Clamoroso Ausilio: "L'Inter un flop. Tanti errori e gruppo spaccato"
Clamorose dichiarazioni di Ausilio, registrate durante un corso di perfezionamento in Diritto Sportivo presso l’Università degli Studi di Milano.
Il dirigente pensava fosse un incontro privato, ma le sue parole sono state trascritte su Calciomercato.com: "Abbiamo fatto tantissimi errori, come iniziare con un allenatore preparazione e cambiarlo a una settimana dall'apertura del campionato, per di più con un tecnico che non sapeva nulla del calcio italiano. Anche chi non ha immaginazione sa che non si può iniziare un campionato in questo modo. E' stata una programmazione errata che causerà il piazzamento al settimo o l'ottavo posto."
"Dopo il triplete e l'insediamento di Benitez, Eto'o riferì al nuovo allenatore che non era più sua intenzione adattarsi a fare il terzino. Il fatto è che quando ci sono degli obiettivi, più essi si avvicinano più si sviluppa un senso di energia, di forza e solidarietà che lega le persone. Lo si vede alla Juventus, ma bisogna vedere cosa succederà anche loro quando perderanno quei giocatori che le hanno dato questa struttura e mentalità che si crea in una squadra e non col calciomercato.
Quando perdi Zanetti, Cambiasso, Milito e Samuel, rimane un gruppo ampio ma privo di quei giocatori che sono passati per dei momenti negativi e che hanno voglia di costruire.
Abbiamo un gruppo spaccato per vari motivi: differente etniche, di età, di personalità e di valori umani. Ci sono gruppetti e giocatori che pensano solo a sé stessi."
"Anche nella società c'è disorganizzazione, pure a livello comunicativo come si è visto prima della partita contro la Juventus. Era venuta fuori la voce di Conte all'Inter, la squadra ha perso e per una settimana di fila si è parlato solo del sostituto di Pioli."
"Non ci può essere un progetto all'Inter se non c’è una continuità di dirigenza e di proprietà. Abbiamo abbandonato il concetto di una proprietà bellissima come è stata quella di Moratti. Un'attività di famiglia che ha vinto per passione, non per business. Moratti non ha guadagnato un euro dall’Inter, ma è stato felice di aver emulato le gesta di suo padre."
"L'Inter con Suning avrebbe le potenzialità per acquistare chiunque, anche Cristiano Ronaldo, ma non può farlo per il FPF. Il gap non si riduce con i campioni, perché poi i campioni vanno dove circolano i soldi e dove possono vincere. Non ci rinunciamo, ma dobbiamo sviluppare un discorso, correre dei rischi, prendendo anche calciatori giovani.
Gabigoal è invece un discorso a parte che non si può spiegare (ride mentre ne parla)."
"Abbiamo bisogno di un nemico comune ed è facile individuarlo nella Juventus. Prendendo tanti giocatori al di fuori della Serie A è difficile che conoscano la rivalità con la Juventus. Ci vogliono soprattutto giocatori italiani o stranieri che abbiano giocato la Serie A e che vogliano rompere lo strapotere bianconero."
Clamorose dichiarazioni di Ausilio, registrate durante un corso di perfezionamento in Diritto Sportivo presso l’Università degli Studi di Milano.
Il dirigente pensava fosse un incontro privato, ma le sue parole sono state trascritte su Calciomercato.com: "Abbiamo fatto tantissimi errori, come iniziare con un allenatore preparazione e cambiarlo a una settimana dall'apertura del campionato, per di più con un tecnico che non sapeva nulla del calcio italiano. Anche chi non ha immaginazione sa che non si può iniziare un campionato in questo modo. E' stata una programmazione errata che causerà il piazzamento al settimo o l'ottavo posto."
"Dopo il triplete e l'insediamento di Benitez, Eto'o riferì al nuovo allenatore che non era più sua intenzione adattarsi a fare il terzino. Il fatto è che quando ci sono degli obiettivi, più essi si avvicinano più si sviluppa un senso di energia, di forza e solidarietà che lega le persone. Lo si vede alla Juventus, ma bisogna vedere cosa succederà anche loro quando perderanno quei giocatori che le hanno dato questa struttura e mentalità che si crea in una squadra e non col calciomercato.
Quando perdi Zanetti, Cambiasso, Milito e Samuel, rimane un gruppo ampio ma privo di quei giocatori che sono passati per dei momenti negativi e che hanno voglia di costruire.
Abbiamo un gruppo spaccato per vari motivi: differente etniche, di età, di personalità e di valori umani. Ci sono gruppetti e giocatori che pensano solo a sé stessi."
"Anche nella società c'è disorganizzazione, pure a livello comunicativo come si è visto prima della partita contro la Juventus. Era venuta fuori la voce di Conte all'Inter, la squadra ha perso e per una settimana di fila si è parlato solo del sostituto di Pioli."
"Non ci può essere un progetto all'Inter se non c’è una continuità di dirigenza e di proprietà. Abbiamo abbandonato il concetto di una proprietà bellissima come è stata quella di Moratti. Un'attività di famiglia che ha vinto per passione, non per business. Moratti non ha guadagnato un euro dall’Inter, ma è stato felice di aver emulato le gesta di suo padre."
"L'Inter con Suning avrebbe le potenzialità per acquistare chiunque, anche Cristiano Ronaldo, ma non può farlo per il FPF. Il gap non si riduce con i campioni, perché poi i campioni vanno dove circolano i soldi e dove possono vincere. Non ci rinunciamo, ma dobbiamo sviluppare un discorso, correre dei rischi, prendendo anche calciatori giovani.
Gabigoal è invece un discorso a parte che non si può spiegare (ride mentre ne parla)."
"Abbiamo bisogno di un nemico comune ed è facile individuarlo nella Juventus. Prendendo tanti giocatori al di fuori della Serie A è difficile che conoscano la rivalità con la Juventus. Ci vogliono soprattutto giocatori italiani o stranieri che abbiano giocato la Serie A e che vogliano rompere lo strapotere bianconero."