Qui un articolo che parla di quel quotidiano e del modo in cui viene (mal)visto dal Partito Comunista. Quale migliore piattaforma, quindi, per parlar male di una operazione che ha lo Stato alle spalle?
Assolutamente. Poi, due cose. Il fatto che in Cina esista un regime, diciamo cosi', diverso dalle democrazie occidentali, non significa che:
- esista un blocco monolitico di potere, senza attriti e conflitti interni. In Cina esistono 8 partiti politici legittimi e cosa ancora piu' importante, all'interno dello stesso PCC esistono diverse correnti. Queste differenze possono proiettersi sui corpi sociali, media inclusi.
- quello che dice la stampa sia vero. Avevo gia' a suo tempo espresso questa opinione, censura non vuol dire deontologia. Stando a CCTV, Robin Li era nella cordata. Magari ci sara'. Sebbene sembri improbabile. Il punto e' un altro, la qualita' dei media cinesi e' infima: solo notizie di rimbalzo e gossip di quart'ordine.
In definitiva baderei alla sostanza: 100 milioni versati, la presenza di un fondo semistatale, il closing che si avvicina.
Tutto il resto lo vedo come rumore, chiasso mediatico.