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Ecco le ultime news sulla cessione del Milan alla cordata cinese, in attesa della firma del preliminare che dovrebbe arrivare il 12 o il 13 luglio.
Festa (Sole24Ore): a breve ci sarà il closing (in realtà tutti parlano di preliminare, ndr), ma rimane il mistero sugli investitori. Dando per scontato la firma che arriverà settimana prossima, salvo sorprese dell'ultima ora, debbo essere sincero: non mi è mai capitato di assistere ad una cosa simile. Voglio dire, a pochi giorni dal deal, nessuno sa chi siano questi benedetti investitori che acquisteranno il Milan. Credo sia la prima volta che accada una cosa simile per una società di calcio e più in generale nel mondo anche nel mondo delle società quotate alla fine gli investitori saltano fuori. Pensiamo all'Inter, il Suning si è subito rivelato. Il Qatar col PSG stessa cosa.
Qui invece niente. Manco stessimo parlando di un segreto di Stato. Capisco le confidenzialità dell'affare, è necessario che ci siano, ma ormai a pochi giorni dalla conclusione non credo che lo svelamento dei nomi, anche se fossero società statali quotate, possa causare un danno. Anzi dal punto di vista pubblicitario avrebbe un impatto enorme.
Al contrario fino ad ora tutti i soggetti coinvolti hanno smentito: da Richard Li (voleva dire Robin? ndr), e pure Evergrande.
L'unico che avrebbe effettivamente il diritto di parlare è Galatioto. il paradosso è che prima con Bee ed oggi con Sal, nessuno sa chi ci siano dietro gli acquirenti del Milan. Tuttavia c'è una differenza concreta col passato: Galatioto è persona seria e rispettata e le cifre che circolano sono assolutamente credibili.
Insomma, siamo tutti in attesa di conoscere questi benedetti nomi. Nei prossimi giorni sarà la volta buona?
Montanari a SportItalia ieri sera: "Ormai manca poco, si parla del 12 luglio, comunque non si andrà oltre il 15. È una cosa fatta e definita, mancano solo alcuni dettagli, come il ruolo di Galliani, che credo rimarrà come consulente strategico per un altro po' di tempo(6 mesi/un anno). Gancikoff è il rappresentante della nuova proprietà, di cui non si sa nulla. Credo che per un po’ di tempo non vedremo le facce di questi investitori. Sul mercato, i cinesi hanno promesso 400 milioni, ma non credo in due anni. Dovrebbero fare un primo aumento di capitale di almeno 100 milioni entro settembre, e sono gli stessi soldi che Fininvest garantiva ogni anno per coprire le perdite del Milan. A settembre capiremo chi sono questi investitori e che ruolo avrà il Governo cinese".
Piccolo riassunto dell'articolo di Montanari su Milano Finanza di ieri: Nonostante Fininvest abbia versato in tutti questi anni circa 865 mln di euro, con la vendità dell'80% del Milan otterrà una plusvalenza a livello del consolidato vicina ai 450 mln.
Ma chi è che comprerà il Milan? L'elenco dei potenziali compratori è ancora top secret, quello che si sa è che la cordata sarà formata da 4/5 investitori, imprenditori privati e gruppi statali. Non si conosce quindi, l'identità dei soggetti che parteciperanno pro-quota ad uno special purpose vehicle costituito ad Hong Kong, successivamente (tra due/tre anni) la SPV verrà quotata in borsa. Per avere la sicurezza su tutti i nomi bisognerà aspettare probabilmente settembre, data del closing; a Milano, è prevista una cerimonia per la firma definitiva della vendita, evento, al quale parteciperanno anche esponenti di spicco del Governo Cinese, a testimonianza che sono presenti imprese a controllo statale. Oltre ai nomi che circolano con grande insistenza,ovvero Robin Li ed Evergrande, risulta esserci anche quello di Kweichow Moutai, principale produttore di alcolici e bevande cinesi, ma attivo anche in altri settori (alimentari,imballaggi,tecnologia anticontraffazione ecc). Il gruppo Moutai fu fondato nel 1999, è quotato a Shangai, ed è controllato direttamente dallo Stato Cinese. Grande colosso industriale, che come riporta Bloomberg, chiuderà il 2016 con circa 5 mld di ricavi, un Ebitda ( per chi non lo sapesse: "margine operativo lordo" ovvero indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un'azienda basato solo sulla sua gestione operativa, quindi senza considerare gli interessi (gestione finanziaria), le imposte (gestione fiscale), il deprezzamento di beni e gli ammortamenti.)di 3,46 mld, utili netti per 2,35 mld, debito di 945 mln, free cash flow 2,3 mld, e una capitalizzazione mostruosa, di 53,86 miliardi, quasi quattro volte il valore di mercato di Suning (13,7 mld), nuovo proprietario dell'Inter. Il presidente della società Moutai, si chiama Yuan Renguo. L'azienda sta vivendo un grande periodo di espansione, come dimostrano i numeri, (nel 2012 il fatturato era "solo" di 3,56 mld rispetto ai 5 di quest'anno). L'anno prossimo le stime sono ancora in crescita, si stima si arriverà sopra i 5,5 mld di euro di ricavi. Gli utili sono passati dal 1,8 mld del 2012 ai 2,3 di quest'anno e si stima per l'anno prossimo, 2,6 mld e più.
Festa (Sole24Ore): a breve ci sarà il closing (in realtà tutti parlano di preliminare, ndr), ma rimane il mistero sugli investitori. Dando per scontato la firma che arriverà settimana prossima, salvo sorprese dell'ultima ora, debbo essere sincero: non mi è mai capitato di assistere ad una cosa simile. Voglio dire, a pochi giorni dal deal, nessuno sa chi siano questi benedetti investitori che acquisteranno il Milan. Credo sia la prima volta che accada una cosa simile per una società di calcio e più in generale nel mondo anche nel mondo delle società quotate alla fine gli investitori saltano fuori. Pensiamo all'Inter, il Suning si è subito rivelato. Il Qatar col PSG stessa cosa.
Qui invece niente. Manco stessimo parlando di un segreto di Stato. Capisco le confidenzialità dell'affare, è necessario che ci siano, ma ormai a pochi giorni dalla conclusione non credo che lo svelamento dei nomi, anche se fossero società statali quotate, possa causare un danno. Anzi dal punto di vista pubblicitario avrebbe un impatto enorme.
Al contrario fino ad ora tutti i soggetti coinvolti hanno smentito: da Richard Li (voleva dire Robin? ndr), e pure Evergrande.
L'unico che avrebbe effettivamente il diritto di parlare è Galatioto. il paradosso è che prima con Bee ed oggi con Sal, nessuno sa chi ci siano dietro gli acquirenti del Milan. Tuttavia c'è una differenza concreta col passato: Galatioto è persona seria e rispettata e le cifre che circolano sono assolutamente credibili.
Insomma, siamo tutti in attesa di conoscere questi benedetti nomi. Nei prossimi giorni sarà la volta buona?
Montanari a SportItalia ieri sera: "Ormai manca poco, si parla del 12 luglio, comunque non si andrà oltre il 15. È una cosa fatta e definita, mancano solo alcuni dettagli, come il ruolo di Galliani, che credo rimarrà come consulente strategico per un altro po' di tempo(6 mesi/un anno). Gancikoff è il rappresentante della nuova proprietà, di cui non si sa nulla. Credo che per un po’ di tempo non vedremo le facce di questi investitori. Sul mercato, i cinesi hanno promesso 400 milioni, ma non credo in due anni. Dovrebbero fare un primo aumento di capitale di almeno 100 milioni entro settembre, e sono gli stessi soldi che Fininvest garantiva ogni anno per coprire le perdite del Milan. A settembre capiremo chi sono questi investitori e che ruolo avrà il Governo cinese".
Piccolo riassunto dell'articolo di Montanari su Milano Finanza di ieri: Nonostante Fininvest abbia versato in tutti questi anni circa 865 mln di euro, con la vendità dell'80% del Milan otterrà una plusvalenza a livello del consolidato vicina ai 450 mln.
Ma chi è che comprerà il Milan? L'elenco dei potenziali compratori è ancora top secret, quello che si sa è che la cordata sarà formata da 4/5 investitori, imprenditori privati e gruppi statali. Non si conosce quindi, l'identità dei soggetti che parteciperanno pro-quota ad uno special purpose vehicle costituito ad Hong Kong, successivamente (tra due/tre anni) la SPV verrà quotata in borsa. Per avere la sicurezza su tutti i nomi bisognerà aspettare probabilmente settembre, data del closing; a Milano, è prevista una cerimonia per la firma definitiva della vendita, evento, al quale parteciperanno anche esponenti di spicco del Governo Cinese, a testimonianza che sono presenti imprese a controllo statale. Oltre ai nomi che circolano con grande insistenza,ovvero Robin Li ed Evergrande, risulta esserci anche quello di Kweichow Moutai, principale produttore di alcolici e bevande cinesi, ma attivo anche in altri settori (alimentari,imballaggi,tecnologia anticontraffazione ecc). Il gruppo Moutai fu fondato nel 1999, è quotato a Shangai, ed è controllato direttamente dallo Stato Cinese. Grande colosso industriale, che come riporta Bloomberg, chiuderà il 2016 con circa 5 mld di ricavi, un Ebitda ( per chi non lo sapesse: "margine operativo lordo" ovvero indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un'azienda basato solo sulla sua gestione operativa, quindi senza considerare gli interessi (gestione finanziaria), le imposte (gestione fiscale), il deprezzamento di beni e gli ammortamenti.)di 3,46 mld, utili netti per 2,35 mld, debito di 945 mln, free cash flow 2,3 mld, e una capitalizzazione mostruosa, di 53,86 miliardi, quasi quattro volte il valore di mercato di Suning (13,7 mld), nuovo proprietario dell'Inter. Il presidente della società Moutai, si chiama Yuan Renguo. L'azienda sta vivendo un grande periodo di espansione, come dimostrano i numeri, (nel 2012 il fatturato era "solo" di 3,56 mld rispetto ai 5 di quest'anno). L'anno prossimo le stime sono ancora in crescita, si stima si arriverà sopra i 5,5 mld di euro di ricavi. Gli utili sono passati dal 1,8 mld del 2012 ai 2,3 di quest'anno e si stima per l'anno prossimo, 2,6 mld e più.
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