Chi è stato il presidente più affezionato/innamorato della storia?

accadde_domani

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Che Sensi abbia rovinato il suo patrimonio per la Roma è un falso storico imho. La crisi di Italpetroli inizia nei primissimi anni 2000 con un investimento enorme, quello su Aeroporti di Roma, che si rivela un fiasco clamoroso. Poi, sempre negli stessi anni, causa la malattia del presidente e una gestione non proprio oculata degli asset da parte del management, si svalutano fortemente i siti di stoccaggio di Civitavecchia e Gioia Tauro. Non sto dicendo che Sensi non abbia messo soldi nella Roma. Ne ha messi, ma molto meno di quel che si pensa e, sempre contrariamente alla vulgata, soprattutto agli inizi. Nel periodo dello scudetto vennero fatti colpi sopra le possibilità della squadra, ma non va dimenticato che con la quotazione in borsa entrarono nelle casse di Italpetroli decine e decine di miliardi e che comunque tra il 2004 e il 2010 con 6 anni di autofinanziamento era tutto tornato sotto controllo. Infatti, quando Rosella Sensi consegnò di fatto la società a Unicredit l'anno prima della cessione agli Americani, i conti della Roma erano relativamente a posto. C'era un debito "sostenibile", che poi in un anno tornò ad aggravarsi per scelte decisamente poco felici della banca tipo l'acquisto di Borriello.

Moratti ha speso per dieci volte. Perciò se questo è il parametro che conta propenderei per il patron interista. Anche se imho la logica del padre-padrone è quella che alla lunga ha rovinato il calcio italiano, nonostante anni e anni di successi. Quindi non so quanto spendere senza controllo significhi voler bene a una squadra. Per me voler bene a una squadra significa dotarla di strutture fisiche e dirigenziali che le permettano di sorreggersi da sola ad alti livelli, senza generare debiti o perdite monstre da libri in tribunale. E questo in Italia i paperoni non l'hanno fatto, lo stanno facendo ora gli stranieri. Il mecenatismo ibrido di Berlusconi non ha trascurato le strutture e fonti di ricavo importanti come il marketing, quindi, con l'eccezione degli ultimi anni, forse ha rappresentato la miglior declinazione di questo modello, "la meno peggio". Ah, escludo gli Agnelli dal discorso perchè il loro finanziamento a fondo perduto è finito nei primi anni '90. Dopodichè hanno voluto e ottenuto una società che si reggesse da sola. E' il percorso che tutte le società italiane avrebbero dovuto intraprendere già da allora. Adesso non ci troveremmo così se fosse successo.
 
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