor arrivano da soggetti riconducibili alla proprietà stessa'.

Paolo Condò negli studi di sky : 'ormai è guerra aperta tra la Uefa e il City. Lo sceicco proprietario del club ha dato mandato di 'investire' i 30 mln di multa per pagare i migliori avvocati e ribaltare la sentenza e distruggere i principi stessi del FPF. A questo punto a vacillare è la uefa che rischia di non essere più l'unico organo amministrativo col compito di organizzare il calcio in Europa. La Fifa,infatti, vigila con attenzione quanto sta accadendo'.

Fabio Capello, sempre dagli studi sky : 'con le dovute proporzioni potrebbe accadere qualcosa di paragonabile alla sentenza Bosman!'.
 
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Avv. Pierfilippo Capello : 'ad inchiodare il manchester city pare sia uno scambio di mail messo a disposizione della uefa da parte di alcuni giornalisti. Da queste conversazioni si evince la certezza , e non il sospetto come nel caso del psg, che i soldi degli sponsor arrivano da soggetti riconducibili alla proprietà stessa'.

Paolo Condò negli studi di sky : 'ormai è guerra aperta tra la Uefa e il City. Lo sceicco proprietario del club ha dato mandato di 'investire' i 30 mln di multa per pagare i migliori avvocati e ribaltare la sentenza e distruggere i principi stessi del FPF. A questo punto a vacillare è la uefa che rischia di non essere più l'unico organo amministrativo col compito di organizzare il calcio in Europa. La Fifa,infatti, vigila con attenzione quanto sta accadendo'.

Fabio Capello, sempre dagli studi sky : 'con le dovute proporzioni potrebbe accadere qualcosa di paragonabile alla sentenza Bosman!'.

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