Campopiano (CorsSport): l'unica trattativa ancora in piedi è quella con i cinesi. Non esistono altri interlocutori. La trattativa prosegue incessante, praticamente si tratta a oltranza. Perché i cinesi sono intenzionati a comprare e Fininvest è intenzionata a vendere. In mezzo c'è Berlusconi che prima o poi dovrà convincersi. C'è una cordata orientale disposta a spendere tra i 700 e i 720M (il 7 0% subito e l'altro 30% nel giro di un anno). Non è ancora roba da ora o mai più ma poco ci manca.
Come detto, l'unica cordata ancora in corsa fino ad ora non ha deciso di avere un volto di rappresentanza. Ha scelto così.
Le nostri fonti portano tutte a Robin Li, notizia confermata anche dai portali Phoenix TV e sohu.com (riportati in esclusiva da MilanWorld, menzionato nell'articolo).
E Mr Bee? Lontano anni luce, praticamente tramontato.
Tornando alla trattativa, questa sarà una settimana interlocutoria perché le parti hanno preso tempo. I cinesi, chiedono reali garanzie sullo stato dei conti rossoneri. Fininvest invece chiede a Galatioto che venga dato un volto a questa cordata. E questa sarebbe la chiave d'accesso per convincere Berlusconi a vendere la maggioranza, cosa che farebbe solo nelle mani di gruppi solidi.
Dunque le parti si stanno studiando. Ma sia chiaro: hanno già trattato a lungo i dettagli dell'operazione. Quelle che devono venire fuori adesso sono le garanzie finali per suggellare l'accordo.
Intanto il Milan ha presentato un piano quadriennale alla UEFA, garanzia in più da mostrare a chi entrerà in società.
Aggiornamento di Campopiano: le ulteriori garanzie richieste dai cinesi sono dovute al piano di rientro che il Milan presenterà alla UEFA. Piano che ricadrà anche sul nuovo gruppo dopo che acquisterà la maggioranza e che quindi si accollerà i debiti.
2° Aggiornamento di Campopiano in risposta a diversi utenti: sono gli advisor che portano avanti le trattative e poi alla fine si arriva a conoscere i nomi dei compratori. Solitamente funziona sempre così.
Chiedere garanzie sui conti mi sembra diverso rispetto a chiedere i conti.
Non si può escludere, in linea di principio, che l'advisor conduca i negoziati con un mandato senza rappresentanza. Galatioto, contattato con ogni probabilità da Fininvest, ha provveduto per conto della holding di Berlusconi a selezionare gruppi di potenziali offerenti sulla base di determinate linee guida indicate dal venditore, individuando nella rosa quel gruppo o quei gruppi che potessero meglio riscuotere il consenso e la preferenza del committente. Il caso analogo più famoso è quello relativo alla vendita della maggioranza delle azioni di Golden State. Lo studio Galatioto rappresentava il venditore, Chris Cohan, e, su mandato di questi, ha operato la scelta tra più cordate interessate, segnalando quella dei produttori di Hollywood Lacob e Guber, e preferendo essa ad un autentico pezzo da novanta come Larry Ellison, patron di Oracle. Può darsi che sia accaduto così nella circostanza, ma, detto questo, dopo la selezione vi è stata sicuramente la spendita del nome e dei nomi, poiché il venditore ha diritto di conoscerne il profilo e di rifiutarlo pregiudizialmente senza motivazioni (in specie un gruppo come Fininvest, che ha interessi e controinteressi a 360 gradi in moltissimi settori di business a livello internazionale). Fininvest conosce benissimo l'identità dei soggetti al tavolo, non avrebbe altrimenti consentito l'accesso ad informazioni riservate dell'azienda e ad uno screening pesante come quello connesso alla due diligence societaria. E' certamente l'ora, piuttosto, della verifica della affidabilità dei soggetti, sia essa economica che finanziaria (bancaria), ed è plausibile che vi sia una attenta ricognizione del piano di sostenibilità finanziaria presentato all'UEFA dal Milan, si badi bene, in pendenza delle trattative con il consorzio, onde l'esigenza di quest'ultimo di verificare che non vi siano stati trasferimenti di poste passive sconosciute nella contabilità del club, e "scaricate" di fatto sul nuovo proprietario. Si tratta di aspetti consueti in questo tipo di negoziazioni, che, in ogni caso, si svolgono a volti scoperti, alcuni dei quali, peraltro, già individuati dalle fonti di informazione.