Storia
Cosimo Marco La Ferrara nasce il 20 aprile 1998 a Secondigliano (Napoli). Compie i suoi primi passi calcistici nel A.S.D. Real Scirea per poi passare in una delle realtà più importanti del panorama calcistico giovanile di tutta la Campania, la Mariano Keller. A quei tempi fuori dal campo c’era la fila per venire a vedere quel biondo numero 10. I video con le sue gesta (come quello posto sopra) fanno il giro del web: Milan, Arsenal, Barcellona e Manchester City lo inseriscono nella lista dei talenti da monitorare con attenzione. Manca però ancora un ultimo step prima di preparare le valigie e salutare la tanto adorata Napoli. Mino Raiola riceve una chiamata dal cugino Enzo: “vieni qui che che devo proporti un fenomeno“. Mino arriva, lo guarda e resta senza parole, e chi meglio di un procuratore del suo calibro, che annovera tra gli assistiti giocatori come Ibrahimovic, Balotelli, ecc., ha la possibilità di porgerti un futuro radioso? Raiola si dice pronto ad ascoltare tutte le offerte e prende tempo ma il Milan non ci sta e ingrana la quinta. Filippo Galli, dopo aver avuto l’ok dall’alto in quanto si trattava di un trasferimento molto importante per un 12enne, trova l’accordo con il direttore sportivo della società campana poi si dirige a casa La Ferrara con quattro biglietti (mamma, papà e Riccardo, fratello maggiore nonché portiere) di sola andata per Milano. Benvenuti al nord! Cosimo si ritrova in un secondo catapultato dai campetti di periferia napoletani e dal piccolo giardino di casa nello splendido centro sportivo di Vismara. Il ragazzo dimostra una grande maturità in quanto non subisce scossoni, continua a giocare a calcio come prima, continua a divertirsi e a divertire.
Scheda tecnica
174 cm x 60 kg, destro. Giocatore molto duttile, può giocare sia da trequartista, sia da esterno alto offensivo, sia da seconda punta. Le sue caratteristiche migliori sono la rapidità e la tecnica, ma il vero e proprio piatto della casa sono gli assist al bacio che fornisce con costanza ai propri compagni. La Ferrara è dotato poi di un buon tiro dalla distanza, di un dribbling eccellente e di una buona vena realizzativa. Le sue uniche pecche attualmente, oltre ad un fisico non ancora ben definito, sono rappresentate da qualche lacuna tattica di troppo e da una non sempre adeguata intensità difensiva.