Chi é Yong Hong Li?

AllanX ha scritto:

Ok sappiamo tutto sul suo patrimonio non certo esiguo ma neanche paragonabile a quello di uno sceicco. Come successo con Silvio il problema del riccone al comando é che investe alla grande quando gli fa comodo ma se si stanca o la squadra non gli serve piu abbiamo visto come si va a finire, siamo tutti Milanisti. In questo caso il signor Li potrebbe non essere la disgrazia che alcuni temono ma potrebbe rivelarsi la nostra fortuna in caso avesse un piano industriale ambizioso, serio e brillante, insomma ciò che stiamo cercando da circa 10 anni ormai, un PROGETTO che possa dare al Milan l'autosufficenza economica portando finalmente una società ferma all album di figurine Panini nel nuovo millennio! Le potenzialità, nonostante gli enormi danni fatti dall' attuale proprietà, restano ancora immense, con uno stadio di proprietà, una squadra degna del nome che porta e un settore marketing al top il Milan non avrebbe nulla da invidiare alle altre squadre top in europa.
La domanda é: Jong Hong Li é l'uomo giusto per fare questo? Non mi riferisco al patrimonio di cui dispone ma sono molto piu interessato a sapere che tipo di persona é: da dove é partito? Come ha accumulato la sua fortuna? Ha mai fatto investimenti rivelatisi geniali? E quelli negativi invece? Purtroppo le notizie che circolano su di lui sono estremamente fumose e dato che forse non c'é nessuna cordata ma finiremo nelle mani di un solo uomo vorrei sapere il piu possibile su di lui.
Ps: anche sulla storia secondo la quale Li é un truffatore ma di cui non si é piu saputo niente

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tifoso evorutto ha scritto:

Bene, dopo aver ben analizzato tutte le informazioni in nostro possesso, cerco di risponderti nella maniera il più completa possibile:


Boh?

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ringhiodell'anima ha scritto:

Li non sarebbe mai stato preso in considerazione da Silvio qualora la trattativa fosse iniziata su valori ben più congrui (mi riferisco al valore attribuito al Milan), stante la presenza di personaggi più ricchi e conosciuti.

Li ha agito applicando la tipica mentalità cinese nel fare business (lontana anni luce dallo standard occidentale ed imperniata su un concetto, guanxi che si può semplificare nel motto "non posso permettermi di perdere la faccia all'interno del tessuto sociale che mi sono costruito negli anni pena l'esclusione dalla società"). Lo si capisce anche analizzando le ultime mosse del broker che, preso alla sprovvista dalla decisione statale di vietare al momento gli investimenti esteri, è necessariamente dovuto rincorrere ad un fondo speculativo per trovare i finanziamenti necessari a proseguire l'affare.

Mettiamoci pure una certa intransigenza del Nano nella valutazione della società, inspiegabilmente scopertosi povero ed impossibilitato a foraggiare la sua creatura, il disastro Vivendi che eserciterà un impatto negativo sui conti della Finanziaria d'Investimento,a esacerbare ulteriormente una situazione già complicata.

Non nutro dubbi circa il progetto imprenditoriale di Li (a meno che non sia davvero pazzo nel sacrificare tutto il suo patrimonio), il tempo ed il business plan redatto sono la chiave di volta per risollevare le nostre sorti. E tale percorso non può prescindere da un immediato e robusto investimento in conto capitale non votato unicamente al calcio mercato.

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